In effetti il mio nome è Marie-Chantal, ma trovo che Chantal mi rappresenti meglio quello che sono veramente, quindi ho eliminato la Marie. Ho quarant’anni e mi ritengo una donna della classe media, figlia di una coppia di un avvocato e di un chirurgo. Sono cresciuta senza difficoltà tra tanti agi, ho studiato brillantemente Economia e nella stessa facoltà ho incontrato l’uomo che è diventato mio marito. Non ho mai lavorato poiché le entrate di mio marito, direttore di banca, erano abbondanti. Mi sono dedicata a far crescere nel migliore dei modi miei figli ed ho praticato sport, in particolare il tennis, dove mi sono ben classificata a livello regionale. L’attività fisica mi ha permesso di mantenere un fisico asciutto e piacevole tanto che la mia taglia non supera la 44. Per dirla in due parole sono quella che viene chiamata una bella donna matura, attraente e colta: una MILF. Ho amici con cui passo il mio tempo libero perché i miei figli sono indipendenti e vivono lontani da casa.
Purtroppo a letto mi annoio e come donna mi rendo conto che ho la mia femminilità ancora ben attiva e quindi sento la necessità di fare sesso ma il mio uomo è invecchiato male, non pratica sport, è diventato calvo, ha la pancia ed è interessato solo alla finanza, cosa che lo eccita. Lui si è lasciato andare mangiando male fuori casa, frequentando amici che lo coinvolgono in riunioni in vari ristoranti o pub dove il cibo è spesso non di qualità. Il vino e talvolta gli alcolici lo hanno trasformato. Se lo avessi saputo … beh! Avrei fatto altre scelte fin da ragazza di belle speranze.
Alla mia insoddisfazione sessuale ho compensato per alcuni anni dandomi al tennis ma la mia libido, pur ammansita dalle fatiche sportive, è andata via via aumentando fino non resistere più ed allora sono ricorsa a dei giocattolini comprati on line. Nel club tennistico dove gioco ho un’amica con cui gioco spesso e dopo tantissime partite fatte insieme ci siamo trovate ad essere reciproche confidenti e mi è sembrato naturale fidarmi di lei raccontandole della mia vita intima come se fosse l’amica di scuola che non ho mai avuto.
Lei è una alta, snella, olivastra di carnagione, single, molto libera e soprattutto lesbica. Veste con abiti provocanti e quando è in campo indossa, abbinata alla canottiera, una gonnellina plissettata di colore lilla che la contraddistingue dalle altre donne socie del club.
Fisicamente è decisamente carina, capelli rossi con gli occhi verdi e il seno rotondo che da sempre lascia libero ed ho notato essere molto sensibile.
A lei piacciono molto le donne e le piace giocare con loro. Ha amanti ma nessuna con cui condivida la sua vita quotidiana. Spesso va in giro con un gruppo di ragazze che hanno le stesse tendenze omosessuali. La invidio perché è sempre piana di vita, allegra e conquistatrice; ha conquistato anche me ma fino ad un certo giorno non sessualmente. Un giorno ci ha tentato ma allora per lei ero una preda ‘usa e getta’ e capendolo le ho fatto capire che avrei preferito essere sua amica piuttosto che la sua amante.
In realtà io sono stata una etero e non mi attraevano i corpi delle donne pur riconoscendo che sono belli e che, al tempo, li guardavo per curiosità ma senza che mi venisse voglia di farci sesso; li vedevo come oggetti da coprire con degli indumenti e come figure.
Però un giorno lei ha visto in me qualcosa di strano. Prima uscire di casa mi ero guardata allo specchio mentre mi truccavo e controllavo il mio aspetto e non avevo trovato niente di diverso o di degno di nota.
Le ho detto chiesto che cosa vedeva in me e lei mi fa “mi sa che ieri notte ti sei amata!”
Sono diventata rossa. Non mi aspettavo una frase del genere ma pochi istanti dopo ho ragionato e per l’amicizia che c’era le ho raccontato tutto ciò di cui avevo bisogno di cui sentivo sempre più la necessità facendole capire che per me la mancanza di sesso stava diventando un’ossessione e che i ditalini, pur dandomi molto piacere, non bastavano più.
Lei mi ha esclamato “Mia povera ragazza, non stanno così le cose! Prova a tradire la ragazza che sei, ti meriti molto di più e farà molto bene al tuo morale!”
Che cosa intendesse dire non era chiaro ma l’interpretazione lasciava aperte due vie: farsi un toy boy oppure un’amante lesbica ed in tal caso non poteva essere che lei.
