“Appena ho visto la barca rotta sono stata presa dal panico. Mi sono sentita sola e abbandonata, ho avuto paura di non rivedere le persone che amo. Sono consapevole che è stupido. Invece voi eravate calmi, tranquilli e uniti. La vostra armonia deriva dal fatto che vi amate e avete fiducia l’uno dell’altro. Ho deciso che di simile gente mi potevo fidare, ho voluto rischiare, e non ne sono pentita. Sarà dura con mia madre, ma devo trovare anche con lei un punto d’intesa. ”
Guardo mio figlio estremamente soddisfatto. Rita e Cinzia stanno passeggiando sulla spiaggia insieme a Marina, parlano, lei fa da mediatore, ci vorrà del tempo, ma mi fa ben sperare. Sere dopo andiamo a cena fuori. L'aria è carica di elettricità, probabilmente ci sarà un temporale. Mentre passeggiamo per il paese, le altre coppie, decidono di tornare, convinti che Cinzia sia ancora gelosa di tutti. Noi restiamo in paese con Rita e la ragazza che guardano le vetrine, improvvisamente incomincia a piovere. Torniamo velocemente in villa. Appena dentro ci troviamo davanti al più ovvio spettacolo. Marina si sta facendo chiavare da Carlo mentre Luisa distesa sotto di lei la sta leccando e Paolo le ha piantato il cazzo in bocca. Dopo un comprensibile momento d'imbarazzo è proprio Cinzia che rompe gli indugi, mi prende e mi fa sedere, un attimo dopo estrae il mio cazzo e lo succhia. Rita fa la stessa cosa con Matteo. Un coro di voci compiaciute salutano l'evento. Si scatena una vera orgia. Cinzia è oggetto del desiderio di tutti i maschi. La cosa che riempie me e Rita di gioia è vedere mamma e figlia avvinghiarsi in un focoso sessantanove succhiandosi reciprocamente la sborra che cola dai loro buchi ampiamente riempiti da noi. Nei giorni a seguire le cose sembrano prendere una bella piega. L'armonia sembra raggiunta. Un pomeriggio mentre noi maschi siamo intenti a riposarsi o come me a leggere il giornale a bordo piscina, mentre le donne stanno giocando a ramino e per rendere la cosa più divertente decidono che quella che vince sceglie con quale maschio passare la sera per uscire fuori dopo a cena. Una simpatica ovazione mi distoglie dalla lettura. Vince Cinzia che senza esitare ha scelto me.
“Ho vinto io e ti ho scelto, mi porti a cena fuori domani sera, io e te da soli?”
Mi chiede venendo vicino e buttandomi affettuosamente le braccia al collo.
Rita ha scelto Matteo, Marina, Carlo e Luisa, Paolo. Sarà una serata in assoluta libertà dove ogni coppia può fare quello che vuole. L'indomani le donne raggiungono un centro di bellezza per prepararsi alla serata, mentre io e Matteo decidiamo di fare una immersione poco lontano dalla costa. Quando riemergiamo il tempo è cambiato, il vento è diventato molto forte, e mentre stiamo tornando vediamo una piccola barca della scuola di vela in difficoltà. Ci avviciniamo, a bordo ci sono due ragazze che ci informano che hanno rotto il timone. Le prendiamo con noi e rimorchiamo la barca. Subito ci rendiamo conto che sono gemelle. More, capelli lunghi, alte, abbronzatissime, occhi chiari, curve perfette. Si presentano, Mila e Miriam. Procediamo piano e mentre sto al timone del mio gommone vedo che una delle due si mette a parlare con Matteo. Improvvisamente l'altra viene vicino a me.
“Ho visto che fate immersioni, mi piacerebbe tanto partecipare. Ho il brevetto, ma non ho amici fidati con cui immergermi.”
Mi dice guardandomi dritto in viso.
La barca sobbalza, i suoi seni anche, è uno spettacolo che mi sta eccitando. Guardo verso mio figlio e vedo che loro stanno ridendo di gusto, ma per il rumore non ne comprendo il motivo.
“Noi restiamo ancora sei giorni, se vuole alla prossima le mando un invito.”
