Parte 1/9
Dopo aver letto diversi vostri racconti,…… per la prima volta, mi sono sentito attratto dallo scrivere anche io una storia a sfondo erotico,…….per tanto, se riterrete opportuno esprimere un vostro giudizio, spero che siate cosi benevoli da tenerlo in considerazione
Questo racconto, di un’ottantina di pagine, ……… in definitiva, rappresenta il mio esordio in questo affascinante mondo trasgressivo, ………….e questa cosa mi rende sinceramente felice,………….ma per evitare di dare adito a false illusioni, vorrei anche precisare,…………. che le scene e le descrizioni “Hot”, contenute al suo interno,…………….. sono davvero ridotte la minimo,………. e che molto probabilmente non saranno di grande aiuto a chi volesse utilizzarle come fonte d’ispirazione per il proprio autoerotismo.
Detto questo,……. ritengo che questa storia puramente inventata,…….. oltre ad essere facilmente intuibile e conforme al corretto susseguirsi degli eventi,… ……………sia soprattutto caratterizzata dai suoi risvolti decisamente differenti, che variano dal senso di colpa, al gesto d’umanità, fino ad arrivare alla totale degradazione.
A questo punto,……. non mi resta che augurarvi una buona lettura.
Il piccolo turboelica che ci aveva riportati a casa, dopo essere atterrato, ……era andato a fermarsi in una piazzola, all’interno dell’area “ Cargo”,………….ben lontana dal terminal principale.
Sicuri di non essere notati da occhi indiscreti,……. dopo aver recuperato i borsoni, ci eravamo salutati con una semplice stretta di mano e poi, senza più guardarci indietro, ci eravamo diretti ognuno verso la propria auto.
Ero tornato da Damasco, dopo una trasferta durata quasi due mesi, ma sempre con quarantotto ore d’anticipo,….. rispetto alla data che avevo comunicato a mia moglie.
Io e il mio gruppo ----------, avevamo onorato il contratto del cliente,------ lasciandolo pienamente soddisfatto del nostro operato.
Io però avevo iniziato a sentirmi sempre meno adatto a proseguire nel mio lavoro,…..e questo non perché mi sentissi troppo vecchio,…. il mio fisico era ancora super allenato,……. e anche un ventenne avrebbe fatto fatica a starmi dietro.
Guardando in faccia la realtà, avevo dovuto ammettere a me stesso,….di non essere più in grado di sostenere il peso , di quello che sovente ero obbligato a fare o ad assistere.
Mentre mi avvicinavo a casa, avevo in testa solo il desiderio di riabbracciare mia moglie, che era il fulcro della mia vita,……..ed il desiderio di ritrovarmi con lei sotto le lenzuola, mi aveva provocato immediatamente, un’erezione quasi dolorosa..
Fra un mese avrei compiuto quarant’anni, e mia moglie Ester ne aveva appena compiuti trentacinque,
La sera prima di partire, mentre eravamo a letto,…io ed Ester, ne avevamo parlato a fondo, ed entrambi eravamo arrivati alla conclusione, che fosse arrivata l’ora di completare la nostra vita con l’arrivo di un bambino.
L’ avevo raggiunta sotto un violento temporale, e dopo aver patito per dieci giorni un caldo infernale, mi stavo godendo appieno quel sentore fresco e umido sulla pelle.
Ma nel momento in cui stavo per aprire il cancello, qualcosa mi aveva fatto togliere istintivamente il dito dal telecomando.
Nel bel mezzo del vialetto principale, si trovava parcheggiata un AUDI A6 nuova fiammante, ed io per quanto mi sforzassi, non riuscivo a farmi venire in mente a chi appartenesse.
Mi ero costretto a credere, che fosse unicamente la mia curiosità che mi spingeva a farlo,……ma in realtà il campanello d’allarme che aveva iniziato a risuonarmi nella testa, mi diceva tutto un'altra cosa.
La mia unica paura in quel momento, era quella di fare una figura meschina con Clara ed i nostri ospiti, ma fortunatamente avevo dalla mia parte l’ottima scusa di avergli voluto fare una sorpresa.
Avevo aperto la porta d’ingresso , senza provocare alcun suono metallico, dopo di che, avevo guardato prima in cucina e poi nel salone del pian terreno, trovandoli però entrambi vuoti.
A quel punto quel mio accenno di paranoia si era immediatamente trasformata in una premonizione cosi insopportabile, da provocarmi la nausea ed il cedimento delle gambe.
La mia mente era ormai addestrata a reagire anche davanti alle situazioni più scioccanti, mi erano quindi bastati due lunghi respiri per riprendermi del tutto.
Con passi lenti e felpati avevo risalito le scale ed ero andato senza esitazione verso la camera da letto,…..
La porta era socchiusa ed io gli avevo appoggiato l’orecchio contro, per sentire i rumori e le voci che provenivano da dentro.
Quello che udivo era inequivocabile,…… il cigolio del letto, faceva da sottofondo, all’ansimare di un uomo, che veniva ogni tanto interrotto, dalle sue frasi sconce e offensive.
“ Lo Vedi puledrina , che è meglio di quanto t’aspettavi,…..dai muoviti un po’ di più fammi vedere quanto sei troia.”
Avevo provato a muovermi ma con mia sorpresa, il mio corpo non aveva reagito, era come se il mio orecchio fosse rimasto incollato li dove era.
Mentre quell’uomo continuava a fottere Ester, l’unica cosa che il mio cervello poteva accettare era quella che fossimo in preda ad un incubo destinato a scomparire al momento del risveglio .
“ Ho mai chiavato una super figa come te, quindi voglio approfittarne alla grande, adesso girati e mettiti alla pecorina “
Dopo aver udito questo,… mi era arrivato il suono inconfondibile di un ceffone dato con forza,….
“ Smettila di fare la ritrosa, o ti prendo a sberle fino a quando non ubbidisci come una barava cagnetta! “
Ne erano seguiti i lamenti e il pianto sommesso di mia moglie.
“ Non ti prego non farmi questo,…per pietà , ho fatto tutto quello che volevi, ma non prendermi di dietro…”
La risposta del maiale , l’aveva azzittita all’istante.
“ E stai ferma , brutta troia “, lo sai cosa ti può capitare se non la smetti di rompermi i coglioni,……….Dai non ti preoccupare , ti prometto che faccio piano.”
Per fargli comprendere quanto fosse falso ciò che gli aveva appena detto,…..era scoppiato in una malevola risata.
Nello stesso tempo quella stessa frase ,mi aveva riportato alla realtà.
Dopo aver aperto la porta lentamente, mi ero avvicinato a loro, che in quel momento,….erano girati di traverso in direzione della finestra, è gli era quindi possibile vedermi.
Quando ero arrivato a un passo dalla schiena dell’energumeno,…. gli avevo afferrato il collo con tutte e due le mani e lo avevo tirato all’indietro con tutta la mia forza,…….fino a quando non era più riuscito a stare in equilibrio ed era crollato sul pavimento.
Ester era rimasta impietrita,…. ma aveva ancora avuto la prontezza di prendere il lenzuolo per coprirsi,….. nell’infantile speranza di cancellare quello a cui avevo appena assistito.
Con gli occhi spalancati per la sorpresa, aveva tentato di giustificarsi, con la frase più banale e più scontata, del repertorio dei traditori .
“ Claudio,. .ti prego , non è come sembra….”
A quel punto ero quasi contento che l’amante di mia moglie si fosse ripreso e l’avesse azzittita.
“Tu non fiatare stupida puttana!..........Piuttosto chi è questo idiota?……Fammi un po’ indovinare,….Ma certo!..... deve essere il cornuto che è tornato prima del previsto……… giusto per rompermi i coglioni!
Ma brutto stronzo ti sei almeno accorto, che mi hai interrotto proprio sul più bello?....... quando stavo per rompere il culo a quella gran figa di tua moglie?”
Gli avevo risposto in modo pacato.
“ Buon giorno io sono Claudio, e come a detto lei, sono a tutti gli effetti, il cornuto della mia signora”
Il gradasso ancora una volta non si era fatto problemi ad interrompermi
“ Alla faccia della Signora,…….. sta zoccola ha una bocca fatta apposta per i pompini.
Ora però tocca a me presentarmi , …..molto piacere,…sono il signore che da il cazzo alla tua adorata mogliettina , e che adesso ti darà una bella strigliata per esserti comportato da vero cafone.”
Era un tipo tozzo, dalle spalle larghe ed il collo taurino, ……portava i capelli rasati a zero, dei tatuaggi sul collo,…….e mi superava di almeno una spanna.
Negli anni avevo imparato a mie spese, che fosse indispensabile valutare le capacità del mio avversario, prima di agire…..e questa mio consuetudine mi aveva salvato la vita più di una volta.
Anche se in apparenza,……. i tatuaggi vistosi e i capelli cortissimi, potevano farlo apparire un duro,…… non era di certo un picchiatore professionista,…. Se lo fosse veramente stato, non avrebbe perso tempo in chiacchere inutili e a quest’ora uno dei due si sarebbe già trovato a terra semisvenuto.
Essendo, tuttavia molto più robusto di me,……. avrei dovuto per forza giocare d’astuzia..
Mentre mi veniva incontro con i pugni serrati,…….io avevo fatto un passo indietro,……per fargli credere di aver paura.
Come immaginavo,…..lui non aveva minimamente intuito le mie vere intenzioni,…..vedendomi infatti indietreggiare,…….. con un ghigno di trionfo aveva allungato il passo, fino ad arrivare ad una spanna da me,…… commettendo cosi il suo primo errore.
Era stato comunque il secondo, ha decretare la sua fine.
Prima ti tirarmi la testata,…aveva platealmente portato indietro la testa per prendere più slancio, ….e a me erano bastati quei pochi attimi, per preparare la mia contromossa.
Nel momento in cui si era deciso a scattare,………. i suoi occhi si erano trovati perfettamente allineati con le mie due dita che stavo tenendo tese in avanti,…… e che gli si erano conficcate in profondità nelle orbite
Era crollato a terra e sue urla di dolore erano acutissime, al punto che stavo iniziando a preoccuparmi che potessero sentirle anche i vicini ,…………… per cui gli avevo tirato un calcio fra le costole come ammonimento.
“ Ho la smetti di urlare, o prendo un coltello da cucina e teli cavo del tutto.”.
La minaccia aveva avuto successo,…….si era immediatamente calmato, ed era passato ad emettere soltanto più dei mugugni .
Io comunque ero talmente imbestialito, da non ritenermi ancora del tutto appagato.
Lo avevo nuovamente tirato su per i capelli, e con un movimento fulmineo, gli avevo sferrato una ginocchiata dal basso verso l’alto alla base del naso,….. che accompagnato dal rumore delle ossa che si frantumavano,…. era esploso in una nuvola di sangue.
Ora mi sentivo meglio, ma solo in parte
Ester , era ancora raggomitolata nel suo lenzuolo, ancora più scioccata di prima dopo aver visto la mia reazione.
Io m’immaginavo perfettamente a cosa stesse pensando.
“ Ma chi ho sposato veramente?.......Ma alla fine che cosa so di lui?”
Senza riuscire ad alzare la testa per guardarmi,…. aveva comunque provato timidamente a venirmi vicino per abbracciarmi, ma io con gesto brusco della mano gli avevo impedito di farlo.
Quel semplice gesto improvviso, l’aveva fatta subito arretrare.
Visibilmente atterrita, si era sentita costretta a rialzare il capo per poter comprendere quali fossero le mie intenzioni.
Con sguardo triste, l’avevo fissata negli occhi, provando nuovamente la nausea di prima,……..Ero ormai consapevole che l’incubo che stavo vivendo sarebbe durato all’infinito.
“Complimenti Ester, ,…….. sei riuscita a piantarmi ancora più a fondo la tua lama nella mia anima,……..ma tu credi davvero, che io riuscirei mai a farti del male?....E pensare che sono stato cosi stupido da credere di aver trovato il vero amore”.
Lei non era riuscita a trattenere le lacrime, e si era lasciata andare in un piato disperato.
“ Ti prego Claudio, amore mio,….. devi credermi,….. non ho mai pensato di tradirti una sola volta in vita mia.”
Io gli avevo già girato le spalle ,pronto a fare quello che era necessario, e nel rispondergli,……non mi ero nemmeno scomodato a guardarla.
“ Bella faccia tosta, ….in tutti i casi io me ne vado, manderò qualcuno a prendere le mie cose , e in futuro ci sentiremo solo più tramite avvocati.
Avevo trascinato l’idiota giù per le scale, ed ero già pronto ad aprire la porta dell’ingresso,…….quando dalla balconata di sopra, mi aveva raggiunto la voce carica di rabbia,. della mia futura ex moglie.
”E tu doveri quando mi servivi !....Dimmelo!......Oggi sei arrivato prima del previsto,…… perciò non puoi negare che è stato solo il caso a farti scoprire quello di cui sei stato testimone.
!
Ma non ti è mai passato per la mente di chiedermi, se in questi ultimi dieci giorni,………… mentre tu eri chissà dove a migliaia di chilometri di distanza,……. avessi qualche problema, quando per capirlo, ti sarebbe bastato fare attenzione al tono dimesso e preoccupato della mia voce.
Sei solo un vigliacco che non c’è mai , neanche quando si tratta di difendere la tua donna!......
E’ giusto che tu lo sappia,……che la stessa cosa è successa l’altra settimana, e stai sicuro che accadrà di nuovo, perché non ho alcuna possibilità di fendermi da sola.
E sai cosa ti dico?....…..La prossima volta,….se ci tieni a vedermi all’opera, fammelo sapere, che ti avviso in anticipo.,……potrai goderti la scena della tua Ester che succhia il cazzo di un altro!”
Ero li sulla porta con l’altro svenuto mezzo dentro e mezzo fuori, ……..non avevo ascoltato una sola parola di quello che mi aveva appena detto.
Come sempre era intervenuto il mio maledetto addestramento, che non aveva perso tempo ad alzare un barriera invalicabile,…….. tra il sentimento d’amore e la voglia di vendetta che,…… in perfetta simbiosi, stavano devastando la mia mente.
Dopo aver trascinato il bastardo fino alla sua macchina,……… avevo fatto una telefonata.
“ Matteo, …si sono io ,…molla tutto, e vien immediatamente a casa mia!……ti spiego tutto quando arrivi,…….ah ..Matteo,….ricordati di portare una bottiglia qualsiasi di liquore.”
Era arrivato nel giro di un quarto d’ora.
“ Claudio chi è questo qui,…….. cosa è successo.”.
“ E’ un signor nessuno,……… e non è successo nulla di grave,……ho solo scoperto che mia moglie è una troia!”
“Mi aveva guardato allibito.
“ No,….non ci posso credere, vedrai che ti sbagli.”.
Non avevo nemmeno sprecato tempo a rispondergli,……. e lui, senza fare nessun’altra domanda, mi aveva aiutato a gettarlo nel bagagliaio dell’Audi, fatto questo,……. io mi ero messo al suo volante ed ero partito,…. con Matteo che si era messo a seguirmi con il mio Suv.
Dopo una mezz’ora di guida su strade sterrate, mi ero fermato sul ciglio di una collina.
