La vita con Paola, dopo questa prima esperienza, che lei ha definito solo una intrigante evasione dalla routine della vita quotidiana, è ripresa come sempre, con noi due impegnati, sia nel lavoro, che nel far crescere nostra figlia. Per mesi le uniche evasioni sono state un po’ di esibizionismo, qualche scopata improvvisa, nei posti più disparati, come nei camerini di un negozio di abbigliamento, o lei che mi ha fatto impazzire nel mostrarsi quasi nuda in giro per negozi di un centro commerciale, dove almeno tre maschi si sono segati per lei. Una sera eravamo andati in una città vicina dove c’è un centro termale e abbiamo conosciuto un singolo di nome Luca, che molto educatamente si è messo a parlare con noi in maniera semplice e gentile, di argomenti che nulla avevano a che vedere con il sesso. La serata è scorsa via piacevole e tranquilla e quando abbiamo dovuto lasciare le vasche per la chiusura dell’impianto, erano solo le ventuno, lui ci ha invitato a cena in un ristorante poco lontano, dove   suo dire si mangiava molto bene. Così siamo rimasti d’accordo di trovarci insieme nel locale, in quanto noi avremmo impiegato un po’più di tempo a fare la doccia e rivestirci anche perche, Paola ama essere sempre elegante e sexy in ogni occasione. Quella sera indossava una mini di pelle nera, camicetta bianca, sotto cui si notava il reggiseno, che gonfiava di più il suo splendido dècolltè, giacchetto nero di pelle e gambe fasciate dalle immancabili autoreggenti, con stivaletti bassi tacco dodici. Quando siamo entrati al ristorante, Luca, non ha potuto esimersi da farle un complimento.


«Ma scusatemi siete andati a casa a cambiarvi?»


Noi ci siamo dati uno sguardo, e lui ha precisato che per essere stati alle terme, eravamo davvero eleganti. Al tavolo posto in un angolo un po’ appartato, i complimenti si sono susseguiti ancora di più. Quando gli ho chiesto cosa aveva ammirato di più in mia moglie, lui guardandola in faccia ha dato una risposta per niente banale.


«Di te ammiro la tua splendida bocca, il tuo seno meraviglioso. Invidio tuo marito che può sempre godere di tutto questo piacere.»


Lei mi dà uno sguardo complice, e replica.


«Veramente noi siamo una coppia, dove mio marito mi lascia libera di decidere, con chi condividere questo piacere.»


Lui mi guarda, io confermo con un cenno del capo. Vorrebbe replicare, ma l’arrivo delle pietanze ordinate ci interrompe. Poi, è tutto un susseguirsi di simpatici doppi sensi, e tanta allegria. Vedo mia moglie presa dal gioco, decido di lasciarli soli, me ne vado al bagno. Sono così eccitato, che quasi mi sparo una bella sega, ma preferisco aspettare. Quando esco, li osservo da lontano, vedo che lei è sbilanciata verso di lui, che le parla all’orecchio, o forse lei, sta con una mano sulla sua coscia, ma non vedo bene, quindi torno al tavolo. Appena seduto, Paola mi fa un sorriso complice, poi la sua voce mi sembra carica di emozione.


«Io non avrei più fame di questo cibo. Che ne dici se chiediamo a Luca di fare un giro per la città, per farci vedere il meglio che può offrire.»


 Capisco il doppio senso e annuisco.


«Ok va bene, vado a pagare il conto e ce ne andiamo.»


 Non ho finito di parlare che Luca si alza in piedi e mi blocca all’istante. Vedo con chiarezza il suo pacco esageratamente gonfio.


«Non se ne parla nemmeno! Siete miei ospiti e pago io.»


Senza aggiungere altro si allontana, guardo Paola per avere la conferma di quello che ho intuito. Lei mi guarda con occhi languidi e vogliosi.


«Amore vorrei fare un giro in auto con Luca, seduta nel sedile dieto, a giocare un poco con lui. Mi ha fatto sentire il suo bozzo, ne sono rimasta estasiata, lo ha così grosso, che per un attimo non ci credevo, fin quando l’ho sentito da sopra la stoffa dei suoi jeans. Naturalmente tu dovrai essere il mio autista complice del gioco. Se la cosa però non ti eccita non ne facciamo nulla.»


La guardo, ho già il forte desiderio di vederla giocare con lui, che mi alzo e la prendo per mano e ci avviamo all’uscita con lei che ci prende entrambi sotto braccio. All’epoca avevo una splendida Alfa 164, una vettura che aveva un sedile posteriore che era un vero divano. Mi metto alla guida e parto, seguendo le indicazioni di Luca, che mi consiglia di prendere la tangenziale. Lui è seduto dietro di me è Paola al suo fianco. Appena partito, sposto lo specchietto per vedere bene quello che succede dietro, vedo subito che lui le accarezza le cosce. Lei si mette al centro del sedile e apre oscenamente le gambe, si sfila il tanga e me lo passa davanti.


«Tieni caro, senti come sono già fradicia. Goditi lo spettacolo della tua mogliettina, che farà la troia con questo splendido maschio, e ti farà cornuto.»


