Il titolo può essere forviante. Si perché “E’ quello giusto!” di solito si dice quando si incontra l’uomo della tua vita, ma in questo caso non è proprio così. LUI è l’uomo giusto per mia moglie.
Io e Laura ci conosciamo dalle elementari. Veniamo da un paesino lombardo e dopo aver fatto tutte le scuole insieme ci siamo laureati e sposati giovani (a soli 25 anni). La nostra vita insieme è quasi perfetta. L’unico problema, di cui lei però non si è mai lamentata, sono le dimensioni del mio pene davvero esigue. So che è umiliante, ma è giusto che sappiate che il mio arnese alla massima estensione arriva a 10 cm. Non parlo poi del diametro o di quanto duro a letto perché lì si poi sarebbe il massimo dell’umiliazione. Durante questi anni lei mi ha sempre amato e dato piacere, mentre io riuscivo solo usando lingua e mani. E a lei va bene così. Il giorno del nostro primo anniversario di matrimonio mi dice di volere un figlio e ci proviamo, ma dopo mesi non arriva. Faccio degli esami di nascosto e scopro di avere gli spermatozoi molto addormentati, diciamo così. Io voglio che lei abbia un figlio suo, ma non so come fare.
L’incontro che cambia la nostra vita, quello con l’uomo giusto. Avviene per caso in un bar del paese. Sto bevendo un caffè e mi trovo di fianco un mio compagno di calcio di quando ero alle superiori. Si chiama Federico, Fede per gli amici. Lo ricordo bene. Era il capitano della nostra squadra, fisico atletico e viso bellissimo. Aveva sempre uno stormo di ragazza intorno. Eravamo buoni amici. Ma quello che ricordo perfettamente è il suo cazzo quando facevamo la doccia. Da moscio sembrava grosso, ma una volta mentre ci faceva vedere un video di una scopata lo vidi ed era proprio un bel cazzone. Sarà stato poco più di 15 cm di lunghezza, ma era molto largo. Tanto da fare impazzire la fortunata ragazza del video.
Mia moglie Laura è una giovane donna bellissima. Capelli rosso rame, viso delicato con un bel nasino sormontato da lentiggini. Fisico snello, un culo pazzesco e una bella terza abbondante di seno. Tutto ben proporzionato.
“Chissà che figli stupendi uscirebbero dalla loro unione” penso. Da quel pensiero mi viene l’idea: farla mettere incinta da lui. Lui è quello giusto!
Lo avvicino, ci salutiamo e parliamo un po’. Lui si è laureato in medicina e sta facendo la specializzazione in cardiochirurgia. “Bello, dotato, intelligente e pure un futuro chirurgo. È perfetto!” penso. Non pensate male di me, non ho il desiderio di essere tradito. Ma voglio darle un figlio e non importa se non è mio il seme.
«Stasera sei libero per cena? Vorrei presentarti mia moglie.».
Lui fortunatamente è libero. Accetta volentieri. Chiamo Laura e l’avviso.
La serata procede bene. Fede mangia vicino a Laura. La conversazione è piacevole e io cerco di guidarla in modo da esaltare le qualità del mio amico. Lui prende la palla al balzo. È un egocentrico e sfrutta i miei input per farsi bello con mia moglie. Lei sembra incantata da lui. Finiamo la cena e mentre Laura sistema le stoviglie, Fede mi chiama a se.
«Dimmi la verità… vuoi che mi scopi tua moglie?» mi dice.
Sono imbarazzatissimo. Faccio cenno di sì.
«Come lo hai capito?».
«Dai… non sono un idiota. La disposizione a tavola, i discorsi … tutto per farmi sembrare irresistibile agli occhi di Laura. Non credevo che fossi quel tipo di uomo!».
«Non sono quel tipo di uomo!».
«Allora perché dovrei scoparmela?».
«Mi vergogno un po’, ma… ecco… stiamo cercando di avere un figlio, ma…».
«Il tuo amichetto spara a salve, giusto?».
Faccio di sì rossissimo in volto.
«Che sfiga, amico. Mi ricordo che ce lo avevi mignon, ma pure coi semini scaduti…».
Mi sento umiliato, ma la felicità di mia moglie viene prima.
«Accetti?».
«Sì, accetto a una condizione che scoprirai quando nascerà. Mi chiamerai il giorno del parto e ti dirò cosa voglio.».
Resto stupito. Non mi aspettavo accettasse.
