Roberto scopre la sessualità quasi per caso, a scuola tutti i suoi amici parlano di mirabolanti seghe fatte in varie situazioni. Chi spia dentro casa, chi facendo finta di studiare si collega a siti porno e qualcuno più spigliato addirittura si mostra in cam con il pisello in mano e si masturba in compagnia di qualche compagno di chat.
Il ragazzo è un biondino carino con fisico esile, non è particolarmente peloso, anzi è praticamente impossibile scovare peluria nel suo corpo.
Anche lui nella sua stanza spesso frequenta siti porno, si abbassa la tuta e con la mano si tocca. Gli piace sentire come il suo sperma caldo ricade nella sua pancia. Gli piace sentire l’odore e talvolta assaggia il suo stesso seme.
Un pochino è meravigliato nel vedere come i maschi abbiano normalmente un pisello molto grosso. Il suo moscio arriva a fatica a 3 centimetri, mentre quando è eretto al massimo arriva a 10. È stato circonciso, perché ben presto i genitori si sono accorti che aveva problemi a scappellarlo e un pochino la visita propedeutica all’operazione di fimosi l’aveva imbarazzato non poco. Durante la manipolazione aveva raggiunto i suoi 10 centimetri e sebbene la madre e il medico facessero finta di nulla, aveva notato i loro sguardi.
Comprende ben presto che il suo pisello non sarebbe cresciuto ulteriormente e quando si trova negli spogliatoi prima o dopo la partita di calcio evita di mostrarsi o di fare la doccia. Vede che i suoi amici sono dotati diversamente.
Con le ragazze, pur essendo carino, è decisamente timido. Ha difficoltà nell’avvicinarle, specialmente quelle che trova attraenti.
Gli piace Irene, ragazza biondina con poco seno ma molto carina. Anche a lei piace quel ragazzo timido, ma pur essendo molto spigliata ha difficoltà ad avere con lui un approccio più deciso.
Durante una festa balla ed Irene palesemente cerca di coinvolgerlo in qualcosa di più interessante. La ragazza beve, e tenta approcci decisi. Sono nel giardino e la ragazza ruba un bacio a Roberto, la sua mano è sui pantaloni del giovane. Continua a toccarlo…
- Non ti piaccio…. Non sento che sei eccitato… dai se lo tiri fuori ti faccio un pompino e mi vieni in bocca…
- No no è che qui…
In realtà Roberto è eccitato ed è anche duro, ma le dimensioni fanno pensare alla ragazza che non lo sia.
Il ragazzo se ne va lasciando Irene da sola. La ragazza si dirige nella stanza dove sono le giacche poiché è decisa ad andarsene.
Roberto la segue, vorrebbe spiegargli tutto. Arriva davanti alla porta socchiusa, dove la vede che sta raccogliendo le sue cose. Sta per entrare il ragazzo, ma vede che dentro Irene non è sola, c’è anche Sandro.
Li sente parlare, poi vede il ragazzo afferrare la ragazza. Lei cerca di divincolarsi ma Sandro la spinge nel letto dove sono le giacche, la gira e le abbassa i pantaloni e poi gli slip. Vede spuntare tra le giacche il culetto bianchissimo della ragazza. Poi Sandro si appoggia a lei, si sbottona i pantaloni e da dietro la infilza. In un primo momento Irene cerca di spostarsi, ma Sandro la tiene ferma, ha il culetto ben stretto tra le sue mani. Roberto vede l’altro ragazzo che si muove su Irene, la sta montando.
Vorrebbe intervenire, ma la situazione lo sorprende. È eccitato nel vederla scopare con il suo amico, la ragazza che prima cercava di spostarsi, ora spinge il culetto verso il pisello. Sentirla gemere lo eccita, si tocca. Continua a spiarli e non può fare a meno di segarsi. È talmente eccitato, che presto schizza sul muro accanto alla porta. Ben altra fine fa lo schizzo di Sandro, che finisce tutto nella fighetta di Irene. Roberto immediatamente scappa e se ne torna a casa.
Non dorme la notte, ripensando a quanto accaduto. Si stupisce che invece di essere furioso per come è andata la serata è invece eccitato nell’ averla vista scopare davanti agli occhi. Rimbombano nelle sue orecchie i gemiti di Irene. Non può farne a meno, per ben due volte, deve abbassare il pigiama per segarsi. Ha di fronte agli occhi, lei con il culetto di fuori che viene scopata.
