Dopo l’intervista fatta con la bravissima Sabry, ho ricevuto molti messaggi da parte degli utenti, che ponevano altre domande. Inutile dire che fossero molto più personali o meglio che cercassero risposte decisamente più hot.
Il taglio dell’intervista era decisamente professionale, ma ha scatenato una serie di domande alle quali spesso in chat ho dato, come mio costume, risposte sincere e senza peli sulla lingua.
Elena, la mia attuale compagna ed io, qualche giorno fa ne discutevamo divertendoci. Alla biondina ed affascinante Elena è venuta l’idea di fare proprie le domande degli amici della chat e di farmi un’intervista.
Potrà sicuramente sembrare eccessivo esibizionismo da parte mia, ma chi mi conosce sa bene che lo sono oltre ogni misura.
Non sarà ovviamente una classica intervista, registreremo le domande e le risposte, per poi trascriverle.
Abbiamo deciso di farla nella mia casa, al piano superiore nel terrazzo, nel primo sole caldo primaverile, sedute sulle sdraio con vicino un tavolino, dove abbiamo posto alcuni oggetti e qualcosa da bere. Proponiamo in realtà un nuovo format. Elena è seduta di fronte a me, ha con sé alcuni fogli con le domande degli amici della chat, alle quali ne aggiungerà altre sue. Siamo nude ed è così che faremo l’intervista descrivendo anche le nostre eventuali reazioni.
Arriviamo in veranda ci salutiamo, il sole è forte sembra una giornata primaverile. Elena sbottona la camicetta, l’appoggia sulla sedia vicina. Conosco perfettamente il suo seno, piccolo con capezzoli grandi. Sfila la gonna, mostrando le sue bellissime gambe bianche e poi lo stupendo slip. Sorride, la sua farfalla è depilata per l’occasione si siede, tenendo i fogli con le domande e accavalla le gambe.
Io sono molto meno elegante di lei, sfilo la magliettina e il mio seno è finalmente libero da indumenti fastidiosi, tolgo i calzoncini. E come tutti sanno, difficilmente indosso intimo. Elena mi osserva attentamente e i suoi occhi fissano la mia intimità. Anche io sono completamente depilata, mi siedo accavallando anche io le gambe.
- Eccoci qua Stefania, sei pronta per le domande? L’accordo lo preciso è nessuna preclusione per le domande. Intanto devo confermare che come al solito sei bellissima ed eccitante.
- Pronta e grazie per i tuoi complimenti che gradisco sempre.
- Iniziamo…mi dici la tua attuale situazione?
- Ho 31 anni, sono separata, con due figli di 4 e 7 anni, e convivo con una splendida ragazza di 22 anni…
- Ahahahah che conosco…quindi sei bisessuale o ti sei scoperta lesbica recentemente?
- Bisessuale da sempre, ho sempre avuto rapporti con entrambi i sessi.
- E ti sei sposata con un uomo…perché e quando?
- Non esiste una risposta…pensavo fosse la cosa giusta, avevo più o meno la tua età, poi sono rimasta incinta, per scelta. Il rapporto con il mio Ex è sempre stato disinibito, abbiamo sempre avuto ampio margine, e ci siamo sempre raccontati nei dettagli le nostre storie al di fuori.
- Mai avuta gelosia?
- Nessuno dei due, infatti siamo sempre stati curiosi dei dettagli, soprattutto degli approcci.
- Cioè?
- Si…come nasceva il rapporto occasionale, perché erano comunque tutti occasionali. Ci ha sempre eccitato la situazione.
