Lucia è molto eccitata, la trasgressione di un rapporto con me che guardo è enormemente eccitante per tutti e tre e lei si è dimostrata molto brava nel muoversi portando Gino a schizzare velocemente nella sua figa.
Appena colui che era il mio amore finisce di sborrare, Lucia si è rivolta a me per dirmi “Tesoro bello, non ti preoccupare, la prossima volta sarà molto più bello!”
Stordita dall’orgasmo che mi sono procurata con il ditalino mi sono addormentata. Durante il sonno se mi hanno fatto qualcosa non so ma al risveglio a metà mattina mi sono sentita bene e felice e sono corsa a baciare il mio uomo che dormiva ancora accanto a Lucia. Non l’ho svegliato, sono poi corsa a passi felpati in cucina per preparare la colazione per tutti e tre.
Amina era sparita, nessuno dei due mi ha detto dove fosse ma io stesso non l’ho chiesto.
Dopo circa mezz’ora Lucia e Gino sono comparsi e mi hanno baciata entrambe, si sono seduti attorno al tavolo e Lucia mi ha messo subito una mano tra le gambe andando a mettere un dito nella mia figa per poi odorarlo “Che buon profumo! Fai venire voglia già da ora. Prova a non lavarla. Che dici Gino?”
“Ah, beh, sarebbe meraviglioso che girassi spandendo i tuoi ormoni in giro. Sarei curioso di veder l’effetto. Sto pensando di andare al cinema stasera. Dopo guardo dove si può andare”
Per me era una situazione nuova mai provata. Non mi era mai venuto in mente di non lavarmi la figa e tantomeno andare dopo ore ad esaminare gli odori della mia figa.
La giornata è passata oziando stando sul terrazzo sul mare a prendere sole.
Verso le sei di sera Gino mi ha detto che lui sarebbe rimasto a casa e che con Lucia arei potuta andare ad uno spettacolo teatrale molto seguito.
Lucia è comparsa poco dopo e gentilmente mi ha chiesto di andare a provare alcuni abiti adatti all’uscita della sera.
Non erano solo abiti ma anche lingerie, scarpe ed accessori.
A me piaceva un tubino verde accollato ma a lei ne piaceva uno blu cobalto in stretch con il collo ma tagliato sul petto per mostrare abbondantemente il solco fra le tette che mi lasciava anche le palle nude e scendeva sotto all’inizio coscia e dietro segnava moltissimo il sedere se avessi calzato scarpe a tacco alto. Infatti dopo averne provato tre paia ho deciso, su suo parere, di indossane un paio tacco undici a stiletto, molto sexy, punta chiusa.
Poco prima di uscire di casa mi ha fatto inchinare e mi ha odorato ed assaggiato la figa prelevando con il solito dito i miei profumi, inoltre mi ha aperto il culo e me lo h allargato son un dilatatore metallico il cui fresco mi ha dato delle sensazioni belle e diverse. Perché mi abbia visitato non lo immaginavo ma ho sentito un suo dito entrare a fondo e passare dentro come se stesse spalmando qualcosa. Ero già stata abituata ad avere il culo aperto ma era stato sempre il cazzo di Gino ad averlo fatto ed io felicemente glielo avevo dato come segno di riconoscenza nei suoi confronti.
Io e Lucia siamo andate a teatro per assistere ad uno spettacolo di forte erotismo tutto femminile ed anche di genuino amore tra donne.
Al termine sono iniziati gli applausi del pubblico formato da sole donne che inspiegabilmente erano rimaste inermi davanti a uno spettacolo simile. A me ha fatto effetto e mi sarei sgrillettata volentieri anche davanti a quelle persone, ero così eccitata che non mi sarebbe interessato.
A seguire c’è stato un rinfresco e poiché era tardi, Lucia pensava di chiamare un taxi. In u orecchio mentre intorno a noi c’erano molte donne, in un orecchio mi ha sussurrato che si stava pregustando un magnifico ditalino in tutta solitudine seduta nel sedile posteriore oppure a casa con me davanti, se avesse resistito.