Nei giorni seguenti non abbiamo parlato di fatti intimi ma abbiamo giocato a tennis e preso insieme delle bibite al bar del club.
Qualche giorno dopo mi invita ad uscire con lei, un giorno in cui mio marito andava in una agenzia bancaria un po’ fuori mano e che non gli permetteva di rientrare a casa per tutta la settimana.
Insieme alla mia amica andiamo al Mona Lisa, un club collegato a un pubblico molto vario e dove l’atmosfera è calda e birichina “Il posto perfetto per trovare un amante” mi dice ridendo felice con un’aria di profonda complicità.
All’entrata lei saluta l’uomo nero alto che ha il compito di fare il butta fuori all’ingresso “Ciao Teddy, ci vogliamo divertire. Ne ho portata una nuova. Lei è Chantal”. Teddy mi guarda ed in lui vedo uno sguardo amichevole, mi sorride e ci augura una buona serata. Sarà il sorriso, saranno stati i modi ma l’ho trovato attraente.
Indosso una camicetta corta alla vita che lascia libera una fascia all’altezza della vita, una microgonna gonna scampanata a vita alta e dei leggings neri coprenti aperti proprio sul davanti e sul dietro per doversi sedere sul WC senza levarli, ai piedi tronchetti color tortora a tacco alto da 10. Anche io mi sono giudicata uno schianto. Quei leggings mi snelliscono aderendo perfettamente alle mie forme ed esaltandole, in pratica mette in risalto il mio lato B ed i glutei rendendo anche le cosce più snelle perché è fatto di un tessuto elasticizzato che mi fascia senza stringermi.
All’interno del Mona Lisa ho trovato un ambiente allegro con della belle donne ed anche dei bei maschietti. Non mi sono sentita a disagio anche perché la mia amica mi ha presentato a delle altre donne con cui ho iniziato subito a dialogare. Con loro ho bevuto un po’ ed abbiamo ballato molto ed ho saputo che la mia amica qui è molto conosciuta. Lei vedendomi a mio agio con le altre si è allontanata ed in breve tempo l’hanno circondata alcune giovani donne ed è scomparsa, non so dove sia andata ma ero in compagnia ed ero sicura che sarebbe tornata. Infatti non ha tardato a ricomparire e l’ho vista ballare con una piccola rossa dagli occhi verdi che ha un bel seno e un mini abito molto corto che fa vedere il triangolino anteriore del perizoma mentre si muove ma non lo string posteriore che si nasconde tra i glutei.
Sapevo che era lesbica ma ora ne ho la conferma; ad un certo punto vedo la bacia e cerca le sue natiche, poi spariscono nuovamente per un po’.
Anche le mie amiche si sono un po’ rarefatte e qualche maschio, per altro interessante, si è avvicinato per invitarmi a ballare ma nessuno di loro mi ha davvero attratto.
La mia amica infine è tornata a sedersi al mio fianco tenendo per mano la piccola ragazza dai capelli rossi che non mi presenta e costei mi guarda e senza dire una parola si allontana per andare a ballare.
Appena questa ragazza inizia a ballare, la mia amica mi spiega che è una ragazzina molto troia che ama il sesso più di ogni altra cosa.
“Quando sono sparita sono andata da lei e siamo andate in bagno, l’ho fatta venire con le mani stando in piedi, poi mi ha succhiato a lungo il clito e sono venuta molto bene sotto le sue leccate. Con lei non è la prima volta ed anche a lei piace molto leccarmi. Quella ragazza che tu vedi come una ragazzina ha ventidue anni”
Quelle parole hanno avuto l’effetto di cambiare il modo di vedere quella ragazzina dai capelli rossi che ora mi appare con occhi diversi perché vedo solo una giovane donna affascinante e allegra che si sta divertendo.
Mentre osservo quella ragazza, un’altra giovane donna, carina come ogni cosa che indossa, con i suoi piccoli seni appena nascosti, si avvicina a parlare con la mia amica. Non capisco cosa stessero dicendo ma stanno bene insieme e, per avere una maggiore contatto, si prendono per le mani, infine si baciano e lei torna a ballare.
