Ok oggi parlerò un po' di me, come mi chiedono tanti amici ed affezionati lettori. E si la mattina accompagnare i propri figli a scuola è bello, molte volte diviene più una sfilata di moda ed un momento di aggregazione per noi donne, in special modo la mattina, siamo tutte in tiro, e notiamo i sguardi arrapati del bidello e dei maestri, che sbavano, be ad essere sincera vedere la rappresentante Patrizia, un bionda con quella faccia da cerbiatto, e quel corpo sempre curato, e quelle minigonne al limite, è un bel vedere o Dana la ragazza Moldava occhi verdi e bionda con un fisico statuario  arrivata in Italia per fare la badante e poi si sposa il nipote dell'anziana che assisteva, uno sfigato di nome Giuseppe, che lei cornifica regolarmente, o Irene separata da poco, sorpresa dal marito con il ragazzo delle consegne, mentre scopavano in garage, o dovrei parlare di Laura che ha ridotto ai minimi termini il suo capoufficio facendosi scopare in continuazione, e potrei continuare.  Come consuetudine, dopo al bar a fare colazione, e i soliti pettegolezzi, il solito parlare per perdere tempo, o magari come fanno Patrizia ed Irene, mentre facciamo colazione sedute ,accavallando le gambe e mettendo in mostra il loro ben di Dio,  e tutte felici di essere guardate dagli operai che prendono il caffe  o dal barista, questo penso succede in tutte le parti del mondo non solo a Milano. Tornate a casa eccoci continuare su Whatsapp con i vari gruppi. In tutto questo succede che quest'anno si è aggiunto al nostro gruppo della classe Valerio, e si un figo da sballo, un uomo di Faenza, trasferito a Milano per lavoro, alto, fisico longilineo, capelli corti, sempre al top, come abbigliamento, e con la sua Audi nera, quando viene ad accompagnare i suoi figli a scuola, non passa certo inosservato, e succede che quando eravamo sole Patrizia e Dana ne parlavano spesso, e poi un giorno Patrizia, mi manda  in privato la foto di Valerio del pacco che gonfiava i pantaloni, si vedeva bene la giacca aperta, scoppiai a ridere 

la chiamai " Patrizia, che troia che sei come hai fatto?" 

lei rispose " Be che lavoretto, che foto che gli ho fatto,uno scatto rubato, e poi aggiunse  io uno cosi me lo scoperei subito", e mi raccontò come si fosse masturbata più volte fantasticando su Valerio,

io da parte mia risposi "ancora ti masturbi cosi assiduamente",

Patrizia aggiunse "be la mattina sola in casa, mi dedico a me, pero uno cosi me lo scoperei, poi hai visto che pacco, per me deve avere ul click tra le gambe, chissà come è felice la moglie, anche se  l'hai vista che cesso, noi invece sempre fighe, hai visto come ci guardano al bar la mattina"

io risposi "be Patrizia, forse è meglio che venite senza gonna, che con una gonna cosi corta, tra te, Irene, e Dana sembra che fate una sfida a chi la porti più corta e ci fu una risata da parte di ambedue..." Patrizia sorrise anche se io con le minigonne, ci andavo d'accordo.

Patrizia  " Stefania lo sai che Dana si sta scopando Carmelo il ragazzo siciliano che lavora in pizzeria e tra un pizza e l'altra ha impalato anche la nostra Dana, me lo ha detto lei, il ragazzo è caliente e ben dotato, povero Giuseppe, tanti soldi e tante corna"

Io aggiunsi " e tu con il tuo amichetto, ti vedi ancora " Patrizia sorrise, io sapevo che lei gran porca che era non avrebbe mai mollato quell'osso cosi prelibato, ed infatti era cosi...

