Conoscevo Giacomo dai tempi del Liceo, era più grande di me di un anno ed era sempre stato un ragazzo che non passava inosservato, moro, fisicato, piaceva alle ragazze e lui ne approfittava per andare in rete. Era un vero Latin Lover. Si vantava delle sue conquiste e delle sue prestazioni, era tanto egocentrico e affamato sessualmente che faceva i filmini delle sue avventure, che poi editava e montava come un vero regista, tanto che chiedeva a me, il suo migliore amico, opinioni sul girato. La cosa mi imbarazzava e rifiutavo sempre di vedere quei video. Mi propose più volte di avere dei rapporti a tre con qualche ragazza, a volte lo faceva pure in modo insistente, ma rifiutavo sempre e con decisione, c’era una sola ragazza con cui avrei voluto fare certe cose. Finito il Liceo Giacomo trovò una ragazza fissa che non gradiva le sue abitudini, lui era innamorato di Marisa e dovette mettere da parte le sue aspirazioni da attore regista per lei.


Erano passati anni da all’ora e non credevo di sentir mai più parlare di filmini, fino a quel giorno. Avevo compiuto da poco 23 anni e mi invitò a bere qualcosa, era euforico. “Riprenderò a fare i filmini Danny” esclamò Giacomo tutto contento, ridacchiai “e così sei riuscito a convincere Marisa?” chiesi, “macché, quella non vuole sentirne parlare…ho convinto Beatrice” mi disse facendomi perdere un battito. Beatrice era sua sorella minore, aveva 22 anni ed ero innamorato di lei da quando la conobbi a 16 anni, tuttavia non ero mai riuscito a dichiararmi. “Cosa!? Sei scemo? E lei ha accettato!?” urlai infuriato, “me la sto lavorando da mesi…sono riuscito a convincerla, farà sesso con un suo amico e io la riprenderò…saranno i miei attori protagonisti” annunciò gioioso. Ero incazzato nero, afferrai il telefono per chiamare Beatrice, ma suo fratello mi fermò “vuoi sapere come l’ho convinta?” mi domandò sornione, “non mi interessa…non ti permetterò di usare tua sorella per le tue porcherie, è la mia migliore amica” gridai furioso. Giacomo mi lasciò sbollire poi riprese la parola “ha accettato, solo se quell’amico fossi tu…” dichiarò sorridendo, persi un battito, avrei dato qualsiasi cosa per dare l’amore con Beatrice, io l’amavo, ma avevo sempre avuto paura di dichiararle i miei sentimenti. “Lei è innamorata di te…e…tale fratello tale sorella…è interessata a fare la protagonista in un filmino…lo chiamerò I Vergini, tu lo sei ancora no?” mi domandò divertito, non risposi, ma il mio rossore rispose per me. “Vieni domani sera alle 20 all’Hotel Capital, stanza 304” mi disse Giacomo dandomi una pacca sulla spalla.


Quella notte non dormii, ero eccitato e combattuto allo stesso tempo, amavo Bea da quando ero un liceale e la consideravo la mia più cara amica, la proteggevo e l’avevo aiutata a superare forme di bullismo che subiva da parte di alcune sue compagne…era sempre stata timida e chiusa, ma con me si confidava e cercava conforto…mi lanciava segnali piuttosto chiari su cosa provasse per me, ma non avevo mai avuto il coraggio di andare fino in fondo.


Arrivò la sera del giorno seguente, raggiusi la camera 304 titubante e bussai. Ad accogliermi Giacomo, nella stanza luce soffusa data da delle candele, il letto cosparso di petali. Mi fece accomodare su di esso invitandomi a spogliarmi, mentre lui sistemava il cavalletto con la videocamera cercando l’inquadratura giusta. Mi spogliai restando in slip, avevo e ho tutt’ora un fisico atletico, scolpito in 5 anni di palestra, non ho un filo di grasso, spalle da nuotatore e bicipiti invidiabili…per non parlare di cosce e glutei…insomma non sono mai passato inosservato, inoltre mi curo, e tengo sempre in ordine e ben pettinati i miei capelli biondi. Giacomo sorrideva “allora Bea hai fatto?” chiese voltandosi verso il bagno. “Mi vergogno” la voce femminile di Beatrice aveva risposto da dietro la porta, “non fare la bambina dai…Dan ti aspetta” esclamò il fratello. La porta del bagno si aprì, Beatrice in tutta la sua bellezza mi si parava davanti.