Era proprio il luogo che stavo cercando………….
Per prima cosa avevo svotato all’interno delle sua macchina una mezza bottiglia di Rum,…ed il resto addosso a lui.
Poi avevo tolto la marcia e il freno a mano,….e con l’aiuto di Matteo, l’avevamo spinta oltre la scarpata.
Ritornati dal Bullo,… lo avevamo frettolosamente rivestito, e dopo aver prelevato dal suo portafoglio tutti i documenti , lo avevamo abbandonato li dov’era.
Mentre mi allontanavo, avevo chiamato Alberto, essendo certo di poter contare sulla sua solidarietà,……….ma quando anche lui aveva espresso i suoi dubbi sul tradimento di Ester ,……….avevo prima riagganciato e poi spento definitivamente il telefono.
AMOLEDONNE 63
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Non ci sarà un posto dove nascondervi
Parte 2/9 etero-tradimenti
Ester, per riprendersi da quell’incubo ,………aveva richiesto conforto alla sua migliore amica,……….e Giulia non si era fatta nessun problema a mollare tutto per raggiungerla.
Anche Io ed Alberto, eravamo uniti da un legame altrettanto forte,……sin dai tempi in cui ci eravamo conosciuti a Pisa,…….. durante il corso paracadutisti.
Cinque anni fa,….. Il caso aveva poi voluto, che fossimo stati invitati ad una festa, alla quale partecipavano anche loro.
Anche in quell’occasione,…Alberto non mi aveva deluso,…….. dimostrandosi il solito ruba cuori.
In poco tempo, era infatti riuscito a catturare l’attenzione di un gruppetto di ragazze decisamente carine.
Mentre lui si occupava delle pubbliche relazioni,…..io mi ero dovuto rassegnare ad andare avanti e indietro,…… per assicurarci che i bicchieri delle nostre nuove conoscenze, fossero sempre pieni.
In uno dei miei “viaggi”, il mio sguardo ,si era però soffermato su due ragazze stupende, che se ne stavano in disparte a conversare tra di loro.
Ero rimasto talmente folgorato dalla bellezza e dal fascino di una delle due,……da non essere più stato in grado di fare un solo passo,……………..e Alberto, non vedendomi tornare,….. …… si era scusato con le nostre nuove conoscenze….ed era venuto a cercarmi.
Dopo avermi individuato tra la folla,…….. si era diretto verso di me, ….scaricando la sua frustrazione ancor prima di raggiungermi.
“Razza d’idiota, dopo tutti i miei sforzi,….hai proprio deciso di mandare a puttane l’intera serata?”
Ma poi,….non appena si era accorto anche lui del motivo che mi aveva trattenuto,……… si era immediatamente ricreduto.
“ E bravo Claudio,………sei perdonato.”.
Quella festa senza pretese,…….che inizialmente entrambi pensavamo, non ci potesse riservare grandi aspettative,……alla fine si era rivelata ,….non solo la più importante della nostra vita,…ma anche per le due ragazze che, dopo essersi accorte di noi,….avevano abbassato il tono di voce,…continuando però a lanciarci fugaci occhiatine d’apprezzamento.
Giulia, quando l’aveva trovata rannicchiata in un angolo del salone,…aveva fatto addirittura fatica a riconoscerla,……..e gli erano bastati pochi attimi per intuire che doveva essere accaduto qualcosa di talmente grave,……da mettere seriamente in pericolo il rapporto tra me ed Ester,………...
“Che succede Ester,…..cosa è successo,…. si tratta di Claudio?”
“ No,……..e si……..,non lo so,…….non ci capisco più niente!”
“ Vieni dai,….ti accompagno in bagno a darti una sistemata”.
Mentre Ester era impegnata a recuperare il suo aspetto di sempre,……Giulia ne aveva approfittato per preparare una tisana calda e a riflettere se fosse il caso di confessargli di essere già stata messa al corrente della storia da Alberto,….. anche se era all’oscuro di ciò che era realmente accaduto.
Un quarto d’ora dopo,……… la prima aveva finalmente trovato il coraggio di confidarsi e la seconda si era sentita pronta ad ascoltarla.
“ Giulia sono disperata, e mi sento in trappola,……..Claudio mi ha trovata a letto con uno schifoso maiale, e mi ha lasciato”.
“ Tu!...a letto con un altro uomo ,…non ci posso credere”.
“ eppure é cosi”.
“ Non oso pensare a come ha reagito”.
“ Credimi avrei mai pensato che fosse capace di arrivare a tanto”.
“ Ma ti ha picchiato?”
“ No!,….non pensar male,….. lui non mi ha sfiorata nemmeno con un dito,…..anzi, mentre stavo andando verso di lui per mendicare un suo abbraccio,…………. mi ha tenuto a distanza
Ti sto invece parlando di come ha conciato l’altro animale.
Gli ha praticamente ridotto la faccia, in una poltiglia sanguinolenta,……………… e si è fermato solo quando si è accorto che lo stava per uccidere.
Quello che più mi ha sconvolto, è stata comunque la sua capacità di mantenere per tutto il tempo,…….. un’espressione del tutto distaccata, come se stesse facendo la cosa più naturale del mondo,…………..ed inizio a pensare, che tutto questo sia in qualche modo collegato al vero lavoro dei nostri uomini”.
*1 NOTA
In effetti i miei collaboratori , godono della mia massima fiducia,……….in quanto erano stati tutti assunti ……solo dopo aver superato una mia personale selezione, che includeva il saper mantenere la massima discrezione, sulla vera natura della nostra attività,……..che ufficialmente consisteva………nell’individuare delle falde acquifere,………. e progettare in un secondo tempo,…… l’impianto per l’estrazione dell’acqua contenuta in esse.
“ Tesoro, anche Alberto mi tiene all’oscuro della loro reale attività, …..e ogni volta che tento di strappargli qualche informazione, mi guarda di storto e mi dice di cambiare argomento.
Lui comunque può continuare a raccontarmi le favole che vuole,….ma di certo i nostri mariti non vanno nei posti più pericolosi al mondo, semplicemente per trovare dell’acqua……e me ne sono totalmente convinta, dopo aver ho fatto due scoperte.
Un paio di mesi fa,……..al rientro da una delle loro trasferte ,…..ho notato subito che zoppicava vistosamente.
All’inizio si è giustificato dicendomi che era caduto sopra uno spuntone di ferro, durante una partita di calcetto,…….ma visto che in quel momento, era anche presente mio fratello,…….non ha potuto evitare di farsi dare un’occhiata alla ferita.,…..
Dopo avergli rimosso la vecchia fasciatura,…..è rimasto talmente impressionato dallo squarcio, da voler immediatamente avvisare il pronto soccorso del loro arrivo.
Ma Alberto non ne ha voluto sapere.
“ No, in ospedale non ci vado,….mi farebbero domande a cui non ho nessuna intenzione di rispondere.”
Non essendo però uno stupido, era anche consapevole dei rischi a cui andava incontro trascurandola,…… …e alla fine ha accettato di farsi medicare da un suo collega chirurgo, all’interno del suo studio.
Dopo un intervento che è durato quasi un’ora e l’applicazione di una trentina di punti di sutura,………Mio fratello ed il suo amico, ,……… mentre lui si rivestiva, ne hanno approfittato per scambiarsi due parole.
“Senti Sandro ………io non voglio ne sapere dove se l’è procurata e tanto meno di chi possa avergliela fatta,………..…ma ti posso garantire, senza che ci sia possibilità d’errore, che quella è di sicuro una ferita inferta da arma da taglio.”
La volta successiva,…..dopo essere nuovamente ritornato da una delle loro misteriose trasferte,………si è dimenticato , per la prima volta, di rimettere subito nell’armadietto blindato, il suo borsone.
Mentre lui era in casa a farsi la doccia,…io ne ho approfittato per dare un’occhiata al suo contenuto,……e sai che cosa ci ho trovato dentro, mia cara Ester?.
“ Armi!........ Era pieno di armi e di caricatori di ogni tipo, ……….compresi dei giubbotti anti proiettile a cui erano agganciati di tasconi di varie dimensioni.”
Ester era rimasta sconvolta dal racconto di Giulia,…e aveva cominciato a mettere insieme i pezzi della storia.
Adesso incomincio a capire perché è andata cosi male al quel maiale.”
Giulia, non essendo ancora riuscita a mettere a fuoco,….. le vere dinamiche che avevano spinto l’amica al tradimento,………….. si era rivolta a lei senza nemmeno rendersi conto della gravità di ciò che stava per dirgli.
“ Non capisco perché , devi definire il tuo amante in questo modo”.
Ester era scattata in piedi furente…….
“ Ma che cazzo dici Giulia!..,…..Amante? …….. Ma ti sembro la tipa capace di fare un torto simile a Claudio!?......Brutta scema,……… a quanto vedo,……tutti questi anni passati assieme non ti sono serviti a niente!”
Detto questo,…….si era riseduta e dopo essersi coperta il viso con le mani,……si era lasciata andare in un pianto sommesso, ……….. che esprimeva più delle parole, la sua disperata rassegnazione.
Giulia, pur rimanendone basita, aveva subito tentato di porre rimedio al suo imperdonabile errore.
L’aveva stretta fra le sue braccia e aveva incominciato ad accarezzarle i capelli.
“ Ti chiedo perdono,….. sono mortificata,……ma tu non mi hai ancora dato modo di conoscere la verità…..Se lo vuoi ancora,…..io sono qui, pronta ad aiutarti”
“ Scusami tu, sei sempre stata la mia migliore amica e ci sarà sempre un motivo valido per continuare ad esserlo.”
“ E allora fatti coraggio, e raccontami tutto fin dall’inizio”.
“ Giulia,……. mi stanno ricattando!….. e tutto questo per colpa di quel miserabile di mio fratello,………………si è riempito di debiti , ed ora quattro “Cravattari” lo stanno minacciando in tutti i modi.
Per fartela breve,………..Uno di loro, dopo avermi visto da qualche parte, deve essersi invaghito di me,……….e non appena ha scoperto chi era mio fratello, non ha perso tempo a proporgli un accordo a dir poco ignobile”.
“E lui come si è comportato?”.
“Lunedi scorso, mi ha telefonato per sapere come stavo,…..e poi in modo del tutto indifferente, mi ha chiesto di Claudio….ed io sono stata cosi stupida, da dirgli che sarebbe rimasto all’estero ancora per una decina di giorni,…….
Saputo questo,……. , ha continuato ad insistere per passare a trovarmi la mattina seguente,…..ed io ho acconsentito.
Dopo averlo fatto entrare,……… mi sono accorta che era in compagnia di due loschi individui ,……….senza sapere che uno di loro, non era altro che il mio spasimante segreto.
Dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi,…….quello che si chiamava Carmelo, ha guardato mio fratello e si messo a ridere”.
“anche se lo vista solo da lontano,….è proprio come
Minchia che figa!, è proprio come me la ricordavo,……….…,…… anche se sei un gran coglione,……….ti devo confessare che non ho mai scalato cosi volentieri la parte di un debito……….ma ora sta a guardare come mi diverto con quella troia di tua sorella.”
A quel punto,…..non riesco quasi a dirlo,…..quel porco con l’aiuto dell’altro, mi ha fatto inginocchiare con la forza,……..e dopo essersi calato i pantaloni, mi ha costretto a prenderglielo in bocca.
“Gianni ha cercato di venirmi in aiuto, ma all’altro compare gli è bastato puntargli un coltello alla gola,…..per ammutolirlo all’istante.
Carmelo, non ci ha nemmeno fatto caso, talmente era concentrato a farselo succhiare.
Gli puzzava da far schifo e gli era già venuto duro come il marmo,….mi sentivo morire mentre mi teneva la testa con la mano per farla andare su e giù a suo piacimento.
Alla fine non ha resistito per più di un paio di minuti.
Quando ho capito che stava per venire,……… ho cercato di allontanarmi,….ma lui dopo avermi tirato un ceffone, mi ha tenuto la testa e la schiena premute contro il muro e mi ha scaricato tutto il suo sperma dentro la bocca.
“ Ingoia succhia cazzi,….. ingoiala tutta fino all’ultima goccia, ……e dopo vedi di ripulirmi per bene il cazzo”.
Non ho avuto nemmeno il tempo di rialzarmi, che mi sono trovata davanti l’altro bastardo .
Mentre era li,…… con il pene a pochi centimetri dalla mia faccia,……….Carmelo, ha tirato fuori il telefono e ha iniziato a filmare la scena.
“Dai porcellina, vedi di farmelo rizzare,……… non vuoi mica che faccia brutte figure, quando lo diffonderemo in rete. ”.
Il suo uccello era decisamente più grosso del primo,………….. e quando ha raggiunto l’erezione, ho fatto fatica ha trattenerlo in bocca.,….
A quel punto,……..lui me lo ha spinto fino in fondo alla gola,……….. facendo forza con tutte due mani, e lo ha tirato fuori solo quando ha visto che stavo per soffocare.
Mi sono scese le lacrime sia per la vergogna,…..che per lo sforzo che ho fatto nel trattenere il respiro.
Ha ripetuto quella odiosa tortura per diverse volte, e quando si è stufato,…………… mi sono ritrovata con il corpo completamente imbrattato dalla mia stessa saliva.
Quando è venuto, si è prima divertito a imbrattarmi il viso di sperma,………… e poi a spalmarmelo con il suo pene da tutte le parti.
Soddisfatti della loro prodezza,……si sono alla fine rivestiti e sono andati verso la porta portandosi dietro mio fratello.
Uscendo quello che si chiamava Carmelo mi ha ancora detto.
“ Brava la mia maialina, sei proprio nata per fare i pompini,……………ti prometto che ci rivediamo presto, anche perché, se mai ti venisse in mente di denunciarci, ricordati che abbiamo sempre il video.”.
“ Quello che si è presentato oggi, deve essere invece il loro capo, e forse proprio per questo,……… ha voluto di più.
Dopo aver preteso anche lui un coito orale, mi ha scopata,……e se non era per l’intervento Claudio, era già pronto a sodomizzarmi..”.
Giulia era rimasta talmente sconvolta dal suo racconto, da decidere di infrangere le regole,……e di affrontare suo marito a muso duro,….mettendolo al corrente della storia.
Quella notte Ester, si era trasferita a casa dell’amica…. e non appena aveva toccato il letto, era caduta in un sonno profondo………..e Giulia aveva atteso quel momento, per raccontare tutta la storia ad Alberto,…….omettendo ovviamente le parti più scabrose.
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Non ci sarà un posto dove nascondervi etero-tradimenti
Parte 3/9
La mattina seguente, Alberto, senza nemmeno curarsi di bussare, era entrato come una furia nel mio ufficio, …………mi aveva tolto dalle mani il telefono,……… e dopo aver sbattuto i pugni sulla scrivania, mi aveva affrontato a muso duro.
“ Proprio perché siamo amici da una vita, mi sento autorizzato a dirti che sei un grande stronzo,…oltre che a un totale imbecille.
Ma Io mi chiedo!….Perchè non l’hai lasciata parlare!? …..”
