Cari amici, oramai ero devastato come ragazzo infatti non riuscivo ad avere rapporti normali con i miei coetanei, in special modo donne, avevo tralasciato tutto, e anche sessualmente ero fuori di testa, non riuscivo ad avere rapporti sessuali normali, ero vittima della mia stessa depravazione, che mi rendeva impotente, non era impotenza dovuta a carense fisiche, bensi impotenza mentale, più difficile da curare e da affrontare, con la zia mi esprimevo bene, ma con le mie coetanee un fiasco completo.La zia Antonietta invece affrontava la sua lontananza dalla famiglia grazie alla mia vicinanza eravo succubi delle nostre debolezze, lei aveva ampliato la sua rete sociale, ma nonostante i spasimanti, lei sapeva che io ero sempre presente, e cercava di assecondarmi, con la consapevolezza, di essere la padrona e non la vittima.


Qui subentra il sig. Edoardo, un funzionario della sanità, un uomo di 54 anni, occhialuto, di enorme cultura, e molto affabile, posizionato socialmente molto bene sposato, ma esteticamente non era un granche, almeno pensavo, invece mi accorsi che la zia era attratta da lui, e ne parlava spesso, e durante le mie lezioni all'università, con il mio consenso era uscita con lui ed aveva tra l'altro parlato di me e dei miei studi, qualche pranzo, insieme, e poi me lo aveva presentato. Volevo guardare la zia, mentre scopava, ma  non come avevamo fatto sin ora,non volevo essere visto, la convinsi, e gli dissi, che dal divisorio del ripostiglio, c'erano, delle cavità ,che davano sul salotto,   d'altronte l'avevo aiutato io il muratore a restaurare casa anni prima, bastava staccare i cubi di vetro anche uno solo, ed era fatta, e sistemarlo bene, la supplicai, non pensavo ad altro.Arrivo che il signor Edoardo la chiamò, per prendere un caffè, lei lo invitò a casa, lui accettò subito, io avevo preparato tutto, eccolo arrivare, la zia lo aspettava con una vestaglia, e tacchi, proprio come le troie d'appartamento, e lo fece accommodare, erano soli, ed io, guardavo, ero eccitatissimo, più eccitato del solito, li sentivo parlare e li vedevo, lui non poteva sapere e vedere, d'altronte la cavità nel muro era di piccole dimensioni, parlavano e ridevamo, avevo posizionatoi l divano in modo da vedere tutto, poi la zia si alzò, e lui allungo una mano, e le accarezzo il culo, la zia, sorrise, lui continuava, si complimentava con lei per la sua bellezza, io avevo il pisello in tiro, era eccitatissimo, più di quanto lo fossi, nei rapporti sessuali, poi la zia si avvicino a lui e cominciarono, a baciarsi, lui la spoglio, era in mutandine e reggiseno bianchi, in breve la zia era nuda, ed aiuto Edoardo a spogliarsi, certo quella  bianca stile bagnino, non era un buon preludio, poi eccolo a dorso, nudo, con un po' di pancia, e peluria bianca, ma la zia, lo baciava e lui succhiava i suoi capezzoli, poi la fece sdraiare e porto la testa tra la sua fica, e vedevo, come la leccava, e come la penetrava con un dito, io ero li a segarmi, era il bello del vedere, lui non sapeva, la zia si muoveva, leccava come un porco, era veramente porco, quello che la casta moglie, non gli permetteva la zia, gli concedeva, la zia, era in preda un un piacere vero, la vedevo, un dito, in fica, uno nel culo, e la lingua che andava dentro, io ero stato sempre veloce nei preliminari, volevo solo penetrazioni, invece il porco ci sapeva fare, un'uomo che pensi il classico, sfigato, invece, era una sorpresa, poi si alzo e comincio a levarsi le scarpe, la zia lo aiutò, tolse i calzini, poi si baciarono di nuovo, la toccava da tutte le parti, io nell'eccitazione sborrai, sentivo le loro voci, Edoardo era troppo preso, per accorgersi dell'intruso, poi la zia era seduta, si tolse