- Quindi…per dirla in maniera convenzionale…quando vi siete traditi per la prima volta? Da sposati intendo, perché altrimenti se partiamo da prima…conoscendoti…
- Affermazione poco professionale…ahahaha, comunque da sposati. Subito direi, in viaggio di nozze. Eravamo alle Maldive one Island one resort, lui era a fare un’immersione notturna. Per caso mi sono ritrovata a ballare nella classica sala comune. Non ero abituata a quel tipo di vacanze, o meglio sono stata abituata a viaggiare in altri modi, decisamente più divertenti. Il ballerino, stranamente non gay, si strusciava dietro di me. Balliamo per un po’ e poi decido di tornarmene in stanza. Il tipo mi ha seguito, sto per chiudere la porta e me lo ritrovo davanti. Non ci diciamo nulla, lo faccio entrare e ci baciamo. Sento da subito, il suo attrezzo spingere sulla mia pancia. Le sue mani palpano il seno, per poi scendere dentro il costume. Mi abbassa lo slip, appoggio la gamba sulla parete e mi lecca tra le gambe. Rimango un po’ in quella posizione, poi faccio lo stesso. Scendo lungo le sue gambe, abbasso gli slip, e il cazzo già duro esce. Lecco la cappella, per poi infilarmela in bocca. Ricordo il sapore del mare, e poi perfettamente i suoi schizzi in bocca.
- Accidenti, iniziamo bene…porcellina sposata da poco ed hai raccontato tutto?
- La sera stessa, e comunque se ne è accorto da subito, appena mi ha baciato.
- E lui invece?
- Anche lui sempre là. Un pomeriggio torno dal mare, entro nella stanza, lo vedo sdraiato con una ragazza marocchina dell’animazione sopra di lui…esco subito.
- E che hai pensato? Gelosa?
- No…a dire il vero aveva scelto bene. Bel sedere
- Ecco…ora sono gelosa io…
- Eh noo…qui fai un’intervista….
- Si dai scherzo, ma devo stringere forte le mie gambe. Piuttosto quando scrivi, o racconti come adesso, ti ecciti?
- Non sempre, comunque quando scrivo talvolta preferisco essere nuda o seminuda.
- Si confermo, mi è capitato di vederti. Torniamo al primo “tradimento”, solo un pompino? E raccontami è un caso o ami farne?
- Quella sera sì un solo pompino, il ragazzo non è andato oltre, è venuto subito. Si amo fare i pompini, ma a chi dico io ovvio. Li ho fatti a tutti quelli con cui sono stata. Amo sentire il loro sapore, che associo ai cibi o bevande. Sono tutti diversi, tipo le impronte digitali. Non a caso il più delle volte ingoio.
- Caspita, me ne descrivi uno? Intendo come fai un pompino?
- Dipende da come mi gira nella testa e dalla posizione. Spesso mi inginocchio, inizio a leccare tutte le zone vicine. La lingua poggia sulla cappella, mi dedico a quella parte molto, poi assaporo tutto il manico, infilandolo in bocca o leccandolo. Poi lecco le palle, molti amano un dito dietro e lo capisco da come si muovono, spesso quando afferro le natiche per spingere il cazzo nella bocca, aprono bene il sedere. Infilo un dito e li sento partecipi.
- Lecchi anche dietro?
- Certo, la lingua spesso la infilo dentro e li masturbo.
- Ehh poi?
- Beh sono tutti diversi, ma sia dal sapore che dall’odore, sento che stanno per venire e decido dove farli venire.
- Dici bocca o..?
- Si in bocca o sul viso, o sul seno.
- Senti, ma quando hai visto tuo marito, non hai pensato di unirti a loro?
- No. Non amo la folla e difficilmente mi è capitato di farlo con un numero superiore a due. Molte donne amano farlo con il compagno. Facendolo partecipare o guardare.
- Ma da giovanissima, cosa facevi con i maschi?
- Non ho perso la verginità prestissimo e comunque non con un uomo, ma presto ho scoperto l’eccitazione del sesso. Quindi spesso ho fatto seghe. Molti uomini o ragazzi, amano farsele fare in posti o modi strani o comunque in situazioni al limite.
- Per esempio?