Passano diversi giorni e i due non si parlano.
Una sera il padre di un suo amico, si offre di accompagnarlo a casa dopo l’allenamento in piscina. Prima lascia il figlio davanti casa e poi porta Roberto.
Mentre guida l’uomo non tarda ad appoggiare la mano sulla gamba del ragazzo. Roberto è immobile, sembra essere tutto normale, l’uomo parla e chiede come va con le ragazze e intanto lo palpa.
La mano scivola dentro la tuta, accarezza la pancia per poi scendere negli slip. Tocca il pisellino, Roberto subisce la situazione. L’uomo con due dita, afferra la sua minuscola cappella e la carezza. Massaggia lo scroto che a differenza del cazzetto è bello grosso.
L’uomo si ferma in un parcheggio vicino casa di Roberto. Senza dire nulla, si piega su Roberto, abbassa la tuta e gli slip e si mette il cazzetto in bocca. Il ragazzo guarda fisso il vuoto davanti a sé, come se tutto non lo riguardasse. L’uomo con la bocca succhia il pisellino, come se fosse una caramella. Lentamente pur rimanendo piccolo cresce.
Quello che non ha fatto fare ad Irene lo sta facendo il padre del suo amico, non lo trova più eccitante, ma subisce il volere dell’altro. Lui guarda fuori dal finestrino e l’uomo succhia.
La lingua lo carezza, e poi il pisellino finisce interamente in quella bocca. È distratto Roberto, ma ora sente solo la bocca. Irrigidisce le gambe, l’uomo si ferma un attimo, e raccoglie lo sperma nella sua bocca. La manda giù.
In silenzio lo porta a casa.
Roberto non racconta a nessuno a quello che è accaduto. Nei mesi successivi accade spesso, l’uomo lo porta nel parcheggio, gli abbassa la tuta e lo succhia. Il ragazzo continua a sborrare, non si oppone. L’uomo lo tocca, lo lecca, lo spoglia con cura.
Una sera accade lo stesso, ma questa volta l’uomo, toglie i pantaloni e i boxer. Con la coda dell’occhio Roberto intravede il pisello dell’uomo. Fa finta di nulla, come al solito rimane immobile. Lo sente succhiare il cazzo, ma stavolta l’uomo, abbassa il sedile del ragazzo e monta sopra di lui. Con una mano appoggia il cazzetto nel culo e a fatica lo fa entrare dentro. Prende le mani del ragazzo, se le mette sui fianchi e si fa impalare dal pisellino. Spesso esce è troppo piccolo. Roberto guarda fuori dal finestrino, ma non può non accorgersi che l’uomo mentre cavalca, si masturba davanti a lui. È decisamente grosso, e ogni tanto lo sente strofinare la sua pancia.
Stavolta sborra nel culo dell’uomo, e poco dopo viene ricoperto il suo petto dal seme dell’altro.
Continua a non dire nulla, ma stavolta va a trovare Irene a casa. Deve confidarsi con qualcuno. Trova il coraggio qualche giorno dopo. Suona alla porta ed Irene apre. È meravigliata di vederlo, lo fa entrare.
Roberto rompe l’imbarazzo e inizia a parlare, prendendo alla larga il discorso.
Lei lo ascolta o almeno sembra. Il ragazzo sta per arrivare al dunque, ma la ragazza si alza, si mette davanti a lui. Toglie la maglietta, sfila il reggiseno, poi i pantaloni ed infine le mutandine….si mostra, fa un giro su sé stessa e…
- Che dici…. Mi scopi? Dopo parli. Tira fuori l’uccello e fammelo sentire.
La ragazza sbottona i pantaloni di Roberto, li sfila e poi abbassa gli slip…Il pisellino è moscio.
- Accidenti…ma è minuscolo…ahhahah…carino però…
Lo mette in bocca, e lo fa diventare duro, continua a ridere, ma le piace metterlo tutto in bocca, anche le palle riesce a mettere in bocca. Poi sale sopra e lo cavalca.
Roberto la guarda e pensa a quando se la scopava il suo amico. È eccitato.
- Lo sento poco…tranquillo mentre mi scopi mi masturbo. Toccami il culo.
La ragazza con le sue mani ha un orgasmo, mentre ora Roberto è più partecipe.