Anche se sapevo perfettamente a chi si stava riferendo,….gli avevo ugualmente risposto con aria assente.
“Ma di chi parli?”.
“ Lo sai bene di chi parlo , è inutile che fai il coglione con me,…… fortunatamente Giulia è riuscita a farsi raccontare tutto da Ester,……e hai quindi ancora la possibilità di rimediare alla cazzata che hai fatto!”.
Dopo averlo ascoltato, mi ero sentito l’ultimo dei vermi.
Avevo afferrato la giacca, e mentre passavo davanti alla mia segretaria gli avevo detto di sfuggita.
“Federica, annulla tutti i miei impegni , ………oggi non ci sono per nessuno”.
Forse lei si sarebbe aspettata un saluto migliore da parte mia, ……..ma era del tutto consapevole, che in quel preciso momento non avrebbe potuto ottenere di più. .
Mentre lei stava pensando a questo,…… io ero già salito sulla macchina, ………..e in barba ai limiti di velocità, avevo schiacciato a fondo il pedale della mia BMW , con l’unico pensiero di tornare a casa il più velocemente possibile.
Avevo trovato Ester in cucina, intenta a pulire della verdura,……….ed io avevo fatto in modo, che si accorgesse della mia presenza, mentre mi avvicinavo.
Lei senza voltarsi , mi aveva semplicemente detto con voce mesta.
“Sei venuto a riprendere la tua roba ?”.
No,….sono qui per chiederti scusa, e per ammettere di essere solo un’idiota che non vede ad un palmo da suo naso.
Ero cosi drogato dal mio lavoro da non riuscire ad accorgermi di quanto ti ho trascurato.
Adesso, l’unica cosa che posso fare ,…..è prometterti che da ora in poi,…… farò di tutto per non commettere lo stesso errore.
Tu hai tutti i diritti di credermi o non credermi,……….Ma ti giuro, che se mai dovessi perderti,…… mi lascerei morire poco a poco, o troverei un modo più rapido e cruento per uscire di scena.
Ester,….io ti amo più della mia vita,……c’è la fai a perdonarmi?”..
Lei aveva posato il coltello e si era girata lentamente,…………, mi aveva prima fissato negli occhi,……e poi mi era corsa in contro , stringendomi in un abbraccio che mi aveva trasmesso tutta la passione che provava per me
Un attimo dopo,…….le nostre lingue si erano incrociate, facendo nuovamente rinascere il desiderio di appartenerci.
Senza mai staccarmi dalla sua bocca,……..l’avevo accompagnata fin dentro alla nostra stanza, tenendola in braccio,……..e dopo averla adagiata delicatamente sul letto,……mi ero spogliato guardandola negli occhi,………cercando invano un suo sguardo complice.
Mi ero quindi avvicinato a lei, per baciarla sulla guancia.
“ Tesoro , vado a farmi la doccia ,….ci metto solo un minuto.”.
Mentre io facevo del mio meglio, per fingere di non essermi accorto della sua reticenza,……………. Lei, che invece l’aveva capito,……. mi aveva guardato con amore, esprimendomi tutta la sua gratitudine, per quel mio atto di gentilezza.
Sotto la doccia, mentre lo scroscio dell’acqua s’infrangeva sulla mia testa,………..avevo però iniziato a schiumare di rabbia, pensando a quanto fosse stata destabilizzante quella sua traumatica esperienza.
Non appena ero tornato in camera, Ester era andata a sua volta a rinfrescarsi ……… ed io avevo deciso di attenderla sotto le lenzuola, per presentarmi a lei nel modo più casto e più rassicurante possibile,……………..e avevo fatto bene a farlo.
Infatti, non appena si era trovata al lato opposto del letto,…… era stata talmente rapida nel sollevare le coperte e sistemarsi accanto a me………..che ero riuscito ad ammirare la sua nudità per un solo istante.
Con i suoi trentaquattro anni,…..Ester stava vivendo il periodo in cui le donne raggiugevano l’apice del loro aspetto fisico e mentale .
Anche se fosse andata in giro con un vestaglione e i bigodini in testa…….non sarebbe comunque riuscita a sottrarsi,…………….. allo sguardo arrapato di chiunque l’avesse incontrata.
Inevitabilmente, l’attrazione e il desiderio, che suscitava in molti uomini, era cosi irrefrenabile, da indurne addirittura alcuni,……. a considerare la mia presenza un rischio del tutto accettabile, se questo fosse stato l’unico ostacolo da superare per poter fare la sua coscienza.
Era ormai da tempo, che mi ero rassegnato a convivere con gli sguardi d’invidia o di rispetto di chi ci vedeva assieme ,…… accettandoli per quelli che erano,…….ovviamente fino a quando l’interesse di qualcuno non scadeva nella maleducazione.
Il suo viso perfettamente ovale possedeva,…………..due labbra grandi e sensuali,…… un mento tondeggiante e ben rifinito ,…….,…… degli zigomi lievemente pronunciati,………… un fantastico naso alla francese,……… un collo lungo e sottile………. ed infine, due occhi verde smeraldo, ………che venivano messi i risalto dai suoi capelli color mogano.
Ester era alta circa un metro e settanta,……..e il suo fisico, reso tonico dai vari sport che praticava,……. creava un eccezionale contrasto con i suoi seni sodi e abbondanti,……………..A rendere però veramente unica la sua siluette,…… contribuivano anche le sue gambe lunghe e affusolate,…….che da due caviglie sottili,…… salivano fino a raggiungere un sedere sodo e ben proporzionato, che possedeva due glutei lisci e perfettamente sferici.
Praticamente………………….La sua immagine, vista da ogni angolazione,…………. sarebbe stata per ogni artista,……………. il modello ideale per riuscire ad enfatizzare l’essenza assoluta, della bellezza femminile.
Ora, ragionando a mente lucida,…… mi stavo rendendo conto che la furia cieca che mi aveva spinto a massacrare, quello che ritenevo fosse il suo amante e non il suo stupratore,………….si era sprigionata in me,………. per il semplice motivo di essermi sentito per prima volta, un perdente,……………. che non aveva fatto nulla per difendere l’amore che mi legava a una donna,………… che era sempre stata per gli altri un sogno irraggiungibile……………….e mi era poi bastato girarmi verso di lei ed incrociare il suo sguardo,…………..per non sentirmi più in colpa di ciò che avevo appena pensato.
Tutto quello che era accaduto, non aveva fatto altro che rendermi ancora più consapevole,………… che non avrei avuto nessun problema e nessun rimorso,………ad ammazzare chiunque avesse tentato di portarmela via.
Ma era poi stata lei a dissipare le mie paure,……infatti, prima d’incominciare a piangere,…….era ancora riuscita a chiedermi di perdonarla,……
. “ Scusami…Scusami davvero,……sono stata una stupida,…non ho saputo reagire …….e ora mi sento sporca,……. ho il terrore di farti schifo.”.
Avevo percepito la sua angoscia , come se a provarla fossi io stesso,……….e ora la mia unica preoccupazione era quella di convincerla,…… della sua totale innocenza per quello che era accaduto.
“ Ester,…..sei il mio amore?.....Ne sei convinta?”.
La conoscevo talmente bene,…..che mi era bastato quel semplice espediente psicologico,……per fare riaffiorare in un attimo,….. lo spirito combattivo che era racchiuso nel suo carattere.
“ Certo, Claudio ,…..ma poi,… che domanda mi fai?,…..hai dei dubbi?”
“ Dubbi ?..Io?,….. ma vieni qua e abbracciami, sciocchina! “
Ci eravamo stretti l’una all’altro e poi ci eravamo baciati con l’innocenza e la passione di due ragazzini al primo appuntamento,….ma non appena mi ero accorto che iniziava a desiderarmi, mi ero spostato sopra di lei, …..e a differenza da quello che mi sarei aspettato, entrambi avevamo trovato un’intesa del tutto spontanea, nel voler vivere il nostro amplesso, in modo lento e delicato, tutt’al più impreziosito da carezze e baci appassionati.
AMOLEDONNE 63
CONTINUA
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Non ci sarà un posto dove nascondervi etero-tradimenti
Parte4/9
Ester era scesa in soggiorno ancora prima che suonasse la sveglia, e quando l’avevo raggiunta,………lei era già seduta al tavolo del soggiorno, che mi aspettava per bere insieme il caffè.
Mentre lo sorseggiavamo,….. mi aveva rivolto una domanda a brucia pelo,………
“ Claudio ,….non pensi che sia giunta l’ora di dirmi la verità sul tuo vero lavoro ?......., Non ti ho mai chiesto niente, ……………ma se esiste davvero l’amore che c’è fra noi due, non vedo perché ci debbano essere dei segreti fra noi.”.
Io ero rimasto un attimo interdetto,…….ma non perché non mi aspettassi quella domanda, più che lecita………..ma semplicemente perché non mi aveva dato il tempo di riflettere, fino a dove potevo spingermi nel rivelargli cose decisamente delicate.
“ Ascoltami con attenzione Ester,……..quello che sto per dirti non devi dirlo ad anima viva , se per qualsiasi ragione, ti venisse in mente di farlo,…..allora sappi che metteresti in serio pericolo la mia vita e quella di tutti gli altri.
In tutti i casi, non vederci come una specie di agenti segreti,…….quel tipo di lavoro lo lasciamo fare a quelli veri.
Quando tu e Giulia ci avete conosciuti, io e Alberto eravamo ancora degli ufficiali in servizio attivo nell’esercito,….. non ve ne siete mai accorte, per il semplice motivo che noi operavamo fuori dalle procedure convenzionali.
Quando ci siamo congedati, i nostri superiori erano davvero dispiaciuti di perderci, perché ci consideravano i migliori elementi di cui disponevano per certi incarichi “speciali”.
Questa loro affermazione,……….. ha fatto venir voglia a tutti e due, di aprire un’attività per conto nostro.
Perciò ci siamo presi il tempo necessario, per fare le cose per bene iniziando dal selezionare ed assumere altri individui che avessero la nostra stessa competenza nel settore.
Con il passare degli anni la società si è poi ingrandita,…. fino ad diventare quella che è adesso.
Spesso garantiamo un servizio di protezione attiva, a manager famosi o politici importanti, che devono trasferirsi per periodi più o meno lunghi, nei luoghi più pericolosi del mondo.
Oltre a questo , veniamo sovente contattati per servizi di sorveglianza e registrazione d’incontri clandestini.
In realtà gli incarichi più rischiosi che svolgiamo,…… ci vengono quasi sempre proposti da qualche Agenzia governativa,…….che ci chiede di riportare in dietro, spie o criminali comuni ,……..che si sono rifugiati in paesi dove non esiste il mandato d’estradizione.
Ed proprio qui che noi facciamo la differenza.
Per quanto possedesse una mente acuta,……non conosceva nulla di quel particolare mondo,…… gli era quindi venuto spontaneo chiedermi i dettagli di quello che gli avevo appena detto,……..ed io avevo cercato di spiegarglielo per sommi capi.
” La cosa praticamente , funziona cosi…”.
Salvo Israele e pochi altri paesi,………… una nazione importante, con un’immagine prestigiosa da difendere,……… …..non può permettersi di inviare le sue forze speciali, per riportare a casa un personaggio a cui non può rinunciare,….in quanto se dovessero mai essere catturate,…dovrebbe far fronte ad uno scandalo internazionale, difficilmente gestibile…….quindi preferiscono delegare gente come noi, per farlo al posto loro.
La cosa a cui tengono di più,……… resta in tutti i casi l’anonimato,…………. preferiscono infatti pagarci un fisso a prescindere risultato finale. ed un bonus a missione compiuta………………. Pur di evitare che ci venga voglia di esporci troppo fino a commettere delle imprudenze fatali.
Ora che sai tutto,…. posso anche dirti,…….. che se non lo fatto prima, è solo per non vederti angosciata,. …….ogni volta che mi vedevi partire”.
Ester di fronte alla mia sincerità, non era riuscita a trattenere la sua commozione, mentre vedevo scendergli sul viso le sue prime lacrime,…… mi aveva abbracciato, appoggiandomi le labbra sulla guancia,………ed io per rincuorarla, gli avevo sussurrato all’orecchio.
“ Amore mio, non devi avere più paura, adesso ci sono io a difenderti”. Una mezz’ora dopo però,………… La mia coscienza non era stata più in grado di sostenere il suo sguardo, per il terrore che lei potesse accorgersi di quanto fosse intenso il mio rimorso.
Il mattino, in cui mi liberato del maiale , avevo chiesto a Simone di riaccompagnarmi alla mia macchina e di ritornare da solo in ufficio.
Io mi ero invece presentato nel tardo pomeriggio,…… e nel momento in cui ero arrivato di fronte alla scrivania di Federica,…… le aveva immediatamente capito che ero molto, ma molto! Su di giri.
Avevo infatti passato tutto il tempo ad ubriacarmi in un bar molto elegante e di tendenza,……..ma ora che avevo puntati addosso gli occhi della mia segretaria, …….mi ero sentito un patetico idiota e mi ero quindi sforzato di riprendere un minimo di autocontrollo.
Era una ragazza bellissima di ventisei anni, con un corpo fatto apposta per il sesso.
In oltre sapevo da tempo che era anche invaghita di me,…… ma io gli ero molto affezionato e l’avevo sempre rispettata,………. In quel momento però,…….la mia sete di vendetta si era talmente radicata nella mia mente, da farmi perdere ogni riguardo nei suoi confronti.
L’avevo invitata a cena e lei aveva ovviamente accettato.
Prima di andarla a prendere, avevo prenotato un tavolo in un ristorante aperto da poco ma molto acclamato,…….. fregandomene altamente dell’eventuale presenza di amici o conoscenti.
Non essendo del tutto soddisfatto, avevo trascorso il tempo che mi era rimasto,…… in un altro bar, per bere ancora un paio di drink,…… nella pia illusione che sarebbero bastati a farmi dimenticare ciò che era successo.
Quando Federica era uscita dal portone di casa, quasi non la riconoscevo, ……………Ero abituato a vederla vestita, con un abbigliamento consono alle sue mansioni d’ufficio…………Ma ora davanti a me,……… mi si era presentata l’immagine di una donna,.,……… che avrebbe potuto facilmente competere con le modelle più acclamate del mondo.
Con i capelli biondi che gli scendevano lungo schiena, il suo volto era impreziosito da un trucco leggero ma di sicuro effetto,…… che riusciva a far risaltare il blu dei suoi occhi e le sue labbra sensuali.
Dall’elegantissimo abito lungo, dalla scollatura vertiginosa, s’intravedevano , la linea armoniosa delle sue gambe lunghe ed affusolate, un seno sodo dalle giuste proporzioni e un culo a mandolino duro come il marmo.
Avevamo cenato a lume di candela, sotto il costante sguardo ammirato degli altri ospiti presenti in sala.
Alla fine della cena , lei mi aveva ringraziato per i fantastici piatti che aveva avuto il piacere di degustare e della scelta dei vini che erano stati sostituiti a ogni portata,…..e nel dirmelo i suoi occhi mi avevano trasmesso un eloquente messaggio d’intesa.
