"La lingua batte dove il clito ride" fù questo il messaggio sms che lessi, quando riaccesi il cell. dopo l'esame, all'università, era di Silvio il camionista romano, l'esame era andato bene, e avevo voglia di festeggiare, ma mi ero ripromessa, che non sarei andata più con lui, ma quell'uomo mi eccitava, e la tentazione era tanta, pensai per un po' di minuti, ed alla fine, lo chiamai, mi disse che doveva attendere la sera per partire, aveva voglia di scoparmi, e conosceva un albergo a ore, lo disse con una naturalezza che rimasi interdetta, voleva scopare e mi chiamava, come si contatta una puttana, ero eccitata ed al tempo stesso incredula, non vuole vedermi, per un caffè, un pranzo, mi vuole solo scopare , alla fine cedetti, lo chiamai, e mi disse di andare a prenderlo, con la mia macchina lui, era a piedi, e cosi fù, non riuscivo a pensare, ero dominata, agivo da automa, arrivai, all'appuntamento, era li, in tuta, felpa, lo feci salire, mi baciò sulla guancia, e mi disse che eleganza, risposi, avevo un'esame all'università, lui mi disse "è andato bene sicuramente, avrai fatto sbavare i professori", e rideva, e mi mise una mano tra le gambe, la tolsi, ed in breve seguendo le sue indicazioni, arrivammo all'albergo, mi fece posteggiare, ed andò alla reception, nel frattempo squillò, il cell. mi chiamavano per sapere dell'esame, dissi, che dovevo ancora farlo, e lo vidi arrivare, mi fece segno di seguirlo, avevamo una stanza esterna, da quel momento spensi il cell. apri la porta e mi fece entrare, la stanza era stata appena pulita, aveva solo un letto, una sedia, ed il bagno, ero persa, lui mi guardava, e come la volta precedente, mi prese mi tirò a lui, e mi bacio, li mi lasciai andare, la sua lingua si fece largo nel mio palato, sembrava avere cento mani, si insinuavano dappertutto, lo allontanai, per spogliarmi, con la sua foga, mi avrebbe strappato i vestiti, eccomi ero in mutandine e reggiseno, vedevo il suo membro eccitato, che gonfiava i suoi box, mi prese e mi mise, sul letto, li tolse le mutandine, e cominciò a leccarmi la fica, il buco, del culo, li persi la testa, le mie gambe si irrigidirono, era un animale, ero succube, della sua lingua mi ordinò di spingere la sua testa io ubbidivo, sentii il suo dito entrare nel culo, la lingua, sul mio clitoride, solo con la lingua mi fece arrivare all'orgasmo,si ero certa era un animale, ma non mi diede tempo, di respirare, e mi ritrovai a fare un 69, il suo pisello, era nella mia bocca, e contiunava a leccare i miei umore vaginali, il suo pisellone, lo succhiavo avidamente, le sue palle, pelose, le accarezzavo, poi si alzò, andò, al suo giubbotto smanicato, sulla sedia, prese i preservativi, equipaggiò, il suo pisellone, mi mise a pecorina, e mi penetrò, si con una forza, e cominciò a martellare la mia fica, si ero completamente disarmata mi schiaffeggiava i glutei, non mi dava respiro, poi, con forza, mi schiacciò, il viso, sulle lenzuola, ed aumentò, ancora di più l'intensità delle penetrazioni, poi come una bambola mi girò, ero sotto di lui, mi penetrò, di nuovo, il suo viso era vicino al mio, e cominciò, a leccarmi, il viso, il naso, la sua saliva bagnava il mio viso, la lingua sapeva dei sapori della  mia vagina, raggiunsi, un'altro orgasmo, lui se ne accorse, e cominciò il Monologo" dimmi puttanella, hai fatto sbavare i professori, hai accavallato le gambe, li hai provocati, ti fai scopare da loro, ti piace il cazzo del professore o il mio", gli dissi di smetterla, mi stava mandando fuori di testa, rideva e continuava "quanti cazzi prendi all'università, dimmelo, ", lo supplicai di venire, ma era veramente resistente, la mia fica si era seccata, slifo il suo uccello, che era gonfio e rosso, tolse il preservativo asciutto, e mi ordinò di farlo venire, conla bocca e le mani, lo insalivai bene e cominciai, poi prese a segarsi, ed io mi avvicinai con la mia bocca per raccogliere ed ingoiare il suo sperma: Ero sfinita sentii le voci, nella camera vicina, e lui mi disse qui è frequentato da amanti, e puttane che battono lungo la strada, io mi immedesimavo in tutte e due le situazioni, amante e puttana. E' inutile dirvi che mi scopò di nuovo, e violò, ogni parte del mio corpo, mi sentivo, ebbi un rapporto anale, che mi sentii aprire in due parti, mi sembraca di morire, per il dolore, mischiato all'eccitazione, ma nonostante tutto mi sentivo al sicuro, con lui nonostante la sua brutalità, nonostante sapevo che per lui ero solo, il mezzo, per  avere piacere, raggiunsi più orgasmi, e non ero abituata, ero sbalordita dalla sua resistenza, il suo sperma, lo ricevetti sul volto, sul seno, in bocca, era tutto terribilmente perverso, quanto la tempesta ormonale, fini, eravamo sul letto, gli chiesi se prendeva pasticche, o altro, lui mi disse ridendo tutto al naturale, solo qualche birra, ci riposammo, e poi dovevamo andare, andai a lavarmi, in doccia, e mentre stavo entrando, in doccia, mi venne una perversione, lo chiamai, lui arrivò, gli dissi " mi fai la pipì sul mio corpo", mi fece inginocchiare nella doccia senza proferir parola, e mi urinò, sul viso, sul seno, sentivo il liquido caldo sul mio corpo, e dove prima avevo ricevuto il suo sperma ora ricevevo la sua urina, quando fini, cominciò a ridere in modo spavaldo, e io aprii lìacqua, che era congelata e mi riportò alla realta, mi lavai e andai a rivestirmi, e poi lui fece uguale, mentre uscivamo dallla camera, mi tocco il culo, e lo riaccompagnai, dove l'avevo preso, mi diede un bacino sulla guancia e andai via, riaccesi il cell. avevo tanti sms, chiamai casa e le mie amiche, tutto ok, ho preso, 28 di voto.                                       A Casa trovai i miei genitori ed i miei suoceri, chiamai Stefano, il mio ragazzo per dargli la notizia, si complimentò, mia suocera mi disse hai la faccia stravolta, gli risposi, 8 ore per fare un'esame, era troppo, alla fine ci salutammo, ed uscirono i miei suoceri con i miei genitori, per andare a scuola di ballo, io rimasi a casa sola, mi spogliai,  ed il mio culo, era rosso, avevo lividi dappertutto, mi guardai allo specchio, e....squillò il cell. era lui, mi disse come stavò, risposi bene...mi diede la buona notte era in autostrada, e poi mi chiamò il mio ragazzo, e mi comunicò che non questo week end, ma il prossimo, veniva a Milano in licenza, tra di me pensai, giusto in tempo per far sparire i lividi...

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