Ti avevo mandato il 
numero del mio cell. ma non mi avevi chiamato ne tanto meno 
accennato nelle tue mail che lo avresti fatto, pensavo ad una tua 
fantasia e non avevo insistito oltre sull’argomento, tanto avevamo di 
cui scrivere  su Anna.
Seduto, anzi, 
stravaccato sulla più classica delle poltrone, leggevo un libro senza 
molta convinzione ed ascoltavo la tv accesa, ero inquieto non sapevo 
cosa fare, forse presagivo qualcosa che doveva accadere, ma più il 
tempo passava lento io più mi annoiavo. Ad un tratto il mio cell si 
mette a squillare, meravigliato ,visto che non aspettavo nessuna 
chiamata vedo chiamata privata, di solito non rispondo poi vista l’
atmosfera decido, e schiaccio il tasto verde, una voce maschile mi 
chiede “Marco?”,subito realizzo, R… ? , rispondo e tu subito mi 
confermi. Mi dici se sono pronto a scoparmi Anna stasera, visto che 
lei ha voglia ed ha bevuto un po’, rispondo subito di si ed anche il 
mio cazzo si rizza per l’eccitazione, non perdiamo altro tempo mi dai l’
indirizzo il piano dove abiti e mi dici che lascerai la porta aperta, 
intanto tu stuzzicherai Anna per farla scaldare di più.
Mi faccio una 
doccia veloce,  e via di corsa verso questa,che si 
prospetta una eccitante, avventura. .Arrivo a destinazione trovo 
facilmente la vostra abitazione grazie alle tue indicazioni ed entro 
eccitatissimo. Entro , vedo una luce soffusa e mi dirigo in quella 
direzione, vi trovo, finalmente posso conoscere anche te, Anna è stesa 
sul divano e tu gli stai facendo un ditalino e le sue mutande sono zuppe di umori, 
Anna emette dei sospiri irregolari come il tuo ritmo sul suo 
grilletto, si gira verso di me ma non mi vede, allora con un intesa 
sostituisco la mia mano alla tua, lei sussulta ma si adegua al nuovo 
ritmo, tu cominci a toccarti si vede che ai il cazzo in tiro è una 
situazione arrapate al massimo. D’intesa alzo il bacino di Anna e gli 
sfilo gli ormai inutili slip completamente fradici e te li passo, tu 
gli annusi e gli dici che lei profuma di troia, Anna sospira più 
forte sembra venire allora tu dici adesso ti scopo, io nel frattempo mi 
sono tirato fuori l’uccello e lo faccio scivolare dentro con un colpo 
unico lei gradisce e viene, sborrando come una fontana allagando di umori il mio 
cazzo ed il lenzuolo . Passato l’attimo lei si 
placa ed inizia a gustarsi l’uccello che ha in pancia, ti chiama, R.. R…ti 
dice più forte, più piano comanda il ritmo, io mi adeguo sempre in 
silenzio, tu mentre ci guardi ti fai una sega fantastica seguendo il 
nostro ritmo con la tua mano, devi gustartela veramente a fondo. 
Continuiamo cosi come se fossimo uno solo tutti allo stesso ritmo, le 
sue meravigliose tette saltano ballano che voglia di sborrarle sopra, 
 ti segnalo questa mia richiesta e tu mi fai cenno che si può fare.
 La sua fica mi risucchia ed il tuo sguardo è 
calamitato dal nostro “scopare” ad un certo punto lei improvvisamente 
esclama R… sei un bastardo ma ti amo per quanto mi fai godere,senza 
di te… non finisce che viene nuovamente. Ci guardiamo e sorridiamo 
pensiamo che abbia capito il nostro  giochetto e che ci abbia giocato. 
ma questo non fa che s**tenare i nostri istinti, io inizio a pompare 
più forte tu ad aumentare il ritmo della sega, poi insieme io esco 
dalla sua gocciolante fica tu ti avvicini e gli sborriamo sul seno la 
inondiamo siamo in paradiso ed anche lei da brava porca senza freni 
gradisce e viene ancora mentre si spalma la sborra come se fosse  crema. 
Continuo a stuzzicarla insieme finchè non si addormenta. La 
mettiamo a letto, mi offri una birra facciamo due chiacchiere su altre cose 
, sappiamo entrambi che è stato bello e non c’è bisogno di parlarne, ma è ancora più bello 
conservare le proprie sensazioni. Ti saluto e vado via, so già che ti 
scriverò per ringraziarti della serata raccontandoti le mie sensazioni.

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Categorie: Trio Racconti Cuckold