Stavamo tornando da Torino dove abbiamo degli amici, era un giorno settimanale e non un orario da pendolare, insomma il treno era mezzo vuoto. Eravamo seduti di fianco chiaccherando allegramente, mia moglie aveva le gambe accavallate rivolte verso di me, mostrandomi le sue cosce nude. Aveva un vestitino molto corto, la troia e per di più scollato; in quella posizione a mala pena le copriva il culo. A un certo punto mi dice: "Amore.... mi sono dimenticata di mettermi le mutandine..." e si mette a ridere facendomi l'occhiolino. Io la guardo e so già che non sta scherzando. Ripenso a quello che abbiamo fatto da questa mattina, a quanti la potrebbero avere visto sotto quel vestitino così corto. Le infilo una mano tra le gambe dicendole "Controllo. Certo che sei proprio una troia. Siamo stati tutta la mattina in giro, chissà chi ti ha visto" intanto con il dito le sto accarezzando le labbra e sento che è bagnata "è il pensiero di chi ti avrebbe potuto vedere stamattina o per chi potrebbe vedere che ti ho infilato un dito nella figa?" Lei sorride "Entrambi" Mi guardo attorno, c'è solo un signore qualche posto avanti, vicino non abbiamo nessun altro. La inizio a sgrillettare per bene, gioco con il suo clitoride, lei ha messo una gamba sulla mia coscia e con il vestito cerca di coprire la mia mano. È fradicia, io continuo a stuzzicare il suo clito e le infilo due dita dentro che entrano senza nessuna difficoltà. Non ci metto molto a farla venire, in queste situazioni è talmente eccitata che le serve proprio poco. Mi si appoggia contro la spalla per non farsi sentire. In quel momento entra il controllore nel vagone. Prendo la sua borsa e gliela metto sopra e io non le tolgo le dita dalla figa, la sento pulsare intorno a loro. Il controllore si ferma e lei le mostra i biglietti, sorridendo e flirtando apertamente con lui. Quando se ne va mi dice "Che bel ragazzo il controllore.... mmmm... chissà che buono sarebbe" "succhia queste invece, le voglio pulite" le rispondo io mettendole le mie dita piene dei suoi umori in bocca. Nel frattempo a me il cazzo era diventato duro, la guardo e glielo indico. Lei ride tutta contenta e me lo tira fuori iniziandomi a segare. Poi si guarda intorno e me lo succhia anche un pò, ma ritorna subito dritta e si riguarda attorno. Tutto il cicaleccio che ha fatto ha attirato l'attenzione del signore, che inizia a guardare nella nostra direzione, ma non in maniera ostile, anzi molto incuriosita. Si sposta indietro di un posto e ora vedo che il porcone vede quello che stiamo facendo, ma soprattutto vuole vedere mia moglie. Le accarezzo allora la coscia e le sollevo il vestito in modo che lui possa vedere meglio le parti intime di mia moglie visto che lei è appoggiata solo su una natica. Lui apprezza. Mia moglie continua a segarmi e ogni tanto a leccare, io guardando il porcone mentre sto per venire prendo la testa di mia moglie e l'abbasso e le vengo dentro la bocca, tenendole bene la testa ferma. Lei succhia fino all'ultima goccia e quando ho finito si rialza. Pulendosi le labbra con le dita. Il guardone mi guarda e fa il segno di battere le mani e sorride. Mi ricompongo. Siamo quasi a Milano dove la gente aumenta, ma noi belli soddisfatti chiudiamo gli occhi e ci riposiamo.
Tornando in treno
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Aggiunto: 3 anni fa
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«Quanto mai ci sarà di reale... sono curiosissimo! »
«Wowwwww»