Per Lorenzo quell'estate sarebbe stata l'ultima da liceale, dopo la maturità passata brillantemente aveva ricevuto come regalo dai genitori una vacanza da solo con gli amici, anche loro appena maturati. Sapeva che sarebbe stata l'ultima vacanza da vivere spensierato, poi l'università lo avrebbe impegnato negli studi anche d'estate.


Partirono i primi di agosto con l'auto che il padre di uno dei suoi amici aveva prestato loro, dopo le miriadi raccomandazioni di fare con prudenza e non esagerare con alcol quando c'era da guidare.


Caricarono la macchina e partirono in direzione della costa degli etruschi dove avevano trovato un campeggio a buon mercato in una località di mare, nessuna discoteca di grido attorno ma qualcuna abbastanza vicina, del resto nessuno dei 4 era un amante della musica tecno, tutti e 4 preferivano un buon pub e della sana musica rock.


Le giornate passavano tra spiaggia il giorno e la sera giravano i paesi vicini dove andavano a farsi qualche birra o in una discoteca sul mare dove c'era un buon giro di persone, ma tutte più adulte. Lorenzo, una sera, l'ennesima, si era stufato di andare nella stessa discoteca, dove per altro non aveva potuto rimorchiare nessuna ragazza di suo gusto o meglio, sembrava non fosse lui di gusto alle ragazze, che tra l'altro erano tutte tra un'età dai 25 ai 30, molte con i rispettivi fidanzati o spasimanti al seguito, così decise di rimanere in campeggio e magari recuperare un po' di sonno, dato che dormire in spiaggia non lo faceva rilassare come avrebbe voluto. Invogliato anche dal programma dell'animazione del campeggio, decise di acquistare una birra e godersi la band che quella sera avrebbe suonato brani anni 80/90, brani che aveva imparato ad apprezzare grazie al padre, suo primo insegnante di chitarra. Fu così che a mezzanotte si trovò in tenda pronto per dormire.


La mattina seguente si svegliò presto, per i canoni di quei giorni, erano le 9:15 e i suoi amici dormivano profondamente, li aveva sentiti rientrare a notte fonda, ma si riaddormentò subito. Si alzò, si lavò, costume, telo bagno, colazione al bar e in spiaggia. Erano le 10, mai vista a quell'ora in quelle vacanze, piena di bambini che schiamazzavano in riva al mare e mamme che richiamavano i figli, i soliti venditori ambulanti, insomma, una discreta confusione. Decise così di avviarvi lungo il bagnasciuga per cercare un posto più tranquillo dove prendere il sole e farsi il bagno senza dover scansare nessuno.


Mentre camminava iniziò a pensare alla sua ex Viviana che lo aveva mollato qualche mese prima della fine della scuola per mettersi con un ragazzo più grande, lei diceva che voleva sentirsi più autonoma, voleva poter girare, insomma scaricato per uno che aveva la patente. In fin dei conti non aveva perso nulla, ma in quei due mesi si era stufato di masturbarsi, nonostante fosse stata solo la seconda donna con la quale fosse andato a letto, esperienza poca, ma per lo meno faceva sesso. Ripensò a diversi episodi vissuti con Viviana, tipo quella volta che l'aveva fatta venire a casa sua perché i genitori quella domenica pomeriggio avevano deciso di andare al cinema, per poco non li beccavano, si erano persi un po' troppo nei preliminari e non si resero conto del tempo che scorreva, così le 2 ore e mezzo che sarebbero stati soli, volando velocemente, rischiarono di farsi beccare nudi sul divano, solo la risata di Rita in fondo alle scale, annunciò l'arrivo dei genitori dando tempo ai due giovani amanti di ricomporsi e farsi trovare a vedere un programma TV acceso a casaccio. Camminava assorto dei suoi pensieri, non si rese conto di quanto camminò, ma fu riportato all'attenzione quando vide passare davanti a se delle persone che uscivano dal mare completamente nude. Si fermò e si guardò intorno, erano tutti nudi, molti uomini, qualche donna in compagnia di un compagno, chi in piedi ad osservare chi sdraiati a prendere il sole.


La sua espressione di stupore sul viso doveva essere ilarica, dato che sentì una risata accanto a lui; si voltò e un uomo sui 50 anni, ovviamente nudo, usciva dall'acqua con accanto una donna poco più giovane di lui.


