Per chi ha letto i racconti precedenti, con Stefano il mio ragazzo, le cose non andavano bene, e durante una sua licenza dal servizio militare fù lui, a lasciarmi, io oramai facevo coppia fissa con Alessio, e non mi preoccupai più di tanto per la sua decisione, anche perchè lo avevo cornificato, pesantemente, e ciò mi faceva sentire libera da tanti sensi di colpa, con Alessio le cose andavano benissimo, anche lui si era lasciato, con la sua tipa, e lo presentai anche ai miei genitori, come fece, lui con i suoi. Eravamo veramente una bella coppia, e stavamo veramente bene insieme, ed anche sessualmente avevamo un'intesa perfetta, dopo questa breve introduzione, vi raccontero un'episodio, accaduto, a me Katia con Margherita, protagonista.
Quel sabato pomeriggio, eravamo sul treno regionale, ed era deserto, dopo essere state in centro a Milano, per delle compere, avevamo bevuto un po' troppo, quel giorno, la nostra amica Margherita, aveva una gonnellina, corta, che la faveva una bambolina, e mentre eravamo in treno, aspettando che partisse, cominciammo a parlare di sesso, dei nostri ragazzi, e delle nostre esperienze sessuali, e Margherita ci disse che nonostate che fosse fidanzata si masturbava tutti i giorni, e katia l'invito a masturbarsi, qui davanti a noi, e Margherita rispose " Non mi provocare", io rilanciai dai Margherita dinanzi a noi, e ridevamo, l'alcool faceva la parte sua, ed ecco qui, che Margherita ci sorprende, toglie le mutandine, rimanendo seduta le mette in borsa, alza la gonnellina e comincia a toccarsi la fica, io sono stupefatta, si sta toccando veramente, siamo in stazione a Milano, su un treno, e lei si tocca la fica davanti a noi, siamo dalla parte del binario, vediamo qualche passeggiero passare a piedi, e lei si tocca, il suo dito, entra, e poi la sua mano, accarezza le labbra, la vediamo contrarre il viso, mette una gamba sul gradino, sotto il poggia bibite, e si accarezza, noi la guardiamo, esterefatte, il treno comincia a muoversi, lentamente, e lei aumenta l'intensità, non avevo mai visto nessuna donna masturbarsi, il suo viso si contrae sta godendo, i suoi occhi, si socchiudono, ci guarda, sta godendo veramente, io l'avevo vista scopare , se qualcuno di voi, ha letto i racconti precedenti, avrà letto,ed ora, si masturbava, sul treno, mi alzo per guardare, il vagone è vuoto, lei continua, apre le gambe, dinanzi a me, accarezza le labbra, vaginali, e con il dito, massaggia il clitoride, muove la testa, la vedo, inarcare la pancia, ste veramente godendo, il treno arriva alla fermata, lo sentiamo rallentare, io ho paura che salga qualcunoo nel nostro vagone, nulla, lei è incurante di tutto, si dedica alla sua fica, il treno riparte, ed i movimenti del treno, sembrano sincronizzati, con la sua mano, ed il suo dito, noi la guardiamo, silenziose, e poi arriva, all'orgasmo, come una liberazione, e debbo essere sincera fù una liberazione anche per me, si ero eccitata ma anche preoccupata, dell'arrivo di qualche spettatore indesiderato, aveva raggiunto il meritato orgasmo, scoppiammo a ridere, e ci disse contente ragazze, e si mette il dito tra le sue labbra, per gustarne i sapori vaginali, volete chiedere qualcos'altro, no cara può bastare rispondemmo, oramai eravamo eccitate, e Katia si lascio andare e ci racconto che sua zia Anna, una donna sui quarantanni, una bella donna, con il suo caschetto biondo, la sua "R" moscia alla francese, ed il suo bel corpo, anche se non tanto alta, stava cornificando il marito, indovinate un po' con chi, cari lettori, ebbene si, con Silvio il camionista romano, che andava a caricare nell'azienda dove lei, faceva la segretaria, li mi tornarono in mente avventure lontane nei pensieri, ma vicine nel tempo, e Katia mi disse che l'aveva vista scendere dal suo camion, e dopo averlo detto alla zia, come mai scendesse da un camion, la zia si era confidata con lei, di come la loro relazione, durasse da circa due mesi, raccontandogli delle prestazioni, animalesche di Silvio, ed io confermai, certo, era ben dotato e un bel toro da monta, ma oltre quello era nullo, infatti con i suoi modi rozzi, e la sua ignoranza, dopo un po' stufava, e questo mi fece apprezzare sempre di più, il mio amato, Alessio. Scendemmo dal treno e ci salutammo, a me aspettava Alessio, pranzammo, a casa, e poi i miei genitori, uscirono, e sapevo, che sarebbero tornati tardi, li mi concessi ad Alessio, con una voglia di lui, incredibile, e pure lui, era eccitatissimo, mi fece prendere il suo pisello, in bocca, mi spingeva da dietro la nuca, mi riversoil suo sperma in bocca, gli concessi la mia fica, il mio culo, passammo il pomeriggio a scopare, eravamo eccitati, io avevo dinanzi a me il viso di Margherita, mentre godeva, ero insaziabile, ed Alessio mi accontentò, mi rese, soddisfatta, non mi sentivo troia, ma apprezzata da lui, sentivo che apprezzava me ed il mio corpo.
Oramai Stefano era un ricordo sbiadito, il camionista era svanito nel nullo, ero felice, si il treno dei desideri.
«Bel racconto»
«Certo bello ma il finale "..avevo dinnanzi a me il viso di Margherita.." mi fa pensare ed immaginare una piega ulteriore del tuo scoprire lentamente i piaceri o no?»
«Che bel racconto eccitante»