Ci conoscevamo già da un po', io e Mauro. Ci eravamo incontrati in palestra ed avevamo iniziato a frequentarci. Mauro era un uomo sulla cinquantina, alto all'incirca 1,85 con un fisico massiccio ma senza essere esagerato, capelli neri corti e barba curata. Fin dalla prima volta che l'avevo visto nudo ero rimasto affascinato dal suo cazzo: era dritto, non lungo ma spesso e massiccio, come lui. La sensazione nel prenderlo in mano, in bocca e poi nel culo ti faceva sentire pieno come non mai. Amavo abbandonarmi alle cure di quell'uomo. Ma quello che voglio raccontare è quando Mauro mi ha fistato. Era iniziato tutto come un pompino. Lui era nudo, sul divano di casa sua e io ero, altrettanto nudo, ai suoi piedi. Gli leccavo le palle e l'ano masturbandolo lentamente. Poi Mauro mi fece cenno di salire sul divano. Mi misi affianco a lui ed inizia a succhiargli la cappella mantre con una mano lui mi toccava il culo. Il suo dito giocava con il mio ano. Iniziai a toccarmi il cazzo prendendo sempre più di quel cazzo nella mia bocca. poi entrambe le mani di Mauro mi afferrarono la testa mentre iniziava a muovere il bacino. Mi stava scopando la bocca e quello voleva dire che mi stava per riempire di sperma. Sentii il cazzo contrarsi e scaricarsi. Ingoiavo il suo sperma a ogni schizzo. Ci abbandonammo un istante. Poi mi alzai e guardai Mauro negli occhi. Lo trovai a guardarmi in modo strano, accora eccitato. Ci baciammo. Cera qualcosa di strano nello sguardo di Mauro. "Arrivo subito", mi disse sparendo in camera da letto. Quando tornò indossava un guanto di lattice nero sulla mano destra e reggeva un barattolo di lubrificante. "Voglio fistarti!", mi disse, "Ti va?". Non avevo mai provato e questo Mauro lo sapeva, ne avevamo parlato ma non mi aspettavo da lui questa proposta. Lo guardai attonito. Ero eccitato per avergli fatto quel pompino e ora volevo qualcosa nel culo. "Si, facciamolo. Ma fai piano!", gli dissi ansimando. Mi misi a pecorina sul divano e aspettai. Mauro mi cosparse il culo con abbondante lubrificante e iniziò a penetrarmi con un dito. Poi due. Poi tre. Ansimavo. Quando aggiunse il quarto dito iniziai ad avere un po' di difficoltà. Mauro continuava lentamente la sua opera di allargamento. "Fa male!", dissi. "Aspetta", disse3 Mauro tornando con un sex toy a forma di cono sormontato da una sfera. La sfera aveva un diametro di pochi centimetri ma alla base il diametro era di una decina di centimetri. Mauro iniziò a fottermi con quell'affare. La sferetta entrò con facilità così come i primi centimetri dell'arnese. Ma più entrava più quel coso era grosso. Per un po' Mauro fece avanti e indietro cercando di spingermelo sempre un po' più su per il culo. Più entrava e più era difficile. Iniziai a ritrarmi al che Mauro mi bloccò con un braccio. "Spingi il culo in fuori e respira, rilassati", mi diceva con fare autoritario. Ci provavo ma la cosa era difficile. "Sta entrando, resisti e respira", continuava Mauro. Ansimavo e mi lamentavo. "Ci siamo quasi!", disse Mauro spingendo fino in fondo l'arnese. Provai a scappare, ritraendo il culo ma lui mi si buttò addosso schiacciandomi. Ero dilaniato. Cercai di concentrarmi sul respiro e calmarmi. Faceva male ma non era così terribile. Mi voltai un attimo e vidi il cazzo di Mauro durissimo. Piano Mauro sfilò il sex toy. "La mano te la butto dentro un altra volta", disse mettendomi il suo cazzo nel culo. Quasi non lo sentii entrare. Lo sentivo delicatamente nel mio culo rotto. Iniziai a masturbarmi anche io e venimmo quasi in contemporanea.
 

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Categorie: Gay e Bisex