Con fare divertito si rivolse a Lorenzo, “ti sei perso ragazzino?”


Lorenzo avvampò di vergogna specie quando voltò lo sguardo verso quella donna nuda, non una modella qualche rotondità, ma un bel seno prosperoso, un bel viso.


Era esterrefatto, imbarazzato, sorpreso, aveva camminato assorto dai pensieri ascoltando la musica senza rendersi conto di essere entrato in una spiaggia nudista. Lo sguardo divertito di quell'uomo lo metteva a disagio, aveva quasi voglia di scappare.


“Dai non lo vedi che è in imbarazzo, non prenderlo in giro” ammonì la donna il suo compagno.


Lei proseguì uscendo dal bagnasciuga, camminava sulla sabbia in punta di piedi favorendo lo sculettare, Lorenzo seguì con lo sguardo la donna ammirando il suo culo.


“Ti piace?” gli domandò l'uomo


L'inesperienza e la mancanza di malizia di Lorenzo lo fecero avvampare, si sentiva come un bimbo con le dita dentro la marmellata, ma lui non avrebbe voluto infilarcele, a dir la verità non ricordava nemmeno di aver preso il vasetto.


“Ahahahahahah” rise divertito l'uomo “non ti devi vergognare è normale ammirare un bel culo come quello di mia moglie, sarebbe più strano che tu guardassi il mio culo”


“no...no...bhè...si...no i sederi degli uomini non mi piacciono” cercò di reagire dallo stupore e da quella situazione kafkiana nella quale si trovava.


“Immagino che sia per te la prima volta in una spiaggia nudista” gli domandò l'uomo


“Bhè si...ma...ma sinceramente mi ci sono ritrovato, ero distratto nei miei pensieri e non mi sono accorto di essere qui” continuava a guardarsi attorno cercando di analizzare la situazione mentre rispondeva al tizio.


“Non è un dramma stare nudi, diciamo che non è apprezzato essere guardati da chi sta vestito come te, diciamo che è una forma di rispetto, ci sono molte persone che frequentano la spiaggia nudista per fare i guardoni, di per se non è delittuoso, ciò che ritengo scorretto è chi lo fa tenendo il costume”


“Capisco, no non sono venuto a fare il guardone, sono qui per errore, mi scusi tolgo il disturbo” ma mentre lo diceva osservava con attenzione la compagna dell'uomo che si asciugava il corpo nudo e guardava in direzione loro.


Rise divertito “Non penso che tu disturbi, si vede che sei qui per errore, ma mi sembra che nonostante l'errore non ti dispiaccia sbirciare”


“Bhè...no...è che...insomma...”


“Ahahahahah dai è normale guardare una donna nuda, specie se piace”


“E' sua moglie?” domandò Lorenzo


“Si è mia moglie”


“Capisco, e a lei non dà fastidio che la guardino?”


“No a lei non dà fastidio che la guardino anzi, le piace essere ammirata da altri uomini, sai chi fa nudismo ha anche un certo aspetto esibizionistico”


Lorenzo sorrise imbarazzato “Non intendevo sua moglie, mi riferivo a lei, non le da fastidio che guardino sua moglie?”


“A me? Guarda dammi pure del tu, sennò vedi non capisco” rise ironicamente “no a me non dà fastidio che guardino mia moglie, è un piacere sapere che ancora a 50 anni ci siano uomini che l'ammirano e ti dirò di più, sono certo che i tuo sguardi le facciano piacere, sei giovane, una rarità, solitamente riceve consensi da uomini maturi, voi giovani, giustamente, ammirate le ragazze della vostra età”


“Ci mancherebbe è una bella donna” che situazione, confessare un complimento ad una donna al suo compagno, ma che stranezza era tutto ciò, solitamente i complimenti li faceva alla diretta interessata e solitamente non impegnata, le ragazze con i fidanzati le scansava, troppe storie di scazzottate in discoteca per un complimento ad una impegnata, no, i guai non gli piacevano.


“Grazie” sorrise l'uomo “fa piacere sentire un ragazzo giovane così che apprezzi una donna come mia moglie”


Lorenzo sarebbe scappato volentieri, un mix di emozioni, vergogna in testa, ma la curiosità lo stava trattenendo, la situazione era inusuale, da prendere con il giusto sospetto e la giusta precauzione per evitare figuracce.