Subito dopo una mano di una sua conoscente si è poggiata su una mia spalla e la donna sconosciuta ci ha offerto un passaggio in auto a casa.
Lungo il tragitto Lucia tra questa donna, all’aspetto giovane, e Lucia non c’è stato dialogo ma solo carezze nelle parti intime. La donna non portava calze ed aveva una gonna ampia, scarpe con tacco da sette, collana d’oro al collo e cavigliera con un ciondolino.
Presa com’ero non ho fatto caso a dove la donna andasse ma ho notato che arrivata ad un incrocio ha svoltato prendendo una stradina isolata dove, fatti cento metri, ha bloccato e spento il motore ed anche le luci.
Subito Lucia e questa donna sua conoscente si sono buttate una sull’altra davanti ai miei occhi.
Già dalla fine dello spettacolo, come mi sono sollevata dalla poltrona, ho avvertito un leggero prurito allo sfintere anale che avrei volentieri calmato andando con le dita a toccarmi ma non era certo il caso di mettermi a grattare il culo davanti a persone estranee.
Lì in auto, visto che le due erano intente a soddisfarsi, mi sono toccata e più mi toccavo più aumentava il prurito che non era fastidioso ma piacevole.
I miei occhi avevano davanti due donne che facevano sesso clandestino in un luogo che sembrava apparentemente isolato.
Io non ero mai stata a teatro ed ero stordita dalla serata iniziata con il proposito di vedere un bello spettacolo teatrale e finita in quel luogo buio ed isolato.
La donna sembrava conoscere bene quel luogo perché ha abbassato i finestrini e non si è preoccupata dell’ambiente circostante, immediatamente dopo ha letteralmente assalito dolcemente Lucia ma con decisione.
È stato allora che mi sono resa conto che quella sconosciuta era un magnifico esemplare di donna bionda che ha subito steso Lucia sul sedile ed ha approfittato di lei leccandola dappertutto facendola urlare di piacere. Mentre tentava di restituirle il favore, Lucia tentava di toccarla, di leccarla e prendere ciò che la donna offriva dopo esserle salita cavalcioni.
Quella donna mi guardava con occhi pieni di lussuria e piacere, si muoveva come un’invasata e incitava Lucia a leccarla.
Lo stop nel posto buio non è durato molto ma solo il tempo necessario per poter urlare entrambe fino al raggiungimento del massimo piacere raggiunto quando la donna ha squirtato su Lucia bagnandole il vestitino che le si è appiccicato addosso.
Al termine, le due baciandosi, si sono scambiate ed ho così saputo che Maria era il nome della donna.
Passata la voglia si riassettano alla meglio e Maria ci riaccompagna a casa, ci fa scendere e lascia un biglietto da visita.
Il secondo spettacolo molto più erotico e coinvolgente di quello teatrale mi ha fatto sgrillettare ma non venire. I miei occhi erano tutti per le due donne ed io ero stata messa totalmente da parte anche la mia figa era a portata di mano di entrambe.
Appena entrata in casa Lucia mi ha fatto i complimenti “Sei stata bravissima con Maria. Il tuo odore di figa l’ha fatta arrapare e lo stesso effetto ha fatto anche su di me. Ho visto bene che ti sei sgrillettata e che non ci sei riuscita. Il piccolo trattamento che ti ho fatto prima di uscire di casa ha fatto il suo lavoro. Ora puoi andare a lavarti la figa ma se vuoi puoi anche correre in camera da letto a sgrillettarti. La mia voglia era tale che non le ho dato neanche risposta e corsa sul lettone, mi sono levata il perizoma e si sono sgrillettata a lungo in solitario tenendo gli occhi chiusi sognando tante posizioni nell’accoppiarmi con altre donne rivivendo nella mente anche tutta la scena lesbica in auto.
