Arriviamo ed entriamo nella villa, lascio il giacchino. Mi guardo intorno e riconosco molte persone, non per conoscenza diretta. È proprio una festa particolare. Tutti molto eleganti, mi sento una ragazzina fuori luogo.
Ci viene incontro Eva, elegantissima con scarpe stupende altissime. Mi saluta con un bacio e …
- Buonasera ragazzina, fatto buon viaggio immagino….
- Si…
- Ho visto il video…bellissima come sempre, mi fai sentire l’odore della tua bocca…?
- Ma dai…
- Sembrava di vedere il cazzo di Max, muoversi nella tua pancia…e poi come ti fai riempire il culetto…sempre pronto ad essere trafitto…mmm
Interrompe il discorso e mi presenta ad alcune persone, si muove come se fosse la proprietaria di casa…noto come il vestito sia trasparente, non in modo evidente ma fissandola si vede. Mi piacciono tantissimo le sue scarpe.
Entra nell’enorme salone, una donna, la riconosco immediatamente. Vestita completamente di nero, mi colpiscono i suoi numerosi tatuaggi sulle braccia. Non mi piacciono generalmente, soprattutto in una donna, ma devo dire che a lei stanno bene. Si avvicina, per salutare alcuni che sono vicini a me. Saluta anche Eva, ma non deve amarla moltissimo. La donna della quale non indico il nome, è castana scura di capelli, sul 1, 70. Bellissimo viso, ma questo già l’avevo notato al cinema o in televisione. Molto sensuale e soprattutto fuori dagli schemi tradizionali, intendo il viso.
Passano le ore, e ogni tanto osservo dove sia, talvolta ci scambiamo delle occhiate. Avrà 15 anni più di me, trovo molto eccitante la sua espressione. Occhi castani intensi. La cerco e ogni volta incrociamo lo sguardo, non so se apprezza le donne. È sposata, ma oggi è da sola.
Eva, all’orecchio mi chiede di seguirla al piano di sopra, non ho molta voglia ma ancora esercita una discreta autorità nei miei confronti. Mi infastidisce questa cosa.
Entriamo in una stanza, c’è una luce soffusa molto tenue. Vedo un letto matrimoniale enorme. Bottiglia di Champagne e alcuni bicchieri. Appena entrate, mette la sua bocca sulla mia. Sento immediatamente la sua lingua frugare. Ho le sue mani sotto il vestitino. Accompagna la mia mano sotto il suo di vestito, finisce subito sul suo sesso. Mi fa infilare un dito, è già bagnata.
Alle spalle, sento immediatamente un corpo. Mi tocca i fianchi mentre sto baciando Eva. Si appoggia al mio sedere, percepisco il cazzo appoggiarsi sulla schiena. Mi volto aspettandomi il viso di Max… non è lui ma riconosco l’uomo. Mi sposto leggermente, ma si riposiziona allo stesso modo. Eva, sfila il mio vestito e scende sul mio sesso, la lingua sfiora il clitoride. Ora l’uomo, afferra i miei fianchi, bacia il collo. Il pisello passa tra le mie gambe. Abbasso lo sguardo e vedo la cappella ben oltre il mio ventre. Sembra il mio uccello. Lo struscia tra le gambe ed Eva lo prende in bocca. Mi ritrovo in mezzo a quel gioco erotico. La sua bocca spompina quell’uccello, che struscia tra le mie grandi labbra. Lui mi stringe il culo e spinge, sento la sua verga tra le gambe, come se stringessi la pertica nell’ora di ginnastica.
Eva si alza e si siede a gambe aperte sulla poltrona, un altro uomo appare dall’ombra, riconosco anche lui… è più grande, di età, dell’altro. Si mette davanti a me, palpa il seno e infila il suo di uccello tra le gambe. Si strofinano, vedo che i due cazzi si toccano strusciandosi. Mi trovo nel mezzo con i due piselli che si muovono, mentre le loro mani sono sul mio corpo. Eva si tocca guardando la scena.
- Dai mettetela nel letto…
L’uomo che ho dietro mi trascina sul letto, dove poi cadiamo. Rimango ferma, l’uomo si sistema e tirandomi per un braccio mi fa salire sopra di lui.
È eccitatissimo, sono sopra quel cavallo non scelto. Mi tira verso di lui e leccandomi le tette, me lo conficca nella figa. Afferra il culo e inizia a sbattermi.