La mia amica mi ha spiegato “Lei è Letizia che è già stata mia amante. Lei non è geneticamente femmina, è una trans che adora essere corteggiata, soprattutto dai ragazzi. Non fa per te perché con noi donne non si mette mai. Per stare con me una notte ho dovuto battagliare non poco”
Volto lo sguardo verso le persone che ballano e resto sbalordita nel vederla ballare con un bel ragazzo che stava la sta corteggiando strettamente credendo che la giovane donna perfetta fosse una femmina ed in lei vedo che c’è il piacere di essere sedotta.
Durante quel ballo li vedo prendersi per mano, incrociare le dita e scomparire per un po’ prima di tornare a ballare. La mia amica ha detto all’orecchio “A lei piace essere pagata per andare a letto”.
La serata passa rapidamente e non ho trovato quello per cui ero venuta: un uomo da mettere nel mio letto ma mi sarei accontentata anche di una donna. Del mio stato ne parlo con la mia amica di club dicendole che sono rimasto delusa dal non aver incontrato nessuno ma lei mi ha risposto “Hai provato con un ragazzo di colore?”
Lì per lì mi sono detta in silenzio “Ma guarda tu che puttana questa qui. Forse crede che mi dia a chiunque per avere un orgasmo! Non sono mica una troia!””
La mia replica a voce alta, affinché mi sentisse, era una delle mie più vecchie fantasie che mi accompagna regolarmente quando mi sgrilletto sotto la doccia.
Ciò che le dico la fa ridere, poi mi dice “Perché non vai a parlare con Teddy? Guarda ora è al bar, lui ti piacerebbe? Dai vai ora, è il momento buono per iniziare con lui! Buttati!”
Ho annuito e lei insite dicendomi che all’uscita chiederà a Terry di venire insieme a noi.
Ora mi sento a disagio ed arrossisco come una vergine e di nuovo la mia amica ride, poi fa qualcosa che non posso prevedere: va a parlare con Teddy che mi guarda da lontano e sorride.
Per tutta la serata l’uomo di colore non mi rivolge più neanche uno sguardo ma quando siamo uscite per rientrare a casa, a tarda notte, lui mi ha fatto scivolare il numero di cellulare in mano.
il giorno dopo al solo pensiero di essere tra le sue mani nere mi fa impazzire. Vorrei sgrillettarmi furiosamente anche più volte ma resisto, voglio venire con lui, voglio che sia lui a chiavarmi e sfatare la mia verginità maritale.
Fino a quel momento i tradimenti sono stati solo virtuali ed ora si sta per realizzare uno dei miei sogni più erotici.
A fine mattina, dopo molte esitazioni, chiamo Teddy e gli chiedo il perché mi ha dato il suo numero. È una scusa ma non so come giustificare la chiamata. Lui risponde sinceramente “Mi piace parlare con belle donne come te che sanno anche quel che dicono e se questo ti dice qualcosa possiamo anche vederci”
Capisco che è un adulatore ma quelle che dice sono parole che abbattono facilmente la mia esile resistenza ed accetto l’incontro.
Ritorno in bagno e mi dedico a tutta me stessa con la convinzione di rendermi più sensuale possibile. Mi depilo tutta, spalmo della crema sulle gambe per rendere la pelle setosa, mi trucco più volte perché non reputo che ogni volta non sia adatto al mio comportamento e non si intona al colore della pelle. Sembro una ragazzina che si prepara per il primo incontro. Mi rifaccio lo smalto dei piedi e delle mani. Mi guardo allo specchio e mi vedo bella ma per lui voglio esserlo ancora di più.
Tiro indietro i capelli ma non mi piaccio, li metto di fianco ma ancora non sono soddisfatta, li lascio così come sono e mi sento più me stessa.
Guardo la mia pancia e mi sembra un po’ sporgente e mi consolo pensando alla mia età ed ai due figli fatti. Accarezzo le cosce molte volte e sempre vado lì dove nasce la mia voglia. Infine metto due anellini d’argento alle dita dei piedi ed anche una catenina alle caviglie.
Il pranzo lo faccio alle 14 ed ingoio solo due tramezzini, non in cucina, ma in bagno nel farmi la tinta dei capelli.
Verrà a prendermi alle 17.30 ma sembra che l’ora si avvicini e non sia pronta.
Misuro tanti abiti e la camera da letto è zeppa di calze, reggiseni, slip, perizomi, autoreggenti, reggicalze e quanto si intimo si possa pensare che abbia una donna di buone capacità finanziarie.
Mi capitano in mano anche i leggings che indossavo la sera al Mona Lisa e che avevo indossato per essere più erotica ma che non erano serviti a niente.
Sono euforica e spargo i miei profumi femminili dappertutto.