- Mah…mi viene in mente, il mio ragazzo di tantissimi anni fa. Guardavamo un film sul divano, i suoi genitori erano sulle poltrone vicino. Lui con la scusa che faceva freddo, poggia una copertina sopra di noi. Da subito con la mano nascosta, mi tocca tra le gambe. Lentamente mi alza la gonna e mi masturba. Non riuscivo a stare ferma, mi muovevo continuamente. Intanto per sentire le dita ben dentro e poi dovevo toccarmi. Invece, infilo la mano destra e la metto sul suo cazzo. Lentamente lo manipolo, e piano piano lo sego. Ricordo il suo sguardo quando ha sborrato, occhi rivolti verso l’alto e il suo urletto quasi di dolore. La madre pensava che si sentisse male. È stata un’impresa farla sparire quella coperta sporca.
- Sei tremenda, continuamente fai questo gioco. Come hai fatto con me al pub. Eravamo sedute al tavolino, e la tua mano mi frugava tra le gambe. Il ragazzo seduto al bancone aveva capito tutto e rideva. Per poco non mi strozzavo con la birra quando sono venuta. Me ne racconti un’altra ne hai no…?
- Ne ho fatte tantissime e lo sai. Una divertente sempre anni fa. Ero seduta in macchina dietro, il mio ragazzo di allora guidava, vicino a me un nostro amico. E al sedile accanto al guidatore la sua ragazza poi diventata chissà perché ex. La sua ragazza non la sopportavo, classica donna che si sente la migliore. Il mio ex…beh un uomo quindi….
- Ahahahaha quindi?
- Scontato dai.. diciamo così. Come tutti i maschi. Comunque stavamo tornando dalla discoteca. Allungo la mia mano sopra di lui, che sentendosi un gran figo, sbottona subito i pantaloni. Afferro il pisello e inizio a masturbarlo. Il mio ragazzo parlava con la scema davanti tessendo le lodi del nostro bel rapporto e lei del suo. Più sentivo le loro cazzate e più mi dedicavo a quella sega. Lei ogni tanto si lamentava che il suo ragazzo spingeva le gambe sul sedile e le dava fastidio. Bello schizzo mi è ricaduto sulla mano e l’avanbraccio. Le chiedo un fazzoletto e da lì è scoppiato un putiferio.
- Beh stronza…sei stronza. Indugiando un attimo su altro… devo dirti che non sono gelosa dei maschi, ma delle donne sì. Ma visto che lo chiedono, da sposata con altre donne?
- Forse sono più numerose. In vari racconti ne parlo, per esempio con la mamma di un compagno di scuola dei miei figli. Ero incinta, e la mamma è venuta a casa per fare due chiacchiere dopo che li avevamo accompagnati a scuola. Tutto molto naturale, ho mostrato la pancia e quasi senza renderci conto, ci siamo ritrovate intrecciate.
- Che rapporto hai con la gravidanza?
- Bellissimo è meravigliosa. Il cambio del fisico, sentire dentro di sé sensazioni fantastiche. Poi se intendi dal punto di vista sessuale, sono in continua eccitazione. Farei sesso tutto il giorno. Mio marito l’ho sfiancato in quei periodi. Ricordo che non faceva in tempo ad entrare dentro casa. Sentivo continuamente caldo e non sopportavo gli indumenti addosso. Normalmente a casa, non giro molto vestita, ma in quei mesi ero sempre nuda. Divento ancora più provocante e provocatoria.
Come quella volta che vado dal ginecologo, che spesso sono costretta a cambiare. Devo fare una normale visita ita di controllo, c’era il sostituto del mio medico quel giorno. Entro mi spoglio mi sdraio e inizia il controllo. Mentre mi fruga, inizio a bagnarmi. In maniera poco professionale e senza farmi intuire nulla, il giovane medico sento che infila qualcosa di diverso. Sposto la testa e vedo che si è aperto il camice, e che il pisello era dentro. Mi lascio andare e massaggio il clitoride, mentre mi scopa. Non credeva alle sue orecchie quando ho chiesto di afferrarmi le grosse tette. Godevo da morire, fino alla stupenda schizzata ricevuta.