- Sai tempo fa… ti ho vista con…
- Potevi fermarlo…
- Si l’ho pensato… ma eri così bella mentre godevi…
- Anche ora godo…
- Si ma lui…cavolo come ti sbatteva…
- …ti sei eccitato…?
- Da morire….
- Che porcellino sei…ti piace guardare…
- Credo..di si
- Bello il tuo pisellino minuscolo…
- Dici…
- Si…piuttosto… ma eri venuto per…
- Nulla…semmai ne parliamo in un altro momento….
- Si meglio…dai schizzami in faccia…
Irene scende dal cavallino, con due dita lo sega e riceve gli schizzi sul viso.
- Mmm sei piccolo ma pieno…dai leccami il viso…
Ormai i due sono coppia fissa, ogni tanto Irene sparisce, ma Roberto è felice. Non torna più a casa con il padre dell’amico.
Una sera tornano in macchina dalla discoteca con degli amici. Loro sono dietro, Lei è nel mezzo, tra Il fidanzato e un amico. Davanti guida Lorenzo e di fianco c’è Michele.
Sono appena partiti per tornare a casa. Non tarda la mano del tipo di fianco ad Irene. E’ sotto la gonna.
Irene guarda Roberto e gli fa notare la cosa. L’altro continua a toccare, e si tira fuori il pisello. Roberto guarda, Irene ha capito bene la situazione. Si fa toccare e non tarda a prendere in bocca l’uccello. Si sente benissimo come sta succhiando il cazzo. Anche gli altri due se ne accorgono, lei ha una mano sulla testa e pompa. Roberto si masturba.
Si fermano in una piazzola, Roberto scende e un ragazzo monta dietro, fa sdraiare la ragazza, le apre le gambe e la scopa. Si svuota le palle, e successivamente monta un altro. Roberto ha i pantaloni calati e si sega. Il secondo schizza sulla pancia della ragazza. L’ultimo la fa scendere e appoggiare sul sedile, le infila un dito in culo, se lo lecca e poi la penetra. La ragazza urla, ma poi inizia a sculettare, anche l’ultimo sborra. Roberto felice schizza in terra.
Continua la loro storia, sono felici, lei si scopa vari cazzi che trovano insieme, e lui si sega le sue prestazioni. Gli piace vederla godere. Diventano grandi e vivono insieme, intesa perfetta. Ne ha presi di uccelli la ragazza, ma sempre insieme a lui. Amano le situazioni intriganti e casuali. Ormai si intendono a meraviglia.
Tantissime le situazioni e non si limitano nei loro giochi.
Una sera di ritorno dal mare si fermano ad un distributore, l’uomo sicuramente somalo prende la banconota da Roberto, mette la benzina. Riporta le chiavi e Irene apre la portiera, scende allargando bene le gambe. Mostra perfettamente la figa aperta.
- Hai rimesso bene dentro la pompa….?
- Si si signorina…
- Si hai ragione…
- È da tanto che sei in Italia…?
- Due anni….
- Sei solo…
- Si…
- Quindi questa non la vedi da tanto tempo….
Alza la gonna e mostra la sua intimità…
- Dai tocca…il mio compagno vuole vedere…
L’uomo si avvicina, la palpa. Irene tocca il cazzo dell’uomo è nerissimo e grosso. Si inginocchia e lo gusta nella bocca. Poi si appoggia sul cofano…
- Dai che aspetti sfondami….
L’uomo dietro di lei, infila il cazzo in figa e la scuote…
- Mmm come è grosso….guardalo….dai segati…
Effettivamente dopo due anni…la scopa veramente bene. Non resiste Irene, rimane nuda con il cazzo nero piantato dietro.
- Dai …. Svuotalo dentro….fammi sentire come sei pieno.
L’uomo stringe il culo della ragazza e partono raffiche di sperma nell’utero. Finalmente Roberto schizza in terra.
Roberto ama vederla scopare, preferisce quando sono più persone che la scopano. È uno spettacolo quando è alle prese con le doppie. Normalmente preferiscono sconosciuti. Niente implicazioni, se la scopano e lì finisce.
La prima volta erano in vacanza in Grecia, conoscono un gruppo di ragazzi tedeschi. Irene li stuzzica prendendo il sole in topless, spesso si aggiusta lo slip. In realtà lo sposta mostrando il sedere e la figa. Iniziano a scherzare e coinvolge anche Roberto.