Alla fine miniabito in stretch con ampio scollo a barca che impreziosisco con due fili di perle di diverso diametro ma non lunghe, perizoma per darmi una parvenza di donna seria, niente reggiseno, e niente calze. Scarpe a tacco altissimo per essere un po’ meno alta di lui che è una montagna.
Teddy si presenta puntuale ed è vestito molto bene ma niente di formale.
Andiamo in giro e poi a cena.
In auto mi avvicino a lui e mi metto un po’ di traverso sul sedile per guardarlo.
La mia amica aveva ragione; è veramente bello e mi piace tanto. Penso al suo cazzo “Chissà come deve essere bello!”
Mi invita a cena in ristorantino molto carino con pochi posti dove si mangia bene. Bevo del vermentino sardo ed al termine nell’andare verso l’auto mi rendo conto di avere difficoltà a camminare. Lui mi sostiene e mi passa un braccio attorno alla vita. È il momento in cui mi bacia senza preavviso ma non ce n’è bisogno perché se non lo avesse fatto lui, lo avrei fatto io.
In auto mi sistemo e lui, dopo aver avviato il motore, mi mette una mano tra le gambe.
Sono sbronza ma capisco che mi vuole toccare nell’intimità e lo lascio fare aprendo le gambe affinché possa arrivarci con facilità.
Teddy è stato previdente. Ha prenotato una camera e mi portato lì.
Lo scopo so quale è: vuole chiavarmi ed io lo voglio allo stesso modo.
In camera mi spoglio lentamente davanti ai suoi occhi e mi vedo piuttosto bella con un corpo di giovane donna ancora fresca.
La mia mente comincia a fare pensieri strani, cerco di spiarlo guardandolo in uno specchio mentre si toglie la maglia, non riesco a staccargli gli occhi di dosso e mi accorgo di fare pensieri erotici a ripetizione su di lui.
Ormai nudo mi invita a stendermi sul letto.
Tutta nuda non mi sento per niente in imbarazzo, anzi voglia che veda in piena luce il mio corpo.
Anche lui si stende al mio fianco ed inizia a toccare le mie tette. Teddy ha un tocco così fine e dolce che mi sta facendo sciogliere. Se continua verrò senza che mi tocchi il clitoride.
Tocca per un po’ le mie tette, schiacciandole e massaggiandole per vedere che siano turgide ed ogni volta che mi tocca i capezzoli mi vengono i brividi di piacere. Lui se ne accorge e in modo molto gentile mi dice di rilassarmi.
Poi mi dice che è arrivato il momento di controllare la mia figa. Era il momento clou a cui ho pensato anche a casa ma ancora non so e se farmela toccare anche se mi vien da pensare “Ma allora che cazzo ci sto a fare qui?”
La mia eccitazione sale sempre di più, non so cosa mi stia capitando ma so che qualcosa è diverso dalle solite scopate fatte con mio marito di cui ho un vago ricordo.
Come le sue dita mi sfiorano, mi accorgo di avere una contrazione da godimento, ma lui prosegue.
La mia mente viaggia e vorrei che questo incontro non finisse mai, mi accorgo di essere super eccitata.
I movimenti di Teddy sono mirati al godimento e non dico niente lasciandolo fare. Non capisco quello che sta mi succedendo ma rimango tranquilla.
Come mi arriva davanti e inizia a toccarmi, capisco subito che in quella posizione vuole che guardi il suo cazzo che nel suo muoversi sfiora i miei capezzoli.
Infine si avvicina al mio orecchio e sussurra “se sei d’accordo ti lubrifico in modo naturale”
Non dico niente e sento che lei inizia a leccarmi la figa.
Non riesco a crederci, mi sta capitando qualcosa che non mi sarei mai immaginata.
Una volta avermi insalivata prende il suo cazzo e lo infila in me.
Per facilitare l’introduzione mi sollevo puntando i piedi sul letto e sollevando il bacino per offrirmi meglio.
Poi lo estrae e prosegue a leccarmi e succhiarmi il clitoride. L’eccitazione sale sempre di più e quando i miei umori iniziano ad uscire lui si mette davanti e se li fa colare in bocca.
Con le mani inizio ad accarezzarmi le tette avvicinandole alla bocca per leccare i capezzoli, lui intanto continua a stimolarmi il clitoride con le dita.
Poi sale sopra di me e si mette a cavalcioni sopra di me senza schiacciarmi e mi offre i suoi capezzoli che inizio a succhiare. Li trovo meravigliosi.