- Ora fai bagnare anche me e ne ricordo una eccitante che mi hai raccontato tempo fa…
- Ti riferisci sempre in ospedale, nell’ antibagno delle donne. Stavo bagnando il mio viso, per il caldo. Si avvicina l’infermiera, mi chiede se mi sento bene. Rispondo che morivo dal caldo, apro la camicetta e le tettone si mostrano a lei. Mi avvicino e poco dopo il suo viso era sui capezzoli. Mi prende per mano e mi porta dentro il bagno dove è la tazza. Mi fa appoggiare al muro, si abbassa, mi alza la gonna. Inizialmente sento la lingua nel culo, e poi si dedica a farmi godere nella figa. Sentivo colare i miei umori lungo le cosce.
- Accidenti…situazione fantastica. Senti, spesso nei tuoi racconti sia le donne che gli uomini usano il tuo meraviglioso culetto. Non sei come molte donne che preferiscono farlo il meno possibile.
- Non ho mai avuto questo pensiero, da sempre quando mi masturbo me lo stimolo. Mi piace sentire come si riempie, certo inizialmente fa male, ma il piacere che sento dopo…
- Ma lo prepari per la penetrazione?
- Quasi mai, anzi devo dire che con rapporti occasionali, preferisco farmelo mettere nel culo subito.
- Addirittura
- Si perché sia l’uomo che la donna che vedono tale disponibilità si eccitano da morire e quindi mettono un’energia…
- Un’esperienza occasionale con rapporto anale? Uomo e donna ovviamente.
- Molte sono nei racconti, comunque con uomo quando ero al mare di sera. Era da molto che con il tipo ci guardavamo. Mi avvio tra le cabine e lui mi segue. Si avvicina e mi spinge verso una con la porta aperta. Ci baciamo toccandoci, cade il pareo e le sue mani erano sul mio corpo. Lo sbottono masturbandolo. Mi giro e sta per infilarlo in figa, lo blocco e lo dirigo nel buchetto. Spinge ed entra, mordo le labbra e poi mi tocco. Mi impala per un pochino fino allo schizzo sui glutei. Con una donna…esclusa la persona che ho davanti…la volta che ero a casa di una amica per studiare. Già avevamo avuto degli approcci. Siano nella sua stanza da sole, non siamo riuscite a studiare. Ci siamo baciate per molto tempo. A mano a mano, ci spogliamo. Tra le varie posizioni, mi appoggio sul tavolo con il culetto davanti al suo viso, mentre mi lecca, prende un pennarello…hai presente quelli indelebili con il cappuccio ovale? Beh prima lo tiene per un pochino nella sua figa, poi nella mia e alla fine su per il mio sederino.
- Nei vari messaggi che ti inviano, tra foto e il resto tutti volentieri se lo prenderebbero…Senti mi parli della tua famiglia?
- Mio padre spesso è fuori per lavoro, mia madre anche, lei è olandese. Ho una sorella poco più grande e un fratello anche lui più grande. Mia sorella lavora ed è sposata con figli, mentre mio fratello è in giro per il mondo a fare musica, con varie compagne. Abbiamo un ottimo rapporto.
- Specialmente con tua sorella…
- Diciamo più intimo con lei, dormivamo nella stessa stanza, conosce tutto di me. E tutto è sempre stato cercato e voluto da entrambe. Nei racconti ne parlo.
- Si ne parli molto…ma quel tipo di rapporto è sempre presente o poi è terminato.
- Nei primi anni molto frequente, ma con discrezione poi di rado.
- Anche da sposate?
- Si
- C’è qualche situazione che nel sesso non ti piace? O che comunque non ti attira?
- Si, I generi BDSM, scat.
- Quindi, hai anche fatto pissing, clisteri e fisting.
- Si. Diciamo ora molto più spesso. Prima raramente.
- Racconti qualcosa?