Eravamo tornati alla macchina , tenendoci a braccetto e scoppiando a ridere a ogni battuta,…… non serviva di certo un etilometro per capire che eravamo entrambi ubriachi
Facendo molta attenzione nella guida, mi ero nuovamente fermato sotto casa sua, simulando un gesto di galanteria ero sceso veloce per andarle ad aprire la portiera.
“ Claudio , non so cosa dire, …grazie della magnifica serata”
Le avevo risposto con un tono compiaciuto.
“ No, ,,,,,sono io a ringraziarti , avevo davvero bisogno di passare la sera in buona compagnia”.
Dopo avermi nuovamente ringraziato, mi aveva dato un bacio innocente sulla guancia, e si era voltata , cercando la chiave giusta pe aprire.
Un attimo dopo, si era sentita afferrare al fianchi dalle mie mai che l’avevano poi spinta contro il portone,.
Lei non aveva reagito, e non perché fosse stata presa alla sprovvista , ma perché era una vita che aspettava quel momento,
Mentre la baciavo febbrilmente sul collo, la mia mano si era insinuata sotto il suo vestito ,……ed era incominciata a salire, passando prima sul sottilissimo tessuto delle calze autoreggenti, per poi farsi spazio sotto l’elastico del perizoma.
Da quel momento,……. ogni mio freno inibitorio era andato a farsi benedire,…….e, senza pensare più a niente , ……… gli avevo introdotto due dita nella vagina già fradicia di umori,…………….ed ero poi andato avanti per almeno un minuto a masturbarla, ………tirandogli i capelli per fargli tenere la testa all’indietro.
Alla fine,….. tra un mugolio e l’altro,…..era riuscita a dirmi.
“ Fermarti ti prego ,…… ci possono vedere,….. andiamo su da me”.
Federica si era ritirata in bagno per spogliarsi e darsi una rinfrescata, ma aveva fatto lo sbaglio di non chiudersi a chiave,……………….ed io ero in balia dell’ebrezza alcolica,….pieno di rancore represso e arrapato fino all’impossibile.
Avevo calcolato a mente quanto ci avrebbe impiegato a spogliarsi e poi avevo aperto all’improvviso la porta.
Non mi ero sbagliato, lei era già completamente nuda, e quando mi aveva visto, si era istintivamente coperta con una mano i seni e con l’altra il pube.
Senza dire una parola l’avevo fatta entrare nella doccia e dopo aver spostato la manopola sull’idromassaggio,….mi ero lasciato prendere da un impeto di pura passione.
Mentre l’acqua gli scendeva sulla schiena. mi ero inginocchiato dietro di lei, e la mia lingua si era lanciata ad esplorare la sua figa,
Quando aveva aggiunto il suo clitoride, non avevo perso tempo a girarla attorno vorticosamente, .
Federica mi aveva fatto capire col movimento del culo, che lo stava gradendo, ma io avevo preferito farla godere in un altro modo.
Con ritmo regolare avevo cominciato a farla scorrere avanti e indietro,……….partendo dal suo sfintere fino ad arrivare all’attaccatura della schiena,…… e in poco tempo,……. non era più riuscita più a trattenere un orgasmo epocale che mi aveva letteralmente allagato la bocca.
Ottenuto l’interiore appagamento di essere riuscito a farla godere,………. mi ero seduto sulla piccola rientranza della plafoniera,………e lei si era subito sentita in dover di ricambiare .
Mi ero trovato tra le gambe , il viso più eccitante che un uomo avesse mai potuto sognare,……..e quasi come stessi vivendo la mia migliore fantasia erotica, avevo visto le sue labbra aderire attorno alla mia cappella.
Lei l’aveva succhiata lentamente e leccata tutt’attorno,……fatto questo,…….. aveva aperto platealmente la bocca, e dopo avermi guardato con sguardo da troia per farmi capire le sue intenzioni, aveva ingoiato il mio cazzo fino a trovarselo in fondo alla gola.
“Claudio, hai proprio un bel gran cazzo,….faccio fatica a contenerlo tutto.”
Il primo ad esserne stupito, ero stato io,…….. mai nessun’altra donna era arrivata a tanto.
La qualità del suo pompino, valicava le soglie dell’esperienza e della bravura, era semplicemente il frutto della passione che mi stava dedicando.
Il movimento ritmico con cui muoveva la testa era esaltato dal gorgoglio gutturale prodotto dall’abbondante produzione di saliva che gli fuoriusciva ai lati della bocca.
La visione del mio cazzo completamente fradicio,…… mi aveva talmente eccitato, che non ero più riuscito a trattenermi dal masturbarmi,…….e lei non aveva perso tempo nel collaborare per farmi raggiungere l’orgasmo.
Si era appiattita tra le mie gambe, mantenendo il culo eretto, per aumentare l’enfasi del momento,……Dopo di che,…… con movimenti lenti e collaudati,………… si era lanciata in un gioco di lingua,….. che partendo dall’interno delle cosce, si concentrava poi sull’ano ,per terminare stuzzicando in vari modi le palle.
Non avevo nessun motivo per dimostrare quanto ero bravo a ritardare l’orgasmo,…..per cui, mi ero concesso pochi minuti prima di afferrargli la testa e farglielo riprendere di nuovo in bocca.
Federica dopo averlo succhiato due o tre volte, aveva accolto il mio sperma, trattenendone però solo una parte, preferendo far scivolare il resto, lungo la mia asta dura come la pietra.
Io ero rimasto incredulo di quanto piacere fosse stata in grado di darmi,…….e mentre ero li fermo ad ammirarla, senza riuscire a dire una parola ,…….lei si era allontanata all’improvviso.
“ Mio bel moretto, adesso , rimani qui ad asciugarti e non ti muovi fino a che non ti chiamo.”.
Avevo dovuto attendere dieci minuti buoni,….ma ne era valsa la pena.
Quando avevo sentito la sua voce che mi chiamava,…..non avevo perso tempo a raggiungerla,……..e lo spettacolo che mi si era presentato davanti agli occhi,…….mi aveva tolto il fiato.
Era ancora più desiderabile di prima……. Ma poi, osservandola meglio ,……. avevo intravisto nei suoi occhi un’ombra di malinconia e di rassegnazione,…… che prima non c’erano.
In quel momento di lucidità acquisita,…….. avevo compreso che il suo istinto femminile l’aveva già avvertita, che dopo quell’ incontro decisamente inaspettato ma da tempo voluto,………… non ne sarebbe seguito un secondo.
E era stato altrettanto facile capire, che volesse lasciarmi un ricordo indimenticabile di quella notte,……………… solo per riuscire a strapparmi in futuro, qualche sorriso, e forse anche qualche bacio innocente, nei momenti in cui ci fossimo trovati soli.
Per raggiungere il suo scopo,…….ci aveva messo infatti tutto l’impegno possibile per potersi offrire a me ,…nelle vesti della puttana che non era mai stata prima di allora.
Quella sera, ero però, talmente in piena d’odio e di disperazione,……da non riuscire nemmeno a ricordarmi,……….. che lei, da soli sei mesi, era stata messa alla porta dall’uomo più importante della sua vita, che gli aveva giurato amore eterno,…per poi cambiare idea, preferendo a lei la sua carriera.
La mia mente era infatti totalmente assorbita.------ dal brivido di piacere che provavo,……… nell’essere consapevole, di essere desiderato da una donna stupenda ed irraggiungibile
Federica sdraiata sul letto,…… mi stava aspettando in un posa, che mi faceva del tutto ricordare, una gatta, che si stiracchiava davanti al suo padrone,….. in attesa di ricevere le sue coccole .
SI era fatta trovare con ai piedi delle scarpe nere dai tacchi vertiginosi, delle calze di seta sostenute dal proprio reggicalze,………….. e un perizoma con abbinato il suo reggiseno di raso traforato.
Nel momento in cui avevo fatto cadere a terra l’accappatoio,…….ero stato gratificato dalla sua espressione sorpresa, nel vedere il mio membro già duro .
“ Senti un po’ , mia incantevole segretaria, ……..cos’è quella faccia stupita?
Mi reputi forse un vecchietto, a chi non gli si rizza più?
“ Ma figurati , ..me lo hai dimostrato prima sotto la doccia,……..che sei un vero stallone, ………ora che dici,………. vuoi fare un altro giro, o preferisci dormire?”
La sua frase maliziosamente ironica, aveva fatto talmente effetto sulla mia libido, da farmi raggiungere un’erezione quasi dolorosa.
Vedendolo crescere ulteriormente,….lei aveva allargato le braccia pronta a ricevermi.
“ Basta giocare Claudio,…….non resisto più,…vieni qui e scopami”.
La sua richiesta aveva anticipato solo di alcuni secondi, quello che ero già pronto a fare spontaneamente, ma l’averlo sentito chiedere da lei,…..aveva aumentato a dismisura la mia eccitazione.
Lei stava aspettando di sentire il mio corpo sopra di lei,……ma io a sorpresa, mi ero sdraiato invece al suo fianco, e dopo averla sollevata, l’avevo delicatamente fatta scendere sopra di me.
L’abbondanza dei suoi umori , avevano quasi risucchiato il mio pene all’interno della vagina, facilitando poi il ritmico movimento che stava portando tutte e due, a provare il vero significato dell’estasi.
Avevamo raggiunto l’orgasmo insieme,………lei lasciandosi andare in un urlo, che esprimeva tutto il suo trionfo e la sua gratificazione,………..Io con una eiaculazione cosi copiosa e potente , da riuscire a raggiungere il suo viso e la sua bocca che lei aveva mantenuto aperta per accogliere il mio sperma.
lei si era poi abbassata…..desiderosa di raccogliere con la lingua ciò che rimaneva del mio orgasmo,……………..e lo aveva fatto con una tale maestria , da lasciarmi sconcertato a chiedermi , se fosse stata una sua dote naturale, o dove mai avesse potuto accumulare una tale esperienza.
Giunta alla fine di questo suo capolavoro erotico,…………ci eravamo entrambi accasciati sul letto per riprendere fiato………..e lei ne aveva approfittato per svelarmi i suoi dubbi.
“ Claudio, perché proprio adesso?”.
Io ero indeciso tra l’inventarmi qualcosa sul momento o dirgli la verità ,….alla fine mi ero convinto che era più giusto che fosse lei a decidere..
“ Preferisci sentirti dire una verità che ti potrebbe anche ferire, o una storia di fantasia che col tempo potresti anche incominciare a credere ?”.
“ Mi conosci meglio di chiunque altro ,…per cui vai avanti”.
“ Oggi sono tornato a casa e ho trovato Ester a letto con un altro.
Prima di andarmene.
Ho ridotto molto male lui,….. e forse son stato ancora più duro con lei, ho infatti tirato fuori le peggior cose, per riuscire ad umiliarla e a costringerla a sentirsi una troia , fino ad arrivare ad informandola della mia intenzione di provvedere in tempi rapidi alle clausole del nostro divorzio.
Quanto è successo, …mi ha ridotto al rottame d’uomo che non avrei mai pensato di poter diventare, ……………..e il mio invito di questa sera, pur avendo diverse chiavi di lettura, possiede solo due motivi veramente validi,……… il primo, era il sentire il disperato bisogno di alleviare le mie pene attraverso il conforto ed il calore di donna meravigliosa come te, ……….il secondo era la mia totale consapevolezza di aver preso da tempo uno spazio, nel tuo cuore, ed ero quindi sicuro che avresti accettato senza dire una parola.
Federica si era girata verso di me, si era messa a ridere,…..ma con una naturalezza tale da spazzare via ogni dubbio, dal poter essere la dimostrazione ironica e sarcastica, di come aveva accolto le mie parole.
“ Tu mi stupisci sempre,……..sei veramente un uomo eccezionale,….ma qualche volta, non sei capace di vedere l’elefante che ti sta passando davanti.”.
“ cosa intendi Fede,……..”.
“ Conosco abbastanza bene tua moglie, da non credere che possa averti tradito,…………..ti ama troppo per fare una sciocchezza simile,……..io sono sicura che ci dev’essere di sicuro una spiegazione.”.
Io avevo sbottato ,…… essendo davvero stufo di sentirmi dire da tutti la stessa cosa.”.
“ OH,…Federica …., ma di cosa stai parlando,…..quando sono piombato in camera le i era messa alla pecorina e lui stava per piantarglielo nel culo!,……………Tutti gli state concedendo il vantaggio del dubbio ed esortate me ad andare alla ricerca di una utopica motivazione.
Ma Cazzo!!........è come fossi solamente io, ad urlare a squarcia gola, “ IL Re è nudo”.
“ Non ti arrabbiare,….. siamo qui per star bene. So perfettamente che questa notte la passeremo tutta a fare l’amore,…ma so anche che è una storia non potrà mai avere un futuro.
Per cui , viviamola fino a che non avremo neanche più la forza di alzarci dal letto.”.
Ora mi rendevo conto di quanto potevo ritenermi fortunato, a trovarmi nel sul suo letto, per vivere quell’unico ed incredibile momento di pura trasgressione,……………..ed anche per averla scelta come mia e segretaria, di cui ammiravo soprattutto l’efficienza, la discrezione e la fedeltà assoluta.
E glielo avevo detto anche ad alta voce
“ Sei incredibile,…..mi sento davvero un uomo fortunato.”.
Mi sentivo di nuovo pronto ad agire,……. E lei l’aveva capito al volo.
,Mentre mi giravo, si era messa a quattro zampe dicendomi una cosa che mi aveva lasciato basito.
“Claudio ho voglia di sentirlo nel culo,………..in tutta la mia vita lo concesso solo ad un altro uomo, ma adesso sono contenta di.. offrirtelo anche a te,………… promettimi solo che sarai delicato, ho uno sfintere decisamente piccolo e tu hai una mazza di tutto rispetto”..
Senza perdere un secondo,…….mi ero messo a carponi dietro di lei e avevo incominciato a inumidirlo ed allargalo prima con la lingua e poi con due dita, ero andato avanti cosi per almeno dieci minuti, fino che, mi ero lanciato nel primo tentativo.
L’introduzione del glande, essendo l’azione più difficile e più dolorosa,…….aveva richiesto un tempo infinito, ma poi millimetro dopo millimetro aveva alla fine varcato completamente la soglia , assieme ad una generosa sezione entrata per inerzia.
Federica non aveva emesso un gemito ma mi era bastato il nostro contatto fisico per percepire la sua sofferenza,…………..e di conseguenza farmi bloccare all’istante.
“ Tesoro vuoi che mi fermi,……..io desidero procurarti solo piacere e non certo dolore.”
La sua risposta era stata più che eloquente.
“ Nooo, non mi fai male,……..voglio sentirlo tutto dentrooo,……mi stai facendo impazzirereee,……. continua ti pregoooo, ………non ti fermare!”.
E io avevo accolto con gioia il suo desiderio,…….
Dopo un quarto d’ora che la cavalcavo con forza, aveva finalmente raggiunto l’orgasmo che era stato talmente intenso da farla sembrare in preda alle convulsioni ……….. ed io l’avevo seguita a ruota, eiaculando direttamente dentro di lei.