Scende da me e sfrega il suo cazzo sul mio clitoride facendomi arrivare ad un orgasmo unico.
Mi fa mettere alla pecorina e si mette dietro di me iniziando a leccarmi la figa e noto con estremo piacere che il cazzo nero è turgido e dritto verso l’alto.
Sono tutta bagnata. Quando mi succhia il clitoride ho le contrazioni da godimento, poi con la lingua sale emi lecca il mio meraviglioso buchetto del culo che sembra non aspettare altro.
Non l’ho mai dato nessuno tantomeno a mio marito.
Il buchetto dopo un paio di giri di lingua si dilata tantissimo e piano piano mi infila dentro due dita mentre con la testa sotto di lui continuo a leccarle e succhiarle le palle ed il cazzo. Con l’altra mano mi penetra davanti.
Presa e piena in quel modo ho un orgasmo spaventoso, tant’è che devo mettermi a bocca aperta per poter respirare.
Non vuole che mi stenda sul letto.
Ricomincia a leccarmi il buchetto, lo riempie di saliva e inizia a farlo dilatare con le dita, poi quando è pronto, mi infila dentro delle palline, tra una pallina e l’altra non perde occasione per leccarmi il contorno e farlo rimanere bagnato mentre con l’altra mano continua a masturbarmi la figa.
Sto godendo tantissimo. Sento il mio umore colare.
Poi mette sotto di me un cuscino per sollevarmi un po’ affinché possa riceverlo nella mia figa.
Mi scopa con le palline nel culo.
Mi danno delle incredibili sensazioni.
Teddy mi apre la figa e nello specchio vedo il mio clito roseo tra le grandi labbra scure.
Gli dico che sto per venire lui esce di scatto e si porta davanti a me. Mi sfila lentamente le palline fino a liberarmi da tutte. Poi scende ed avvolge la mia figa con la bocca ed io la riempio con i miei umori.
“Ora tutti i suoi buchi sono miei!” esclama Teddy.
Riprende le palline e le infila tutte nel mio culo, poi prende un vibratore, spuntato da chissà dove, e inizia a massaggiarmi il clitoride.
Con lui conosco l’estasi per due ore mentre mi inebrio del suo bellissimo corpo muscoloso che ha un buon profumo.
É potente e gentile allo stesso tempo. Sa fare l’amore meravigliosamente. Mi sento come uno strumento musicale nelle mani di un solista.
Mi diverto moltissimo più volte.
Penso che per molto tempo ho sognato questo momento che alla fine ha rivelato la mia natura profonda.
Ecco ora sì che mi sento soddisfatta. Mi sento femmina e troia, finalmente so cosa vuol dire fare sesso appagante.
Godo tantissimo proprio come una troia e lui gioca con il telecomando aumentando la vibrazione.
Vengo ed è un’esplosione che gli riempie la faccia ma non sono la sola. Lui era dentro il mio culo e non me ne sono accorta. Me ne rendo conto solo quando lui esce da me spruzzando sborra su tutto il mio corpo. Sembra una fontana mentre io ho dato inizio alla mia fase di recupero.
Resto esausta sdraiata nuda con lo stomaco verso il basso nel mezzo del letto con le cosce aperte. Teddy si avvicina per baciarmi e mi dice “Sembra che tu non abbia mai amato un vero maschio”
“Sì è vero. Da che cosa lo hai capito?”
Ci tiriamo su e ci baciamo con la lingua, lui scende sulle mie tette e poi sulla mia figa che lecca un po’, torna su e mi sussurra nell’orecchio “Adesso è tutta pulita e perfetta”
La stessa cosa faccio io con il suo cazzo che temevo fosse sporco, invece con mia piacevole sorpresa è pulito.
Vado in bagno e lui mi segue per farsi una doccia con me.
Poi ci rivestiamo e ritorniamo in auto per riportarmi a casa felice e contenta.
Arrivata alla soglia della porta gli dico “Se hai bisogno di farmi una visita chiamami, potrai venire a quest’ora così in casa nessuno può disturbarci”.
Gli sorrido e sparisco dietro la porta di casa.
Sono tornata a casa piena di benessere.
Da quel giorno, tutte le settimane lui trova un motivo per venire a farmi visita.
Lo richiamo frequentemente.
Scopiamo spesso e rischio sempre molto ma mi consolo, tanto a mio marito non interessa che cosa io faccio e non sa che quando ci vediamo fuori casa con Teddy è lui che paga senza saperlo.
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