Qesti racconti sono scritti da me , ma le fantasie sono di mia moglie che non ha il coraggio di scriverle o provarle.
Sono frutto della sua fantasia o , chissà , magari in passato lo ha davvero provato , a me non è concesso saperlo.
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E’ finalmente arrivato il ponte dei santi e stiamo progettando di andare a prendere gli ultimi sprazzi d’estata ma mal ce ne incoglie visto che è brutto tempo. Giovedì pioviggina, ma andiamo in giro lo stesso perché non ho voglia di stare in hotel tutto il giorno, la riviera ligure è uno spettacolo con qualsiasi tempo.
Venerdì mattina mi alzo, mi stiracchio e vedo che non piove, meno male! Vado alla finestra dell’hotel che da sul mare e sul parco, a guardare fuori, indosso soltanto una maglietta lunga fino alle ginocchia , di cotone bianco con disegni , piuttosto trasparente.
Sento il suo sguardo su mi me e lo vedo riflesso sul vetro della finestra e gli sorrido, lui si alza viene dietro, mi bacia sul collo , i lobi delle orecchie, mi stringe i fianchi e sale fino a impossessarsi del mio seno. Solleva la mia lungamaglia e me la leva, resto nuda davanti alla finestra , solo il vetro mi divide dall’esterno. Lui si leva i calzoni del pigiama e mi prende i capezzoli tra le dita, mentre sento la sua erezione che preme contro le mie rotondità posteriori, mi spinge ad appiccicarmi alla finestra.
E’ eccitatissimo lo sento e la stessa sensazione mi pervade, sento brividi che scorrono nel mio corpo e il nettare che inumidisce la mia intimità, la rende disponibile per il bastone del mio uomo.
Sempre schiacciata contro la finestra, il fiato che annebbia il vetro e rende indistinguibile il mio viso, il seno che disegna il suo contorno sul vetro, i capezzoli eretti dal freddo contatto, mi prende con la sua foga, ma non davanti , bensì dietro, senza alcuna preparazione. Un piccolo grido di dolore pervade la stanza, ma il mio fiore rosa è già stato posseduto da lui molte volte e cede al suo padrone
Mi scopa per qualche minuto, mentre un uomo passa nel parco e guarda su, mi vede e sgrana gli occhi, si accorge di tutto e senza nemmeno far finta di nulla mi pianta gli occhi addosso. Io mi godo la scena mentre il fiato sempre più corto appanna il vetro e godo gridando il mio piacere mentre il mio lui mi riempie le viscere con il suo seme bollente.
Più tardi scendiamo a fare quattro passi e incontro quel signore che senza tradire la benchè minima emozione, mi passa vicino e mi dice : ‘troia’ e io con un sorriso gli rispondo ‘siiiiiiiiii’ !
E ognuno se ne va per la sua strada…..
«Certo che continuo!»
«Mmmm... Monellaccia!»
«Dai continua con le fantasie di tua moglie però un po piu lungo , io mi chiamo Giò»