“Ma se volessi prendere il sole nudo cosa dovrei fare?” domandò in maniera imprecisata, ma appena finì la frase capì che non era posta nella maniera giusta, infatti l'uomo si mise a ridere fragorosamente e gli rispose “basta togliersi il costume e stendersi a prendere il sole, non cambia nulla rispetto a come lo prendi solitamente, con la differenza che stai nudo”


Lorenzo diventò rosso capendo che la domanda era proprio stupida, rise per scaricare l'imbarazzo, ma anche perché era proprio cretino come quesito.


“No intendevo dire, come mi devo comportare con la gente, non vorrei avere comportamenti stupidi ed offensivi, dato che è la prima volta quì”


L'uomo si voltò verso la moglie li guardava mentre nel frattempo si era stesa e, sorretta sui gomiti, osservava il marito colloquiare con Lorenzo, lei gli sorrise, l'uomo si voltò verso di lui e disse “Se non ti senti in imbarazzo a stare nudo con noi, vieni accanto a noi e facciamo due chiacchere rispondendo alle tue domande”.


Lorenzo pensò qualche secondo, si domandava cosa potesse accadergli, e porse la prima domanda che aveva in testa “e se avessi un'erezione? Mi sentirei in imbarazzo”


“Ti capisco, lo sarebbe per te, ma se è un'erezione fine a se stessa specie quando sei accanto ad una donna, è un bel complimento, vuol dire che ti trovi a tuo agio e che quella donna ti piace, non ci trovo niente di male”


“Tu no, ma tua moglie?”


Rise divertito e con ironia disse “magari è contenta di vedere ogni tanto qualcosa di duro”


Risero entrambi della battuta auto-ironica, Lorenzo sentì sciogliere la tensione.


“Se non sono di troppo accetto allora il tuo invito”


“Vieni, andiamo all'asciugamano facciamo le presentazioni li. Magari stendi l'asciugamano accanto a quello di mia moglie” gli suggerì l'uomo “ma prima devi togliere il costume, se te la senti” disse con tono divertito di sfida.


Eccoci, pensò Lorenzo, ci siamo, ora devo spogliarmi, cavolo, speriamo di non fare figure di merda. Fece un sospiro e sfilò il costume stando in apnea, con l'ansia di chi deve esporsi ad occhi di sconosciuti, invitato da uno sconosciuto. Subito notò la differenza della sua abbronzatura con quella della coppia, loro un'abbronzatura omogenea su tutto il corpo, anche nelle loro intimità, lui il classico segno dei boxer da bagno che oltre a sedere e pene, aveva lasciato bianco latte anche la parte superiore delle cosce.


“Bravo vedrai che tra un po' non ti accorgerai più che sei nudo” e si incamminò verso l'asciugamano che era al lato sinistro di sua moglie.


Lorenzo lo seguì con passo incerto, assorto dal timore che un'erezione lo potesse tradire, anche se l'imbarazzo e l'ansia stavano giocando a suo favore lasciando il membro in posizione di riposo.


Ad ogni passo lo sentiva oscillare, gli sbatteva ora su di una coscia ora sull'altra e passo passo arrivò agli asciugamani della coppia.


Lei nel vederli avvicinare si era messa seduta, gambe chiuse, ginocchia tirate su, braccia appoggiate accanto ai fianchi a sorreggere il busto e questo metteva in risalto il suo seno, i suoi capezzoli grossi incastonati in areole altrettanto grosse. Era completamente nuda se non per quella curiosa e vistosa cavigliera a destra, la posizione delle gambe non mostrava se fosse rasata o meno nell'intimo.


“Eccoci tesoro”


Lei ci guardò e mi sorrise come per salutarmi, Lorenzo guardò l'uomo come per avere conferma del suggerimento datogli, si vedeva che era impacciato, nonostante l'istruzione datagli rimase come una statua in piedi davanti alla donna, aveva l'asciugamano nelle mani cogliendo l'occasione per coprirsi il pene, dato che la vergogna lo stava colpendo.


“Allora giovanotto come ti chiami?” domandò lui con fare gioioso.