- Una bella serata pissing, con una compagna di università, amava leccarmela mentre la facevo. Ho bevuto tanta di quella birra. Clisteri sempre con lei, preparava le misture, mi inseriva il beccuccio e riempiva la pancia, poi mi masturbava e usciva tutto. Si affannava a prendere con la bocca tutto quello che poteva. Era fissata con questa pratica, le piaceva vedere come zampillava dal sedere. Ha utilizzato un po' di tutto, camomilla, caffè, latte, acqua. Cerchi di trattenere, poi la pancia non tiene più e schizza fuori. Soprattutto quando hai l’orgasmo. Il fisting invece l’ho sempre immaginato, fino a quando, hai te infilato la tua manina. È eccitante il tuo viso quando mi penetri, la mano scompare dentro di me, e spingi con il braccio. Non sento dolore ma godo. Sento il tuo pugno che mi allarga il ventre. Le mie labbra che avvolgono il tuo braccio. Poi la tiri fuori ed è ricoperta dai miei umori che lecchi
- Ok ok…mi sto bagnando, basta.
- Leggo che ti chiedono spesso cosa ti piace fare con una donna e chi fa il maschio o la donna.
- Non esistono ruoli predefiniti, o chi fa il maschio o la femmina. Immagine distorta. Si fa ciò che si sente. Personalmente amo baciare la mia compagna e poi il resto viene naturale. Poi la mia compagna ha 22 anni ed è normale che essendo più giovane è decisamente più dinamica e più estrema…
- È un complimento…? Usi spesso lo strap – on ?
- Certo mi piace vedere e sentire la mia compagna che mi scopa o che mi sodomizza, e farlo anche a lei. Adesso ne ho due con il doppio fallo, uno per penetrare ed uno per essere penetrata. Insieme anche ad altri giocattoli. Poi ne compriamo diversi, sia nella forma che nelle dimensioni.
- Prima con gli uomini ti è capitato di usarli o di penetrarli?
- Certo, gli uomini non lo dicono spesso, ma è una delle loro fantasie. Con mio marito capitava spesso. Mi divertiva vederlo subire, lo trovavo eccitante. A pecorina di fronte a me. Si faceva segare. Anche se preferivo averlo sopra, si eccitava e mi infilava l’arnese in bocca.
- Hai mai avuto, durante un rapporto, l’idea “oddio ora mi sfonda”?
- No, forse solo con te…quando hai iniziato ad infilare la mano nella figa ed hai aggiunto le dita dietro, pensavo mi lacerassi tutto. Immagino talvolta che il prossimo oggetto che comprerai mi farà finire all’ospedale.
- Prima tra le varie situazioni erotiche non hai menzionato il genere Animal, ti piace?
- No, ritengo sia un abuso verso gli animali, che non possono scegliere.
- Si vero, ma alla fine vengono anche loro, dicono in molti.
- Si, ma diventa un fatto meccanico. E poi, immagina una donna, più o meno piacente. Un qualsiasi ragazzino, intendo uno che già ha pratica con la masturbazione, sarebbe disponibile a farsi una donna adulta. Ma è una deviazione, non ha la capacita di scegliere ciò che è meglio per sé stesso, poi è evidente che verrebbe.
- Ecco un’altra domanda frequente, sta diventando lunga questa intervista, ma le domande sono tantissime. Hai mai usato la macchina, con la panca e il fallo finto che ti penetra?
- Una volta, un tipo l’aveva dentro casa, nella camera da letto e la usava con la moglie. Devo dire, che toglie solo la fatica di muoverti sul fallo. Non mi piace, io devo muovermi come preferisco.
- Nel tuo lavoro, ti sei mai eccitata, per ciò che ti raccontano o descrivono.
- No, sono decisamente glaciale
- Che fascia di età preferisci?
- Non ho una fascia, certo che mi attirano le persone giovani, ma se attraente e la situazione è intrigante anche più grandi di me.
- Ci racconti brevemente un aneddoto con uno più grande, una donna e un uomo?
