Già mi conoscete sono Alessandra
Sono all'inizio della vacanza a Riccione con Marco, siamo ad una festa, non sono di buono umore perché ho litigato con lui e sene andato piantandomi qui.
La festa è magnifica la padrona o il padrone di casa che la organizzata deve essere veramente ricco e deve conoscere molta gente.
La musica è assordante tutti si divertono e ballano ma non ci riesco, pensare che lui sene andato mi angoscia.
Decido di uscire fuori nella terrazza che circonda la casa.
Sono fuori dalla terrazza si vede il mare, mi sposto un po' da quanto la musica è forte la sento anche da fuori voglio un po' di silenzio.
Trovo un angolino davanti ad una porta finestra che non so dove da c'è una luce soffusa.
Chiudo gli occhi e ascolto sto quasi per piangere quando sento un rumore alle mie spalle mi giro la porta finestra si apre ed esce Jessica.( quella del racconto del ragazzo Jamaicano).
Indossa un abito verde smeraldo con uno spacco mozzafiato che mette in risalto le sue gambe abbronzate e il suo seno, capelli lunghi castani e occhi verdi.
Jessica si avvicina a me:
"Ciao, sono Jessica, la padrona di casa"
"Piacere, io sono Alessandra"
Le tendo la mano, vergognandomi un po’ per il mio aspetto e di come sono vestita, in confronto a lei sembro una stracciona.
Ho vestitino di cotone nero senza reggiseno e delle ballerine, i capelli sciolti e ancora umidi.
Ma lei sembra non farci caso.
È più interessata alla mia faccia scura che ai miei vestiti.
" Ti ho osservata dalla finestra è un po' che sei qui da sola, perché non sei a divertirti con gli altri?......non ti piace la festa?......o per caso hai rotto con il tuo uomo?"
Cazzo...ma come ha fatto ad indovinare penso tra me e me
"Si.... Cioè no…" balbetto...." ...no...insomma, non lo so..."
"Ti capisco.....tranquilla non c'è niente da vergognarsi"
Mi parla con me come se mi conoscesse da una vita, con semplicità.
Parlando un po' con lei riesco ad dimenticare la discussione con Marco è finalmente riesco un po' a rilassarmi.
Ci scambiamo un paio di battute, mentre parlo provo una strana attrazione verso di lei.
Mi chiede di rientrare alla festa con lei, passiamo dalla porta finestra da dove è uscita lei.
Mi ritrovo in una camera penso sia la sua, c'è un letto tondo grandissimo con delle lenzuola di raso rosso, davanti al letto un armadio immenso a specchio, prima di uscire mi chiede di aspettare un attimo perché si deve risistemare un po' il trucco.....a me sembra perfetta.
Entra credo nel bagno della camera.
Mentre lei si sistema io rimango sola in quella immensa camera, ne approfitto per curiosare un po'.
Di lato al letto c'è un comò ' anche quello gigantesco, uno dei cassetti è semi aperto, mi incuriosisce perché sporgono delle strane cinghie colorate.
Presa dalla curiosità mi avvicino e lo apro un altro po' per vedere che c’è dentro.
Con mio stupore vedo che c'è un strap on, non mi è mai capitato di usarli però ne ho visti vari in dei cataloghi su internet.
Per quello che riesco a vedere questo è rosso.....non resisto sono troppo curiosa......Mi guardò allo specchio dell’armadio, Jessica è ancora in bagno, lo tiro fuori dal cassetto, attaccata all'imbracatura c'è un fallo in silicone non è molto grande, diciamo che ho preso cazzi anche più grandi anche questo rosso fuoco come le cinghie.
Sento dei rumori dietro di me è Jessica, mi stava guardando mentre ero attenta ad osservare lo strap on.
Io divento tutta rossa dall'imbarazzo, mi sorride e poi mi dice:
“...Vedi? Quello che hai in mano fa diventare uomini e donne tutti uguali. Lo hai mai provato?..”
Rispondo con la voce tremolante di no. Lei ride poi mi dice:
“...vuoi provarlo adesso?”
“Ma veramente non so..”
“...Dai, non fare la timida. Una sveltina è quello che ci vuole per guarire dai problemi di cuore...”
A quelle parole rispondo con un sorrisetto diventando ancora più rossa per l’ imbarazzo.
Ammetto però che l’interesse per me di Jessica mi eccita ancora di più’.
Sono curiosa, un strap on non l’ho mai provato.
Quando Jessica si avvicina e mi chiede di togliermi il vestito non faccio resistenza la sua voce è così calda e sicura e obbedisco alla sua richiesta.
Ora sono nuda in una camera da letto di una sconosciuta e muoi dalla voglia di provare lo strap on.
Mi guarda e mi sorride e mi spinge verso il cassettone. Mi bacia, io ricambio il bacio non oppongo resistenza, la sua lingua mi penetra in bocca, le nostre lingue si cercano e si intrecciano. La mia eccitazione è già a mille.