Aspiro il profumo di cagna in calore del suo tanga. Sento il mio cazzo diventare così duro, che quasi mi fa male.  Lui le accarezza le gambe, intanto lei ha aperto la camicetta, e si fa succhiare il seno.


«Succhiami i seni porco! Lo hai desiderato per tutta la sera. …uhuumm..che bravo!»


Mentre gli succhia il seno, le mette due dita dentro la fica, oscenamente aperta e la trova fradicia.


 «Accidenti! È un lago! Cazzo come sei eccitata! Adesso ti succhio il seno meraviglioso, mentre ti scopo con le dita. Che porca tu moglie!»


La masturba con due dita che poi diventano tre. Lo guardo estasiato mentre la porta al primo orgasmo. Gode molto velocemente, indice di una forte eccitazione. Spinge in alto il bacino per andare incontro alla sua mano. Ora con quattro dita dentro, lui la scopa velocemente, lei dopo aver goduto di nuovo, afferra la mano che la fa godere, e se la sfila, poi si getta avida su di lui, alla ricerca del suo cazzo. Lo fa mettere al cento del sedile per farmi avere una visione perfetta, di quello che sta facendo, poi apre velocemente i pantaloni, che Luca fa scendere fin sotto le ginocchia, e a quel punto si trova davanti un cazzo esagerato. Lo vedo in tutta la sua lunghezza, arriva fin sopra l’ombelico con una circonferenza notevole. Sicuramente sopra i venti, ma è nella circonferenza il suo massimo. Decisamente notevole con la cappella piccola e subito sotto, il diametro lo rende un cilindro di carne incredibile e uniforme. Lei rimane ad ammirarlo senza parole. Poi mi guarda estasiata.


«ACCIDENTI!!!! Guarda amore che palo ho trovato qui sotto! Mi fa impazzire la sola idea di averlo dentro. Guardami porco come me lo gusto. Ti farò cornuto con un vero super cazzo! Mi fa bagnare tutta! Guardami!»


Effettivamente sento dentro di me una certa gelosia, che subito si trasforma in eccitazione, quando immagino lei sfondata da quel mostro. Lui la bacia in bocca, poi la spinge verso il cazzo duro che le svetta davanti.


«Dai fammi sentire la tua bocca, succhialo e leccalo tutto, che voglio sentire quanto sei troia! Voglio capire se veramente sei una succhiacazzi!»


Appoggia la bocca sulla punta, cerca di infilarlo in bocca. Solo una minima parte le entra, perche appena sotto la cappella, il diametro aumenta e lei non riesce a spingerlo dentro. Lo impugna con entrambe le mani sovrapposte, e vedo otto dita di cazzo, è in più la parte superiore, che poi è quella che lei a mala pena riesce a mettere in bocca. Lui geme, si rende conto di quanto sia brava mia moglie con il cazzo in bocca.


«Accidenti come succhia! Mi fa impazzire! È un vero portento! Che bocchinara! Amico sei fortunato, non ho mai sentito una donna succhiarmi il cazzo così, me lo divora!»


Si gode la bocca di mia moglie, mentre io sento dentro di me, il forte desiderio di vederla scopata. Gli chiedo un posto per fermarmi.


«Dimmi Luca dove mi posso fermare perche adesso voglio vedere bene quando la scopi.»


Luca mi fa uscire dalla tangenziale, mi inoltro in campagna dove trovo una stradina che finisce in un piazzale sotto due alberi. Intanto lui la fa smettere si succhiarlo.


«Basta cazzo! Mi fai sborrare mentre io invece voglio sfondarti la fica! Sei meravigliosa e brava come bocchinara, ma voglio goderti al massimo. Stenditi che ti lecco pure io.»


Mentre parcheggio lui la fa mettere a gambe aperte, lei con le mani gli offre la sua fica completamente fradicia e oscenamente aperta, per farsela leccare. Luca si tuffa fra le cosce la fa godere subito e mi invita ad osservarla mentre gode nel farmi cornuto.


«Oddio che demonio! Vengo! Guarda amore mio cornuto come godo.»


Scendo dalla vettura, apro lo sportello dall’altro lato, mi trovo con il viso di Paola sotto di me, afferra il mio per infilarlo nella sua bocca, mentre Luca si posiziona fra le sue cosce e mette la punta dentro la fica di Paola, che lo incita scoparla.


«Dai scopami! Mettilo dentro!»


Lui mi guarda, io annuisco, e mentre sto per mettere il mio in bocca a mia moglie, lui spinge dentro di lei il suo cazzo. Paola spalanca la bocca e urla.


«PIANO! Mi spacchi! Oddio! Lo sento che mi sventra, mi apre, mi fa impazzire! Amore è stupendo!»


Non aggiunge altro, perche le infilo il mio dentro la bocca, mentre lui la sfonda con decisione. Geme e gode, ogni tanto si sfila dalla bocca il mio, lo incita scoparla forte.


«È bellissimo! Mi apre, lo sento che mi dilata. Amore, adesso sono sicura di non essere più vergine! Dai sfondami che vengo!»