- Non è stato poco frequente, con un uomo ricordo con piacere, quello che nei racconti chiamo il Bastardo, sposato e con una vita movimentata. Ho anche raccontato un pompino che gli ho fatto, durato circa un’ora sotto la doccia. Venivo continuamente. Una donna che ricordo piacevolmente, è una delle mie docenti dell’Università. Eravamo nel suo Ufficio del dipartimento, dovevamo rivedere dei testi di un seminario che avrebbe fatto pochi giorni dopo. Lei sui 50, capelli neri cortissimi, tipo mascolino. Bella donna con carattere duro e severissimo, docente proibitiva.
Ricordo ero affascinata, periodo di maggio, con già un cado esagerato. Nella stanza c’era l’aria condizionata, ma sudava da morire. Ho capito dopo che era l’imbarazzo che mi faceva sudare. Situazione che non mi è più capitata, si accorge della mia sudorazione si avvicina e mi passa un fazzoletto. Prima lo passo delicatamente sul viso, poi mani e braccia e poi alzo leggermente il vestitino estivo che avevo e anche lì passo il fazzoletto. Abbasso il vestito, alzo il viso per cercare il cestino, e lei mi afferra per i capelli e mi infila la lingua in bocca. In quel momento non volevo che quello, gioco con la sua lingua invadente e mi tocca il corpo. Cambia anche lo sguardo quando si accorge che non ho le mutandine. Mi bacia e ho la sua mano tra le gambe, mi infila subito due dita dentro ed apro ancora di più la bocca, me la stava scopando con la lingua, e tra le gambe ero incredibilmente bagnata. Poi si appoggia sulla scrivania, alza il suo vestito elegante, fa cadere le mutandine e mi mostra la sua figa pelosissima nera. Mi chiama con il dito e mi dice di togliere il vestito e di leccarla. Faccio viaggiare la lingua tra le sue gambe e mi tiene la testa. Ha un clitoride grandissimo e me lo fa succhiare. Anche lei gronda umori, si slaccia la camicetta e abbassa il reggiseno, mi fa alzare e leccare il seno, mentre la sua gamba era tra le mie gambe, sento il ginocchio spingere, mi carezza il corpo e infila un dito nel culo. Mi struscio su di lei, ed ho un orgasmo mentre mordo il suo capezzolo. Si gira e mi dice perentoriamente di leccarle il culo. Eseguo e mentre ho la lingua nel suo culo la masturbo. La sento godere. Pensavo fosse finita invece, mi appoggia sulla scrivania. Da dietro struscia il suo pelo sul sedere. Poi afferra la bacchetta che usa durante le lezioni, e la sento salire su per la figa. Sento tutto il percorso che fa nell’utero. È fina, ma fa effetto immaginare che durante le lezioni la usa per indicare le cose sulla lavagna. Mi dice di muovere il sedere e la sento dentro di me. Poi la infila dentro il culo e mi solletica l’intestino. Sembrava una furia, prende dal tavolino il contenitore della colla, il Vinavil per intenderci. Mi da un calcetto e mi fa allargare ancora di più le gambe. Mi spinge la schiena sulla scrivania e violentemente lo infila nella figa. Mi scopa in quel modo, quasi mi faceva alzare le gambe per la violenza della spinta. Mi graffia con le unghie la schiena e poi i glutei. Me li schiaffeggia, si aiuta con una rivista, sculacciandomi forte il sedere. Sentivo un dolore fortissimo, ma tra le gambe ero un torrente. Neanche da ragazzina ero stata sculacciata così.
Mi fa girare continua a scoparmi con la colla, ancora più forte, ho le gambe spalancate, mi strizza i capezzoli. Prima mi esce della pipì e poi ho un orgasmo violento.
Ci rivestiamo e mi dice di andare a chiamare la donna delle pulizie.
- Porco puttana Stefania, non riesco a chiudere le gambe…, in alcuni racconti e foto, si capisce che talvolta hai frequentato spiagge per nudisti. Ti piace e perché?