Patrizia mi rspose"Certo il mio bergamasco, l'altro giorno, di pomeriggio,mi ha chiamato era in zona, ci siamo visti al vecchio parcheggio,io andavo di fretta dovevo andare da Paolo, mi è saltato addosso, mi desidera sempre,  il suo pisello è sempre  duro, mi ha appoggiato alla macchina, alzato la gonna, mi sono girata ed ho visto che guardava estasiato il mio culo, o inarcato la schiena e mosso il mio culo e lui ha frainteso, invece della fica, dritto nel culo, con una foga, non ho fatto in tempo a dire li no, invece lui a secco, una randellata ed è entrato mi ha fatto venire inculandomi, quindi doveva essere una sveltina, invece culo e fica, sono andata da mio marito ero devastata, la segretaria mi ha chiesto se avevo il ciclo"risata.....

Stefania " be cara mia posso dirti, che l'amante va bene un mese ma poi bisogna mollare, ma poi tuo marito non se ne accorge, e poi non hai paura di essere vista, al parcheggio, con tutte le coppiette e guardoni"

Patrizia " uomini d'affari sempre distratti la sera email, contratti , e poi io sono sempre pronta per mio marito, tanto è una volta a settimana, per la paura di essere visti, eravamo soli in un'angoletto appartato ed  il mio bergamasco è molto attento, mica sono Irene che il marito l'ha beccata a pecorina con il ragazzo delle consegne che la scopava, stupidina, i vicini parlano"