Al termine del ditalino ho visto che Lucia era lì in camera ed ha fotografato in ogni particolare del mio magnifico ditalino. Per farmi vedere le foto si avvicinata a me e, poiché era nuda mentre io ero ancora vestita con quel tubino blu, ero decisamente oscena ma per lei ero fantastica “Stavo pensando di vendere queste tue foto che mi sembrano molto belle. Ne parlerò con Gino e poi ti dirò, ok?”
Per tranquillizzarmi mi ha dato un bacio infilandomi la lingua in bocca aggiungendo “Tra poco verrà Gino e ti farà passare quel prurito al culetto. Prima di uscire te l’ho trattato affinché avessi degli stimoli a teatro ma ho visto che non ci sono stati, pazienza! Ora però sei pronta ed allora dovresti dargli il culo così ti passerà”
“Ma dovrei andare prima in bagno a lavarmi!” ho ribattuto
“Ora ci penso io a farlo con la lingua!” ha sussurrato e mi ha infilato nuovamente la lingua in bocca prima di scendere tra le gambe.
In un attimo Lucia, abbandonata la macchina fotografica, mi ha levato il vestito ed io sono rimasta nuda con le scarpe a tacco alto allacciate alla caviglia.
“Ma lui lo sa?” le ho chiesto.
“Sa? Ma che cosa dovrebbe sapere?”
“Sa che siamo state con quella donna e che mi hai infilato un dito dentro e sa che adesso sto lesbicando con te?“ ho detto a Lucia con un tono di voce serio nonostante la voce dimostrasse che sentivo piacere.
Lucia ha taciuto ed ha portato le mani sulle sue gambe e poi sul ventre accarezzandolo.
“Ti piacio?” mi fa lei ed io subito “Adesso ti faccio godere” e poi ha seguito con lo sguardo la mia mano che ho messo sul suo clitoride muovendola per sditalinarla ad occhi aperti guardandomi negli occhi, mugolando soddisfatta mentre andavo con le dita da davanti a dietro facendola gemere.
“Sei troppo bella e ti muovi troppo bene e non resisto a restar ferma!” afferma lei sospirando a bocca aperta estraendo la lingua affinché mi unissi nella sua bocca.
Lucia ha sorriso, ha sollevato il bacino simulando una scopata muovendolo avanti ed indietro favorendo l’opera del dito e ripetendo quei movimenti. Si è sollevata e scesa contraendo il pube, ha ruotato il bacino e si mossa cercando il suo piacere.
“Ti voglio dentro!” ha esclamato muovendosi sempre più velocemente come fosse sopra ad un uomo.
“Riempimi!”
Mi è parso evidente che non stesse parlando di me ma forse di Gino, non pensavo a qualche altro uomo.
“Sei stupenda!” le ho sussurrato avvicinandomi ad un orecchio e lei arrapata, voltandosi, mi ha baciato ed io non mi sono sottratta, presa dalla libidine ho ricambiato.
A quel punto lei ha chiuso gli occhi andando in estasi e mi ha ringraziato.
“Sei davvero stupenda“ ho ripetuto e non so come ho trovato il coraggio di chiedere “Lucia, tu sei lesbica veramente?”
Non mi aspettavo una risposta ma lei riprendendosi un po’ mi dice “Sai, tesoro, forse è più corretto dire che sono bisex, anche se la cosa che mi piace di più è mangiare la fighetta a ragazze dolci come te. Tesoro sei mai stata leccata da un’altra ragazza prima che lo facesse Amina?”
“No, mai”
E da una donna matura come me?”
“Idem, mai stata leccata”
“Ti piacerebbe?” e dicendo così Lucia ha smesso di muoversi ed ha iniziato a darmi piccoli baci sul collo facendomi sciogliere più di quanto lo fossi e nonostante tutto ho trovato modo di proseguire “Mi piacerebbe, sì, ma non so se poi potrò ricambiare. A me piace Gino e sono la sua ragazza”
“Sì Gino è fantastico, comunque a lui penseremo dopo, tranquilla!”