Le rispondo sempre affascinato dal sobbalzare dei suoi seni che ora mi hanno decisamente eccitato. Lei si piega a mette in risalto il suo magnifico culo. Prende da una sacca un biglietto da visita e me lo porge. Vi trovo scritto oltre al nome anche il cellulare, la professione, anestesista. Rido, lei mi guarda senza capire.
“Mario, primario specialista ortopedico.”
Le specifico ridendo con lei.
Il resto del viaggio è tutto un gioco di sguardi, lei che mi osserva il pacco ormai duro, e io che noto il fatto che quasi involontariamente il suo reggiseno del costume, per effetto dei sobbalzi, si è spostato e mi sta facendo vedere il capezzolo, mentre dietro Matteo si sta divertendo con l'altra che si è distesa di spalle a lui e portate le mani dietro lo masturba lentamente. Lasciamo le ragazze alla scuola di vela e torniamo per il pranzo, dove raccontiamo il fatto a tutti che ci reputano fortunati.
“Siete sicuri che quelle due zoccole avevano veramente bisogno d'aiuto?”
Chiede Cinzia con una falsa vena di gelosia.
“O più semplicemente vi hanno visto immergervi e allora hanno simulato tutto magari per un approccio.”
Rincara la dose Rita.
Scoppiamo a ridere. Il pomeriggio ci riposiamo, poi alle diciannove mi preparo, pantaloni bianchi di lino, e camicia, mentre Cinzia si presenta con una molto mini gonna bianca, camicia assolutamente trasparente, e sandali proibitivi. Quando la vediamo restiamo tutti senza parole, Matteo le si avvicina la guarda poi la porta verso di me.
“Con uno schianto di femmina così questa sera farai morire d'invidia mezzo mondo.”
“Ne sono molto consapevole, ma ricordati che se lo vorrete lei diventerà tua moglie, e che tu stasera esci con la mia che poi è tua madre.”
Ci allontaniamo, e mentre guido, le chiedo perchè ha scelto me.
“Per il semplice motivo che tu mi dai tranquillità. Inoltre devi sapere che il tuo cazzo è a mia idea perfetto. Lungo quanto basta, e largo che ti riempie senza esagerare. Matteo mi fa impazzire, ma io ho goduto molto di più scopando con te che con lui. Non mi fraintendere, lo amo da morire, e se mi vorrà, voglio diventare sua moglie. Ma come godo con te nessuno.”
Ascolto in silenzio. Poi le chiedo il motivo del dissapore con la madre.
“Quando avevo diciassette anni, mia madre notato che mio nonno mi teneva gli occhi addosso. Da anni lei era la sua troia consapevole. Lui le faceva fare ogni cosa, anche la più perversa, ma lei non accettava l'idea che una ragazza giovane come me potesse accendere il desiderio di quel vecchio porco. Il nonno invece incominciò ad avere per me sempre più attenzioni. Quando mancava poco la mio diciottesimo compleanno era già la sua troia. Mi aveva insegnato a succhiarlo, e un pomeriggio, mentre stavamo facendo il nostro gioco preferito, lui supino e io con le labbra della fica incollate sul cazzo, ho sollevato l'asta e me lo sono spinto dentro.”
“Fermati!! che fai ti svergini!!”
Mi ha detto con poca convinzione. Ero talmente fradicia che ho sentito appena un lieve dolore, poi in suo cazzo che mi arrivava in fondo. Ho goduto tantissimo. Abbiamo cambiato molte posizioni, poi lui mi è esploso dentro. Una settimana dopo mi aveva rotto anche il culo. Era impazzito. Mi scopava sempre trascurando mia madre che quando se ne resa conto ha creato un vero casino. Il mese dopo mi sono rivolta a Rita, avevo bisogno di sapere come fare per prendere la pillola, non volevo restare incinta ma volevo sentirlo schizzare dentro la mia pancia. Per tre anni ho seguitato a scopare con lui, mi piaceva sapere che era mio, facendo imbestialire mamma, poi lui è morto. Non avevo più nessun motivo di stare in casa con mamma, quindi ho accettato di andare a vivere con una ragazza olandese. Mi ha fatto toccare le più alte vette del piacere che mai una donna può sentire. Ma ero diventata possessiva. Dopo un anno l'ho trovata leccare un'altra, me ne sono andata. Casualmente ho incontrato Matteo, ho notato che interessava a mia madre, quindi mi ha fatto piacere riprendere la sfida, invece mi sono innamorata, e questo ha portato a tutti in casini che sai. Sono certa che lui ha scopato con mia madre prima che noi stavamo insieme, ma aspetto che sia lui a raccontarmelo, non gli e ne faccio una colpa. Dopo avervi conosciuto ha capito che voi siete per lui un bellissimo modello da seguire, così ho deciso di lasciarmi andare, se funziona per voi, potrebbe funzionare anche per noi.”