- Dai sfondala…
Eva ora è dietro di me e lecca il mio culo, la lingua è già dentro. Sputa nel buchino e si aiuta con due dita. L’altro continua a fottermi.
Non sento più la lingua della donna. Un altro corpo si appoggia su di me… è l’altro uomo. Spinge la sua minuscola cappella dove già ho l’altro. Ho due cazzi che montano la mia fica, la sento dilatata, ma non mi sento partecipe. Entrambi hanno il mio culo tra le mani. Eva continua a far cadere la sua saliva nella mia bocca, poi si sistema sopra il viso dell’uomo steso. Se la fa leccare, e mi bacia afferrandomi le tette. L’altro è attratto da altro… spinge nel mio buchino ed entra, non fa male è proprio piccolo. Sento solo che una sottile barriera separa i due cazzi. Non mi sta eccitando questa doppia, anzi mi sento la ragazza usata per giochini porno. A letto non mi disturbano gli insulti, capita anche me di farne. Ma questi non li sopporto.
Siamo intrecciati, e spingono come ossessi, Eva mi sta leccando il culo mentre lo stanno abusando.
A fatica riesco a sfilarmi, mi alzo e recupero il vestito. Eva…
- Ma che cazzo fai…
- Non fa per me…
- Non fa per te…? Che si significa…
- Non amo la folla e semmai gli uccelli e le fighe le scelgo io…
- Ma se sei nata per ricevere cazzi… puttanella.
- Sei una vacca insulsa…e che rispetto hai di te stessa…mi stai parlando mentre cercano di infilarti il cazzo nei buchi, una figa vale un’altra per queste merde…
- Pensi di essere speciale…? Puttanella? Prima di venire qui…ti sei fatta impalare e parli…?
- Si da tuo marito…ma almeno era una scelta…sei una vacca….
- E te? Hai preso più cazzi che una diva del porno…
- Per scelta e a dire il vero…. più donne…
- E che cambia….
- Nulla ma almeno scelgo chi voglio…e la morale da una che sta a pecorina non la tollero….
- Questi coglioni che pensano di poter avere tutto…miserabili… ma guardati sei uno sborratoio… non frega nulla di te…sei solo un buco da riempire. Neanche ti stai godendo il cazzo che ti monta e l’altro si sta masturbando un cazzo ridicolo…. ma ti sei accorta che sta sborrando nella tua figa…? Vacca me ne vado, saluta Max… che pena..
- Vattene troietta….
Esco, cerco un bagno in quella cazzo di villa, lo trovo, entro mi sciacquo il viso. Il trucco fortunatamente riesco a toglierlo senza diventare una maschera. Poi entro nella prima porta, alzo il vestito e mi siedo. Pipì lunga, sono incazzatissima, aveva ragione mia sorella. Maiali e basta, amo tutte le situazioni del sesso anche le più ambigue, ma oggetto o meglio un pezzo di carne non lo voglio essere. Vorrei essere a casa, e mi viene in mente che sto a più di 200 km dalla casa al mare. Non ho le chiavi della casa di Roma e sono senza un soldo. Penso a Max… ma sicuramente dopo la discussione con Eva…e poi sono ore che non lo vedo. Stava dietro a quella attricetta semi sconosciuta.
E poi ripensandoci nella villa non sembra esserci nessuno…saranno tutti nelle stanze.
Penso di chiamare mia sorella… troverà una soluzione…. cazzo la borsa e la giacca….le ho date alla tipa del guardaroba….dove cazzo è il guardaroba… Sono nella merda….chiedere in strada un passaggio è come invitare a farsi scopare… In albergo non ho documenti…
Mi viene da piangere per il nervoso…potrei forse andare in un albergo e chiedere di fare una telefonata…cazzo il numero…devo ricordarmelo….
Sento aprire la porta dell’antibagno, qualcuno entra… se esco… e provo a chiedere aiuto, ma sarà come con Eva….
Mi asciugo la farfalla, mi alzo dalla tazza ed esco. Non vedo nessuno…mi lavo le mani, pensando al da farsi…ho una rabbia…appoggio il capo sul lavandino.
Improvvisamente si apre la porta del secondo bagno…
- Ehi hai qualche cosa che non va…?
