Marta è sempre stata una donna calda a letto , generosa nell'offrirsi al piacere tanto quanto generose erano le sue forme. All'epoca era poco sotto i quaranta ed il suo fisico , le sue curve erano al massimo della fioritura. Un viso tondo , labbra carnose e due occhi color smeraldo che al solo sguardo mi scioglievo e come a me mi accorsi che anche ad altri facevano lo stesso effetto. Dicevo forme generose , due mammelle , non c'è termine migliore per descriverle in quanto piene e sode grosse come cocomeri , fianchi imponenti da fattrice che facevano da cornice ad un culo perfetto per chi ama quel genere di donna e la pelle liscia e candida. D'estate mi faceva impazzire il contrasto tra il colore bruno dell'abbronzatura ed il bianco latteo delle parti coperte dal costume , i soli seni come parte delle natiche e il triangolo all'inguine così marcatamente candidi che risaltavano rispetto al bronzeo del resto del corpo mi mandavano in delirio. Ho divagato un attimo , scusate. ora torno all'argomento principe del mio racconto. Era capitato spesso che facendo l'amore nel pieno dell'amplesso la provocassi “Ti piace il cazzo , vero amore ? Sei sempre pronta a prenderlo. Quanti ne hai presi prima di me ?” “Oh amore tanti ne ho presi prima che arrivassi tu di ogni forma e dimensione. Amo il cazzo ed il tuo ne sa qualcosa” Ogni volta osavo sempre un po' di più ma l'argomento si esauriva passati quei momenti di passione. Una sera dopo aver fatto l'amore con lei accoccolata con la testa su una mia spalla ed io a cingerla con un braccio mi venne l'idea di cambiare tattica. “Tesoro quante volte ti ho detto che sei splendida quando godi , ti trasformi in una dea dell'eros” “Lo fai ogni volta amore e sai che amo sentirmelo dire”. “Mi piacerebbe avere il potere di sdoppiarmi in modo da potermi godere da tutte le prospettive la vista del tuo corpo mentre scopi , sarebbe inebriante.” “Potremmo piazzare una videocamera per rivederci in seguito” “Certo ma sarebbe come vedere uno spettacolo in televisione invece che dal vivo e l'effetto non è certo paragonabile” “Questo è vero ma non vedo altra soluzione a meno che tu non intenda ingaggiare qualcuno che si incarichi di farti da controfigura” “Potrebbe essere un'idea , che ne dici ?” “Ma fai sul serio ?” “Amore è parecchio che ci penso e questo desiderio di poterti osservare mentre scopi mi sta condizionando. Ti devo confessare una cosa. Ultimamente mentre facciamo l'amore raggiungo l'orgasmo solo se mi immagino spettatore mentre qualcun altro si trova al mio posto” Lei rimase per alcuni istanti in silenzio a riflettere. “Davvero questa tua fantasia è diventata così ossessiva da condizionarti a tal punto ? Ti rendi conto che potrebbe avere serie conseguenze sul nostro rapporto ?” “E' proprio per questo motivo che ho sentito il bisogno di parlartene. Non voglio che il nostro amore ne risenta , in fondo stiamo parlando di sesso e delle sue innumerevoli espressioni che se condivise che male farebbero anzi , potrebbero accrescere il senso della complicità di coppia. Tu non hai mai avuto fantasie di trasgressione ?” “Tesoro chi non ne ha mai avute ma dall'immaginare delle situazioni a viverle ce ne passa” “Prova a confidarmi le tue” “E' imbarazzante tesoro” “Tra due persone che si amano non dev'esserci imbarazzo , coraggio hai forse paura che ti possa giudicare male ? Ti sbagli , trovo legittimo fantasticare tanto che mi sono aperto a te confidando nella tua comprensione certo di non essere giudicato” “Va bene. Si mi è capitato di immaginare di trovarmi in situazioni in cui facevo sesso con altri. C'è un episodio in particolare che mi è rimasto impresso per quanto è stato singolare. E' successo in primavera un pomeriggio che ci eravamo seduti fuori da un caffè per un aperitivo. Ad un certo punto ho sentito il bisogno di andare in bagno. Mentre mi incamminavo verso la toilette ho incrociato lo sguardo del barista ed è successo qualcosa di mai provato prima. Ci siamo guardati per un secondo o poco più con un'intensità tale che era come se stessimo facendo sesso. Il tutto si è consumato in un istante ed in un istante si è esaurito , io sono andata al bagno e lui ha ripreso a fare quello che stava facendo. Una volta a casa ripensando a quell'inusuale episodio mi sono masturbata immaginando di