Lingerie nero in 2 pezzi, calze a rete nere ad avvolgere il suo splendido corpo. Gambe lunghe, fianchi ben definiti, addome piatto, una terza abbondante di seno, un culetto a mandolino messo in risalto dalla mutandina nera, capelli castani mossi, guance rosse e un make-up vamp con rossetto nero. Beatrice era bellissima e non appena i suoi bellissimi occhi verdi incrociarono il mio sguardo ebbi un’erezione. Lei era in imbarazzo e con andatura goffa mi raggiunse sul letto dandomi un timido bacio sulla guancia.


Giacomo, nel frattempo, aveva cominciato a girare, “forza Bea, dagli un bacio” la intimò il fratello, lei arrossì ulteriormente avvicinandosi alla mia bocca “Dan…ti amo” mi sussurrò, non riuscì a baciarmi perché lo feci io. Le nostre lingue si intrecciarono, limonando con gran passione, mentre le mie mani si posavano prima sui fianchi e poi sul sedere di Bea, lei era ora sopra di me, mentre con le mani timidamente mi accarezzava l’addome.


“Uh…quello si che è un bacio…Dan mettile le mani dentro le mutande…anche tu Bea” ordinò il nostro “regista”. Ormai il dado era tratto, infilai le mie mani dentro la lingerie, palpando a pelle il sedere non smettendo mai di limonarla, mentre Bea scopriva il mio arnese, durissimo e desideroso di essere strofinato. Lei lo prese in mano e cominciò a menarlo ritraendosi dal mio bacio, mettendosi ad ammirare la sua stessa azione, la sua mano faceva su e giù sul mio pene, mentre lei poco a poco scendeva su di esso col volto, trovandosi ben presto accucciata sul mio cazzo pulsante. “Leccalo Bea” esclamò il fratello, la sorella eseguì mandandomi in estasi, la sua lingua danzava sopra la mia cappella mentre con la mano destra era dentro le mutandine a toccarsi. Non resistetti molto ed esplosi venendo in faccia a Beatrice. “Fantastico…Girati, girati” esortava il fratello facendo un primo piano al volto sporco di sborra della sorella. Passai a Bea un asciugamano e mentre lei si ripuliva, sedendosi a bordo del materasso, scesi ai piedi del letto, accucciandomi davanti le gambe aperte della mia migliore amica. La lingerie era macchiata, la sua vagina era già bagnata fradicia. Afferrai le mutandine e gliele sfilai, trovando un po’ di resistenza, Bea si vergognava quindi per tranquillizzarla le andai ad andare un bacio sulla bocca, prima di tornate a valle e scoprire così la sua patatina. Bea gemeva mentre leccavo con gusto quella meravigliosa vagina bagnata completamente depilata, mentre anche Giacomo cominciava ad eccitarsi, da dietro la videocamera. “Dai Dan, scopatela” mi esortava Giacomo segandosi mentre ci guardava, scambiai uno sguardo arrapato con Bea, colsi la sua approvazione, e con delicatezza le infilai i miei 19 cm nella sua meravigliosa e umida fighetta. Beatrice gridò dal dolore, un dolore che ben presto di tramutò in piacere, ci baciammo con passione mentre aumentavo sempre più il ritmo, dalla sua figa uscivano umori mischiati al sangue e io non potevo fare a meno di emettere qualche gemito di piacere. Ci demmo dentro una quarantina di minuti, cambiando più volte posa, lei aveva raggiunto l’orgasmo un paio di volte, mentre io, nonostante la grande eccitazione e il grande godimento, non ero riuscito a venire nuovamente dopo la prima volta in bocca. Giacomo continuava a segarsi furiosamente, era già venuto 2 volte, creando una macchia piuttosto estesa sulla moquette del pavimento, “sei un drago Dan…cavolo sono invidioso della tua durata” esclamò il mio migliore amico mentre ora impalavo la sorella strizzandole i capezzoli. “Sto per venire di nuovo” urlò Bea, lo stavo per fare anche io, “sto per eruttare” esclamai inondando la sua figa di sperma copioso, facendo venire a quella vista anche Giacomo. Bea era stremata e si accasciò su di me togliendosi il mio cazzo dalla figa, non appena lo fece una cascata di sperma inondò le lenzuola, ero venuto letteralmente a litri. “Ti è piaciuto Dan?” mi chiese Bea baciandomi sulla guancia, ricambiai il bacio sussurrandole quanto la amassi.


“E stop! Ottimo lavoro, non appena lo monto vi mando una copia” esclamò Giacomo esaltato, mentre io e Bea ci scambiavamo un nuovo bacio. Quella fu la nostra prima volta insieme, la prima di una lunga serie, Giacomo ci ha fatto da regista qualche altra volta…ma credo che quello delle riprese fosse solo un pretesto per far mettere me e Beatrice finalmente insieme.

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