"Ma non voglio annoiarvi ma queste erano le nostre telefonate. Valerio  non era indifferente a noi, e lo dimostrava continuamente doveva solo decidere a chi avrebbe scopato per prima le sue frequentazioni del bar si erano intensificate e spesso offriva la colazione,  successe che una mattina, dopo che ci eravamo conosciuti, e fatto colazione insieme, mi chiama" Ciao Stefania, che fai, " io risposi "Sono appena rientrata a casa", lui subito " Be mi inviti a prendere un caffè" era risoluto, intraprendente,io risposi ironicamente possiamo andare al bar, pensavo a casa è meglio ho ti crea problema, be se ci tieni, lui certo...be cari amici eccoci, al punto, arrivò a casa mia, si un uomo a casa mia, era la prima volta senza la presenza di mio marito, anche se avevo cornificato  mio marito in camere di Hotel, in macchina, o a casa del mio amante di turno avevo sempre considerato casa un luogo da non compromettere invece Valerio era gia qui ,  lo faccio entrare, un po' ero pentita perchè sapevo le sue intenzioni, ed infatti," buon giorno Stefania", io lo salutai lo feci accommodare era proprio un fico, era a casa mia, eravamo soli, mentre mettevo la cialda alla macchinetta, mi arrivo da dietro, e mi avvolse, il bacino, era veloce ed intraprendente, mi tocco il culo, non voleva perdere tempo, si era spavaldo" Che gran fica che sei mi sussurrò", comiciò a baciarmi il collo, ero sua si , ero completamente sua, cominciammo a limonare, poi lo portai, in camera da letto, il letto era ancora disfatto, in breve fui nuda, guardai il letto dove sino a poche ore prima dormivo con mio marito, ma non m'interesseva, era nuda, lui si stava spogliando, e quando si tolse i box, vidi un cilindro di carne, era tanta roba anche da moscio, si avvicinò, e cominciai a toccare il suo pisello, che prese subito, vigore, era proprio ben messo, il suo pisello, divenne duro e spavaldo, grosso, con quella vene centrale, che pulsava tra le mie mani, mi ritrovai, il suo pisellone in bocca, ero seduta sul letto, con il suo pisello in bocca, e lui che con la sua mano, gestiva i movimenti della mia testa, era proprio un dominatore, e poi eccoci in un 69 era proprio bravo, la sua lingua, cominciò a leccare la mia fica erano anni che non scopavo, cosi, non ero più abituata, ad avere la lingua nella mia fica, il dito che violava il mio culo, dopo esserci assaggiati a vicenda, di avvicino alla sua giacca prese i preservativi ed armo, il suo bastone di carne, tra di me pensai era sicuro di se, aveva anche i preservativi, mi sali sopra nelle più classiche delle posizioni, e sentii il suo bastone entrare era dentro di me, comciò a scoparmi, con forza e perversione, infatti ben presto, cambiò posizione, e mi ritrovai a pecorina, con le sue mani sui fianchi, e con forza, mi penetrava, il suo pisello, nonostante le dimensioni, entrava tutto, e sentivo la sua pancia, che sbatteva su il mio culo, a un ritmo costante " tac..tac..tac.." sembrava un battito di mano le sue parole erano vere " Stefania sei una troia, con quella minigonna, con quelle scollatura, con quei sguardi, ti piacevano gli operai che lavoravano per strada, ti piace essere guardata, tu e quella puttana di Patrizia, quanti cazzi, avete prese insieme, e puttana" aveva ragione Valerio sia io che Patriza, avevamo guardato quei ragazzi, che mettevano l'asfalto, aveva ragione mi resi conto che il mio culo, era usato come un tamburo, sentii dei schiaffi violenti  mentre mi scopava, era un moto perpetuo, ed era incredibilmente resistente non veniva infatti cambio preservativo, il primo si era asciugato, e ricominciò a scoparmi, ero completamente sottomessa, avevo raggiunto più orgasmi, la mi fica si era seccata, lui se ne rese conto, ed mi ritrovai con il suo pisello, in bocca lo insalivavo e lui si segava, mi fece leccare le sue palle, e baciarlo, poi cominciò a muovere le gambe, mi mise il suo uccello in bocca, ed esplose, il suo sperma si riversò nella mia bocca, e ingoiai, si era tempo, che non ingoiavo, dello sperma, si distese sul letto, ed il suo pisello, si mise in posizione di riposo, cari amici, quella mattina mi concessi a Valerio senza nessuna vergogna eravamo terribilmente perversi, lo invitai a mettere il suo pisello nel mio culo, che era stato per troppo tempo trascurato, ma le dimensioni del suo pisello, resero la penetrazione difficoltosa ma poi riuscii e mi sentii aprire in due, avevo il pisello nel culo, mi vedevo riflessa nello specchio a pecorina con lui di dietro la sua fisicità era amplificata ero  presa per i fianchi e con il suo bastone di carne nel culo vedevo il suo viso cattivo e grintoso, che spingeva il suo pisellone dentro di me provocandomi sussulti e dolori, ma anche tanto piacere, si mi sentivo donna e troia, apprezzata e scopata da quel toro, mi riempi il culo del suo sperma caldo, era veramente notevole, pensai alla moglie come poteva essere soddisfatta, un fico, un bel porco a letto, di buona posizione sociale. Fu una bella mattinata, anche quando, dopo avermi scopato sfilo il preservativo e riversò il suo sperma sulla foto del giorno del mio matrimonio, e poi me lo fece leccare, con un comando preciso, stavolta ubbidii anche un po' spaventata " Puttana lecca," leccai lo sperma sulla mia immaggine vestita da sposa, e sull'immaggine di mio marito.. Era l'una avevamo finito, si fece la doccia e si rivesti, mi saluto ed andò via velocemente, dalla finestra lo vidi  salire in macchina e rispondere al telefono. Misi le lenzuola del letto in lavatrice raccolsi i preservativi usati, pulii la foto del matrimonio macchiata dallo sperma, ed andai in doccia, vidi il mio culo, rosso e con dei lividi, era la prima volta che un'uomo violava il letto matrimoniale, ma mi sentivo soddisfatta, ed il detto perversa è chi non è perversa con il suo partner è vero.Controllai il mio cell. avevo una marea di mess. da controllare. Mi chiamò Patrizia, e mi chiese che fine avevo fatto, gli raccontai tutto, be anche lei voleva provarlo, e scoppiammo a ridere insieme.

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