In camera da letto, le ricordai che aveva dormito per anni, e subito lei mi ricambiò la battuta di poco prima: 'Chissà quanti maiali ci avrai portato sopra e le porcherie che ci avrete fatto'. Sono stata al gioco, e le ho ricordato che: 'Era da qel letto che il piu' delle volte le telefonvo mentre facevo l'amore', dissi sorridendo e indicando il telefono cordless, che tante volte avevo usato per chiamarla. Mamma fece una smorfia di disappunto, ma ribatte' alla mia battuta, ormai era abituata anche a quello. Il resto della mattinata la passammo senza avvenimenti degni di nota, parlammo a lungo sedute sul divanetto in salotto, e tornai sull'argomento che tante volte le avevo martellato in testa: 'Credo sia giunto il momento che tu mi assista mentre faccio l'amore con il mio uomo' le dissi apertamente senza giri di parole. Ne avevamo già discusso tantissime volte per telefono, e lei aveva sempre preso tempo, scosse subito la testa, le ricordai cosa mi aveva promesso in una delle nostre chiacchierate telefoniche: 'Mi dicesti che quando saresti venuta a trovarmi a Milano, ne avremmo riparlato, ricordi? '... le dissi. Le spiegai che nel pomeriggio sarebbe passato il mio attuale uomo Riccardo, un'uomo di sessant'anni vedovo, ma ancora in bella forma fisica, le parlai di lui per prepararla all'incontro, le dissi com'era fatto, alto 1.80, capelli corti brizzolati, pochi peli sul corpo, sanissimo, non fumatore, era un vero amante passionale, e sopratutto aveva un bel cazzo lungo e duro che mi faceva impazzire. Mamma fece un appunto: 'Sempre a quello pensi...' le sorrisi, andando avanti a parlarle del mio attuale uomo, promettendole che non avremmo fatto porcherie davanti a lei, ma che avrebbe assistito solo ad un vero rapporto d'amore, pulito e passionale. Mamma sospirò ma non disse nulla. L'argomento fino al pomeriggio era chiuso, non la forzai, sapevo che ormai non poteva sottrarsi, e la lasciai in pace. Contavo nervosamente le ore che ci separavano dall'arrivo del mio uomo, il tempo non sembrava passare mai quella mattinata di sole. Finalmente arrivò l'orario che tanto bramavo, e quando sentii il telefonino squillare, il cuore mi balzò in petto. Era lui, gli aprii il portone del palazzo e lo attesi alla porta con impazienza. Mamma non mi aveva mai vista cosi agitata, ero un fascio di nervi, quella era una giornata importantissima per me, e volevo che tutto fosse filato liscio. Non mi ero cambiata indossavo ancora lo stesso intimo della mattina. Avevo sciolto pero' i lunghi capelli sulla schiena. Appena Riccardo entrò in casa, gli buttai le braccia al collo davanti a mamma, e lo baciai appassionatamente sulla bocca. Mia madre dietro di noi non disse nulla, 'Sei Splendida' disse lui appena ci staccammo, 'Mi sei mancato amore' gli sussurrai io, con il cazzo già bello duro. Riccardo strinse la mano a mamma presentandosi, educatamente, ci sedemmo tutti e tre sul divano in soggiorno, io immezzo, l'uomo alla mia destra, mamma a fianco all'uomo. Dopo i primi convenevoli, portai subito l'argomento che ci interessava, di cosa volevamo mostrarle e perchè. Mamma a quel punto avanzò la domanda all'uomo: 'Scusi ... ma lei non si vergogna neanche un po?' Riccardo le sorrise, e con pacatezza e calma, mettendomi una mano sulla coscia, e accarezzandomi i lunghi capelli con l'altra rispose: 'Non vedo cosa ci sia da vergognarsi signora.. noi ci amiamo, e vorremmo dimostrarlo anche a lei.. che male possiamo farle alla fine? deve solo assisterci non partecipare.' Mamma si zitti' subito. Il ragionamento dell'uomo filava benissimo, e lo sapeva. Ma ammetterlo non era per lei, donna cresciuta con l'educazione puritana e con il fatto che il sesso era una cosa privata, non da fare cosi' davanti agli altri.
