Nella pausa pranzo di quel lunedi uggioso di fine marzo di 3 anni orsono, io Steve esco dal mio ufficio riminese mentre Tea chiude alle 13 il suo negozio riccionese e raggiungiamo separatamente la darsena, io in sella alla mia inseparabile bici e Tea con il suo Toyota.
La moglie porcellina adorata mi aveva fatto la sorpresa pasquale in anticipo; aveva appuntamento nel giro di mezz'ora con un bull cattolichino, l'ennesimo della serie, senza preavvertirmi.i Si trattava del primo via à vis dopo un paio di loro contatti telefonici. Puntualissimo il bull, Manuel, si presenta con un sorriso smagliante ed una calorosa stretta di mano; allora non era ancora vietata????. Sui 40, alto, ben vestito, atletico e calvo; il che non intaccava minimamente il suo charme. Piovigginava, grande umidità e raffiche di vento per cui a piedi andiamo alla ricerca di un bar aperto. Non ne troviamo, forse perché stagionali o per turno di chiusura settimanale e propongo quindi di proseguire la conoscenza nel SUV della signora mia, con i vetri oscurati ed appannati per il tempaccio. Li invito a salire davanti per permettere loro una chiacchierata ravvicinata e quindi mi accomodo nella seduta posteriore. Si parla del mondo dell'eros, di scambisti e delle reciproche vicende vissute. Noto fra loro un affiatamento immediato e nel giro di qualche minuto si va al sodo e Manuel ci fa: “domenica ho una comunione ma la successiva prenoto e vi aspetto in un discreto albergo ad ore sulla Statale. Mi conoscono,ci divertiremo da matti tutti e 3. Tea, hai mai provato due cazzi insieme nella tua fighetta?” Lei risponde con un No ma il timbro della voce e l'espressione tradivano la sua curiosità e disponibilità. Se ne accorge pure Manuel che in silenzio allunga una mano direttamente in mezzo alle sue cosce sopra la tuta sportiva. Lo lascia fare e lui le abbassa in un colpo solo tuta e mutandine. Lei accenna ad un debole: “Ma ci possono vedere e poi alle 15 devo riaprire bottega!?”. Le rispondo che non c'è anima viva in giro, i vetri sono appannati, che abbiamo un'oretta a disposizione e chemi presto volentieri a fare da sentinella. Tea tace convinta e nel frattempo Manuel si è abbassato jeans e slip e subito svetta un gran bel cazzo duro e le prende la mano per farsi masturbare mentre con l'altra tintilla il clito e va alla ricerca del punto G. Tea è multiorgasmica con venute che si susseguono di continuo e con abbondanza di squirt; quindi non mi sorprende che subito il suo orgasmo si manifesta in un lago che investe in pieno la mano del bull. Per ringraziarlo prima gli caccia la lingua in bocca per una slinguazzata selvaggia di un paio di minuti e poi ormai senza freni passa dalla bocca all'uccello dicendogli: “non sono brava a fare i bocchini!”. Si gira un istante prima verso di me sorniona e con un cenno del capo accompagnato da un sorriso la tranquillizzo e la invito a proseguire. Il suo uccello sembra gradire assai e dopo poco lo assale una gran voglia di scoparsela e mi fa:” Steve, ti dispiace se passiamo dietro che staremmo meglio? Io e Tea al volo ci guardiamo complici e senza nemmeno rispondere passo al posto di guida dopo che loro si sono ricomposti sommariamente e sono scesi. Appena saliti dietro le loro bocche e mani si cercano e si spogliano vicendevolmente ed in men che non si dica Tea, magra e snella, gli si siede a cavalcioni, si infila il cazzo nella figa molla e comincia a dimenarsi e pompare famelica con lui immobile e sorpreso da tanta foga agonistica. Nel frattempo mi viene il cazzo di marmo e le palle gonfie da farmi quasi male, mi abbasso gli slip per farlo respirare e comincio a menarmelo senza sosta e quasi in trance. Tempo pochi minuti e sento un urlo: vengo, vengoooo, ti riempio di sborra!! E lei ansimando e godendo paurosamente aumenta il ritmo e risponde: vengo anch'io, mi fai squirtare di nuovo, porcooo! Appena capisco che dentro la sua figa c'è un cocktail di sborra, squirt ed umori vaginali Faccio fatica a trattenermi ancora. Ci provo ma poi quando vedo il cocktail che comincia a fuoriuscire dalla Pippy, come noi la chiamiamo, e colare sulla coscia di Manuel esplodo in una sborrata da infarto,con brividi interminabili di piacere che investono tutto il mio essere. Cerchiamo di pulirci alla meglio con i fazzolettini e via di corsa ai reciproci impegni di lavoro pomeridiano. Prima si coccolano complici qualche minuto fra slinguazzate e carezze e Manuel si ricompone ed esce dall'auto:” Tea sei stata fantastica, non ricordo di avere mai goduto così tanto!! Vi aspetto in albergo, grazieee”.
Ma questa è un'altra storia...
«fammi conoscere quella femmina veramente femmina!! poi potrei morire in pace..»
«sembra vissuto realmente!»