“Lorenzo”


L'uomo gli allungò la mano e disse “io sono Marcello, mia moglie Vanessa” Lorenzo strinse la mano a Marcello completando l'opera delle presentazioni.


“Prego accomodati” gli disse indicando lo spazio libero accanto alla moglie


Impacciato Lorenzo iniziò a sistemare il telo bagno accanto a Vanessa, con fare rigido, perché gli occhi cadevano spesso sul seno della sua vicina. Una volta sistemato il tutto appoggiandoci sopra maglietta, costume e marsupio, si sedette, tenendo le ginocchia piegate, gambe strette per nascondere la sua nudità.


“Sai, è la prima volta che Lorenzo fa nudismo, lo stiamo tenendo a battesimo” rise Marcello informando la moglie.


“Lo immaginavo” rispose lei “a vedere i segni del costume, certe parti del corpo non devono mai aver ricevuto i raggi solari”


“In effetti si, è la prima volta che mi metto al sole nudo”


Lei gli sorrise con fare premuroso e disse “Ti suggerisco di mettere della crema solare sul pene, li la pelle è delicata e non abituata ai raggi solari, ti ustioni subito, non penso sia poi così piacevole”


Cazzo la crema, non la prendo mai perché sono già abbronzato, ma cavolo non nelle parti intime, pensò “In realtà non ho dietro con me la crema”


Vanessa sorrise, si girò verso la sua borsa e, armeggiando al suo interno, estrasse una protezione 50 che gli porse “tieni puoi mettere un po' di questa, io metto sempre la protezione 50 sul seno, sai è un punto delicato ed è bene proteggerlo”


“Grazie” rispose Lorenzo con fare imbarazzato, un po' dal fatto che appena seduto già aveva scroccato, un po' perché, ora come avrebbe dovuto fare? Rimase qualche secondo a riflettere, poi posò su di una mano un po' di crema, si alzò e, dando le spalle alla coppia, iniziò a spalmarsi la crema sul pene, si sedette sempre dando le spalle e si rimise seduto come prima.


Lei rise delicatamente “Capisco che sia la parte alla quale tieni di più, ma non dartela solo sul pene e i testicoli, se ti scotti il culetto poi non stai seduto” 


Imbarazzato Lorenzo si rialzò seguendo la procedura precedente, si spalmò la crema sui glutei alla meno peggio, poi si sedette di nuovo.


“Grazie, non si finisce mai di imparare” disse con un sorriso tra l'imbarazzato e il divertito


La donna sorridendo al giovane disse “Sai a volte è bene passare ai giovani certi trucchetti che noi in gioventù non conoscevamo e di conseguenza ne abbiamo pagato le conseguenze, ricordi in Corsica appena dopo il matrimonio?” domandò divertita al marito


Marcello iniziò a ridere “Come non dimenticare”


Lorenzo li guardò incuriosito, con fare interrogativo, la risposta non era stata esaustiva per la curiosità che gli aveva suscitato.


Lei si girò verso Lorenzo e iniziò a raccontare “La nostra prima estate dopo il matrimonio siamo stati in moto in Corsica, tenda e poco altro al seguito, sai, avevamo pochi soldi, ma soprattutto lo spirito d'avventura, giravamo spesso per spiaggette poco frequentate e in Francia sono sempre stati avanti nei confronti nostri per il naturismo, così decidemmo di andare a sperimentare li, solo che il secondo giorno di vacanza si stette tutto il giorno dalla mattina alla sera in spiaggia e Marcello si ustionò il pene”


Lorenzo fece un'espressione come di dolore “deve essere stato fastidioso, per non dire doloroso”


“Bhè ti garantisco che avere il pene che sembra ti prenda fuoco giorno e notte per 5 giorni non fu piacevole, si gonfiò con dell'edema sottostante, il giorno mi difendevo stando molto in acqua, ma la notte era una pena, un inferno”


“Lo credo, accidenti deve essere stata una brutta esperienza.”


“Si, che non auguro a nessuno, anche perché oltre al dolore...” sospese la frase abbozzando un sorriso malizioso “....bhè..capirai che non era possibile fare sesso”


“Ah...davvero?”