Lui torna di là e aiuta Laura a sparecchiare. Le fa i complimenti, la accarezza accidentalmente, scusandosi subito dopo. Lei non è infastidita, anzi sembra che le attenzioni di Fede le piacciano. Resto fuori dai piedi. Fino a che non tornano in sala da pranzo con due bottiglie di amari. Beviamo molto, soprattutto Laura. Ci spostiamo sul divano dove Laura mostra le foto del matrimonio. Io fingo di essere ubriaco e di essermi addormentato. I due abbassano la voce per non svegliarmi. Ma lì sento. Ogni tanto sbircio. Sono vicini, lei rossa in viso. Lui imponente sembra che la attragga a sé. Quando smettono di parlare e sento dei piccoli gemiti sono sicuro. Si stanno baciando. Lei fa quei rumorini quando il bacio le piace. Vanno avanti per diversi minuti, quando lei dice qualcosa. «Non toccarmi le tette, potrebbe svegliarsi da un momento all’altro.».
«Sono così belle e morbide… e poi se è come quando giocavamo insieme, quando si sbronza non lo sveglia nemmeno il terremoto.».
Dicendo questo, si avvicina a me e mi scuote per svegliarmi. Io non apro gli occhi.
«Visto?!».
Laura è convinta. «Andiamo in camera.» gli dice.
Quando sono sicuro che non mi vedano, vado in corridoi e sbircio dalla fessura della porta.
Sono nudi. Mia moglie è in piedi davanti a lui che tiene il cazzo grossissimo di Fede in mano. Si baciano, mentre lui con una mano accarezza il suo viso e con l’altra le afferra una delle sue bellissime tette. Intravedo le lingue che si attorcigliano. La mano di Fede scende e afferra il culo sodo di mia moglie. Scoppio di gelosia, ma devo sopportare. Vorrei andarmene, ma qualcosa mi tiene lì a spiarli. La mano sul volto di Laura si sposta sulla spalla. La spinge in basso. Lei si inginocchia. Ha il cazzone di Fede praticamente in faccia. Lo lecca. Parte dalla base e arriva in alto sulla cappella. Ridiscende e prende in bocca i coglioni depilati di Fede. Poi di nuovo sul cazzo. Un pompino magistrale. Lui si gira verso la porta. Mi vede e mi fa un sorrisetto da bastardo. All’improvviso prende la testa di mia moglie e le spinge il cazzo tutto in gola. Lei lacrima e rantola. Sembra soffocare. Diventa rossissima in faccia e lui lo toglie. Lei respira affannosamente. Ha fame d’aria. E di cazzo. La scena si ripete e quando lo toglie dalla sua gola, la saliva che esce dalla bocca di mia moglie le cola sulle tette. La fa alzare.
«Sul letto a pancia in su!» le ordina. Lei esegue. Lui accende le abatjour sui comodini. Per farmi vedere come si fotte mia moglie. “Che bastardo!”.
Vedo Laura a gambe aperte con il ciuffetto di peli rossi che sorvola la figa in bella vista. Lui la prende, punta il cazzo sulla fessurina e con un colpo deciso la penetra. Mia moglie ha un sussulto.
«Sei strettissima, sembri quasi vergine!» dice lui.
Tra un gemito e l’altro lei risponde. «Il tuo amico ha il cazzo microscopico. Quando scopiamo, quasi non lo sento dentro.».
Ridono di me.
«Che sfigato! Tieni prendi un vero cazzo per una volta!».
Mi ritrovo con il cazzetto durissimo. Mentre lui pompa mia moglie come un toro.
Quando lui le esplode dentro e lei trema per l’orgasmo. Io, senza nemmeno sfiorarmi, vengo nelle mutande.
Io scappo in salotto. I due si rivestono. Lui limona ancora con Laura per salutarla. Si avvicina a me e mi sussurra. «Piaciuto lo spettacolo, grande puffo? Ricordati della condizione quando partorirà.».
Lo odio in quel momento. Ma lo spettacolo mi è davvero piaciuto.
Mia moglie nei giorni successivi è muta, fino a che non mi dice che ha un ritardo. Il test dice che è incinta e Fede si è rivelato essere QUELLO GIUSTO per ingravidare mia moglie.
«Il racconto è molto eccitante, soprattutto perché è scritto con motivazioni che lo fanno passare per reale, forse lo è!?
Non mi piacciono i racconti surreali con grandi scopate, che raccontano solo sesso senza nessuna "realtà" bravo mi piace il tuo racconto. Eccitante!»