i pantaloni, e poi i box, e li la zia esclamo Edoardo....amici miei una sorpresa, aveva un pisello grosso, con una cappella rossa, era veramente, grosso, un'uomo cosi, occhialuto, un po' incurvato con le spalle, aveva una nerchia grossa, mi eccitai a vederlo, ero lungo, dritto e spavaldo, la zia, disse " ma Edoardo, sei da film porno", poi si decido ad un pompino, il mio pisello si eccito di nuovo, la zia diede il meglio di se, lo leccò, bene, succhio le palle,, si dedico a tutte le attenzioni possibili, Edoardo era eccitatissimo, lo vedevo cha rimirava la zia estasiato, e la zia, era coinvolta, da quel pisellone, pieno di vene, e durissimo, avevo voglia anche io di succhiarlo, alla fine Edoardo all'improvviso arrivò, e schizzi, di sperma, finirono in bocca e sul viso della zia, era imbarazzato, chiese scusa, la zia gli disse "almeno avverti', lui corse in cucina a prendere tovaglioli e li porse a lei, poi andò in bagno, e la senti sputare e lavarsi. Torno Edoardo, era imbarazzato, io mi toccavo la cappella, la zia, gli disse di stare tranquillo, la zia aveva la fica completamente rasata, si mise la vestaglia , e porto da bere, al suo ospite, dopo un po' ricominciò a stimolare Edoardo, e gli chiese se aveva preservativi, lui annui, li prese dalla giacca, la zia disse ma Edo, sono taglia XL, lui sorrise, ma non ne faceva un vanto del suo pisello, che era di nuovo in tiro, equipaggiò il suo cannone, e la zia si mise a pecorina, li avevo dinanzi a me, e Edoardo, la penetrò, con dolcezza, e poi cominciò a scoparla, la sia sussultò, un paio di volte, e poi Edoardo, cominciò a scoparla, sempre più forte, era anche goffo, la zia godeva ma veramente, io vedevo la rappresentazione teatrale, la zia li mostro tutta la sua troiaggine, cominciò ad incalzare Edoardo, e lui spingeva, forte, prendeva consapevolezza, del calibro del suo pisello, troppo trascurato sino ad oggi, poi cambiarono posizione, si sdraio e la zia, lo cavalcò, io ammirai estasiato, il bastone di carne, entrare nella sua fica, dai Edoardo dimmi che ti piaccio, dai, lui annuiva, era sottomesso, era timido, sembrava uni sprovveduto, aveva iniziato con preliminari, da maestro e poi si era perso, alla fine la zia, raggiunse un'orgasmo, ed Edordo, capitolò, la zia si alzo, e poi si avvicnò e lo bacio, Edoardo ci sei disse...lui si, si...la zia andò in bagno, e quando ritornò, Edoardo era al cell. con la moglie, io ero con il pisello eretto, e vedevo quel pendolo, di carne, muoversi, liberamente mentre Edoardo parlava al cell., poi si vesti velocemente e si scusò con la zia, ed ando via, la zia, lo accarezzò, e lui parti velocemente con la macchina.


Eravamo soli, uscii, ed andai ad abbracciare la zia, lei mi disse, andiamo in doccia o bisogno, lavami, mentro lavavo la zia, mi disse, Dario ha un pisello enorme, hai visto, dissi si zia" soso stato sempre eccitato", ma con quell'arnese, e poi, mi ha schizzato, in faccia e in bocca,ho fatto finta di sputare in bagno invece ho ingoiato mi sembrava brutto, ingoiare la prima volta,e ridemmo poi aggiunse mi è venuto sul viso e ci è rimasto male, poverino, tutto quel ben di Dio, gli chiesi " quando è entrato ti ho visto saltare " lei annui, ed esclamò, hai visto che tronchetto, eravamo tutti e due soddisfatti, asciugai la zia, e poi mi feci fare un pompino che terminò con una sega, mentre parlavamo di Edoardo, e di come l'aveva scopata, poi mi sussurrò, domani sarai bravo con me, e mi baciò, di nuovo.


Mi resi conto che il guardare, mi eccitava, tanto, capii, il gusto che provano i guardoni, lo stare nascosti ed ammirare, vedere, masturbarsi, era una sensazione nuova, che mi piaceva.

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