La guardo e le sorrido.
“Adesso come ti senti? Sei pronta lasciarti andare?”
Lei annuisce. Andiamo in un piccolo ristorantino e per tutta la sera il cameriere, un bel ragazzo moro, sicuramente locale non le toglie gli occhi di dosso, affascinato dai suoi seni che si vedono sotto la camicia. Alla fine della cena le faccio una richiesta.
“Se ti chiedessi di andare in bagno con lui e di fargli un bel bocchino, tu saresti pronta?”
Mi guarda un momento titubante, poi lo chiama e gli dice all'orecchio qualche cosa. Il ragazzo mi guarda, io annuisco, lei si alza e va verso il bagno, mentre lui va un attimo in cucina. Ne esce e passa dietro il paravento che nasconde l'ingresso del bagno. Dopo circa dieci minuti lei torna. Ha la faccia allegra, e si pulisce la bocca con il tovagliolo.
“Accidenti quanta ne aveva! Non finiva più di schizzare.”
Usciamo e ce ne andiamo. Dopo pochi kilometri vedo un falò nella spiaggia. Ci fermiamo. Sono dei ragazzi che suonano dei grossi tamburi e due chitarre. Tutti ballano e bevono birra. Sono quasi nudi, le ragazze hanno il sotto del costume, o copri costume, ma sono tutte in topless. Ci sediamo appoggiati alle rocce. Un ragazzo passa dicendo se vogliamo mettere uno spicciolo per la birra. Gli offro un pezzo da cinquanta, lui fa un grido di ovazione mostrandoli agli altri, e con una vettura corrono a prendere altre casse di birra. La musica è coinvolgente, e Cinzia viene invitata ballare. Io osservo e la vedo stretta sempre più fra dei maschi che con la scusa del ballo ora la stanno toccando e lentamente vedo cadere prima la camicia, poi la gonna, ora è nuda, lei si eccita. Ad un certo punto quello che sta dietro le afferra i seni e la stringe a se, mentre l'altro davanti le va incontro facendogli sentire il pacco duro. Con un guizzo lei si divincola e corre e scappa nel mare. Loro l'inseguono fin dentro l'acqua. Mi sposto un poco più distante, verso il punto dove ora i ragazzi, dopo averla ripresa nel mare la distendono la riparo di un grosso masso. Le mani sono dappertutto, la succhiano e gli danno in bocca delle belle stanghe. Uno si inginocchia sulla sabbia, l'attira se e la penetra. Lei mi guarda, mi vede a poca distanza, poi incomincia gemere. Gode, mentre la scopano, poi anche l'altro le sfonda il culo.
….....sssssssiiiiiiii.......bellla troiaaaa....sentilo ….. nel culooo.........
Geme mentre loro la pompano velocemente. Poi improvvisamente si fermano, quello che la scopa davanti si sfila, la fa distendere sull'amico e le schizza sul ventre, sul petto, in faccia.
….........ssssborrooooo.....cagnaaaa...... …..ssssiiiiiii ……. ti inondooooo........
È la volta dell'altro, la mette carponi, le pompa il culo con colpi devastanti e le sborra sulla schiena. Restano immobili, poi lentamente si rialzano e se ne vanno senza dire nulla. Io mi avvicino, mi spoglio, insieme ci immergiamo nel mare. Lei si lava, poi mi viene vicino, mi abbraccia, mi trascina a riva in piedi appoggiata allo tesso scoglio, solleva una gamba e mi fa entrare dentro di se.
….........scopami!!!!!....mi hanno sfondato, ma non ho goduto....troppo focosi..... tu ora sai che voglio da te....sssssiiiiiiiii....bellissimo.....lo....sento....tutto dentroooooo........