scopare con lui in piedi dietro al bancone di quel bar” “Vedi amore che ognuno di noi ha delle piccole perversioni che complice la morale comune teniamo chiuse in noi stessi. Non è liberatorio rivelarsele ?” “E' vero tesoro ma pensi che ciò sia sufficiente a superare certi vincoli morali ?” “Ma quali vincoli amore , parliamo di sesso , di vita e di piaceri che sarebbe ingiusto privarsene per degli stupidi tabù. Pensaci , non sarebbe bello realizzare le proprie fantasie sessuali sapendo di farlo in piena complicità ?” “Beh tesoro le tue motivazioni meritano attenzione , rifletterò sul discorso che abbiamo fatto , te lo prometto” Evidentemente i miei argomenti la convinsero tant'è vero che poche sere più avanti dopo aver fatto l'amore “Tesoro chi vorresti che mi scopassi ?” “Beh , tu come lo vorresti ?” “Lo vorrei sulla cinquantina , di bell'aspetto e soprattutto con un bel cazzo , deve avercelo grosso o non se ne parla” “Se questo è il tipo lo troveremo , cazzo grosso compreso” Entrambi conoscevamo qualcuno che poteva corrispondere al tipo d'uomo che aveva scelto Marta ma non ci fidammo a coinvolgere gente che avrebbe potuto andare poi a raccontare in giro gli affari nostri quindi provammo a fare una ricerca in internet sui siti di incontri. Dopo vari profili scartati ne trovammo uno che poteva adattarsi alle nostre esigenze. Si presentava come un uomo di 52 anni di bell'aspetto , buona cultura e amante della discrezione. Si riteneva ben dotato , resistente e ottimo eiaculatore. Cercava singole o coppie con cui giocare e si offriva anche come bull per coppie con lui come osservatore passivo. Scrissi all'indirizzo mail indicato spiegando chi eravamo e quali erano le nostre richieste. Ricevetti presto una risposta nella quale diceva di chiamarsi Alessandro , che era attratto in modo particolare dalle donne in carne e che se lo avessimo trovavamo interessante gli sarebbe piaciuto conoscerci. Allegò alcune sue foto dimostrando buon gusto nel non sbatterci subito il cazzo in faccia. Ci propose infatti delle immagini che lo ritraevano a figura intera vestito e altre invece al amare in costume da bagno. Nelle foto si vedeva un uomo giusto attorno alla cinquantina presumibilmente alto sul metro e ottanta , fisico tonico muscoloso ma non all'eccesso. Il volto risultò gradevole a Marta e gli piacquero in particolare i capelli mossi e brizzolati ed i peli del petto neri e non troppo folti. In risposta alla sua mail ne mandammo una con una foto di Marta a figura intera. Aveva lasciato il numero di telefono così lo chiamai in modo da approfondire un po' la conoscenza e lo feci parlare anche con Marta. Lui si profuse in complimenti dicendo di trovarla estremamente sensuale e che non vedeva l'ora di conoscerla. Ci mettemmo d'accordo per trovarci in un parco della città. Quando arrivammo era già la che ci aspettava seduto su una panchina con un giornale in mano. Posò il giornale , si alzò e ci venne incontro sorridente. Salutò Marta prendendole la mano e baciandogliela mentre a me la stinse con vigore. Passeggiammo e ci raccontammo un po' di noi , delle esperienze vissute in modo da entrare in confidenza e non ci volle molto in quanto Alessandro si dimostrò un tipo alla mano oltre che molto garbato nei modi. Arrivammo così a metterci d'accordo per incontrarci in un motel il venerdì successivo in modo che nessuno avesse impegni di lavoro il giorno seguente. Marta in modo del tutto inaspettato e con una sfrontatezza che mi sorprese “Alessandro mi hai convinto sia come aspetto che come modo di fare e sono certa che hai fatto buona impressione anche a Gigi ma c'è un particolare che è determinante per completare il cerchio e fino a che non conosco anche quello non prendo impegni” “Capisco e mi sembra un tuo sacrosanto diritto ma servirebbe un luogo adatto , dove possa mostrarti ciò che vuoi vedere” “Saliamo sulla mia auto” intervengo io “A pochi minuti da qua c'è un parcheggio dove è facile appartarsi” Ci incamminammo verso la mia auto e giunti la Alessandro e Marta si sedettero di dietro mentre io mi misi alla guida. Raggiungemmo presto il posto e parcheggiai tra due grossi alberi che garantivano sufficiente protezione da sguardi indiscreti. Alessandro non perse tempo e slacciatosi i pantaloni li abbassò insieme ai boxer e così rivelò quel particolare che per Marta poteva fare la differenza. “Da com'è a riposo posso immaginarmi come diventerebbe una volta pronto all'uso ma preferirei poterlo constatare con i miei occhi” “Cara amica per avere questo è necessaria la tua collaborazione” Nel frattempo io mi ero girato verso di loro e vidi Marta prenderglielo in mano e massaggiare palle e cazzo. Quest'ultimo prese presto vigore fino a raggiungere un erezione che considerai notevole e che Marta apprezzò con ammirazione “Complimenti , direi che sei promosso a pieni voti” “Ti ringrazio per la promozione ma non puoi portarmi a questo punto e lasciarmi così come un fesso , non lo trovo affatto corretto” “Hai ragione ma si fa presto a rimediare” Si mise così a segarglielo. Mentre lo faceva avvicinò le labbra ai testicoli che si mise a stuzzicare con la lingua per poi metterseli in bocca e succhiarli. “Marta prendimelo in bocca ti prego” Lei con voluta lentezza risalì l'asta tra baci e leccatine fino ad arrivare alla cappella gocciolante che prontamente ripulì con la lingua fin dentro la fessura. Poi lo prese in bocca decisa con Alessandro che non mancava di mostrare il suo piacere con gemiti e commenti. “Che bocca che hai Marta , succhi divinamente , devi averne fatti passare di cazzi per aver imparato ad usarla così bene” Lei dimostrava di apprezzare i complimenti “Voglio che mi sborri in gola” “Ok si tesoro , segamelo mentre succhi che sto per venire” Marta afferrò quell'asta con la mano stretta a pugno e iniziò a menarlo decisa mentre sempre più golosa non smetteva di succhiare. Un grugnito preannunciò la sborrata di Alessandro , il primo potente schizzo le fece gonfiare le guance prima che riuscisse a deglutire e ne seguirono altri che mandò giù fino a che Alessandro non ne ebbe più. Marta proseguì per alcuni istanti come per sincerarsi di aver raccolto tutta quella calda crema ed infine sollevò la testa e ci guardò entrambi stravolta ma contenta “Soddisfatto ora ?” “Oh cara ci puoi scommettere e sto già sognando il momento in cui potrò godere pienamente di te e farti godere sotto gli occhi del tuo amato compagno” Ci demmo appuntamento all'uscita dell'autostrada a pochi minuti d'auto dal motel che avevamo scelto. Alessandro lasciò la sua sua auto e salì sulla nostra. Eravamo tutti emozionati , noi perché era la nostra prima volta ed Alessandro perché era rimasto affascinato dalle curve di Marta. Ci chiese di chiamarlo Alex , lo trovava più confidenziale. Arrivati al motel ed espletate le formalità ci dirigemmo verso la camera che ci era stata assegnata che era dotata di posto auto. La stanza era arredata con gusto e dava la giusta atmosfera con le luci soffuse , il color amaranto delle tende e della biancheria del letto a due piazze , due poltroncine e un tavolino, Una porta conduceva alla stanza da bagno dotata di un ampio box doccia e appesi alle pareti c'erano accappatoi e teli di spugna. Ci eravamo premuniti di prenotare e avevamo chiesto che ci facessero trovare in camera una bottiglia di prosecco immersa nel ghiaccio e tre calici. Presa confidenza con l'ambiente Alex si offrì di versare il vino e brindammo alla serata che andava a cominciare. Marta dopo aver sorseggiato lo spumante posò il bicchiere e ci fece sedere sulle poltroncine. Si piazzò tra noi ed il letto e con movimenti aggraziati iniziò a sbottonarsi il vestito. Ancheggiava sinuosa mentre lo faceva e una volta arrivata in fondo lo sfilò gettandolo ad Alex che lo annusò e dopo averlo piegato con cura lo posò sul tavolino. Ora lei si mostrava in tutto il sua esplosivo erotismo. Indossava un babydoll nero sotto il quale si intravedeva un reggiseno anch'esso nero trasparente con i contorni di un bordò acceso ed un paio di tanga abbinati. In quell'effetto vedo non vedo si potevano intuire i capezzoli dalla loro ombra più scura. A completare l'opera calze autoreggenti sempre nere con motivi fantasia dello stesso bordò dell'intimo e scarpe col tacco a spillo del medesimo colore. Sempre muovendosi ondeggiante si rigirò più volte mostrando anche il suo gran culo con solo una sottile stringa a celare il prezioso fiore tra le prominenti natiche. Dandoci le spalle iniziò a slacciare il reggiseno , gancetto per gancetto con una lentezza che era per noi una tortura. Lo sfilò dalla sottoveste e lanciò anche questo ad Alex che vi ci immerse il viso annusando a pieni polmoni. Quando si voltò di nuovo verso di noi potemmo ammirare lo spettacolo di quelle mammelle importanti ma sode ed i capezzoli che stavolta erano ben visibili sotto il velo nero , le areole larghe e turgide ed i capezzoli che puntavano la stoffa sottile disegnandone il rilievo della loro sagoma. Fece segno col dito ad Alex di avvicinarsi , gli mise le mani sulle spalle ed iniziò a mimare alcuni passi di danza. Era incredibile come sembrasse così a suo agio in quella situazione per noi nuova. Immagino fosse l'insieme di più fattori , l'effetto del vino che Marta non reggeva . la sua esuberanza sessuale a me ben nota accompagnata alla voglia di trasgressione con l'aggiunta del fatto che io ero li presente col desiderio di vederle esprimere tutta la sua potenza erotica. Alex gli mise le mani sui fianchi accompagnando i suoi movimenti. I due si baciarono e le braccia si strinsero di più. Marta sfilò la polo ad Alex e gli accarezzò il petto poi appoggiò le labbra ai capezzoli che baciò e strinse delicatamente tra i denti tirandoli e facendo scappare a lui un primo gemito. Scese piano piano fino ad accucciarsi con il viso all'altezza del pacco che che in poche mosse ”scartò” liberandone il contenuto , un cazzo di tutto rispetto che mostrava una poderosa erezione. Lei non perse tempo e si mise a leccare e a succhiare dalle palle all'asta per poi ingoiarlo ed iniziare un sontuoso pompino. Io nel frattempo mi ero spogliato e mi masturbavo sempre più eccitato. La mia donna con in bocca il cazzo di un altro e che ben presto si sarebbe concessa a lui era il mio sogno che si stava realizzando ed era proprio come me lo ero immaginato , la fisiologica gelosia veniva ampiamente superata dal piacere che mi davano le immagini che avevo difronte agli occhi. Alex ad un certo punto le prese una mano invitandola ad alzarsi , la portò a se e la baciò di nuovo , poi la accompagnò a sedersi sul bordo del letto , si inginocchiò tra le sue cosce e le sfilò il tanga svelando il segreto che finora gli era stato celato. “Marta che figa stupenda , così aperta ed imperlata del tuo nettare è un bocconcino al quale non si può resistere” Avvicinò una mano e affondò il pollice nella fessura percorrendola dal basso vero il clitoride e lì si soffermò massaggiandolo e facendolo uscire gonfio di desiderio , lo prese tra le labbra e lo tirò delicatamente per poi dargli delle leggere leccatine con la punta della lingua , poi scese e la infilò in quella calda tana come a scoparsela. Marta ormai aveva preso a gemere apertamente e quando Alex le infilò due dita e riprese a leccare il clitoride giunse il suo primo orgasmo che inzuppò le dita di lui che si affrettò a gustare. Gli sfilò le spalline scoprendole i seni e la fece indietreggiare verso il centro del letto , io ero dietro di loro. Le si accucciò davanti. Marta piegò le gambe e le aprì offrendosi a lui. Da quella posizione potevo vedere la figa ormai madida di umori che non aspettava altro che di essere presa ed il cazzo di lui che la puntava deciso. Le abbracciò le cosce e si chinò quel tanto che bastava per poter dare una spinta e penetrarla fino alle palle. “Uiii ooh si così , il tuo cazzo lo sento grosso e duro , scopami , sbattimi e fammi godere” Iniziò così a muoversi indietreggiando per poi colpire con forza in avanti. Vedevo il suo cazzo uscire quasi per intero per poi affondare di nuovo in lei con le palle che le sbattevano contro. Lasciate le cosce si distese su di lei e la baciò sulla bocca dandole della magnifica puttana poi si appoggio ai seni che palpò con decisione e senza troppo riguardo. I sui colpi si facevano sempre più intensi e mentre lui grugniva lei gemeva ed ansimava. Puntò poi le ginocchia sul materasso e aggrappatosi alle spalle di lei la costrinse a sollevare il bacino così da arrivare a raggiungerla in profondità I colpi erano potenti e rumorosi quando il ventre di lui colpiva quello di lei. Marta ebbe un secondo orgasmo e a breve distanza un terzo. Alex a dispetto della sua affermata resistenza ad un certo punto dovette arrendersi e prendersi una pausa. E' vero che la sua performance si era dimostrata potente e duratura ma Marta era in grado di prosciugare le energie di chiunque. Mentre lei giaceva