Sfiniti,….. ci eravamo nuovamente la sciati cadere sul letto, ….ed avevamo appena avuto il tempo di scambiarci un lungo bacio,……prima di lasciarci rapire da in un sonno profondo ed appagato.
AMOLEDONNE 63
CONTINUA
Non ci sarà un posto dove nascondervi etero-tradimenti
Parte 5/9
Ciò che avevamo fondato io ed alberto, era a tutti gli effetti una società di “Contractor”………..Ma, a differenza della “ Black Water” Americana, che non aveva problemi a mettersi in mostra davanti alle telecamere,…………. per attirare l’attenzione di nuovi potenziali clienti,……………….. noi la pensavamo esattamente all’opposto e durante un incarico facevamo di tutto per mantenere l’anonimato.
Questo negli anni,…………… ci aveva permesso di conquistare la fiducia d’importanti personalità in tutto il mondo,…………………che contavano su di noi per evitare qualsiasi forma di pubblicità.
La nostra struttura era composta da sei operatori sul campo compresi noi due, e in quel momento, tre dei nostri erano a Panama,…….. per fare da angeli custodi ad una delegazione Francese.
Dietro di noi, c’erano però, altre undici persone che vegliavano sulla nostra sicurezza, facendo il settanta per cento del lavoro.
Per cui, mi era stato relativamente facile scoprire,….. che coloro con cui chi avevo a che fare, fossero nient’altro che un’accozzaglia di cani sciolti, privi dell’appoggio di nessun “ pezzo da novanta”.
A metà mattinata, mi ero presentato da mio cognato………. Sapevo che c’era perché avevo riconosciuto la sua macchina parcheggiata poco distante,……………….. ma per quanto avessi suonato, non mi era venuto ad aprire, ……..io, avendo però messo in conto anche questa eventualità,………mi ero portato dietro la coppia di chiavi di Ester.
Lo avevo trovato sul divano,……...intento a scoparsi una ragazzina strafatta,…….che non poteva avere più di sedici anni.
Anche lui comunque, doveva essere ben lontano dalla realtà,…. visto che , ero riuscito a far girare le chiavi, aprire la porta e raggiungere la cucina, senza che si accorgesse di niente.
Tutto sommato la sua disattenzione,……… gli aveva però permesso di rimandare , anche se per poco,…….. una lezione di vita che sicuramente non avrebbe mai più dimenticato.
Avevo acceso un fuoco del fornello, per far scaldare il fondo di un pentolino da latte,…….dopo essere poi andato in bagno,……. avevo otturato il Water,…..schiacciando di piatto un rotolo di carta igienica, e avevo bloccato il galleggiante per far scorrere liberamente l’acqua.
Ora si trattava solo di decidere se trascinarlo prima in bagno o in cucina,…….. e alla fine avevo scelto l’opzione numero uno.
Nel momento in cui gli ero arrivato alle spalle , avevo fatto in modo che si accorgesse della mia presenza.
Dopo averlo afferrato per i capelli, non gli avevo concesso un secondo per potersi riprendere dalla sorpresa,……facilitandomi cosi il compito di trascinarlo in bagno.
Con la voce impastata, aveva tentato di fare un minimo accenno di protesta.
“ Ma che cosa vuoi di nuovo da me!”.
La mia risposta era stata al quanto eloquente.
Gli avevo spinto con forza la testa,…. all’interno della tazza ormai piena fino all’orlo, ed avevo aspettato di vedere i primi sintomi d’asfissia prima di rifarlo respirare.
Incurante dei suoi boccheggiamenti, Avevo ripetuto l’operazione due o ter volte, prima di accorgermi dalla giovanissima ragazza,…….che, con aria assente, mi stava fissando dal ciglio della porta.
In tutti i casi, ero sicuro che Gianni fosse ormai pronto ad assecondare le mie richieste, perciò, dopo averla spinta da una parte, ero ritornato in salotto per parcheggiarlo momentaneamente sul divano.
La giovane tossica,……. mi aveva seguita come un cagnolino per poi andarsi a sedere davanti a lui.
Nel suo sguardo allucinato,…… intravedevo più curiosità che preoccupazione,……… sicuramente la sua mente bruciata, stava vivendo la realtà di quel momento, come fosse nuovamente partita in uno dei suoi “ viaggi”.
La mia attenzione era però del tutto concentrata, su quell’essere ignobile, che era stato capace di vendere la propria sorella, per pagare parte dei suoi debiti.
Con calma, dopo averlo girato sulla schiena, gli avevo sfinato la camicia, per poi andare in cucina per recuperare il pentolino che era rimasto per quasi un quarto d’ora sotto la fiamma.
Quando mi ero trovato al suo fianco , gli avevo prima immobilizzato le mani con una spassa fascetta di plastica e poi gli avevo schiacciato con forza un ginocchio sulla schiena.
A quel punto , gli avevo fatto cadere dall’alto l’intero contenuto della brocca, e come per incanto, lui si era immediatamente ripreso.
Con la faccia stralunata aveva iniziato a guardarsi freneticamente in giro come si se fosse trovato per la prima volta in quella stanza, finche non era riuscito a mettere a fuoco la mia faccia.
Era un individuo talmente stupido, da aver avuto addirittura il coraggio di guardarmi con aria risentita e di provare a chiedermi spiegazioni.
“ Ma che cazzo fai ?………”.
“ Zitto!!!!,…….Non fiatare !!!!!!!!!!!!!!Non dire una sola parola!!!!!!!!!”
Pur essendo un idiota conclamato, aveva capito ugualmente,…che la mia richiesta non ammetteva repliche.
Ottenuta la sua totale attenzione, gli avevo parlato con voce neutra,…… ma ogni mia parola era uscita dalla mia bocca quasi sibilando.
“ Sentimi bene, razza di subumano!.......mi sto trattenendo dal massacrarti la faccia , solo perché mi serve che rimanga integra… ma questo non vuol dire che tela caverai senza soffrire.
Ora che aveva iniziato a comprendere, la gravità della situazione si era messo a singhiozzare.
“ Te lo giuro Ivano,…mi hanno costretto”.
Gli avevo risposto con tono feroce
“ Io per Ester mi farei ammazzare anche subito,….e tu invece per rimediare alle tue cazzate, non ti sei fatto nessuno scrupolo a darla in pasto a dei maiali!
“ su dai fai l’uomo coraggioso, …..lo so che fa molto male, ma questo ti servirà a crescere un po’, e ad imparare a prenderti carico delle tue responsabilità”
Dopo aver appoggiato tra le sue scapole,….. il fondello rovente del pentolino,…….lo avevo schiacciato con forza utilizzando la mano libera,…….. che mi ero premurato di proteggere con uno spesso guanto da forno.
Potevo sentire lo sfrigolio della carne, che stava bruciando e impregnando del suo odore l’intero ambiente.
Adesso esigo da te delle risposte chiare e precise,….ci siamo intesi!”.
“ Si,…Si,… ho capito, ti giuro che dirò la verità”.
“ Sei sicuro?, guarda che no mi costa niente , lasciarti lo stesso ricordino dall’altra parte, tanto per dargli un senso di simmetria.
Senza preavviso l’adolescente era scoppiata a ridere, ed io mi ero ricordato di lei solo in quel momento.
“ Tu è meglio che fai la brava, tanto , quando finisco con lui c’è ne anche per te,……. Stai sicura che prima di riaccompagnarti a casa, un bel po’ di sculacciate non te le toglie nessuno”.
“ Allora Gianni,…. torniamo noi…….,
Adesso ti chiederò di farmi una promessa e ti lascio libero di decidere se accettare o non accettare.
Se sarà un si,… molto probabilmente, col il passare del tempo,…… il rapporto tra di noi,….. anche se non potrà mai essere quello di prima,…….. migliorerà comunque sensibilmente.
Se invece sarà un no,….ti prometto che non ti succederà nulla di spiacevole,…..ma da adesso in poi ,….per me, tu non esisterai più,……..e, se fosse anche solo per sostituire una gomma,…… scordati di poter contare ancora mio aiuto ,……
L’ultimo avvertimento che ti do, è certamente quello che lascia spazio alle incognite più rischiose.
Se in futuro proverai ad avvicinarti o anche solo a contattare Ester per telefono, puoi già considerarti un uomo morto.
Ora passiamo alla terza e ultima ipotesi…..
Ottenendo la tua parola , sono fiducioso che manterrai patti,…….
Ma se, pe se per qualsiasi motivo al mondo mi dovessi mai deludere,………potesti andarti a nascondere anche dentro una tana di orsi polari ,…che io riuscirei a trovarti lo stesso,…….. e ti farei talmente soffrire che al confronto ,…il dolore che hai provato oggi,……….lo ricorderai come se ti avessero fatto un magnifico pompino.
Allora cosa hai deciso?”:
“ Accetto tutto, farò quello che mi dici di fare Claudio,……….te lo giuri sulla mia testa.”.
“ Mi bastava un semplice si,….giurarlo sulla tua testa è stata una cosa del tutto lapalissiana”.“Sulla sua faccia era comparsa un’espressione perplessa,….ma io avevo tirato dritto, ritenendo inutile renderlo erudito su un termine, che non avrebbe mai avuto occasione di utilizzare.
“Ora passiamo alle cose pratiche.
Quanti sono?”.
“ Quattro,…… sono in quattro”.
“ Hanno dei padrini che gli danno protezione?”.
“ Chi quelli, ma figurati,.. sono solo dei cani sciolti.”.
“ Sei sicuro?
Non vorrei che le cose si complicassero, solo per non essere andato prima a rendere omaggio e a chiedere la “benedizione di qualche pezzo da novanta”.
“ No, vai tranquillo,…….di questo ne sono sicuro,………..di quelli non frega un cazzo a nessuno”.
“ Molto bene,….un problema in meno,……..…… e bravo il mio ragazzo,………… lo vedi che in famiglia, alla fine, ci si aiuta sempre……….Ora ti spiego cosa dovrai fare per me”.
Dopo avergli dato le mie istruzioni, avevo recuperato la mia giacca ed il giubbotto di Jeans di quella piccola disperata, ed ero uscito tenendola sotto braccio per aitarla a stare in piedi..
Quando eravamo saliti in macchina, gli avevo chiesto il suo indirizzo per riportarla dai suoi,…….….ma ,lei quasi imbarazzata mi aveva risposto.
“ Io non c’è lo un indirizzo, vado a dormire nella prima comune che trovo…se però mi paghi l’albergo, puoi scoparmi quanto ti pare, e se non è troppo grande , me lo puoi mettere anche nel culo.”.
Non gli avevo nemmeno risposto,……
Non mi faceva molta pena, perché la provo solo per chi non ha più speranze di risollevarsi, ma mi si stringeva comunque il cuore a vedere una bella ragazza come lei, ridotta in quello stato.
Invece di tornare direttamente in ufficio, avevo fatto una deviazione di sessanta chilometri rispetto al percorso abituale….e durante il tragitto avevo fatto una telefonata per avvertire del mio arrivo.
Quando avevo spento la macchina,….. lei si era ripresa dal suo torpore,……e si era affacciata al finestrino.
Per la prima volta avevo intravisto un velo di apprensione sul suo viso, ………e non mi ero quindi stupito,……. nel vederla aprire freneticamente la portiera,………. e mettersi a correre verso i primi filari del vigneto che occupava gran parte del pendio.
Non ci avevo messo molto a raggiungerla,….ma avevo comunque preferito fermarmi prima per non spaventarla ulteriormente.
Per riuscire a tranquillizzarla, avevo iniziato a parlarle con voce calma e rassicurante,
“ Tesoro,… prima di tutto non pensi che sia meglio presentarci?....Io sono Claudio”.
“ Come per miracolo lei mi aveva risposto subito.
Nel mio lavoro, avevo già visto centinaia di persone guardarmi con o stesso sguardo ,…….ma solo quello impresso sui volti dei bambini, era diventato a poco a poco, un ricordo cosi straziante da ripresentarsi puntualmente nei miei incubi notturni.
“ Io, mi chiamo Giada,……vuoi farmi del male?”.
“ Assolutamente no,… se avessi avuto cattive intenzioni non avrei di certo perso tempo a fare tutti questi chilometri”.
La mia risposta doveva averla convinta,………..anche se un po’ titubante, aveva infatti iniziato a venire verso di me,……ed io, per esperienza acquisita, …..non gli ero andato incontro.
Quando si era trovata ad un passo da me,……..mi aveva guardato negli occhi e poi mi aveva buttato le braccia al collo, mettendosi a piangere.
Mentre mi stringeva, avevo provato una sensazione completamente nuova!,…………Ero certo che fosse la stessa che poteva provare un padre che abbracciava la propria figlia, per infondergli coraggio e garantirgli la sua protezione.
Gli avevo accarezzato delicatamente una guancia.
“ Ti fidi di me ?”.
“ Si ,…penso di si”.
Non ho nessun diritto di obbligarti ad accettare ,……ma quello che ti sto offrendo, è semplicemente un modo concreto, per riprenderti in mano la tua vita.
Sei una bella ragazza, e i tuoi occhi mi dicono che hai anche l’intelligenza e la determinazione per poterci riuscire,…….
Adesso sta a te decidere del tuo futuro.”.
Gli avevo preso la mano, per fargli capire che il mio interesse era del tutto sincero,……. e l’avevo tenuta stretta fin quando non ci eravamo nuovamente ritrovati nel piazzale dove avevo lasciato l’auto.Di fronte ad esso, c’era una grande casa colonica,……e uomo dalla corporatura massiccia, ci stava già aspettando davanti alla porta.
Dall’aspetto e dall’abbigliamento sembrava il classico contadino, diventato taciturno e scontroso,…….. per colpa della solitudine che lo aveva sempre accompagnato durante il lavoro nei campi.
Ma come si dice,….”l’abito non fa il monaco”, anche se in questo caso,……. la sua chiave di lettura era l’esatto contrario.
“ Giada ti presento Don. Piero,…….credimi ,…di lui puoi fidarti ciecamente,…..in più lui ospita già una quindicina di altri ragazzi che hanno circa la tua età,…… vedrai che non ti sentirai sola.
Se c’è uno che ti può davvero aiutare a tirarti fuori dai guai , è di certo lui”.
“ E tu , non mi verrai più a trovare?, …..potrò ancora vederti?”
“ Giada, non posso prometterti nulla, il mio lavoro mi costringe a stare lontano da casa anche per mesi,……quello che ti posso assicurare è che non mi scorderò di telefonarti per sapere come stai e quando ne avrò la possibilità….stai sicura che ti verrò a trovare”.
Ci eravamo salutati con un lungo abbraccio e lei prima che ci staccassimo mi aveva ancora dato un dolcissimo bacio sulla guancia.
Mentre passavo davanti a Don Piero, avevo tirato giù il finestrino.
“ Don…abbi cura di lei e se ti serve qualche cosa,…..hai solo da chiamarmi come sempre.”.
“ Adesso vai ,…che a lei ci penserò io , maledetto miscredente, la prossima volta vedi di tornare vivo , che abbiamo sempre quelle due bottiglie di chianti da stappare”.
Mentre tornavo indietro, mi sentivo il cuore un po’ più leggero, adesso che l’avevo affidata nelle mani di Don Antonino, ero sicuro che sarebbe riuscita ad uscirne fuori.
Io però mi stavo ancora chiedendo se questo mia buona azione,…… sarebbe stata sufficiente, per pareggiare i conti con il mio tradimento.
AMOLEDONNE 63
CONTINUA
Non ci sarà
un posto dove nascondervi
Parte 6/9 etero-tradimenti
Due giorni dopo, Gianni si era fatto trovare puntuale nel luogo in cui c’eravamo dati appuntamento.
Mentre sorseggiavamo un aperitivo, seduti al tavolo di uno dei bar che affollavano il centro commerciale,…….. gli avevo consegnato la busta che mi sarebbe servita come“ cavallo di Troia”.
Quando ci eravamo separati, io ero tornato in ufficio,….mentre lui si era recato ad un secondo appuntamento.
Ad aspettarlo c’era Carmelo, ed un altro di nome Ettore.’…….che aveva però preferito rimanersene in disparte,….lasciando che fosse il primo a sbrigarsela da solo.
“Dimmi un po’ fallito,……. questa volta ci hai portato qualcosa di sostanzioso, o la stessa miseria dell’altra volta?”.
Gianni, senza dar peso all’offesa, aveva lanciato la busta sul loro tavolo.
,Dopo averla aperta,…… colui che lo teneva in pugno ,lo aveva guardato compiaciuto e poi aveva iniziato a contare le banconote fermandosi però a metà dell’opera.
“ Minchia !....Ma quanti sono? “ .
Gianni aveva risposto con tono laconico.
“ Duemila euro.”.
“ Ma che è,…..hai incominciato a dare via il culo, per avere tutta sta grana?”.
“ No, è un prestito di mia sorella”.
A Carmelo gli si erano rizzate subito le orecchie.
“ Tua sorella, la gran figa, super porca?……..Cazzo Ettore dovresti vederla,…… non ho mai conosciuto nessuna cosi bona e cosi brava a succhiare il cazzo come lei. …..non passa sera senza che non mi debba sparare una sega, pensando al pompino che mi ha fatto,……….e dimmi Gianni,……. come sta?”.
Bene, ormai si è ripresa, ha solo un po’ paura di restare da sola di notte visto che suo marito e ripartito è starà via per almeno quindici giorni”
Ettore non aveva ancora detto una parola , e a parlare era stato di nuovo Carmelo.
“ Cosa !,…….vuoi forse dirmi che lo psicopatico è ripartito e lei e rimasta sola !?
Vieni qui imbecille,…… fatti abbracciare mi hai reso l’uomo più felice del mondo.”
Mio cognato era stato davvero bravo a fargli credere che questa volta,………..era davvero restio a ripetere l’esperienza precedente.
“ No ragazzi non scherziamo,….. una volta va bene , ma se lo rifacciamo, quella stronza è capace di denunciarci”.
“ Lo vedi Ettore…..tu che dicevi che non era vero…….ti sei convinto adesso,……. che questo qui, è davvero un idiota?
Hei zucca vuota!..........non ti ricordi che abbiamo un filmato che la riprende mentre accoglie le nostre minchie nella sua boccuccia d’oro?”
Gianni, per la prima volta,……….si era sentito addosso tutto il peso della sua infamia,……..e stava solo pregando che la mia vendetta, fosse oltre che crudele,…anche umiliante, per un senso di giustizia nei confronti di Ester.
“ C’è lai ancora tu Carmelo?.......O lo hai già fatto girare, su qualche sito?”.
“ Io non ce lo a casa il computer,……..ma non ti preoccupare,……. Lo tengo al sicuro sul mio telefono.
Per adesso, non ne ho fatto ancora niente,………. perché mi serve ancora per divertirmi con tua sorella,………..ma fra un po’,…….stai sicuro che lo venderò al miglior offerente,……..e con una bonazza simile, sai quanti soldi mi daranno!
.Senti,….facciamo cosi…….se ci aiuti a fottere tua sorella,…..io ti scalo cinquecento euro dal debito,…..”
“ Va bene ci sto, ma promettetemi di andarci piano con lei.”
“ Certo come no,……”.
Si era poi rivolto al suo socio, che da quando lui aveva iniziato a parlare ,non aveva mai smesso di guardarlo annoiato.
“ Ettore manchi solo tu all’appello,……… questa volto lasciamo a casa Ciro e andiamo noi due,…vedrai che ne varrà la pena.”.
Tra tutti,….Ettore era quello più riflessivo ed anche più umano,……. alcune circostanze della vita l’avevano portato a fare quello che faceva, ma non ne andava sicuramente fiero.
“ Carmelo, lasciami in pace,…….se mai fosse possibile,……..tu sei ancora più stupido del povero Gianni,….Dopo una vita che ci conosciamo,….. ogni volta devo sempre ripeterti le stesse cose,………… Io porcate simili non le faccio!!”.
In quel momento Io e Alberto eravamo comodamente seduti sul suo Suv, parcheggiato poco distante dal locale,……e una volta tolti gli auricolari gli avevo detto.
“ Questo qua lo lasciamo in pace”.
Alberto mi aveva guardato ridendo.
“ Certo che questo Ettore, ha avuto proprio un gran culo……..
Senza saperlo, si è appena evitato un mare di guai.”.
Un paio di giorni dopo, pur sapendo di non trovarla,……… Gianni era ugualmente andato, con i soliti due energumeni,…. da Ester,………e nel momento in cui aveva suonato il campanello,………… qualcuno dall’interno gli aveva comunque aperto.
I due coglioni,………infoiati com’erano,…… non si erano minimamente insospettiti nel non aver udito rispondere al citofono ,la voce del loro nuovo giocattolo sessuale.
Senza fare tanti complimenti,……. Avevano prima dato una spinta a Gianni per scansarlo dalla porta…….. e poi erano entrati spavaldi, come si fossero sentiti a casa loro.
“ Buona sera bella signora,…….siamo venuti anche noi a farti visita,……….cosa ne dici se vai a lavarti la figa!............scommetto che ti sei già bagnata solo a sentire la mia voce.”
A rivolgersi a mia moglie in quel modo cosi trucido,……. era stato ancora una volta, il solito “chiaccherone,”
Non avendo ricevuto risposta,……i due si erano guardati in faccia,….e con loro somma sorpresa,…avevano visto apparire sulle fronti di entrambi due puntini rossi luminescenti , .,..e nel momento stesso che avevano compreso la loro letale significato,……la loro boria e la loro libidine era immediatamente scomparse.
Ora finalmente, sarei stato io a divertirmi.
Dopo aver alzato la testa, avevano seguito la scia di qui due piccoli raggi luminosi,……fino a trovarsi davanti agli occhi,……….tre individui mascherati.
Mentre Alberto e Diego continuavano a tenerli sotto tiro, con i loro fucili d’assalto, ………….. io mi ero sporto dalla balconata per fare gli onori di casa.
“Salve,…. Benvenuti.
mia moglie si scusa con voi,…….ma purtroppo si è dovuta assentare per questioni urgenti.
Non dovete però preoccuparvi,……… perché, conoscendo i vostri gusti,……… ci ha pensato lei a organizzarvi una festicciola di tutto rispetto”.
Alberto, mi aveva consegnato la sua arma ed era sceso al piano di sotto.
Dopo essergli passato alle spalle, ……gli aveva rifilato, un calcio a ciascuno dietro la rotula per farli inginocchiare,…… gli aveva poi ordinato di svuotarsi le tasche ,…ed in fine gli aveva legato le mani dietro la schiena,….. con delle robuste fascette di plastica.
Ciro , sentendosi ormai in trappola, si era messo a piagnucolare.
“ Carmè,…che ci fanno adesso?”.
Con il volto stralunato, aveva poi iniziato a guardarsi in giro, nell’infantile speranza di trovare un’utopica via di fuga.
Ma quando si era accorto che anche io e Diego eravamo ormai giunti a pochi metri da lui,…… era riuscito, ancora a dire …..“ Minchia Carmè, mi sto cagando sotto dalla paura!”.
Essendo totalmente immobilizzati,…….. si erano fatti infilare in testa i cappucci neri senza reagire,……….e non avevano neanche opposto resistenza quando li avevamo trascinati fino alla camera degli ospiti prescelta.
Quando mi ero trovato davanti alla sua porta, avevo semplicemente detto ad alta voce.
“ Allora ragazzi siete pronti?”.
A quel punto , dopo averla spalancata, li avevamo fatti ruzzolare all’interno,…………ed io, mentre la richiudevo mi ero messo a ridere crudelmente.
“ O.K, divertitevi,….sono tutti vostri.”.
Quando i cappucci erano caduti a terra,………. si erano trovati in compagnia di tre ragazzoni dalla pelle scura, che pur di ottenere i permessi di soggiorno che gli avevo promesso………avevano già provveduto a far raggiungere la massima erezione ai loro enormi membri ed erano pronti a fare del loro meglio per soddisfare la mia richiesta.
Mentre ci arrivavano forti e chiare,…. le suppliche e le urla di dolore, ……noi ci eravamo accomodati in salotto a bere del Rum e a guardare un gran premio di Formula 1, che ci eravamo persi.
Ad un certo punto però,….gli strilli erano saliti talmente di tono, da obbligarmi ad alzare al massimo il volume del televisore, prima che potessero udirli anche i vicini.
Dopo circa due ore,……. Alberto aveva iniziato a guardarmi con aria preoccupata,
“Claudio , direi che sia l’ora di fermarli , prima che gli facciano uscire l’uccello dalle orecchie”.
“ Mi sa che hai ragione,……. Se ci danno ancora un po’ dentro, finisce che invece di portare all’ospedale quei due poveracci, ci presentiamo al pronto soccorso con due ciambelle con la testa .”
I tre neri erano scesi ancora mezzi svestiti, avevano ringraziato e poi se ne erano andati soddisfatti, con la loro utilitaria.
Quando eravamo saliti a controllare ,….lo spettacolo che ci si era presentato davanti, era decisamente “Pulp”,…..il lenzuolo bianco del letto matrimoniale, era ricoperto di chiazze di sangue e da residui di feci.
I due che erano passati da potenziali stupratori, a vittime dello stesso crimine, si erano raggomitolati uno accanto all’altro dietro le tende sella finestra, e ci eravamo dovuto impegnare non poco, per convincerli che gli orchi cattivi erano andati via e che eravamo solo intenzionati a portarli all’ospedale. Per rassicurarli gli avevo dello in tono amichevole.
“ Allora Carmè,…….raccontami un po’,……….. come si sente una persona indifesa, dopo essere stata umiliata e stuprata?”
Come immaginavo non avevo ricevuto risposta.
“Adesso vi diamo una lavata e poi Gianni vi accompagna al pronto soccorso, ….e non prendetevela con lui, perché siamo stati noi a costringerlo a parlare
.Prima di andare dobbiamo però ancora chiarirci su alcuni punti.
Avete già immesso in rete il filmato? ………mi raccomando,….. fate attenzione a come rispondete!.............non sto a dirvi a cosa andreste in contro se mi mentite”.
“No,….lo giuriamo,…. Non abbiamo messo niente su internet.”
“Mi sta bene,……e ora ascoltatemi con molta attenzione….. se mai venissi a sapere che vi è tornata la voglia di pronunciare anche solo il nome di mia moglie,………. vi faccio rifare non un’ora,…. ma un intero pomeriggio di “Bumga Bumga”, con i vostri nuovi fidanzati.”.
Se poi sarete cosi masochisti da voler cercare la vendetta, sia chiaro da subito…….. che ne pagherete le conseguenze.”
Anche se erano semi svenuti,…….. quando gli avevo fatto passare davanti agli occhi alcune fotografie che riproducevano immagini di guerra davvero scioccanti,…. In cui noi raffiguravamo sempre in primo piano,…..…….. si erano quasi messi piangere, scuotendo le teste freneticamente, in segno d’assenso.
Soddisfatto,….mi ero prima fatto aitare a trascinarli fino ai bordi del prato all’Inglese che circondava la villa,……………e poi dopo essere andato a recuperare uno dei tubi collegati ai rubinetti dell’acqua,……..ci eravamo dati il turno per togliergli di dosso tutto il marciume accumulato, comprese le grandi chiazze di sperma ormai essiccato.
Dopo averli visti andare via …….mi ero rivolto ad Alberto,
“ Fatto tutto?”:
“ Si”:
“il filmino?”.
“ Certo, non ho dovuto nemmeno aprirlo per trovarlo e cancellarlo,…lo ha salvato sotto con un sostantivo che non sto nemmeno a dirti.”
“ Al riguardo delle intercettazioni ?“.
“Fortunatamente hanno dei modelli abbastanza recenti,….. per cui mi sono bastati cinque minuti, per sistemarli”.
In avevo da togliermi ancora un sassolino dalla scarpa,……… per potermi sentire pienamente soddisfatto della mia vendetta.
Oltre a volergli mandare un chiaro messaggio, per fargli capire che eravamo in grado di fare tutto ciò che volevamo,…desideravo ardente che vivessero anche loro l’angoscia nel sapere che le loro mogli si trovavano in serio. Pericolo.
Dopo una ventina di giorni, la telefonata che attendevamo fra Ciro ed Ettore era finalmente arrivata.
“Ciao Ettore, ho fatto che prenotare io, ……si,…… si il solito tavolo stai tranquillo,………no,….. ho prenotato solo per sette,…….lui non se la sente ancora di uscire….. sono andato a trovarlo ieri , ed ancora messo abbastanza male,….no di quello non c’è problema,…dall’altro occhio riesce già a vederci ,…non ti preoccupare,…….comunque viene Assunta,……si, è proprio cosi,……ha paura anche della sua ombra,……quindi manda la moglie a controllarci………ok, ti lascio ,….ci vediamo Domenica prossima.”.
AMOLEDONNE 63
CONTINUA
Non ci sarà un posto dove nascondervi etero-tradimenti
Parte 7/9
Avevamo fermato il furgone, in una rientranza della strada, a circa un centinaio di metri dal ristorante,…..ed eravamo poi rimasti in attesa.
Alla fine, verso l’una,……. avevamo finalmente visto sfilaci a fianco,…….. le due Macchine che stavamo aspettando.
Invece di partire subito, avevamo dato ancora il tempo ai passeggeri di scendere dalle autovetture,……fatto questo, Diego aveva acceso il motore,…….eli aveva raggiunti in pochi secondi.
Il piazzale era in terra battuta,……..per cui, quando si era trattato di rallentare… , il nostro autista, non volendo attirare l’attenzione di chi era dentro il locale,………….. aveva pigiato dolcemente il freno, cercando di alzare meno polvere possibile e ridurre al minimo il rumore provocato dall’attrito tra le gomme e le minuscole pietre.
Si era fermato esattamente davanti alle loro auto, riuscendo cosi a coprirle entrambe dalla vista di qualche eventuale curioso.
Un secondo dopo, la spensierata combriccola,………..aveva visto scendere , due individui incappucciati con addosso una mimetica nera, che gli puntavano addosso due mitragliette “Ingam cal. 45”
Una delle signore aveva tentato fuggire ma Alberto era stato come sempre, pronto a scattare e a riportarla indietro tenendola per un braccio.
Per evitare altri tentativi del genere,…..gli avevo parlato con un tono duro, che non ammetteva repliche, puntandogli contemporaneamente contro, l’indice della mano.
“ Se non volete finire tutti quanti morti ammazzati, Basta con queste cazzate!............e adesso,…..Tu, Tu, e Tu, salite velocemente sul furgone.
L’unica donna tra le quattro presenti,………. che non era stata additata, …….era intervenuta per puro senso di appartenenza
“ Ed io cosa faccio?”
“ No tu resti qui, ……….e se non ti portiamo via con le altre è solo per merito di tuo marito.”.
Le tre si erano a quel punto, rassegnate a salire senza fare resistenza,……e quando Alberto aveva chiuso il portellone laterale,………io mi ero ancora soffermato qualche secondo con i loro mariti.
“ Penso che la mia voce la conosciate già per cui non servono ne le presentazioni ne ripetervi cosa può accadere,….in questo alle vostre mogli,….. se cercate di seguirci o di andare a denunciare il rapimento.
Comunque non dovete preoccuparvi,……. ve le riportiamo fra qualche giorno………….. e poi cercate di capire………………….In fondo siamo dei bravi ragazzi,…………ed è quindi normale che faccia piacere anche a noi divertirci con le donne degli altri.”.
Quando eravamo ripartiti, gli avevo ancora dato un’occhiata dallo specchietto, e dopo averli visti,…..soli ed impotenti,……. in mezzo alla polvere sollevata di proposito,………… e le loro facce da poveri coglioni,………..avevo sorriso compiaciuto.
La parte destinata al trasporto merci,………. per motivi di “lavoro”,……..conteneva due poltroncine per lato ed un’altra attaccata al retro della cabina.
Le signore si erano quindi potute sedere comode,………ma come era prevedibile,……… questo non era di certo bastato ad alleviare la loro ansia.
Diego era rimasto dietro con loro e si era tolto il “ Balaclava” rimanendo viso scoperto,……….. e a quel punto, la prima a parlargli era stata la moglie di Ciro.
“ Volete farci del male?”.
Lui gli aveva risposto con tono calmo e gentile.
“ Assolutamente no Signora, ….anzi siamo mortificati per il disagio che vi stiamo provocando”.
Era poi stata la volta di Assunta ,…….. la donna del capo.
“ Possiamo sapere almeno il motivo di questa specie di sequestro?”.
“ Voi, in tutta questa storia, non c’entrate assolutamente niente,….a differenza di quei maiali dei vostri Mariti.
Vi terremo con noi per qualche giorno, giusto per il tempo necessario per farli stare un po’ sulle spine,…………ma vi posso garantire che non sarete affatto scontente della permanenza.”
“ Cosa centrano i nostri mariti?...........”.
Diego, senza tralasciare alcun particolare, gli aveva raccontato ciò che era stata costretta a subire Ester.
Dopo ascoltato con attenzione,……. tutte e tre,……… anche se in modo diverso,…….. erano rimaste inorridite e sdegnate di quello che avevano fatto alle loro spalle.
Assunta si era trattenuta a stento, dallo sputare in mezzo ai suoi piedi.
“ Che gran pezzo di merda …, io da stupida, ho sempre creduto che fosse un uomo onesto proprietario di un “compro oro”,………
E tu Silvia sapevi dei loro traffici?”:
“ Si, qualcosa sapevo,…….. sai com’è,….. le voci girano,……. Ma tu sai benissimo che io ho vissuto per anni nella miseria più nera,………. e quando Ciro mi ha chiesto di sposarlo, non ci ho pensato due volte, per il semplice motivo, che quel gradasso mi avrebbe finalmente permesso di fare una vita decente”.
Diego in quel momento era però totalmente concentrato ad osservare ,…….l’unica tra loro che non aveva ancora aperto bocca.
Delle tre era sicuramente la più giovane,…e sembrava addirittura compiaciuta della situazione,…..dava infatti l’impressione di una persona che si era appena liberata da un qualcosa di opprimente.
Assunta si era rivolta a lei, in modo affettuoso.
“ Tu cosa ne pensi Elena?”
Per la prima volta , Diego era riuscito a vedere completamente il suo volto e ne era rimasto folgorato,……. avendo intravisto nei suoi occhi quella luce che cercava da tantissimo tempo.
“ Cosa vuoi che ti dica Assunta,…..io l’avevo già capito anni fa, ma tu sai benissimo come è fatto Carmelo,…….. se voglio evitare le botte devo stare zitta,…… tanto per lui io sono solo, la sua sguattera e la sua carne da letto.”.
Sentendo quella rassegnata confessione, Diego aveva provato un’improvvisa fitta al cuore.
Com’era possibile che una splendida creatura come lei ,…..non avesse ancora trovato il coraggio di ribellarsi a simili vessazioni………
Durante il resto del viaggio i loro sguardi si erano spesso incrociati…..e senza neanche doverselo dire, avevano dichiarato una all’altro, il proprio desiderio di conoscersi.
il luogo prescelto per il loro soggiorno, era una rinomata località montana, ma non essendo ancora iniziata la stagione invernale, era ancora semideserta.
Quando erano scese, si erano aspettate di trovarsi in mezzo alla campagna davanti a un casolare abbandonato, invece di fronte a loro si era materializzata una magnifica baita completamente ristrutturata, che si trovava ai margini di un fitto bosco di abeti.
Visto che era di mia proprietà, mi ero sentito in dovere di fare io da anfitrione.
“ Prego signore accomodatevi.”
Avevo riservato una camera per ognuna di loro, e quando erano entrate avevano trovato sul letto tutto ciò che gli sarebbe servito durante quel breve soggiorno.”
Dopo aver atteso pazientemente che si mettessero a loro agio,….mi ero soffermato a dirgli ancora un paio di cose prima di andare via.
“Potete disporre di tutto ciò che volete,…. e in cucina , i due frigoriferi sono riforniti di tutto.
Ancora un’ultima cosa,………ci siamo tolti i passamontagna, solo perché vi ritengo donne intelligenti,……..Immagino infatti che abbiate già capito…… che se in futuro vi verrà in mente di fare qualcosa che ci può nuocere,…….. noi non ci faremo nessuno scrupolo a punirvi severamente “
Ora vi lascio in buone mani, vi assicuro che Diego sa il fatto suo,
E in effetti, si erano dimostrate molto più intelligenti dei loro consorti e avrebbero vissuto quei giorni di “reclusione”, come fossero state in vacanza.
Diego a soli vent’anni,… si era arruolato nei paracadutisti della legione straniera,…..e durante la sua permanenza in Somaglia,…… si era perdutamente innamorato di una giovane infermiera in servizio presso il loro ospedale da campo,…….si erano dichiarati amore eterno e si erano ripromessi di sposarsi non appena fossero rientrati in Francia .
Tre mesi dopo lui stava rientrando da un pattugliamento, quando erano stati avvertiti via radio,….che loro base era stata soggetta a diversi colpi di mortaio.
Quando era sceso dal suo mezzo, si era precipitato verso il centro medico, ma un suo commilitone l’aveva fermato al volo,…. lui era comunque riuscito a fissare con lo sguardo,………un punto preciso dove, al posto di cosa c’era prima,…. Ora si vedeva solo un grande cratere che ospitava i frammenti di quella che era stata una sala operatoria.
Non l’avevano nemmeno fatto entrare nella tenda dove erano state ricomposte le salme,……e lo avevano fatto per il suo bene, perché il volo di Valery non era più riconoscibile.
d’allora, anche se aveva avuto diverse storie occasionali e fossero ormai passati dieci anni,…… lui non era più riuscito ad offrire il cuore a nessun’altra donna.
Ma adesso per prima volta,……aveva intravisto negli occhi di Elena, uno spiraglio di luce, che avrebbe potuto riportarlo a credere nell’amore.
La prima sera, quasi come si fossero dati un appuntamento, si erano entrambi ritrovati sotto la tettoia dell’ingresso.
Quando lei era uscita all’aperto, aveva trovato Diego, comodamente seduto su un divano a dondolo.
“ Posso sedermi?”.
“ Certo,…. un panorama cosi, non vorrai mica perdertelo!”
Mentre si accomodava accanto a lui, era stata rapita dalla sua risata, sincera, e rassicurante,…..anche se i suoi bellissimi occhi , non riuscivano a nascondere le ferite del passato.
Diego invece si stava convincendo,……, che solo l’intervento di un’entità misteriosa,….. sarebbe stata in grado di rendere cosi perfetto il momento, del loro primo incontro.
Il fresco della sera era del tutto tollerabile,…………. e il profumo della natura inebriava le narici…………. Anche la luna piena stava facendo la sua parte, illuminando i rilievi delle montagne fino a farli sembrare sovrapposti, al panorama che gli faceva da sfondo.
Ma ciò che veramente toglieva il fiato,…… era il cielo nero come il petrolio,…………….. in cui delle piccole nubi bianche, che apparivano qua e la, come batufoli di cotone lasciati cadere alla rinfusa,……………… s’inframezzavano al riflesso delle stelle che era talmente abbagliante, da permettere di riconoscere immediatamente anche le costellazioni più lontane.
Erano stati più di un’ora a parlare quasi sempre della loro vita, e quando si erano salutati, era stato impossibile per tutti e due,……… sottrarsi dalla voglia di lasciarsi andare in bacio appassionato, che valeva più di mille parole.
Si erano rivisti anche la sera dopo e anche in quell’occasione non si erano spinti oltre al bacio della buona notte.
Ma la terza sera , Elena si era decisa a prendere l’iniziativa.
Si era fermata davanti alla porta della sua camera, aveva fatto qualche lungo respiro,…….e poi si era voltata verso Diego che la seguiva, ,……
Quello che aveva visto nei suoi occhi gli era piaciuto, per cui , senza darle il minimo preavviso, lo aveva baciato, con un trasporto che aveva mai donato a nessun altro e alla fine aveva allontanato le sue labbra,……..solo per sussurrargli in un orecchio.
“ Diego , questa notte non lasciarmi sola.”.
Lui gli aveva passato delicatamente la mano tra i capelli e poi gli aveva dato un tenero bacio sulla punta del naso.
“ Aspettami qua, non scappare,…”
Nel momento in cui stava per allontanarsi,……lei gli aveva però afferrato il braccio, facendolo nuovamente girare nuovamente verso di se,……..e dopo averlo fissato intensamente , aveva appoggiato le sue labbra contro le sue,……ed entrambi si erano lasciati trasportare dalla passione mentre si scambiavano un lunghissimo bacio.
Alla fine Diego, gli aveva dedicato un sorriso in cui erano racchiuse tutte le sue aspettative per un loro futuro condiviso,……….. ed era poi scappato via a fare ciò che lei aveva piacevolmente interrotto
Era ritornato, con in spalle il suo copriletto……e quando si era trovato nuovamente accanto a Elena,….. l’aveva presa per mano ed erano usciti insieme all’aperto.
“ Se davvero desideriamo farlo, sarebbe davvero assurdo rinchiudersi fra quattro mura, quando sappiamo cosa c’è li fuori ad aspettarci”.
Ad appena un centinaio di metri dall’abitazione, avevano trovato un prato leggermente scosceso che sembrava fatto apposta per chi desiderava esprimere il proprio amore.
Si erano spogliati a vicenda, baciando ognuno, la parte che aveva appena messo a nudo,………….poi Elena aveva preso l’iniziativa salendogli a cavalcioni e incominciando a muoversi lentamente, ma con un ritmo incredibilmente eccitante.
Lui non ci aveva messo molto, a doversi impegnare per trattenere l’orgasmo e lei l’aveva capito.
“ Diego, ho voglia di sentirti venire dentro di me…….Fai presto non riesco più a resistere.”.
Quella rassicurazione, lo aveva liberato dall’imbarazzo, come una bottiglia liberava lo spumante quando gli si toglieva il tappo………e lei aveva accolto con gioia il calore e la morbidezza del suo sperma.
, mentre si stavano abbracciando,…………… sopra di loro , una piccola nuvola di passaggio,……… aveva iniziato ad oscurare la luna,………e Diego ne aveva approfittato per voltarsi verso di lei.
“Elena, a me sta bene qualsiasi risposta vorrai darmi, ma esigo che tu sia veramente sincera, perché non avrei più la forza di rimettere insieme nuovamente i cocci del mio cuore.
Ora te lo chiedo seriamente,………Ce la fai a lasciarti tutto alle spalle e rifarti una vita con me?”.
Lei, aveva immediatamente avvertito dei forti crampi allo stomaco e gli stava iniziando a mancare il fiato ,……………ma quello che Diego gli aveva appena proposto, era troppo importante,………. per non trovare la determinazione necessaria a rispondergli.
“ Diego, non sono in grado di assicurarti che funzionerà,………..ma ti posso giurare che sei entrato nella mia mente, nel momento stesso e ti ho visto finalmente il viso dopo esserti tolto il passamontagna e sono poi bastati pochi altri giorni per accadesse la stessa cosa anche dentro il mio cuore.”.
A testimoniare la sua onestà d’animo e la sua commozione,……… erano iniziate a scendere dalle sue palpebre le prime lacrime .
Mentre lei stava continuando a piangere,……Diego, era rimasto a lungo a fissarla,………ma non certo per rendere più frustrante l’attesa.
.Era un uomo dall’intuito formidabile, …….e sapeva di non poter mettere in gioco la sua vita,…… commettendo un errore dalle conseguenze devastanti.
Ma ora che davanti a se c’era il suo viso implorante,….si era convinto ,……….. che tutto ciò che gli aveva confessato al riguardo dei sentimenti che provava per lui,………….rispecchiavano assolutamente la realtà.
Non era riuscito a distogliere il suo sguardo nemmeno quando,………. mentre gli posava delicatamente le mani sulle guance,………. anche i suoi occhi avevano iniziato a gonfiarsi di quel liquido salato.
Nessuna frase al mondo avrebbe potuto cementare in miglior modo la promessa che si erano fatti reciprocamente.
Diego, senza più indugiare,……. l’aveva adagiata sul morbido tessuto e gli era scivolato tra le gambe,…………. percependo immediatamente i suoi fremiti di passione.
All’interno della villa, davanti a una finestra del piano rialzato,……… Assunta e Silvia, erano rimaste a guardarli per tutto il tempo,………..quest’ultima , ad un certo punto, si era talmente eccitata, da aver iniziato a toccarsi,………ma appena l’amica se ne era accorta,….l’aveva fulminata con uno sguardo severo.
“ Ma sei proprio una troia incorreggibile!,……..non ti fermi davanti a niente pur di godere,……non ti accorgi che quello è vero amore?”.
Silvia per la prima volta, si era vergognata profondamente della sua indole trasgressiva al riguardo del sesso.
“ Scusami,…hai ragione,…. sono proprio una gran puttana e loro non meritano questo.”.
Definire infatti il loro incontro, un classico “colpo di fulmine”, era assolutamente banale e riduttivo,…………….infatti era l’esempio lampante,…….di un’unione di due anime sopperenti che avevano finalmente, trovato la propria anima gemella, per cui valeva al pena di ricominciare a credere nell’amore.