Mentre lei rifletteva su cosa dire, sempre ci fosse stato da dire ancora qualcosa, noi continuammo ad amoreggiarle in faccia, abbracciati come due fidanzatini al primo appuntamento. Non ce la facevo piu, ' andiamo in camera...' dissi, lui sorrise e dichiarò: 'Se tua mamma se la sente...' pronta o meno era li' e non poteva piu sottrarsi ormai. Mi alzai, presi mamma per un braccio e la alzai di peso, una volta in piedi, presi per mano anche il mio uomo seguiti da mamma con una faccia ben poco contenta, e ci avviammo tutti verso camera da letto. Arrivati in camera, aiutai l'uomo a denudarsi, mentre mia madre prendeva posto sulla sedia che avevo piazzato accanto al lettone matrimoniale. 'Lei mi scuserà', disse Riccardo, sempre educato e gentile togliendosi le mutande e restando nudo con il cazzo già bello duro. Mamma borbotto' qualcosa che non riuscimmo a capire, rassegnata senza nemmeno guardarlo, abbassando pudicamente lo sguardo da dietro le lenti degli occhiali. Mi tolsi la vestagliona che diedi a lei, ci mettemmo al centro del letto, ci abbracciammo di nuovo stringendoci forte, ci baciammo appassionatamente sulla bocca. Mentre ci baciavamo, l'uomo estrasse il mio cazzo duro dal tanga che poco riusciva ormai a nascondere, presi in mano il suo, e ci masturbammo continuando a baciarci senza tregua. Mamma per il momento, alternava lo sguardo tra il pavimento e noi. Si ostinava a non volerci guardare, ma per mè averla li vicino, era un'eccitazione unica al mondo. Iniziammo a fare seriamente, ci mettemmo uno sopra l'altro e iniziammo a spompinarci a vicenda in un bel sessantanove. Presi il cazzo del mio uomo in pugno e me lo infilai in gola, con gli occhi rivolti verso mamma. Lei continuava a fissare il pavimento evidentemente imbarazzata, ma in un momento, vidi che alzò lo sguardo, e per la prima volta, i nostri occhi si incrociarono. Le sorrisi, mentre gli mostravo com'ero brava a fare la Troia. Finalmente potevo farle vedere cosa aveva imparato sua figlia, dopo anni di scopate. Lei per la prima volta, iniziò a tenere gli occhi addosso a noi invece che abbassarli. Quasi soffocavo con il grosso cazzo del mio uomo in gola, ma continuavo a succhiare meglio che potevo, gli leccavo la cappella, entrando con la lingua nello spacco, mi arrivò una spruzzatina di liquido. Riccardo si stava trattenendo a forza per non riempirmi subito la bocca di sborra calda. Affondai ancora la mia bocca sulla sua asta fino in gola, lui faceva altrettanto con il mio cazzo, e anchio dovetti trattenermi a fatica. Ci alzammo, mi fece mettere draiata a pancia sotto, con le gambe allargate, lui si posizionò sopra di me a braccia tese sul letto, mi allargai le natiche con le manine dalle unghie smaltate, mentre la sua grossa cappella si posizionava dritta trà le mie chiappe, guardando mia madre che ci osservava ora senza piu' abbassare lo sguardo, anzi pareva quasi interessata, lui affondò il colpo, facendo scivolare dentro al mio culo la sua turgida e gonfia cappella, mentre chiusi per un'istante gli occhi e feci un bel sospiro di piacere. L'uomo spinse una seconda volta, e il suo cazzo scivolò tutto dentro me fino alle sue palle pelose. Ho ansimato e sospirato ancora, ma stavolta ad occhi aperti rivolti verso mia madre, che mi fissava con un' espressione piu curiosa che schifata. L'uomo iniziò le flessioni sulla mia schiena, facendo su e giu' stantuffandomi mentre mi scostava ora i lunghi capelli da un lato, facendomi ansimare forte ad ogni sua spinta. Il ritmo stava aumentando ed eravamo al culmine del piacere entrambi. La temperatura si era alzata notevolmente, per noi in movimento sul lettone, mia madre invece, era li ferma fresca come una rosa. Non le staccavo gli occhi di dosso, continuando a fissarla sorridendole, e gemendole di piacere in viso, un vero sogno che si realizzava finalmente. Se era davvero un sogno, non volevo svegliarmi mai piu'. il piacere che provavo mi destò del tutto, era pura realtà non stavo sognando...