Mentre ci baciamo sento una sua mano che mi accarezza la fica da sopra il perizoma.
Sento la mia fica che si sta bagnando.
Jessica si stacca da me e sfilandomi il perizoma si abbassa ai miei piedi, inizia a leccarmi. Mi giro verso l’armadio e mi vedo nuda con la sua testa fra le gambe e lo strap on in mano. Sento la sua lingua passare delicatamente tra le mie grandi labbra, sospiro per il piacere, lei si ferma, poi ritorna in piedi davanti a me.
Mi guarda divertita e mi dice:
“Dai dammi qua che ti aiuto a indossarlo....”
Esito un istante, sono ancora in tempo per ripensarci ma poi decido di buttarmi. Lo strap on ha una cintura elastica da allacciare ai fianchi.
Jessica mi aiuta a sfilare il vestito, ora sono completamente nuda davanti a lei, mi aiuta a sistemare lo strap on, praticamente melo indossa lei.
Tutte le volte che sento le sue mani sul mio corpo un brivido mi attraversa, le sue mani sono calde.
Una volta sistemato mi gira verso lo specchio, mi vedo con il fallo rosso fuoco in silicone agganciato dove prima c’erano gli slip.
Mi guardo allo specchio mentre Jessica da dietro mi bacia e con voce calma mi dice:
“Sei proprio carina così”
Mentre Jessica mi parla con voce calma e provocante sono attraversata da continui brividi.
Pio si inginocchia di nuovo ai miei piedi, accarezza le mie gambe e poi prende il fallo tra le labbra, lo lecca tutto intorno comincia a succhiarlo, come fosse un cazzo vero.
Io guardo tutto lo spettacolo allo specchio che mi ipnotizza e mi eccita ancora di più.
Vedo Jessica che inghiotte il pene in silicone mentre io mi sento sempre più eccitata.
Inizio ad accarezzare i suoi capelli, sento la base del cazzo in silicone premere sul mio monte di venere e sul clitoride, no mi sono mai sentita così eccitata, con il bacino assecondo i suoi movimenti, mi piace questa situazione mi fa sentire padrona.
Mi faccio prendere dall’eccitazione e lascio che l’istinto prenda il sopravento su di me.
Come un uomo inizio lentamente a scopare la sua bocca poi ad un tratto blocco la sua testa e gli spingo lo strap on dritto in gola a Jessica.
Sento le sue mani forzare e stringere sulle mie cosce mentre inizia a tossire, di istituto mollo la presa lei ancora tossendo mi dice:
“...ehi piccola vacci piano....ora dallo a me. Ti mostro come si usa...”
Sono riluttante nel cedere lo strap on a Jessica, mi faceva sentire padrona, ma accetto.
Lei si toglie il vestito, sotto non indossa maglieria intima.
Finalmente vedo il suo corpo, sara l’eccitazione ma mi sembra bellissima.
I suoi seni grossi sono bellissimi, non resisto e mentre lei si prepara indossando lo strap on io li accarezzo il seno e bacio i suoi capezzoli.
Indossato lo strap on mi tira a se con forza e decisione, mi bacia e mi morde il collo, il suo atteggiamento è cambiato, non ha più modi gentili e raffinati, con una spinta decisa mi spinge sul letto e con voce autorevole mi dice:
“...Ora ti voglio leccare un po’ sgualdrina....”
Un attimo dopo la sua faccia è di nuovo tra le mie gambe.
Jessica inizia a leccarmi la fica, sento la sua lingua girare e giocherellare con il mio clitoride, cerco di resistere ma non posso fare a meno di mugolare per il piacere.
Sento le sue labbra succhiare le mie grandi labbra poi sento la sua lingua scorrere su e giù mentre con le dita mi massaggia il clitoride.
È una sensazione bellissima le mie gambe sono prese dal tremore, si muovono a scatto mentre io ansimo e gemo e mi contorco per il piacere.
Quando sto quasi per venire Jessica si ferma mi guarda con faccia soddisfatta dicendomi:
“...adesso sei pronta piccola....”
Io sono in preda all’eccitazione ho perso ogni vergogna e ansimando per il piacere è la voglia chiedo a Jessica di scoparmi.
“Dai scopami scopami forte con quel cazzo...dai che aspetti...,scopami......”
Jessica mi guarda stupita, mi fa girare mi vuole prendere da dietro, io obbedisco.
Sento Jessica che mii afferrare per le caviglie e mi tira, le mie gambe escono dal letto, il petto e una parte del mio ventre rimane sul letto.
Prima di mollare le mie caviglie Jessica mi allarga le gambe, i miei piedi appena appoggiano sul pavimento.
Sono in posizione supina sul letto completamente alla sua merce'.
Jessica mi ordina di restare immobile mentre sento il pisellone di gomma strusciare sulle mie gambe, lo sento risalire lungo tutta la mia gamba, la sento passare sulle mie mele, mi sculaccia cerco di controllarmi.