AMOLEDONNE 63
CONTINUA
Non ci sarà posto dove nascondervi etero-tradimenti
Parte 8/9 Epilogo
Le avevo accompagnate personalmente con la mia auto, e la prima a trovarsi davanti al portone di casa era stata Assunta , prima che allontanasse dal finestrino, gli avevo ancora rinnovato le mie scuse, e lei mi aveva risposto in modo amichevole.
“ e scusarti di cosa, ci hai regalato dei giorni bellissimi ed era una vita che non mi sentivo cosi bene. …….Inoltre abbiamo avuto il modo di conoscere dei veri signori e visto che di questi tempi è già un miracolo incontrarne uno, figurati come ci siamo sentite a conoscerne quattro…..”
Quando aveva suonato il campanello , suo marito si era precipitato ad aprirgli.
“Assunta, amore mio , ti hanno fatto del male?,…… Ti hanno toccata?”.
“ Ma che cazzo di uomo sei?..... La prima cosa che ti viene in mente di chiedermi,….è se mi hanno toccata?”.
“ No,…non mi hanno fatto assolutamente niente!,…..sono stati dei veri gentiluomini,…loro!!………..E se proprio vuoi saperlo , ho sperato fino all’ultimo che lo facessero.”
Lui , aveva reagito nell’esatto modo che lei si aspettava.
“Ma cosa stai dicendo brutta Troia,….”
Lei, lo aveva freddato all’istante.
“ Alla fine della fiera, hai ancora la faccia tosta di incolpare me di tradimento!........Molto bene,……..avevo deciso di darti ancora la possibilità di confessarmi tutto spontaneamente,…..ma visto che mi hai dato l’ennesima prova della tua ipocrisia e di quanto sei bugiardo,………….penso che sia arrivata l’ora mettere le carte in tavola”.
Senza preavviso, gli aveva tirato un ceffone , lasciandolo basito a bocca aperta.
“ Sentimi bene razza di coglione,….da oggi in poi,…… dovrai fare quello che ti dico io, senza se senza ma,……. So tutto del tuo stupro nei confronti di una signora che può denunciarti quando vuole ma preferisce mantenere l’anonimato.
Ora hai due scelte,……. o accetti le mie condizioni o finisci in galera.”.
Quasi contemporaneamente,……in un alloggio poco distante,…….Ciro stava subendo il medesimo ricatto da parte di sua moglie ma a differenza di Assunta, aveva reagito fisicamente i modo del tutto diverso.
Chiaramente ,…anche lui ne aveva subito il contraccolpo,….………. e Silvia ,……. guardandolo dall’alto in basso , si era trovata davanti ad un cane bastonato, pronto ad accettare le sue nuove regole.
Per metterlo subito alla prova,……. lo aveva richiamato ai suoi doveri.
:Adesso smettila di mugugnare,….vieni di la e renditi utile.”.
Mentre si spostava verso la camera da letto , aveva voluto dargli il colpo di grazia, dicendogli con la giusta tonalità di voce, che avrebbe permesso di capire e non capire.
“ Ti è piaciuto farti inculare?.”.
“Scusa non ho capito, cosa hai detto?”
“ No niente,……..ti ho solo detto ,…..di non essere dispiaciuto, che ti voglio consolare.”.
Dopo essersi tolta le scarpe, si era sdraiata sul letto ancora completamente vestita,…….e poi lo aveva chiamato a se, sollevando giusto la gonna fino alla vita.
“ Allora cosa aspetti , sfilami le mutandine e datti da fare!”.
Ciro, era stato preso talmente i contropiede da inginocchiarsi fra le cosce della moglie,……..permettendosi di fare un’unica e timida recriminazione.
“Ma Silvia,…almeno vattela a lavare, mi arrivano certe vampate,……”
“ Ma io lo sto facendo solo per te,...... Visto il maiale che sei ,….sono sicura che che non aspetti altro che crogiolarti nel fetore di una sorca.”.
Con lei che gli teneva premuta al testa con la mano,…..Aveva continuato a leccarla fino a quasi slogarsi la mascella,………poi Silvia si era girata , mettendosi a quattro zampe,….e lo aveva incitato a penetrarla.
“ Non ci provare a venire prima di me e non farti la fantasia di prendermi il culo,…….hai capito!”.
Lui completamente sottomesso,….aveva accettato le sue richieste.
Erano poi giunti all’apice dell’amplesso.
“ Dai sbattimi forte che sta per godere,…. “
“ Anche io sto per venire…..”
“ Guai se succede!.......Resisti!”.
Alla fine Silvia era stata travolta da un formidabile orgasmo, nato più che altro dalla gratificazione che gli avrebbe dato la sua prossima mossa.
Non appena si era accorta che anche suo marito era ormai prossimo all’appagamento,……si era svincolata dal suo abbraccio,….ed era scesa dal letto.
“ E adesso tirati una sega pensando alla poveretta che hai molestato!”.
L’unica a non presentarsi a casa era stata Elena.
la mattina seguente, Ciro aveva telefonato ad Assunta.
“ “ Assunta, sono Ciro, ma tu sai dove si è cacciata quella puttana di mia moglie?”.
La donna gli aveva risposti seccata.
“ Sentimi bene idiota,…prova con ” Chi la visto “,…….io in questo momento penso solo ad escogitare il modo migliore per fargliela pagare a mio marito,…..per cui vedi di non rompermi più i coglioni.”.
In tutti i casi,…….non si era poi dovuto scomodare più di tanto per avere sue notizie.
Circa un’ora dopo aveva ricevuto un messaggio video sul telefono,…in cui compariva Arturo col viso coperto,…..
“ Ciro è inutile che ti dica sei un testa di cazzo, perché te l’avrà già detto una marea di gente……………….per cui chiama a raccolta quei pochi neuroni che hai nel cervello, …e ascoltami attentamente,………..Giovedi mattina alle undici precise, fatti trovare puntuale a casa tua.
Riceverai la visita di un nostro legale, ………Avrà con se, tutti i documenti necessari per aprire la pratica di divorzio con tua moglie.
Ti consigliamo vivamente di firmarli, in caso contrario, una queste mattine ti sveglierai nudo e legato all’interno di un box,….. in compagnia di uno stallone, eccitato dall’afrore di cavalla che ti troverai addosso.”.
Il secondo video era apparso in vece sul telefono di Ettore.
“ Ettore ,tu sei l’unico tra voi quattro cazzoni, ad averci dimostrato di avere un po’ di sale in zucca, per cui lo diciamo a te perché tu possa poi infirmare gli altri.
Il debito di quel miserabile di Gianni ve lo saldiamo noi,……… tutto sommato è una cifra assolutamente irrisoria, per i capitali di cui disponiamo.
Ma se vi azzardate ancora a prestargli un solo un euro, preparatevi pure all’idea di dover morire” .
Tre mesi dopo, io ,Alberto e Diego , ci trovavamo a festeggiare il lieto fine, di quella brutta avventura ,………. nel miglior ristorante della località in cui Elena aveva già soggiornato.
Durante quel periodo,……avevo fatto di tutto per sistemare le questioni che avevo lasciato in sospeso,……a iniziare dal recuperare totalmente la fiducia di Federica,…… dimostrandogli in forma platonica, tutto l’affetto che provavo per lei.
Ero addirittura riuscito a trovare anche il momento giusto ed il coraggio di confessare ad Ester la nostra avventura di una sola notte,…….
Lei, inizialmente aveva masticato amaro, facendo fatica ad accettare quello che a tutti gli effetti, era stato un vero e proprio tradimento,…ma intelligentemente,……. aveva anche capito che in quel momento, il mio stato d’animo,……………….. doveva essere stato simile a una barca sorpresa da un uragano mentre stava navigando in un mare fatto di alcool,……………………perciò, alla fine , era riuscita a perdonare entrambi.
Per ricompensare la sua fiducia e la sua ennesima prova d’amore,……… poche mattine dopo,…..gli avevo comunicato la decisone, che avevo preso,……. in merito a ciò che lei aspettava da tempo con ansia,…………………..
Non sarei più andato in giro per il Mondo a rischiare la vita,…….. ma avrei iniziato a seguire il lavoro dall’ufficio,…… soprattutto per rimanere fedele alla mia promessa di stare sempre accanto a lei.
Ora tutti e tre ci sentivamo felici ed in armonia con noi stessi, per come erano andate le cose, ……… e in quel momento stavamo guardando con orgoglio le nostre compagne,………. che si stavano allontanando dalla sala, per andare a fumare una sigaretta prima del dessert.
Ormai la nuova arrivata era entrata nei loro cuori, ma anche lei,…. da parte sua,……. aveva fatto di tutto per farsi voler bene.
Era felice come non lo era mai stata in vita sua,……
Qualche sera prima,…. Diego gli si era inginocchiato davanti,…e gli aveva appoggiato sulla mano, una piccola scatola in velluto blu,.
Aprendola,….era rimasta sconvolta dalla sorpresa, quando si era accorta che custodiva un bellissima montatura di un anello con sopra incastonato un diamante favoloso.
Lui a quel punto gli aveva semplicemente detto.
“ Elena , per poterlo ufficializzare,….. dovremo aspettare i tempi pratici del tuo divorzio ,………….. ma con il cuore in mano , voglio chiederti da subito,….. se te la senti di condividere con me il resto della tua vita.”
Lei gli aveva urlato un “ SI!!!” che gli arrivava dal profondo dell’anima e con le lacrime agli occhi, gli aveva dimostrato di appartenergli totalmente, con un lungo un bacio pieno di passione.
Mentre ora erano tutte e tre appoggiate alla staccionata della scala d’ingrasso,…….Giulia ne aveva offerta una ad Ester, ma lei aveva rifiutato.
Le altre due, si erano prima guardate sorprese ,…ma poi essendo donne, ….si erano girate verso di lei e gli avevano sorriso.
A confermare la loro intuizione, sarebbe bastato osservare il suo volto, molto più luminoso del solito.
Ma Ester era entusiasta di poterglielo dire a voce.
“Si,…..è proprio cosi,….aspetto un bambino,…..e Claudio ancora non lo sa,….preferisco attendere di trovarmi nel letto e di fare l’amore con lui , prima di dirglielo.
FINE
AMOLEDONNE 63
Non ci sarà posto dove nascondervi etero-tradimenti
Parte 9/9
Considerazioni finali
AMOLEDONNE 63
Come ho detto all’inizio,…io sono l’ultimo arrivato, …….e non intendo quindi attirare in nessun modo le vostre ire,…… ne tanto meno innescare inutili polemiche,……….nello stesso tempo però desidero essere un libro aperto nei vostri confronti per un semplice motivo………
Vi immaginate che appagamento potrei avere, nel ricevere i vostri commenti, sapendo che sono tutti basati su cose puramente inventate?
Detto questo, vorrei approfittare del vostro aiuto,………… per comprendere il motivo per cui il 95% dei racconti inerenti ai tradimenti,……debbano puntualmente terminare con il trionfo di una donna che ha avuto il grande merito ,di tradire un povero né stato quello del mio primo vero amore
Tutta la mia solidarietà va a coloro che hanno sofferto le pene dell’inferno, dopo aver scoperto l’adulterio delle loro mogli,………..e questo per la semplice ragione, che a una donna anche solo passabile,…..gli basta far vedere un ciuffo di pelo, per trovare subito un esercito di uomini pronti a soddisfare le sue voglie.
Cosa ben diversa è Invece quando tocca all’uomo fare in modo che qualcuna si renda disponibile a soddisfare le sue.
Vi confesso che è proprio questa disparità a riportarmi alla mente, i miei giochi d’infanzia,………..che mi vedevano sempre schierato dalla parte degli “indiani”.
Da tutto questo,……qualcuno poterebbe anche trarne due considerazioni differenti.
La prima,……. che io faccia parte della categoria dei “ cornuti” ma che ci crediate o no,………l’unico tradimento di cui sono certo,… è stato quello del mio primo, grande amore,………….di cui comunque devo assumermi la colpa,………………………visto che lei lo ha fatto per pura disperazione , nel momento in cui ha capito che la mia mente ed il mio cuore,…….erano ormai rivolti verso un’altra ragazza.
Se sia successo altre volte, questo non lo so,….personalmente lo ritengo improbabile,…..in tutti i casi ormai è acqua passata,…………ma dovesse però accadere adesso,……. state sicuri che non me ne starei con le mani in mano a subire passivamente una tale umiliazione.
Sicuramente vi verrà anche automatico pensare, che io sia un bigotto e un puritano, ma anche in questo casso non esiste cosa più lontana dalla realtà.
Anche se ritengo che il bacio appassionato rimanga sempre l’atto più intimo tra due persone,………….La cosa a cui non posso rinunciare durante l’amplesso,……è il dare ma soprattutto il ricevere il piacere del “ Rimming”……………….e anche se potrà sembrare un paradosso,………….. ho avuto occasione io stesso di copulare con una donna sconosciuta, in presenza del marito consenziente.
Attendo quindi con fiducia che qualcuno, dia sfogo alla sua fervida fantasia per accontentare il mio desiderio di poter leggere qualche racconto, nel cui epilogo,……. la donna sia obbligata ha fare i conti con la sua coscienza e con il marito, per i propri errori.
Ancora una volta , vi prego di perdonarmi se qualcuno si sentirà offeso ed irritato ,….ma se non posso dare sfogo in questo intimo e riservato ritrovo ………alle cose che ho dentro,……… allora non so proprio dove potrei farlo.
Per concludere………
Nel caso ci fosse, qualcuna di Voi bellissime signore,………… interessata a scoprire un poco alla volta, i segreti più intimi di vita vissuta ,di un inguaribile romantico,……… sarà sempre la benvenuta.
Per stuzzicare la vostra curiosità, vi do qualche accenno,…su ciò che ho vissuto in prima persona.
Un’avventura purtroppo troppo breve, per non soffrirne quando è finita,………. con una ragazza eccezionale sotto vari aspetti, ……che era da poco rientrata in Italia da New York ,……. dopo aver chiuso il rapporto durato otto mesi ,………con un famosissimo personaggio del mondo del rock.
Un mio viaggio di lavoro in Thailandia, dove ho trascorso ore indimenticabili insieme a una stupenda universitaria, lontanamente imparentata con la famiglia reale, che inizialmente avevo scambiato per una prostituta d’alta classe.
La mia storia con una donna dalla posizione lavorativa estremamente importante,……… che non mi aveva però mai confessato di essere sposata.
La notte incredibile in cui ho fatto sesso con due ragazze Colombiane su di una piccolissima isola caraibica.
……..E altre ancora ….. che però è inutile elencare adesso.
Nel caso fossi riuscito a risvegliare il vostro interesse,………… sarò ben lieto di offrire un resoconto intimo e completo a ognuna di Voi.
Un bacio con la lingua a tutte Voi e a presto.
AMOLEDONNE 63
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Aggiunto: 3 anni fa
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Etero
«Bravo! Racconto scritto benissimo, a metà tra una spy story e un romanzo d'azione, coinvolgente e invoglia la lettura, se scriverai ancora sarò felice di leggerti, ciao a presto.»