Le feste Natalizie, stavano giungiendo al termine, e la zia mi disse che ripartiva qualche giorno prima della festa dell'Epifania, e cari amici non vedevo l'ora di rivederla, ed anche lei, mi chiamava continuamente.
Di comune accordo, decidemmo, di vederci a Roma, e di passare li qualche giorno, all'albergo avrebbe pensato lei, non dovevo preoccuparmi, sarebbe stata la nostra luna di miele. raggiunsi Roma in pulman e poi eccomi alla stazione Termini, al binario ad attenderla. Finalmente l'annuncio, ecco il treno da Milano, l'aspetto all'inizio binario, e la vedo arrivare, bella come al solito, con una gonnellina panna, una pelliccia nera, i capelli tagliati neri con sfumature rosse, e aveva ripreso, un forte accento Lombardo, camminava tirando il suo trolly, ci baciammo sulle labbra, presi il suo trolly ed prendemmo la strada dell'uscita.
Mi disse " Dario finalmente, stavo esplodendo, il tempo non passava, sentivo la tua mancanza, il viaggio era interminabile, sono stati giorni lunghissimi, ma ti piaccio, sei contento, o ti sei stufato"
Risposi " zia che dici, aspettavo questo momento, mi sei mancata un minuto dopo che eri partita, non lo capisci, allora, ho voglia di te, voglio stare con te, dentro di te,andiamo subito in albergo" nel frattempo cominciava a piovere, lentamente, lei annui si....
lei continuo" Dario anche tu, mi chiese di non chiamarla zia, ma Anto, chiamami Anto"
Arrivammo ai taxi e la zia, diede l'indirizzo, al conducente del taxi, che ci porto in un'albergo, in centro, un albergo a 4 stelle, la zia, pago, il taxi, ed entrammo, ed espletammo le formalità, poi ci diedero il numero di stanza, ed eccoci finalmente soli, tutti e due, gli saltai addosso, si ero eccitatissimo, lei anche, cominciammo a abciarci, la bava colava, dalle labbra, ci spogliammo rapidamente, lei mi spinse sul letto, e mi sali sopra, la sua fica era depilata, ci toccavamo, ed alla fine con naturalezza ci trovammo, impegnati in uno stupendo 69, la sua fica era bagnata, sentivo l'odore, dei suoi umori vaginali, e sentivo lei, che succhiava il mio bastone di carne, mi stuzzicava i testicoli, conle sue unghie, la cappella, con la lingua, eravamo un corpo solo, avevo raggiunto un'erezione, fantastica, poi dissi Anto vengo, anche io mi disse sentii il il mio pisello prigioniero nelle sue labbra, ed infine, mi sentii il mio sperma uscire, e la sua fica, inondarsi, eravamo venuti entrami, neanche 10 minuti.
Si avvicinò ci baciammo, e la strinsi, aveva un corpo, stupendo, gli chiesi, Anto cosa hai fatto i capelli, il corpo, le gambe, il culo...
Lei mi disse " non ti sfugge niente, sai mi sono dedicata, al tapirulan, tanta palestra, tanti esercizi rassodanti, ho passato cosi le mie giornate,volevo essere bella per te, la tua Anto, che non riesce a fare a meno di te", li cari lettori, ebbi un'erezione, lei mi sorrise e disse" la tua troia, che ti accontenta su tutto", e mi sali e fece entrare il pisello nella sua fica, e cominciò su e giu, vedevo i suoi occhi chiudersi, ed aprirsi, il suo seno, ballare, sentivo, i suoi umori, bagnari la mia peluria, eravamo eccitatissimi, ogni mio movimento, coincideva con il suo, i suoi seni erano duri, poi mi disse ora scopami tu, la mise a pecora, e cominciai a scoparla violentemente, il pisello era duro, e mi faceva male, e la sentivo gemere, i miei testicoli, arrivavo, sulle labbra vaginali, e un suo ritmico, tac..tac..tac..quando la mi pancia, sbatteva sul cuo culo, mi disse piano, Dario, Dario..l. dopo averla, scopata bene a pecorina, gli salii sopra, nella posizione, più classica e continuai la mia opera, ora eravamo, viso a viso cominciai a parlare" Anto mi sei mancata, ho voglia di te, sempre, la mia puttana, sei mia lo sai, voglio scoparti.." lei annuiva diceva si Dario, tua, la tua puttana, dimmelo la tua puttana, scopami, il tuo cazzo, il tuo sperma, scopami.Sentivo che stavo raggiungendo l'orgasmo, tolsi il pisello da dentro la sua fica,gli puntai il pisello, sul viso, e riversai il mio sperma caldo, sul suo viso, e ra dinanzi a me, con gli occhi chiusi, e i schizzi, di sperma, sul volto.
Si alzo ed andò a pulirsi, sentivo il temporale fuori, ritorno, ed eravamo sul letto, soli, mi sorrise, poi continuammo a parlare, sapevamo di essere pronti per scopare di nuovo.
Cari lettori, mi concesse come sempre ogni buco, eravamo, vogliosi tutti e due, non solo di sesso, ma anche di stare insieme, passammo tre giorni a Roma, alternado, scopate ad uscite per la città, pasti a ristorante, e shopping, il tutto pagato dallo zio ignaro della nostra relazione, ebbi anche momenti di gelosia, vedevo uomini, che la guardavano, ma lei mi diceva, io voglio solo te, Dario, lasciali guardare....
«Carinissimi! Grande Anto»