Ero fortemente attratta da Lucia e da lei mi sarei fatta fare qualunque cosa. Quella che mi aveva fatto era una proposta che fino a poche settimane prima avrei detto essere oscena.
Era da un po’ che mi ero abituata a rilassarmi e farmi fare sulle mie parti sessuali ciò che gli altri volevano ed allora mi sono abbandonata a quelle sensazioni ed ai suoi tocchi di dita e labbra. Lucia mi ha baciato sulle labbra e mi piaceva moltissimo, quello non è stato il primo bacio con una donna avendone ricevuti sia da lei che da Amina.
Lei era dolce, appassionata, la sua lingua era avvinghiata alla mia con decisione.
Dalla sua figa saliva un profumo inebriate che mi ha fatto sentire molto in intimità con lei.
Mi ha sfilato subito reggiseno ed il tanga e poi è rimasta qualche istante a guardarmi “Mmm, che bella pelle bianca che hai, sei morbida come la seta! Hai due tettine magnifiche!”
Più mi accarezzava le tette e più mi abbandonavo a lei.
“Voglio toccare i tuoi capezzoli” le ho detto eccitata elei subito si è avvicinata ulteriormente a me “Eccoli, amore mio! Sono tuoi. Vuoi succhiarli? Sì, brava, così, succhia forte!”
Anche Lucia era molto eccitata e sembrava provare molto piacere nel farmi succhiare le sue tette.
Io mi sentivo trasportata in un altro mondo.
Ho iniziato a baciare le sue tette facendo cerchi con la lingua intorno ai capezzoli e poi lentamente sono scesa verso il suo ventre senza smettere di baciare e leccare. Arrivata al suo inguine le ho chiesto di aprire bene le gambe dicendole che volevo leccarla tutta.
“Oh, sììì! Sei stai diventando brava! È quello che volevo da te. Gino sarà contento di saperlo e vedrai che ti darà qualcosa di speciale”
Immediatamente dopo ha spalancato le gambe come non avevo mai visto nessuno farlo in vita mia, sembrava una ballerina nel fare una spaccata.
La mia fighetta si era intanto molto bagnata e scivolosa così come la sua che leccavo e baciavo alternando colpetti veloci sul clitoride esposto come non mai. Lucia dimenava il bacino e ansimava forte. Ha smesso per un attimo solo per dirmi “Che brava porcellina che sei! Mi piace la tua lingua” ed io ho replicato “Dimmelo che la vuoi ancora!”
“Oh, sì, ti prego! Leccami ancora e dammi quei colpetti di lingua sul grilletto, sto impazzendo! Fammi squirtare, dai!”
Per accontentarla ho ricominciato e l’ho penetrata con delicatezza con un dito.
“Uh, però! Come sei stretta e calda, tesoro. Ma quanta voglia avevi? Ora ti faccio squirtare”
Non avrei mai creduto che la figa di Lucia fosse così stretta e calda, me l’aspettavo larga chissà quanto ed anche slabbrata, invece era meno larga della mia.
Le mie parole e la mia lingua che martellava il clitoride con il dito che passava solleticando i punti più sensibili le hanno provocato un orgasmo molto intenso con scosse di piacere che l’hanno fatta tremare dalla testa ai piedi e la sua figa ha schizzato più volte. Lucia aveva fatto qualcosa che non avevo mai visto. Appena è uscito il primo spruzzo di sbroda mi è venuto naturale porgere la bocca aprendo le labbra ed ingoiarne una parte mentre la mia lingua lavorava incessantemente temendo che il suo piacere si interrompesse. Non ho smesso di leccare fin quando le scosse non si sono placate.
Quel liquido che ha spruzzato era buono e l’avrei volentieri bevuto tutto, non mi sono chiesta da dove uscisse ma con gli spruzzi mi sono bagnata la pelle per un desiderio nato lì per lì che mi ha suggerito un benessere alla pelle. Non sapevo che mi avrebbe profumato il corpo di ormoni.
Al termine Lucia, molto spossata dalle scariche di adrenalina che l’avevano scossa si è stesa al mio fianco e dopo alcuni minuti in cui le ho guardato attentamente il corpo, le ho detto “Come va? Tremi ancora. Avevi tanta voglia di godere, vero?”
“Tesoro mio! Sei stata fantastica! Chi credeva mai che mi avresti fatto godere così tanto! È stato bellissimo! Voglio ricambiare, voglio vederti godere molto forte, intensamente. Ti ho visto con Gino ma penso che tu possa fare di molto meglio”
“Mmm, sei proprio una porcella!” ho esclamato.
Lucia mi ha risposto “Quando mi lecchi così sono proprio la tua porcellina e tu mi hai fatto impazzire. Piuttosto mi dovrai dire se ti piacerà quello che ti farò. Con le altre sono riuscita a farle godere e renderle lesbiche e spesso bisessuali così come dovrai diventarlo tu. Gino sarà felice di saperlo”
La sua voce era ammaliante e le sue parole non si sono fermate in me, ero felice ed aspettavo che lei mi riportasse in paradiso.
Ha iniziato baciandomi ed è andata a sentire il gusto della mia fighetta leccandomi ed eccitandomi di nuovo, poi si è dedicata alle mie tette ed ai miei capezzoli turgidi e scuri che le riempivano la bocca. Le sue leccate ed i piccoli morsi li sentivo benissimo perché ero molto sensibile.
Quel trattamento mi ha fatto tremare e l’ho incitata continuamente con un tono sempre più lascivo “Dai, porcellina, dai, succhia! Mordimi! Oh, sì, dai! Sono bagnatissima, fammi sbrodare!”
Lei ha baciato e leccato il mio morbido ventre e quando è arrivata al mio inguine depilato e curato come il suo, ha aperto leggermente le mie grandi labbra ed ha esclamato “Oh! Hai un bel clitoride! Mi sa che con il tempo diventerà enorme Ti ho eccitato tanto, vero? Sembra un cazzetto!”
“Sì, quando sono molto eccitata diventa così! Assaggialo, succhiamelo bene!” e lei non se lo è fatto ripetere.
Tenevo la testa di Lucia premuta sul mio inguine ed ero sempre più eccitata mentre lei non inesperta alternava leccate e succhiate. Il mio clitoride carnoso sussultava nella sua bocca ed ogni volta erano sensazioni meravigliose.
Mi ha anche infilato due dita dentro proprio come avevo fatto io con lei e l’sentita dire “Tre dita, tesoro, ti infilo tre dita e ti scopo forte così ti faccio venire!”
Lei si stava impegnando tanto e mi piaceva come mi portava al massimo godimento.
Ad un tratto ho lanciato un urlo ed ho visto il suo viso investito da un fiotto caldo e trasparente. Ero venuta mentre urlavo e mi agitavo portando le gambe per aria agitendole in modo sconclusionato.
Appena calmata un po’ Lucia mi ha attirato a sé e mi ha abbracciato “Mmm, sei proprio una troietta in calore! Quanto sei brava! Impari in fretta, ne ero certa! Volevo proprio vederti godere così tanto. Era da qualche giorno che ti pensavo e mi chiedevo se potessi godere molto come hai fatto ora”
Nel parlare mi ha accarezzato tra le gambe e si è resa conto che ero ancora eccitatissima pertanto mi ha chiesto di accovacciarmi sulla sua faccia per farmi venire ancora.
Cosa avesse fatto alla mia figa non l’ho mai saputo ma ero sempre eccitata e quella sensazione non si placava, forse quando mi ha messo le tre dita dentro mi ha anche messo qualcosa che mi ha reso così in calore e vogliosa di avere la figa ed anche il culo penetrato da qualcosa.
In pochi istanti mi sono sistemata sulla sua faccia. Per me era la prima volta, avevo perduto la verginità da poco e mi stavano addestrando al sesso in ogni forma.
“Dai, cavalca la mia lingua, scopati da sola!” è stato l’incitamento.
Mi sono accovacciata e mi sono abbassata sul suo viso, lei aveva la lingua rigida tutta fuori. In quel momento guardavo le mie parti intime ed il lavoro che Lucia stava per iniziare su di me.
Per rendermi più troietta mi ha dato degli sculaccioni sulle natiche ed allora inaspettatamente non ho capito più niente dimenandomi come una forsennata facendo sì che la lingua fosse sul mio clitoride e dentro la figa diventata sensibilissima.
La sua lingua andava come un serpente dal mio clitoride al mio buchino posteriore, solleticandolo come se volesse entrare anche lì. Gridavo e scuotevo il bacino sempre più forte.
“Tesoro, mi fai godere troppo. Mi stai facendo diventare troppo, troppo porca! Sìì, mi fai venire …. oh sìììhhh! Non smettere, sììhh, ancora così! Ecco, brava!”
I colpi sui glutei e le sue mani maliziose che li divaricavano e sfioravano il mio buchino, mi rendevano sfrenata.
Che belle sensazioni che mi ha dato! Sentivo la sua lingua rigida tutta fuori e la faceva entrare e uscire dalla mia figa.
Avrei voluto che qualcuno mi avesse fatto delle foto in quei momenti. Orami ero abituata ad essere fotografata soprattutto mentre facevo sesso, era un qualcosa che era entrato nella mia vita clandestina.
Quando ho sentito l’orgasmo salire ho chiuso gli occhi e li ho riaperti quando mi sono rilassata. Ho spinto in avanti la mia pancia nel momento dell’orgasmo allagandole il viso. Dopodiché, sfinita, mi sono sdraiata al suo fianco.
“Oh, Lucia, che cosa mi hai fatto? Sono stravolta!”
“Mmm, porcellina mia! Ho appena cominciato con te!”
“Perché hai appena cominciato con me? Devi farmi qualcos’altro?”
“Oh, sìì! Eccome! E tu ne farai tante altre quante non immagini ora!”
Ero felicissima e per me il mondo era tutto lì, pieno di cose belle, senza pensieri e con tanto, tanto sesso le cui voglie erano represse in me ed ora sia Gino sia Lucia stavano facendo emergere.
Mi è venuto da chiedere notizie su Amina e Lucia mi ha risposto che era andata a lavorare all’estero per una settimana da un cliente importante cui non si poteva dire di no aggiungendo che anche io sarei andata lì da lui per un periodo di una o più settimane ma non subito perché era necessario essere esperte in qualcosa.
Per evitare che facessi altre domande Lucia mi ha detto “Anche tu non sei stata male“ ha ammesso lei ”Mi hai fatto godere tantissimo. Lo diremo a Gino, vedrai che ne sarà contento e ti ricompenserà”
Lucia intanto si è messa seduta sul letto ed ha cercato con lo sguardo i suoi striminziti vestiti.
“Forse è meglio che io vada”
“Perché?” mi è venuto da chiedere meravigliata perché con Gino ormai eravamo in tre a fare gruppo e tra di noi non c’erano più le remore nel farci vedere nude.
“Potrebbe rientrare Gino” mi fa notare lei ed io resto sorpresa da quelle parole.
Lucia sospira e si pone sul fianco “Te l’ho detto che lui sa, anzi, ha senz’altro assistito a questa scopata!” ha affermato lei un po’ bruscamente.