La scopo lentamente, gode stringendosi a me, poi quando sento che sono la limite gli e lo dico, lei serra di più la gamba dietro ti me e mi stringe forte.
….............sssssiiiiiiiiiii.......vienniiii....che...mi...faiii....venireeeeee..........
Vengo con lei.
….....oraaaa.....sborrrooooo!!!!!!............. ssssiiiiiii...............
Restiamo abbracciati, poi lentamente mi rivesto, le passa a recuperare la gonna e la camicia e ce ne andiamo. Mentre torniamo lei si distende su di me.
“Portami a letto.”
“Come hai fatto a non godere con quei due maschi?”
Le chiedo curioso.
“Sono una ginecologa, conosco perfettamente l'apparato sessuale femminile, se non voglio godere non godo. Loro non se lo meritavano il mio piacere. Li sentivo dentro di me sapendo che tu mi guardavi, era meravigliosa la sensazione che questo mi ha dato, molto di più del loro selvaggio pompare.”
Arrivati a casa scopriamo di essere i primi a tornare. Sono le due del mattino, una rapida doccia e andiamo a dormire insieme, nel mio letto. All'alba sento una piacevole bocca che mi succhia il cazzo. Guardo la sveglia che segna le undici. Cinzia, nuda distesa su di me mi sta facendo un meraviglioso pompino.
“Ma non ti sembra di averne avuto abbastanza ieri sera?”
Sorride seguitando a leccare.
“Certo! Ma ti volevo svegliare in maniera diversa.”
“Ma adesso di questo palo che ne faccio? Me lo hai messo così bene in tiro che mi sembra uno spreco.”
Lei non risponde, sale su di me e se lo infila dentro la sua fica già fradicia. Improvvisamente entra Rita che la trova su di me. Sorride e commenta mentre nuda si distende di lato a noi.
“Allora questa giovane amazzone non si è stancata di montare questo magnifico stallone.”
Cinzia mi prega di scoparla di lato, perche deve un piccolo ringraziamento a Rita. Appena di lato le due donne si legano in un abbraccio e incominciano a leccarsi mentre io pompo la ragazza da dietro. Matteo, è così che ci trova entrando.
“Mi fate un posto anche a me?”
Senza attendere risposta infila di colpo il culo della madre.
…....................aaaaaahhhhhhhiiiiiiiii.....pianoooooooo.....sei sempre ……tremendooooo.....ssssiiiiiii........
Per un'ora scopiamo con gusto, le donne godono molto. Al momento del nostro orgasmo Cinzia si fa sborrare in bocca da entrambi e poi la condivide con Rita.
Cinzia mi prega di scoparla di lato, perche deve un piccolo ringraziamento a Rita. Appena di lato le due donne si legano in un abbraccio e incominciano a leccarsi mentre io pompo la ragazza da dietro. Matteo, è così che ci trova entrando.
“Mi fate un posto anche a me?”
Senza attendere risposta infila di colpo il culo della madre.
…....................aaaaaahhhhhhhiiiiiiiii.....pianoooooooo.....sei sempre ……tremendooooo.....ssssiiiiiii........
Per un'ora scopiamo con gusto, le donne godono molto. Al momento del nostro orgasmo Cinzia si fa sborrare in bocca da entrambi e poi la condivide con Rita. Nei giorni a seguire abbiamo scopato e ci siamo divertiti in tutti i modi, poi simo tornati alle rispettive abitudini. Io ho portato mia figlia cena fuori per l’addio al celibato insieme a una bellissima donna, che poi si è rivelato essere una trans che ci ha fatto gode entrambi. Da allora sono passati sei anni, mia figlia ha partorito due volte e ha un maschietto e una femmina, mentre mio figlio ha una femmina ed è in attesa del maschio che nascerà fra tre mesi. Non ho portato molto avanti il rapporto con Eva, solo quel tanto che basta per sottometterla alle voglie di sua nonna che ne ha fatto la sua schiavetta che alla sua morte avvenuta due anni fa ha ereditato una vera fortuna con la quale ha iniziato a viaggiare per il mondo. Io e mia moglie abbiamo continuato a vivere secondo il nostro stile di vita e questo in fondo è quello che ci ha sempre fatto godere di più.
Visualizzazioni: 2 750
Aggiunto: 3 anni fa
Utente: