Dopo due cambi di metropolitana arrivammo a casa di Dasha, la figlia di Irina.
Mi presento' alla figlia e al suo ragazzo. Parlammo un po' e poi andammo a cambiarci per la cena.
Indossai una bella camicia bianca, stavo per mettermi i pantaloni ma Irina mi disse di mettere quelli del pigiama. In effetti loro tre avevano tutti il pigiama e le ciabatte.
Incominciammo la cena parlando del viaggio e di altro.
Naturalmente parlavamo in inglese. Ad un certo punto della cena , Irina disse qualcosa in russo alla figlia, si misero a ridere e Irina mi prese per mano e mi condusse in camera da letto.
Accosto' la porta della camera senza chiuderla, perchè la serratura era guasta .
Si piego' e mi abbasso i pantaloni.
Non ero pronto a quello che stava accadendo e il mio uccellino ancora meno.
Lei mi accarezzo un poco le palle e poi ingoio' tutto il mio cazzo ancora flaccido.
In un attimo ero pronto con il mio cannoncino bello teso
Lei si stacco' da me e in due secondi eravamo tutti e due nudi sul letto.
Lei si era messa su di me e spingeva la sua figa sulla mia cappella cercando di farsi penetrare, ma ci accorgemmo che c'era qualche difficoltà a penetrare.
Lei aveva due figlie , ma aveva partorito sempre con il taglio cesario e il suo ex marito coreano aveva delle misure non proprio extra.
Con il mio cazzo italiano era un problema, ma lei aveva una voglia a prendere un cazzo vero dopo cinque anni dal divorzio che non si preoccupava del dolore che gli stavo provocando. A dire la verità anche a me doleva un po'.
Comunque riuscimmo nell'impresa, grazie anche all'abbondantissimo liquido che la sua fighetta produceva.
Inizio' a muoversi lentamente. Faceva ancora un pochino male. Poi incomincio' sempre piu' forte, sempre piu' forte, fino a che non le uscì un grido fortissimo dalla gola. Si piego'a baciarmi mentre il mio cazzo infilato nel suo buchino chiedeva di poter avere la sua parte. In quell'istante mi accorsi che non eravamo soli.
La figlia era accorsa quando lei aveva gridato così forte da farsi sentire nell'altra stanza.
Grande imbarazzo ma .... la cosa ebbe un seguito