Vanessa scoppiò in una risata “si te lo garantisco, non potevo toccarglielo, una sera solo per aiutarlo a mettere una crema idratante, piangeva dal dolore, sarebbe morto lo avessi obbligato a fare sesso”


Scoppiarono tutti e tre a ridere, il colloquio era comunque esilarante, divertenti, di compagnia e questo aiutava a rilassare Lorenzo, a far dimenticare piano piano la sua nudità.


Chiacchierarono del più e del meno per circa 10 minuti finché Lorenzo non notò un uomo che si era avvicinato a loro e da una distanza di circa 10 metri li osservava accarezzandosi piano il pene eretto, ciò lo aveva perplesso, si voltò verso i suoi interlocutori e domandò “cosa fa quello li?” Entrambi si sporsero per vedere, poi sorrisero, rispose Marcello “bhè, devi sapere che certe persone cercano un approccio sessuale in spiaggia, evidentemente è interessato alla nostra situazione a tre e spera di ricavarne qualcosa”


“Ah, ma non capisco come possa ricavare qualcosa, siamo tre persone che si parla”


Lei sorrise istintivamente dall'innocenza dell'affermazione di Lorenzo, Marcello continuò “certo, noi stiamo colloquiando, ma magari lui spera di vedere noi tre giocare e spera di poter partecipare al gioco”


Lorenzo rimase ancora più perplesso “Giocare? Non capisco”


Vanessa scoppiò a ridere e disse “Lascia perdere Lorenzo, non importa, mio marito esprime concetti in maniera un po' troppo complicata, in poche parole quello è un guardone, se non lo consideriamo tra un po' se ne va” tagliò corto “piuttosto dicci qualcosa di te”


“Che vi devo dire, mi sono diplomato circa 20 giorni fa, ad ottobre inizio l'università ma non nella mia città, andrò a Torino al politecnico”


“Ma dai! Bene” disse Marcello “Gran bell'università, alcuni miei amici hanno studiato li anni fa, ne ho sentito parlar bene, e noi abitiamo in provincia di Torino”. Così Lorenzo intraprese un dialogo sull'università e le aspettative che aveva, si stava rilassando, si era completamente dimenticato di essere nudo, si appoggiò sui gomiti stando semi seduto e istintivamente allargò le gambe per la prima volta dopo mezzora che era in compagnia di Marcello e Vanessa dando loro per la prima volta una visione del suo pene. Parlava e non si rese conto che i due buttavano l'occhio sul suo pene, un po' per curiosità un po' con quella malizia che ogni coppia scambista ha affinato negli anni, a volte bastava loro un'occhiata per capire se la dotazione dell'amante di turno poteva soddisfare le voglie della moglie, ma quel giorno era diverso, non avevano a che fare con un uomo smaliziato che sapeva muoversi all'interno delle dinamiche trasgressive di coppia, ma avevano un giovane e bel ragazzo senza dubbio dotato che andava piano piano intrigato ed eccitato, ma al contempo farlo sentire a suo agio per portarlo a fargli fare la sua prima esperienza con una coppia, lo avrebbero tenuto a battesimo, del resto la passione di Vanessa per i ragazzi giovani era risaputa a Marcello, per questo lo aveva convinto a spogliarsi eppoi portarlo da sua moglie, come viene offerto un sacrificio alla propria dea. Vanessa aveva capito subito le intenzioni di suo marito già quando erano in acqua e in lontananza avevano visto avvicinare quel ragazzo con maglietta e costume che camminava in mezzo ai nudisti con fare distratto e disinteressato, la battuta a modo di sfida di Marcello l'aveva esaltata “Guarda quel ragazzino li, secondo te si è accorto che è in mezzo ai nudisti o è il classico giovincello che poi si nasconde in pineta a farsi le seghe” disse a Vanessa mentre stavano per uscire dall'acqua.


“Mha...a me sembra uno che è qui per caso”


“Ci divertiamo?” le domandò con fare malizioso sapendo quanto piacesse a sua moglie far rizzare i cazzi dei giovani, ma da quando Lorenzo le aveva detto che sarebbe andato a studiare nella loro città, non lo vedeva più come una preda da sbranare.


“Ma dai Marcello ci arrestano per pedofilia, magari non è nemmeno maggiorenne”


“Ma figurati, quello è maggiorenne, dai divertiamoci, magari appena gli diciamo qualcosa scappa ahahahah”


Fu così che uscendo dall'acqua lo intercettarono.

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