- Si ci sono stata quasi sempre per caso, sempre per una mia curiosità e per sondare i limiti delle cose. Mi piace esibire il mio corpo, gli occhi sono su di te. Bisogna però fare delle distinzioni. Nelle spiagge per nudisti organizzate, è tutto molto tranquillo e la giornata scorre senza problemi. In quelle definite “libere”, la situazione è diversa. Trovi di tutto, guardoni, gente che fa sesso liberamente con persone che guardano. E spesso se ti muovi da sola, devi smarcarti dalle varie proposte che ti fanno. Un po’ come in alcune saune.
- È facile comprendere che ti piace, non solo mostrarti nuda, ma anche farti vedere mentre fai sesso. Quindi hai frequentato anche club esclusivi.
- No troppo scontati, più che altro feste come dire particolari, come ho raccontato nella trilogia.
- Già dove hai conosciuto una nota attrice, e molti chiedono chi sia.
- Non lo dirò mai
- Ma la vedi ancora ?
- Non spesso, è più facile che ci sentiamo.
- Molti chiedono se gli invii la tua biancheria usata.
- Ma la porto pochissimo.
- Molti sul sito ti inviano video dove si vede che hanno le tue foto o i video e si segano. E poi ti inviano i loro sfoghi, intendo i loro tributi. Che ne pensi?
- Ognuno nel rispetto del prossimo fa ciò che crede, se godono guardando le mie foto, segandosi, fanno bene. Mi fa piacere che godono. Una coppia abbastanza giovane, tutte le mattine mi invia foto o video, loro. Non solo senza veli, ma anche in situazioni normali.
- Incontreresti qualcuno della chat?
- Non lo so, non credo, ma non possiamo essere sicuri di nulla.
- Ti piacciono i fumetti, cosa ti attira?
- Il disegno, il tratto della matita. Amo anche i disegni erotici ovviamente. Le foto ben fatte e i quadri.
- Senti hai pubblicato un album con i tuoi piedi. Che rapporto hai con loro, sai meglio di me che è oggetto di erotismo.
- Si vero, sono erotici i piedi, quelli femminili intendo. Mi piace usarli, sia i miei che quelli delle mie compagne di giochi. Talvolta li cavalco come se fossero dei falli. Con gli uomini, non tutti, ma molti è capitato di utilizzarli. Tutti li succhiano o leccano. Ci schizzano sopra, spesso anche sulle calze. In genere con le dita dei piedi, massaggio il cazzo e loro schizzano. Con uno mi ero stufata, faceva solo quello, mi masturbavo e basta.
- Senti mi è venuta una curiosità, la docente di prima. Non ami la dominazione, ma lei palesemente era autoritaria, e ti ha anche sculacciata. Quindi un pochino ti piace?
- Non era una dominazione tipica, lei era una donna lesbica autoritaria, con la passione delle giovani studentesse da educare. Bravissima insegnante, con una sessualità complessa. Affascinante, ma molto particolare nell’intimità. A suo modo eccitante.
- Ma dopo quella volta nello studio al Dipartimento, è accaduto altro?