Lo prende in giro davanti a loro per le dimensioni del pisellino. Lei è seduta sulla sabbia con le gambe incrociate, lo slip e volutamente spostato, si vede molto bene la sua figa. È naturale… fa finta che non se ne è accorta. I costumi dei quattro ragazzi sono gonfi.
- Dai facciamoci un giro…laggiù vedo una piccola spiaggia tra gli scogli.
Tutti si avviano, camminando sulla battigia. Poi risalgono sugli scogli e giungono su una piccolissima spiaggia circondata da scogli.
Non perde tempo Irene, toglie il costume…
- Dai non ci vede nessuno, fatelo anche voi…
Si avvicina a loro, e tocca i loro cazzi, li assapora con la bocca. Il primo va dietro di lei e sotto gli occhi di Roberto, se la scopa con voglia. Lei succhia gli uccelli e i ragazzi scambiano le posizioni. È lei che fa sdraiare uno e monta sopra, poi invita un altro a caso nel culo…
Il suo ragazzo non crede ai suoi occhi…ha il pisellino durissimo e se lo mena.
Il primo sborra nel culo, e subito entra un altro. Lei gode come una vacca e qui può urlare. La riempiono di sborra. Anche l’ultimo le schizza in figa, e per la prima volta Roberto viene chiamato dalla compagna a ripulirla. Accetta ben volentieri.
Passano gli anni e una sera sono in casa….
- Roberto…
- Si…
- Devo dirti una bellissima cosa….
- Dimmi…
- Sono incinta di un mese….
- Bellissimo……sono felice…..grande…
- Lo sai che non è il tuo…
- Immagino…e sono ancora più felice….
- Lo sapevo che eri contento…per questo ho interrotto la pillola…
- Ecco perché…mi facevi solo pompini….e quasi ogni giorno, organizzavamo uscite serali…
- Certo, volevo un figlio e sapevo che anche te lo volevi…specialmente l’idea di farmi mettere incinta da uno sconosciuto…
- Amore mio…grazie…ma appena ti si vede la pancia…
- Tranquillo continueremo… anzi sarà ancora più eccitante…
- Mmm si….che porca….
- Che cornuto tesoro…
- Non dirmi così che mi eccito… sai chi è il padre…?
- In realtà no….forse…ti ricordi quello della pizza con l’uccello enorme….? Mi ha riempito la figa di sborra…
- Ahhh si… ho anche pulito per bene quello che usciva…
- Vero… usciva anche la mattina…dai tira fuori l’uccellino….sbattimi…fottimi il culetto…
Irene apre le gambe, lui le tira su e infila il cazzetto nel culo, solo così riesce a sentirlo dentro. Non dura molto, le schizza sulla pancia, ma la donna riesce a godere con le sue dita.
- Dai metti il viso davanti alla mia figa…
Esce uno zampillo dalla sua vescica…
- Dai amore bevi la mia pipì….
Passano i mesi e cresce la pancia. Irene non si placa, anzi è ancora più ingorda di cazzi. È ormai estate e non tollera i vestiti. Sente caldo, la sua bella pancia su un corpo esile. Spesso le capita di masturbarsi.
Una sera Roberto trasgredisce alla regola non scritta di invitare un collega di lavoro a casa. Irene fa appena in tempo ad infilare un vestito lungo leggero.
I due sono in salone. Roberto non resiste. Alza il vestito e mostra il corpo della compagna al collega, che rimane basito.
- Che dici….guarda che tette enormi….ogni tanto se le tocco già zampilla il latte….e il culo nonostante la gravidanza è bellissimo…dai toccalo…
Il collega superato il primo imbarazzo, si avvicina alla donna e la tocca ovunque. Nota anche che effettivamente il latte già esce dalle tette…si forma un rigagnolo che le cola lungo la pancia.
Irene tira fuori il cazzo dell’uomo, non un gran che, ma ha troppa fame. Si inginocchia e lo succhia. L’uomo gioca con le tette enormi. Poi la gira e se la scopa di fronte al compagno.
Il servizio è completo, anche il culo riceve la sua dose di cazzo.
Quella sera non riescono a cenare, ma almeno Irene soddisfa le sue voglie di uccello.
«Oh yeah»