La scopa con colpi sempre più decisi, e quando arriva in fondo, le da un colpo secco, e lentamente mi rendo conto, che adesso lei lo ha tutto dentro. Mi succhia e gode, mentre lui la sbatte, vedo i suoi seni sobbalzare verso l’alto, li afferro, li stringo fra le mani, lei gode ancora di più. Luca la incita venire.


«Dai troia godi! Che fica stretta! Adesso te la sfondo e spacco tutta! Mi fai impazzire! Sei una troia stupenda. Dai godi!»


Poi le mette le braccia i fianchi, la solleva, se la mette sopra di lui che si distende. Lei si trova impalata su quella trave che adesso la sfonda veramente.


«Oddio amore, lo sento fin nello stomaco!»


Io resto un momento ad ammirare lo spettacolo, mi lascio prendere dal desiderio di segarmi, mentre la vedo impazzire di piacere, ma Luca mi invita scoparle il culo.


«Mario, sfondale il culo! Dai che la facciamo impazzire. Allargalo bene che dopo lo voglio sfondare tutto pure io e tu godi che ti sfondiamo tutta, e poi ti riempiamo di sborra.»


Lubrifico la punta del cazzo, poi come un automa lo posiziono fra le sue chiappe, proprio in direzione del suo forellino anale che fra poco sarà sfondato come la sua fica. Questa cosa mi eccita così tanto, che devo restare calmo per non schizzare subito. Lei cerca di dissuaderci a farle il culo.


«No vi prego, siete troppo grossi. Tutti e due insieme mi sfondate.»


Trema scossa da un violento orgasmo nel preciso istante in cui io le affondo la cappella in culo. Spingo con decisione, anche se sento che lo spazio è decisamente poco, ma lentamente riesco a infilarlo tutto dentro. Lei impazzisce, gode a raffica, con noi che la sfondiamo insieme. Ci incita a scoparla ancora più forte. L’eccitazione è così tanta, che dopo poche pompate sono al limite. Luca mi invita inondarle, il culo per lubrificarlo meglio, in vista del suo ingresso dentro di lei nel pertugio che sto godendo io.


«Dai Mario, borrale in culo, così lo lubrifichi bene e questo rende il mio ingresso più agevole.» 


Lei cerca di dissuaderlo.


«No ti prego, oggi no! La prossima volta. Oggi ti voglio sentire sborrare sulle mie tette. Dai schizzami in faccia e sui seni, dai che vengo di nuovo.»


Sono al limite e vengo con un orgasmo sconvolgete. Ne schizzo dentro di lei un vero fiume. Mai sborrato così tanto. Mi svuoto e poi con ancora il cazzo duro, l’eccitazione era elevatissima, scendo dalla vettura, apro lo sportello dall’altro lato, e lo infilo in bocca a Paola che lo succhia, mentre Luca la sbatte da sotto, facendola godere di nuovo. Poi cambia di nuovo posizione, la rimette sotto, io mi riporto dall’altro lato, mi sego mentre lui la sbatte con un ritmo sconvolgente. La pompa come una furia scatenata, lei gode in continuazione, mentre io estasiato cerco di mantenere lo stesso ritmo di Luca, per sborrare insieme a lui, sul viso di mia moglie. Ad un tratto Luca urla il suo piacere, si sfila da lei, ricoprendo le sue magnifiche mammelle di sborra bianca e calda. Lo infila fra le tette di Paola, che lo avvolge, mentre lui continua sborrare, alcuni schizzi arrivano anche sul suo viso. Io mi sego, alla fine sborro in faccia a lei, e alcuni schizzi finiscono sulle tette, che ancora stringono il cazzo di Luca. Lei allunga una mano, mi spreme il cazzo a bocca aperta, mentre io sono sconvolto dal piacere lei fa in modo che la mia sborra copra anche il cazzo di Luca. La sua voce è rotta dall’emozione.


«Amore sborra sul cazzo che mi ha sfondato, e ti ha reso cornuto. Coprilo e ribadisci che tu sei il mio uomo, lui solo un gioco. Oddio come mi eccita questa insolita situazione.» 


Resto basito da questo dettaglio, che decisamente non mi aspettavo, ma che condivido con mia moglie, che dopo avermi ripulito per bene, si gira e bacia Luca in bocca, che risponde con passione a quel bacio. Sfiniti ci sediamo con lei al centro e noi ai lati. Lei ci stringe e ci ringrazia del piacere che le abbiamo dato.


«Siete stati meravigliosi. Ho goduto tantissimo e Luca ti assicuro che la prossima volta ti darò anche il culo, ma oggi volevo sentirti sborrare sulle mie tette.»


Poi si gira e mi bacia con vero amore.


«Amore mio grazie per avermi fatto godere questo cazzo superbo, e se sei d’accordo ci sarà una nuova serata con lui. Quanto a noi, ti amo e sono fiera di come sono riuscita farti cornuto sotto il tuo sguardo estasiato. Ho goduto tanto perche tu, mi guardavi godere, e questo è il massimo, che desidero per noi due, quando volgiamo giocare.»


Quella sera avevamo realizzato il nostro primo car sex.


 

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