“Assistito?” domando stupita e lei ha immediatamente risposto “Non è geloso e neppure io lo sono. Piuttosto, tu sei una bella ragazza ed a letto cominci a saperci fare”
In quel momento appare Gino e lei sbotta con “Che ci fai qui da solo?”
“Diciamo che c’è stato un incidente di percorso”
Lucia si è messa seduta sul letto, ha incrociato le gambe e gli ha mostrato la figa lucida da cui ancora fuoriusciva qualcosa.
“Ho capito! Lei ti ha lasciato?” ha domandato cambiando espressione del viso.
“Sì“ ha ammesso lui ed a quella affermazione il viso di Lucia è diventato serio meditando qualche istante e poi “Perché ti ha tradito e lasciato? Pensi che lei, magari proprio adesso, stia godendo con un altro uomo?”
Ma Gino si è comportato come se non l’avesse sentita ed ha ammesso “So che in me ha lasciato un forte senso di dispiacere e rabbia”
Lucia ha atteso qualche istante e si è visto chiaramente che lui sta fissando la figa di lei attratto dal luccichio delle grandi labbra che da poco avevo finito di leccare.
“Prova a pensare a lei che si muove su di un altro uomo, che geme, ansima, che gode con un altro. Pensa solo a questo. Dimmi cosa provi”
“Un po’ di gelosia” ha risposto lui dopo qualche istante.
“Però il tuo cazzo non dice la stessa cosa!” gli ha fatto notare Lucia con un sorriso.
Lui ha abbassato lo sguardo e poi lo ha risollevato.
“Ti eccita questa idea?“ ha insistito lei.
“Se non mi avesse lasciato…..’ “ e Gino non ha finito la frase.
“Forse eri troppo geloso“ ha insistito Lucia.
“Forse!“ ha ammesso lui.
“Per fortuna che poi hai ben superato quel momento ed hai trovato me ed anche le altre ragazze. Ho sempre pensato che la gelosia dia più dolore di un tradimento, ma se ne diventi complice anche il tradimento fa parte di un gioco molto più ampio e intimo. Comunque ora hai sua figlia e vedrai che diventerà una bella donna che in molti godranno ma soprattutto sarai tu a proporla”
Gino ha fatto una smorfia di assenso e Lucia gli ha chiesto “Era molto bella?” cambiando discorso.
“Non come te!” ha risposto immediatamente lui e lei sorridendo curiosa ”Era brava a letto?”
“Non come te! Credimi, è la verità” ha ripetuto lui.
Stavolta ho capito qualcosa del loro discorso.
Mi è parso di capire che anche io ne fossi coinvolta. Lucia aveva detto che lui mi aveva in mano e quindi ho supposto, a meno di un rapporto omosessuale, che aveva fatto riferimento a mia madre, ma ho pensato furbescamente di non chiedere spiegazioni.
Lucia si è ricomposta ed è scesa dal letto per portarsi davanti a Gino e sussurrargli “Per lei sicuramente questa è una vacanza che non dimenticherà mai. Dipende solo da te far sì che lo sia!” e dopo questa frase lei si è allontanata lasciandolo li ma dopo pochi passi si è voltata e gli ha proposto “Ti va una doccia? Così ti levi il suo profumo di dosso” ed ha continuato “Prima me la faccio io, poi ti aspetto”
Io ho fatto finta di non aver sentito la loro discussione ed a dir la verità, non gli ho dato molto peso perché mi sembrava strano che riguardasse me, figlia dei suoi amici a cui lui stava offrendo l’opportunità di una vacanza, però siccome la curiosità è femmina appena i due si sono ritrovati in doccia, appoggiata allo stipite della porta del bagno ho sentito Gino chiedere “Allora?
“Allora cosa?” ha domandato Lucia con una punta di malizia.
“Come è sono sembrata?” ha insistito lui con un atteggiamento di uomo curioso e pettegolo.
“Troia come al solito, direi” e Lucia ha portato una sua mano nella zona genitale di Gino.