Jessica è bravissima sta portando la mia eccitazione e voglia al massimo, mi giro verso lo specchio dell’ armadio, la vedo e mi vedo mentre sento quel cazzone di gomma strusciare sulla mia fica,
Jessica ci sputa sopra, intuisco le sue intenzioni.
Sento quel cazzo finto freddo aprire le mie grandi labbra e entrarmi dentro, lo sento scivolare dentro senza resistenza.
Jessica spinge senza curarsi del mio dolore, io soffoco i lamenti sul letto, lei non smette di spingere fino a quando il dildo non è tutto dentro di me, si ferma che sensazione strana dietro di me una donna e mi fa sentire piena, mi piace.
Jessica inizia ad ondeggiare i fianchi, non so come fa ma sento il cazzo dì gomma ruotare dentro di me, non riesco a trattenermi adesso soffoco i miei mugolii di piacere sul letto.
Lo sento ruotare e muoversi su e giù dentro di me sono attraversata da continui brividi è bravissima.
Con poche spinte è riuscita a portarmi quasi all’orgasmo.
Si ferma di nuovo come se capisse che sto per venire.
La sento uscire da me io sono in preda all’eccitazione, mi alzo mi giro buttandomi sul letto a gambe divaricate invitandola a scoparmi.
“...Dai Jessica non fermarti....ti voglio dentro di me...”
glielo dico mentre ansimo.
“.....Jessica voglio che mi scopi...ti voglio con il tuo pisellone tutto dentro....scopami scopami forte....”
A queste parole, Jessica è scoppia a ridere, poi mi bacia, prima ficcandomi tutta la lingua in bocca, poi leccandomi il collo e il seno, poi con lo strap on in mano si posiziona tra le mie gambe mi dice:
«....Tesoro non c’è bisogno che tu me lo dica. So esattamente cosa fare…»
Sputa sulla mia fica e poi sullo strap on.
Sento il pisellone di gomma aprire le mie grandi labbra, poi Jessica da una spinta decisa.
Sento lo strap on entrarmi tutto dentro.
Urlo per il dolore, Jessica con una mano mi tappa la bocca.
Io mugolo e mi dimeno ma lei inizia scoparmi dallo specchio vedo il suo culo che si alza e si abbassa ritmicamente, mentre sento il grosso dildo scorre dentro di me con colpi potenti e aggressivi.
Non è amore, ma solo sesso tra due sconosciute, la cosa mi eccita ancora di più, allargo ancora di più le mie le gambe in preda alla frenesia e Jessica ne ha approfitta subito per spingere in profondità il massiccio dildo.
Quando lo sento sbattere alla bocca del mio utero mugolo di nuovo, ma questa volta per il piacere. Mentre lei mi scopa ritmicamente io la incito, è bravissima mi ha portato due volte quasi al l’orgasmo e questa volta non voglio che si ferma.
«Continua… Jessica Ti prego, non smettere…»
La supplico di non fermarsi, sono fuori di me l’abbraccio con le gambe, la stringo a me.
Sento il dildo muoversi e scorrere dentro di me, ad ogni spinta di Jessica sento il piacere aumentare sempre di più, sento l’orgasmo arrivare un brivido percorre tutto il mio corpo urlo che sto godendo.
Jessica mi tappa la bocca con una mano, io mi dimeno sotto di lei senza fiato, sento la mia fica pulsare e i miei umori uscire e lubrificare quel pisellone finto.
Jessica si muove un altro po’ dentro di me poi si ferma mi bacia il collo e il lobo dell’orecchio mentre io ancora tremo per l’orgasmo. Quando la sento uscire da me il mio respiro è quasi regolare. Io rimango ferma a gambe divaricate completamente nuda sul letto pensando a quello che poco fa era’ successo e a quello che ho provato. E’ di nuovo Jessica a riportarmi alla realtà dicendomi:
“.....Ora tesoro devo tornare alla festa...”
Io la guardo è di nuovo vestita non mi sono resa conto di quanto tempo è passato, non so che dire balbetto qualcosa di incomprensibile.
Jessica sorridendo prima di uscire si avvicina a me mi bacia sulla bocca delicatamente facendomi ripromettere che al prossimo incontro anche io l’avrei scopata come lei a scopato me.
La sento uscire la porta si chiude dietro di lei rimango sdraiata sul letto penso a quello che è successo e a quello che mi a detto Jessica prima di uscire.
Mi squilla il telefono un messaggio è Marco che mi dice che è nella camera di albergo mi sta aspettando vuole fare pace. Mi sento più calma non sono più arrabbiata con lui, forse Jessica aveva ragione quando diceva....Una sveltina è quello che ci vuole per guarire dai problemi di cuore....basta farla con la persona giusta.
«Quanti errori di grammatica e sintassi»
«bello...scorre velocemente coinvolgento. complimenti! brava»