Avevo organizzato tutto per bene quel martedì mattina di settembre. Avevo scelto un giorno feriale perché gli stabilimenti balneari erano quasi deserti mentre le spiagge libere erano piene di ragazzi giovani, liberi dalla scuola. Avevo avuto cura di prendere una cabina nei bagni confinanti con la spiaggia libera. Era tutta l'estate che ero ossessionato dal sogno, mai realizzato di vedere mia moglie scopare in spiaggia con un ragazzo. Quella era la prima e l'ultima occasione della stagione. In caso di fallimento avrei dovuto aspettare il prossimo anno per liberarmi di quell'idea. Del resto era stato più difficile del solito convincerla. "Ma no, dai  no, con un ragazzino no, potrebbe essere mio figlio!". Mi rispondeva ogni volta che le accennavo a quel mio desiderio che più tentavo di scacciare e più mi si riproponeva, sempre più intenso e sempre più frequente. Gliene parlavo sempre, dopo ogni scopata e molto spesso anche prima di scoparla. Quella fantasia mi eccitava  come mai prima e la mia eccitazione passava in lei e godeva, godeva, godeva intensamente  anche solo quando le massaggiavo le tette con le mani mentre la lingua lavorava dolcemente in mezzo alle sue cosce. Mi stringeva la testa con quelle gambe tornite e perfette fino a farmi male e con le mani sciacciava la mia faccia sulla fica fin quasi a soffocarmi. Così, orgasmo dopo orgasmo, il messaggio subliminale che con cura le trasmettevo venne recepito.  Probabilmente finì per associare il suo piacere con l' idea di scoparsi un ragazzino, fatto sta che a fine estate era finalmente pronta a farmi felice. In tarda mattinata parcheggiai sul lungomare ma dalla parte opposta rispetto allo stabilimento balneare per far sfilare mia moglie su tutta la passeggiata a mare . A lei piaceva esibirsi quanto a me piaceva guardarla e soprattutto osservare gli altri maschietti quando lei sfilava. Tra i maschietti mia moglie non passava certo inosservata,ma anche le donne per un motivo o per l'altro  non riuscivano a staccarle gli occhi di dosso. Aveva un copricostume trasparente che lasciava intravvedere il tanga che come un evidenziatore sulla pagina di un libro metteva in risalto il suo culo già abbronzato e perfetto. Le tette non erano grandi ma,  belle piene e sode, sfidavano la forza di gravità e l'eccitazione che le dava l'esibirsi le faceva rizzare i capezzoli come due chiodini appuntiti che premevano sul  copricostume. Si muoveva sculettando sulle sue immancabili scarpe tacco 12 , muovendo la borsa di paglia a ritmo con le gambe lunghe ed abbronzate, belle di loro ma ancora più esaltate da quel suo incedere così sensuale. La parte più nascosta era il volto , gli occhiali da sole, il generoso cappello di paglia e i capelli scuri evidenziavano una bella bocca da pompa del tutto naturale  coperta da un rossetto di colore scuro . Io ogni tanto rimanevo apposta qualche passo indietro per vederla sculettare e per ascoltare i commenti della gente. Ai sinceri ma scontati apprezzamenti dei maschietti " Che gran troia" "puttana di lusso" " cosa ti farei" si mischiavano i malevoli giudizi di tante donne che pativano la concorrenza. Arrivati allo stabilimento balneare prendemmo un'ampia cabina e un lettino per mia moglie posizionato in riva al mare. Lei si sdraiò sul lettino a prendere il sole mentre io camminavo sul bagnasciuga senza allontanarmi troppo dal lettino . Guardavo lei e il suo corpo statuario e guardavo i bagnanti che la guardavano . Dallo stabilimento balneare deserto solo un paio di vecchietti la spiavano da sotto i loro ombrellini senza farsi notare dalle mogli . Dalla spiaggia libera invece già in molti l'avevano notata e le tenevano gli occhi addosso . Lei poi da gran troia ogni  5 minuti si alzava dal lettino e si tuffava in mare rumorosamente come se avesse bisogno di attirare attenzione.  Dopo due bracciate usciva dall' acqua sculettando e scuotendo i capelli schizzava d' acqua tutti quei maschietti che le si facevano intorno per scoparla con gli occhi. Tra questi notai un ragazzino, che mi sembrava quello che vedevo nella mia mente scopare con mia moglie. Era un ragazzo poco più alto di mia moglie con le spalle larghe robusto,senza essere palestrato,  con un sorriso timido e uno sguardo intenso posato sempre sul culo e sulle cosce di quella troia di mia moglie. Anche a lei non era sfuggito quel ragazzo e ad ogni suo tuffo la troia cercava una scusa per avvicinarlo, per toccarlo, per scambiare due parole . Ma il ragazzo non raccoglieva gli inviti sempre più espliciti di mia moglie. Allora intervenni e gli dissi: "di ti piace? Ho visto che non gli togli gli occhi di dosso a quella troia".  Lui si girò verso di me come al risveglio da uno stato di ipnosi e balbettò qualcosa ma la voce era rotta dall' emozione, da una tempesta ormonale che la presenza ravvicinata di quella troiaaveva scatenato in lui. "Non vedi come risponde ai tuoi sguardi? " Continuai. "Ah beato te che  hai del buono e se vuoi te la puoi scopare quella troia "  dissi. " La posso sco ....scopare? Balbettò con un filo di voce il ragazzino."Fatti avanti , coraggio" dissi"vedi che si sta scottando al sole? Ha la crema davanti al lettino, tu chiedile se puoi spalmarle la crema sulla schiena vedrai che non ti dirà di no " .  "Ma....tu ..ma cosa ne sai che mi dirà di sì?  Mi chiese. "La conosco è una gran troia, ti ha puntato e ti vuole scopare fai come ti dico, seguila e vedrai che ti svuoti i coglioni con quella troia". Il ragazzo si fece coraggio,andò verso il lettino di mia moglie che era sdraiata esibendo il suo culo perfetto, prese la crema solare e con un filo di voce chiese "posso spalmarle la crema ,Signora?" . "Sarebbe carino da parte tua"rispose la troia " inizia dalle schiena e insisti sul tatuaggio che ho tra le spalle" . Il ragazzo iniziò il suo lavoro con energia, la troia però ben presto lo fermò. "Sei volenteroso ma sei poco pratico, usi troppa forza nel massaggiarmi e mi fai male con quelle mani, senza contare che ci sta guardando tutta la spiaggia e io sono una donna sposata" disse la troiona lanciando uno sguardo verso di me  e facendo mi gesto delle corna. "Seguimi nella mia cabina che staremo più tranquilli'" Questa volta il ragazzo non se lo fece ripetere. Io li seguii. La troia entrò afferrò il ragazzo per le mani e lo tiro' in cabina con sé. Io restai fuori a fare  la guardia con la porta della cabina socchiusa. La troia non perse tempo, l' abbracciò, lo tocco', lo baciò, lo sconvolse. Poi gli mise una mano sulla testa e gli ordinò baciami e leccami. La troia si sedette sulla panchetta della cabina e sempre spingendo verso il basso la testa del ragazzo gli disse "ora da bravo usa la lingua per massaggiarmi e le tue mani  dalle a me che le metto io al loro posto. Inizia a  i baciarmi i piedi e usa la lingua per pulirmeli. Così bravo delicatamente, bravo. Lecca bene, passa la tua linguetta tra le dita dei piedi, bravo così. Bravo,pulisci bene,toglii tutti il salino dell' acqua di mare."Si Signora" rispose il ragazzo. "No, non toccarti il cazzo con le mani" disse la troia le mani mettile sulle mie cosce e massaggiale delicatamente, fatti guidare. "Si Signora" rispose il ragazzo. "Chiamami Signora che lo trovo eccitant la lk e sali piano piano con quella lingua , lava bene tutto con la lingua. Fermati a baciare la lucertola che ho tatuata sul piede, bravo, si così. Ora sali lentamente lungo le cosce alternale la tua lingua all'interno e all' esterno delle cosce, lentamente più lentamente che voglio godere ogni attimo del tuo servizio. Sei il mio servo tu vero? Disse la troia schiacciando con entrambe le mani la testa del suo servo contro la sua fica bollente per l'eccitazione. Poi  alzò dalla panca e disse" ora toglimi il tanga con i denti, servo. Il servo obbedì alla sua Signora senza parlare. "No, no non subito sulla fica con quella lingua, prima puliscimi per bene il culo" . La troia si mise in piedi , si piego' in avanti e con una mano aprì le chiappe del culo e con l' altra spinse la faccia del servo contro il buco del culo. " Ora fammi vedere quanto sei bravo, tira fuori la lingua, di più, di più tirala fuori tutta e lecca il buco del culo, leccalo bene..dai .  Lecca... entra dentro il buco con la lingua aaahhh..a hhhh si cosi godooo ...o no.... lecca servo lecca .......così leccami  il culo che godooo....Ahhhh...ahhh....goodoooo!!!. Io la fuori ero molto eccitato mi stavo toccando ma quella troia iniziava a far rumore, situazione eccitante ma pericolosa. Poi la troia giro' il suo servo, lo mise con la testa contro la panca , gli sbatte' la fica in faccia e cominciò a cavalcarlo tenendolo per i capelli  e muovendogli  la testa al ritmo dei suoi orgasmi che arrivavano uno dietro l'altro. Alla fine stremata ordinò al servo di alzarsi e si alzò anche lei. Voleva essere scopata in piedi contro la parete della cabina. Ma il servo dopo quel servizio interminabile  di lingua aveva il cazzo moscio. Allora la troia, assai contrariata, si sedette sulla panca e disse al servo " metti il tuo cazzo moscio in mezzo alle mie tette che ci penso io a fartelo rizzare" . In effetti con quella spagnola il cazzo si rizzò ma anche troppo velocemente tanto che il ragazzo diede tre o quattro colpi in mezzo alle tette e sborro', sborro' e sborro'. Non la finiva più di sborrare schizzi di sborra ovunque, sulle tette, nei capelli , in faccia alla troia, sulla parete della cabina. A quel punto entrai in cabina feci uscire il ragazzo e chiusi la cabina dietro di me. Sollevai la troia, la bacia sul collo la misi contro la parete della cabina ed entrai con il mio cazzo duro nella sua fica fradicia di piacere. Scopai, scopai e scopai selvaggiamente, senza preoccuparmi  dei  rumori della scopata né dagli orgasmi della troia che esplodevano sempre più fragorosi e incontrollati. Alla fine la troia era priva di forze ,quando lasciai la presa e uscii fuori dalla sua fica  lei si lasciò scivolare lungo le pareti della cabina e io le feci una doccia di sborra in faccia e nei capelli. 

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