- Accidenti… si, situazione difficile. Vengo chiamata dalla sua assistente in segreteria, che mi dice che il giorno dopo sarei dovuta andare dalla Professoressa. Rispondo va bene, poi lei mi guarda negli occhi e mi chiede se…ti ha già scopata…? Non le rispondo e me ne vado. Il giorno dopo vado da lei. Mi apre la porta, ha gli occhiali e dei fogli in mano. Mi accomodo nello studio. Subito mi chiede un parere su alcuni argomenti che ha trattato su alcune dispense. Palesemente non condivido alcuni punti. Va su tutte le furie, rimproverandomi che essendo una ragazzina non dovevo azzardarmi a dissentire. Si siede sulla poltrona e mi dice che ero una ragazzina spocchiosa, presuntuosa e impertinente. Mi fa avvicinare e mi dice che per la mia insolenza doveva punirmi. Stavo per andarmene, ma era tutto veramente assurdo e ho compreso bene dove volesse arrivare. Mi fa appoggiare sulle sue gambe, ma come se fossi una ragazzina piccola. Stesa su di lei con il viso rivolto a terra, mi alza la gonna e mi sculaccia. Sentivo sul sedere colpi forti, colpisce con la mano aperta, aumenta la sua respirazione. Pizzica il sedere, non vedo il suo viso, ma sento le sue mani che colpiscono sempre più forte. Il sedere lo sento caldissimo, ma continua a schiaffeggiarlo. Mi alza sempre di più il vestito. Ho ancora i graffi che mi ha procurato l’altra volta. Mi fa girare, ancora mi tiene sulle sue gambe. Ora vedo il suo viso. Mi stringe a lei come se fosse dispiaciuta per gli schiaffi che mi aveva dato. Abbassa la spallina del suo vestito, si afferra il seno destro e infila il capezzolo nella mia bocca. Mi dice di succhiarlo che ho bisogno di essere allattata. Succhio il capezzolo, mentre mi accarezza le gambe. La sua mano con centri concentrici, si avvicina sempre di più alla farfalla. La tocca pizzicando il clitoride, succhio il capezzolo sempre con più voracità. Infila due dita nella mia figa e mi masturba. Non riesco a stare ferma, godo nelle sue mani. Sembra soddisfatta, mi fa alzare e chiama la sua giovane segretaria. Sono imbarazzata, ho il vestito alzato, ma passa subito, la Segretaria sui 20 anni entra e indossa solo le calze. Le dice di appoggiarsi al tavolo e con l’aiuto di un piccolo frustino le colpisce il sedere. Sempre più forte, la ragazza piega la schiena e subisce i colpi. Iniziano ad apparire i primi segni rossi sul sedere. Il rumore sulle natiche è forte, la ragazza si contorce ma rimane in quella posizione. La donna mi passa il frustino e mi dice di colpirla, inizio molto piano, ma la donna urla di fare forte. I colpi sono sempre più intensi, comincia a piacermi frustarla. Ha un culo rosso con segni evidenti. Ad ogni colpo la ragazza ad alta voce chiede che ne vuole un’altra più forte. La donna mi dice che devo inginocchiarmi, la ragazza con le mani apre i glutei e la donna mi spinge il viso nel mezzo. La devo leccare. Ho il viso ricoperto dai suoi umori. Ora ci guarda fare sesso, sono sopra la ragazza e ci lecchiamo le intimità, la sento godere per la prima volta. La donna ci guarda. Arriva l’ora che posso tornare a casa.
- Cose semplici non ne fai mai… ma soprattutto non ti tiri mai indietro. Senti per terminare questa lunga intervista, cosa vorresti nell’immediato futuro?
- Mi piacerebbe fare un figlio con la mia compagna.
- Cosa…?
- Si, mi piacerebbe che sia la mia compagna che io, fossimo incinte e condividere la gestazione insieme.
- Cazzo… beh bellissimo.
- Si, con l’inseminazione artificiale, o scegliere un uomo, fare del sesso insieme e tentare di rimanere incinte.
- Beh…scelgo l’inseminazione artificiale. Termina l’intervista, sperando di non aver tediato i lettori del sito.
«Spumeggiante intervista come la Tua vita sessuale!»
«Grazie a tutti e in particolare alla mia mentore la STUPENDA GIOVANNA»
«sei sempre la migliore»
«Prolifica e brava. Molto apprezzato la tua "confessione".»
«Grazie . Anche se dal numero dei lettori non mi sembra sia stata gradita. Cmq sul blog c'è quella di Sabry»
«Stefania ed Elena, mi offro volontario a mettervi incinte... Siete uniche...????»
«Mi é piaciuta molto e tutta... brave!»
«Letto tutto d'un fiato. Estasiato»
«Egocentrica ma bravissima. Cmq sensuale»