La sorella aveva intravisto altre volte il coso del fratello, ma mai così da vicino: duro e stizzito, come fosse un ramo lievemente storto. Quell’arnese aveva attirato il suo sguardo in maniera ipnotica e il ragazzo ne aveva approfittato. -Vuoi vedere una cosa segreta? – disse cercando di conquistare la sua curiosità. Teneva il membro all’altezza del suo viso e Giorgia faceva del suo meglio per non guardare, ma era impossibile. – Lo vuoi vedere lo sperma? – disse borioso quel discolo di Renè. – Perché, tu hai dello sperma? – disse sua sorella ingenuamente. – Certo – disse Renè vanitoso – Lo vuoi vedere? – Lei provò un certo calore in tutto il corpo ed arrossì. – Mi esce da qui! – e si guardò il cazzo, che era più grosso di quanto Giorgia avesse potuto immaginare. – Ecco – disse – faccio così e tra poco mi esce dalla punta, guarda bene! – Il ragazzo prese una posa molto seria. Con la sinistra si tenne la maglietta sopra la pancia: si vedeva bene quel fungo che gli spuntava tra le gambe. Con la mano destra se lo fece scivolare in mano. Giorgia ne seguì attentamente le mosse. Guardando senza formarsi un idea precisa, si rendeva conto che quello che stavano facendo era proibito ma, presa così alla sprovvista, non fu in grado di porre un freno alla tresca. Era eccitante e poi aveva sete di conoscere certi segreti, l’avrebbero messa in posizione privilegiata con le amiche. Naturalmente, seduta nella vasca, teneva una mano proprio tra le cosce e, spontaneamente, si carezzava il clitoride gonfio. Renè continuò rapidamente, tenendo le gambe ritte e strette, per spingere il cazzo più in fuori possibile. – Togli la mano e fammi vedere le tette! – lei non voleva ma lui insistette e minacciò di andarsene senza farle vedere più niente. Giorgia l’accontentò. Tante volte l’aveva spiata, adesso i seni prorompenti della sorella erano tutti per lui, li toccò con le dita, carezzandoli, morboso. – Vieni più vicino, adesso – comandò Renè e la ragazza non si volle opporre all’ordine del fratello, si vedeva che lo voleva troppo! A pochi centimetri dal pene, lo vide fermarsi. – Eccolo, sto cacciando… – disse lui per pura libidine. Grosse gocce lattiginose schizzarono sui seni e sul viso di Giorgia, le prime erano piccolissime ma dopo arrivarono quelle più corpose e cocenti: lei voleva svenire per il piacere: era così nuovo. TI PIACE? Continua a leggere ------>
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Categorie: Incesti