Mi giro ed è lei…la mora, l’Innominata, ha il viso sinceramente preoccupato…
- Beh solo qualcosa…. ? Fuggo da tre maiali, anzi due maiali e una scrofa. Non ho la borsa, il cellulare, non ho soldi e dovrei fare 200 chilometri per tornare a casa… ho fame e mi vorrei ubriacare ed addormentarmi, risvegliandomi a casa…praticamente dire che sono nella merda è… affrontare la situazione con ottimismo…
- Ahahahah, ops scusami non voglio prenderti in giro. Intanto smaltisci la rabbia, sono d’accordo con te sui maiali. Tranne che qui lo sono tutti…e quindi era meglio non venissi, se questa realtà non ti appartiene. Se vuoi telefonare, ti do il mio cellulare, soldi ne ho io e posso darteli. Se vuoi, ti fai venire a prendere oppure ti pago un albergo. Dove devi arrivare…?
- A…*****************.
- Accidenti quasi 250 chilometri, ti conviene in albergo, poi domani ti fai venire a prendere, anzi guarda ho due giorni prima di lavorare sul Set, mio marito è fuori, e mia figlia di 5 anni è con i nonni. Poi se andiamo sotto mangiamo qualcosa, e beviamo quanto vuoi…Tranquilla ora…?
- Accipicchia…ma stiamo girando un film, e te sei come al solito il personaggio positivo…..?
- Ahahahaha no e poi visto che conosci i miei lavori, sai benissimo che non sempre sono positiva….
- Ahahahaah vero…grazie comunque…stavo quasi decidendo di battere in strada… ahahahah
- Oh no… ahahahaha dai scendiamo.
Prendiamo alcune cose mangiare, la bottiglia e ci sediamo su un divano in un angolo del salone deserto.
- Un paio di cose le hai risolte, ma dimmi perché sei venuta qui, se vuoi dirmelo?
- Tranquilla. Perché arrivo sempre al limite delle cose, e stavolta ho esagerato… E te invece, sei diversa…
- Sì, ma cretina, io intendo, mi annoio e mi deprimo, faccio delle cose e poi mi pento.
- Come talvolta capita a me…
- Si ma te sei giovane
- Anche te…
- Si ma ho 15 anni di più…e conosco questo ambiente da anni, ma non sono però tutti così.
- Immagino.
Passa quasi un’ora e stiamo ridendo, ultimo goccio della bottiglia.
- Eri in una delle stanze…?
- Sì…con una situazione avanzata…. poi sono uscita e andata in bagno, dove mi hai trovata…
- Ahhh almeno sei uscita…povera….
- Non mi piace la compassione…
- Ma no… scusami era solo, si insomma un termine affettuoso…
- No scusami te…ma se ci ripenso…. mi incazzo…
- E non ci pensare…
Passa una mano sui miei capelli e li accarezza, poi la passa sulla guancia. Siamo sedute sopra il divano con le gambe incrociate, una di fronte all’altra. Ora io passo la mano sui suoi capelli e poi carezzo il viso. Forma irregolare, ma bello. Poi tocco le labbra, carnose ma naturali. Ci fissiamo negli occhi, castani tendente al nero. Mi avvicino a lei, viene verso di me, sposta leggermente il viso verso destra e fissa le labbra. Mi avvicino ancora un pochino, appoggio le labbra sulle sue. Poi torno indietro e ci guardiamo. Poi nuovamente le appoggio ed apro le labbra, lei le sue. Ci baciamo intensamente, dolcemente. Ho la sua mano sulla schiena, e mi carezza. La stringo baciandoci a lungo…
- Scusami Stefania…non voglio approfittarne…
- Ma scherzi…è l’unica cosa che desideravo e lo trovo bellissimo.
- Anche io…ma forse
Non le faccio terminare la frase, la bacio. Mi abbraccia e desidero le sue mani sul mio corpo. Non tenta un ulteriore approccio fisico. Passa un’altra ora, e ancora ci baciamo.
- Stefania, lo sai che sono sposata e che ho una figlia…
- E chi non lo sa…
- …E già….
- Sei bellissima…
- Anche te…
- Senti Stefania…andiamo via…?
- Si, è tardi se mi fai fare una telefonata e poi se mi porti in albergo…saresti veramente gentile.
- Certo prendi il cellulare, poi ti porto in albergo oppure… ma devi sentirti libera di scegliere…vieni a dormire a casa mia, non sono lontanissima da qui.
- Certo che ho voglia di dormire da te…avviso mia sorella e andiamo.
«Grande classe nello scrivere, genera atmosfere intense quasi palpabili.
Sei bravissima!!!»
«che colpo di carattere..complimenti. ben scritto e come al solito coinvolgente! brava!»
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«Brava leonessa! Stima a mille»