Era tutto reale, stavo facendo l'amore con un uomo mentre mia madre era li a pochi centimetri da noi, che assisteva. Iniziai a sussurrare prima in un lieve sospiro, poi ad aumentare: 'Mamma.. Mamma, Mamma...' ad un'altra sua spinta continuai a sospirare forte insistentemente... 'MAMMA.. MAMMA... MAMMA' Instintivamente le allungai il braccio tendendole la mano. Non so cosa mi aspettassi da quel gesto istintivo, mi era venuto spontaneo quel semplice gesto d'affetto per mia madre, tenderle la mano in quel momento particolare. Quella non era una semplice scopata come quelle che facevo normalmente con altri uomini, per me quel momento, rappresentava un sogno, un momento davvero importante che volevo condividere con la persona che amavo di piu' al mondo, e forse mia madre inizio' a capirlo. Fece una cosa che mai mi sarei aspettata, rispose al mio gesto 'ALLUNGANDO LA SUA MANO, TENENDO LA MIA'. Non riuscivo a crederci, ero al culmine del piacere, mentre l'uomo continuava a stantuffarmi velocemente con il suo bel cazzo duro dentro e fuori, su e giu, voltanvo la testa di tanto in tanto per baciarlo in bocca, strinsi la mano a mia madre forte forte sorridendole. Mamma fece un sorriso a sua volta fissandomi teneramente, ma senza dire una parola. Le ricambiai il sorriso gemendo di piacere, mentre lei ora si era alzata dalla sedia per accostarsi sul bordo del letto piu vicina a noi, con una mano teneva stretta la mia, con l'altra mi accarezzava i lunghi capelli sistemandomeli sulla schiena, e togliendomeli dal visetto da bimba. Quel gioco di sguardi tra me e mia madre, negli anni sarebbe diventato un vero segnale d'amore. Lasciai la mano a mamma solo per cambiare posizione, l'uomo estrasse il suo cazzo dal mio culo ormai gia bello largo, mi baciò nuovamente sulla bocca facendomi l'occhiolino, ero al culmine della gioia, mi sembrava di avere appena varcato la porta del paradiso. Mi misi sdraiata su un fianco, io davanti a lui, lui dietro di me, mi alzò una gamba con la sua manona, e da li mi penetrò una seconda volta, facendomi gemere per la milionesima volta di piacere, feci un sussulto in avanti e riprendemmo a scopare. Cercai subito la mano di mia madre, chiamandola, ed ecco il miracolo ripetersi per la seconda volta, la mano di mamma teneva la mia, mentre venivo sfondata dal mio uomo da dietro su un fianco con la gamba alzata. Momenti simili non si dimenticano facilmente, e ancora oggi a ricordarli mi bagno tutta, devo ammetterlo. Mamma ora sembrava piu rilassata che all'inizio, la fissavo intensamente, e potevo vedere da dietro le spesse lenti degli occhiali da vista, una madre finalmente orgogliosa della propria figlia. Se penso a che faccia aveva fatto appena avevamo iniziato, e ora eccola li, tenere la mano a sua figlia che si fa sfondare il buco del culo da un'uomo a pochi centimetri da lei, continuando ad accarezzarmi i lunghi capelli mentre il mio uomo era quasi arrivato al momento di svuotarsi. Ne io ne lui ce l'abbiamo piu' fatta, e siamo venuti nello stesso istante, lui riempiendomi le viscere del culo, io spruzzando addosso a mamma come una maiala. Il mio viso si contrasse in una smorfia di piacere mentre guardavo mia madre venire sporcata dal mio schizzo di sborra, che le prese il vestito, invece di rimproverarmi, prese un fazzoletto di carta e si ripuli' il vestito sporcato da me, senza fare commenti, lasciandomi finalmente la manina libera, poi con la sua solita ironia disse: 'Siete due maiali, tu peggio di lui'... riferendosi a me ovviamente. Riccardo dietro di me ancora con il cazzo pieno nel mio culo gocciolante se la rise, io sorrisi, mamma rise, e l'armonia si era finalmente creata come in una vera famiglia. Per Riccardo mia madre sarebbe diventata ben presto sua suocera, e quindi era meglio partire con il piede giusto. Mi trovate su Telegram al contatto @ChrisFemboy
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Aggiunto: 3 anni fa
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« non so se è vero! ma da come lo hai raccontato mi è sembrato di viverlo... molto eccitante soprattutto quando la hai sporcata di sborra... e lei andando via "siete due maiali"»