supina Alex prese la bottiglia di spumante e glene versò un po' nell'ombelico e bevve , poi le bagnò i seni che leccò avidamente ed infine glene versò un sorso in bocca e bevve da lei. Una volta ripresosi la fece inginocchiare carponi al bordo del letto , si chinò e sputò più volte sulla rosellina per poi spalmare la saliva fino a farla penetrare all'interno quindi fece lo stesso sul suo cazzo e una volta lubrificato il tutto per bene le diede una sculacciata e le aprì le natiche , appoggiò la cappella e spinse senza indugiare. “Ahi mi hai fatto male stronzo” “ Non ti preoccupare che presto il dolore sarà solo un vago ricordo” e si mise a scoparle il culo. Ben presto le sue previsioni si rivelarono esatte perché Marta inizio a dimostrare di gradire quel trattamento. Prese coraggio ed iniziò a montarla selvaggiamente tanto che lei ad ogni colpo doveva puntare con forza le braccia per non cadere in avanti. Le sue grosse mammelle sbattevano di qua e di là senza controllo mentre io non riuscii più a trattenermi e sborrai abbondantemente. Quella monta animalesca durò a lungo e lasciò poi spazio a dei movimenti più ragionati. Alex alternava il ritmo e la profondità del suo pompare ed anche il modo di farlo piegandosi a volte di lato altre muovendosi in senso circolare. Ripresomi dalla sborrata il mio cazzo si rianimò di nuovo così d'istinto mi infilai sotto Marta con la testa all'altezza della figa ed il cazzo alla portata della sua bocca. Lei ora che non rischiava più di perdere l'equilibrio me lo afferrò e se lo portò alla bocca ed iniziò a farmi un pompino dei suoi , di frequente dalla sua bocca uscivano dei suoni gutturali ed era quando il cazzo di Alex sfiorava punti particolarmente sensibili. Io invece mi misi sui gomiti e raggiunta la figa presi a leccargliela mentre i miei occhi vedevano il cazzo di Alex muoversi a stantuffo nel culo di Marta. Non nascondo che lo spettacolo da quella posizione risultava di una forza erotica straripante. Alex sfilò il cazzo dal culo di Marta e allontanatosi un attimo andò a prendere la bottiglia e se lo bagnò con lo spumante. Tornò gocciolante e si riprese la figa. Ora il suo cazzo era a pochi centimetri dai miei occhi e potevo apprezzare il suo scorrere e lo sbattere delle palle una volta arrivato il fondo mentre la figa fradicia di lei ne accompagnava il movimento abbracciandolo stretto. “Leccami le palle” fece Alex rivolgendosi a me. Feci quello che mi aveva chiesto e gliele leccai. Lui riprese a muoversi lentamente ed io invece di staccarmi feci ciò che immagino si aspettasse , presi il cazzo in bocca di lato così mentre si faceva la figa di mia moglie in un certo senso io gli facevo un pompino. Marta chinata la testa vide ciò che stava accadendo e dopo alcuni colpetti ben assestati sul suo grilletto venne per l'ennesima volta inzuppando il cazzo di lui e di conseguenza dandomi il suo miele da bere. Stava per giungere il momento di Alex che era stato rassicurato da Marta che prendeva contraccettivi per cui liberò il suo orgasmo in lei “Uuuh come lo sento , abbondante e caldo , riempimi del tuo sperma” Lui glene offrì in abbondanza tanto che quando lo ritirava il cazzo era imbiancato della sua stessa sborra. Io mi ero disteso di nuovo e Marta dopo aver espresso tutto il suo gradimento per il dono ricevuto riprese a segarmi e a succhiare facendomi presto venire e ingoiando tutto fino all'ultima goccia. Fu la volta di Alex che con il cazzo impregnato di sborra e degli umori di lei le si avvicinò. Marta lo prese in bocca e succhiò tutto quel fluido dal sapore intenso poi si chinò su di me e mi offrì la bocca da baciare facendomi gustare i sapori di tutti e tre. La serata era stata intensa ed aveva superato le aspettative. Dopo aver fatto una doccia ed esserci rivestiti accompagnammo Alex alla sua auto e accomiatatici da lui riprendemmo l'autostrada diretti a casa. Marta aveva messo i tanga nella borsetta e fece tutto il viaggio a gambe spalancate trastullandosi la passera. Era buio e difficilmente i camionisti che superavamo potevano vederla ma la sola idea mi fece di nuovo rizzare il cazzo. In seguito mi disse che era quello che desiderava anche lei. “Dovremo rifarlo di giorno allora” le dissi “Sarebbe eccitante” rispose lei

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