Il mio nome è Kiki, non so perché mi chiamassero così ma è un bel soprannome che mi si addice e che anche io uso normalmente come fosse il mio vero nome.
Ora ho venti anni ed ho raccontato la mia storia ad una ragazza che è la mia compagna preferita anche se con lei non convivo data la mia giovane età. Con lei ho un rapporto sentimentale che va anche oltre il solo sesso. Abitiamo nella stessa città a 10 minuti di distanza, quindi non molto lontano, e viviamo nelle rispettive famiglie che ignorano il nostro rapporto credendo che tra di noi ci sia della sana e semplice amicizia tra studentesse. Il suo nome è Gaia ed è ben felice che i genitori le abbiano dato quel nome.
Parlando delle nostre intimità poiché ci amiamo sperando di andare a convivere, parlando della nostra vita e delle esperienze precedenti al nostro incontro, a lei ho detto che la prima attività sessuale è iniziata dopo aver compiuto 17 anni con la mia migliore amica del tempo di nome Carmen, che non abitava nell’isolato vicino.
Oggi come allora, ho le tette grandi così come il seder. Da ragazzina piccola il mio seno era piccolo ed anche il sedere.
A scuola Carmen non era nella mia classe, essendo un anno più piccola di lei, e di conseguenza frequentava la classe successiva alla mia.
Non ricordo bene l’episodio che ci ha permesso di diventare amiche trasformando il nostro rapporto in uno di quelli preferiti che ci ha consentito, sia per la simpatia reciproca sia per la sua avvenenza, di stare sempre vicine fin da quando è entrata nella scuola che frequentavamo.
Non si può immaginare quanti ragazzi le ronzavano intorno, era piena di inviti e proposte, era un vero bocconcino per maschietti arrapati.
Quando l’ho vista all’inizio dell’anno scolastico mi ha stupito la sua bellezza. La conoscevo per averla vista qualche volta e nel suo aspetto non ho trovato mai niente di particolare; era una ragazza scialba e dall’aspetto qualunque, mi era sembrato misero e senza gusto di nessuna eleganza. Invece si è presentata al primo giorno di scuola smagliante, bellissima, molto più alta di quanto ricordassi.
Ho fatto subito il raffronto con me e devo confessare che vicino a lei potevo anche sentirmi inadeguata.
Ricordo che con lei ci siamo frequentate perché prendevamo lo stesso autobus per andare a scuola così prima siamo diventate amiche e poi anche inseparabili. Per me il senso dell’inadeguatezza e di inferiorità è sparito completamente e così anche per lei dopo il primo giorno in cui ci siamo parlate. Poi tra noi il dialogo è diventato fittissimo ma non si parlava mai di sesso e si facevano dei sogni solo su dei ragazzi ma l’argomento preferito erano le ragazze su cui spettegolavamo.
Entrambe avevamo il nostro ragazzo che era più che altro l’amico del cuore, colui che per noi avrebbe fatto chissà cosa e che toccavamo anche nelle parti intime e con cui abbiamo avuto le prime esperienze di sesso ma senza eccedere perché la morale voleva che fossimo integerrime ed anche ignoranti di sesso.
Dopo qualche mese, mentre la nostra amicizia si approfondiva ed eravamo allegre di essere insieme, mi ha detto che voleva mostrarmi qualcosa nella sua stanza. Mi ha preso per mano e ridendo come due ochette siamo andate a vedere la sorpresa.
La sorpresa non era nella sua camera ma in quella del fratello. In una parete, in uno scafale, c’erano un sacco di video con la tripla X il che significava che erano dei film porno.
La curiosità prettamente femminile e la voglia di istruirci, vedendo le copertine delle scatole ci ha portato a sceglierne e vederne qualcuno utilizzando il PC del fratello che era sulla scrivania.
In quella stanza si è fatto subito caldo. Eravamo emozionatissime e ci muovevamo come delle ragazzine in attesa di chissà quale meraviglia da vedere.
Ci siamo stese sul letto e ridevamo emozionate guardandoci negli occhi toccandoci e accarezzandoci.
Man mano che le scene apparivano sul video il caldo aumentava ed è stato naturale che Carmen si levasse di dosso qualcosa ed io l’ho seguita, ma non ci siamo denudate totalmente.
Che caldo!
Stavo diventando consapevole che quella situazione ci avrebbe portato a qualcosa che avesse a che fare con il sesso e mi intrigava tanto; quindi non ho fatto niente per ostacolarla finché ho perduto una parte delle mie inibizioni.
Sono stata subito affascinata dalle scene lesbiche e in particolare per le scene di sesso orale in cui mi sono immediatamente identificata con la parte femminile e non in colei che faceva la parte maschile.
Guardando quei filmati, che Carmen in seguito mi confessò di conoscere bene per averli visti più volte, io e lei abbiamo iniziato a parlare di sesso ed in particolare delle nostre fighette.
Ho così scoperto che aveva già dato un paio di volte la fighetta ad un il ragazzo, quindi era molto più avanti di me come esperienze.
Io ero ancora una vergine totale.
Il film era lungo e mentre sullo schermo si succedevano le scene di accoppiamenti vari, le ho detto che mi erano piaciute veramente tanto le scene con due ragazze insieme.
Lei ha sorriso e si è rotolata sul letto spingendo verso l’alto le tettine e con tono canzonatorio ha fatto finta di rimproverarmi dicendo “Ti piacciono le ragazze?” come se fosse un peccato.
Era un peccato grave fino agli anni novanta ma ora certamente no.
Ho risposto con un tono per niente cattivo ma giocoso ed ho detto “Nooo! Per ora non sono niente. Non l’ho mai fatto con una donna e neanche con un ragazzo”
“Coome? Non hai mai fatto neanche un pompino? Quindi non hai mai assaggiato il sapore della sborra?!”
“No, te l’ho già detto!” le ho risposto sorridendo vergognandomi e lei per tutta risposta mi ha chiesto cosa mi piacesse nel veder di due ragazze in un video.
Ho ammesso di essere affascinata dal pensiero di avere una ragazza che mi mette la bocca ‘laggiù’.
Mi ha detto che avevo detto bene, lei aveva sentito dire che per una ragazza il sesso orale era il migliore e che tutte quelle che l’avevano fatto hanno detto che erano venute. Mi ha detto candidamente che venire con il ditalino non è così bello come con una slinguata sul clito.
“Ma ti rendi conto?” ha proseguito Carmen “Sentire la lingua dentro, che gira intorno al clito e tu che muovi il bacino in avanti e poi indietro. Che favola!”
Chissà chi le aveva dato le informazioni! Non di certo io perché ignoravo certi termini, che però sono molto espliciti
, e poi anche perché pensavo fosse vergine.
A quel punto con la sua ingenuità maliziosa di ragazzina che sta fiorendo mi ha chiesto se a me andasse di provarci perché a lei sarebbe piaciuto.
Il momento cruciale era arrivato, dovevo dare una risposta e scegliere.
Ricordo ancora chiaramente quel momento. Il mio cuore ha iniziato a battere forte.
Non ci potevo credere. In pochi istanti dalla fantasia stavo passando alla realtà.
Mi chiedevo se fosse un male provarlo e se veramente avrei goduto.
Credo che il mio slip si sia bagnato in un attimo.
Comunque le ho risposto che non mi dispiaceva.
Lei mi ha detto che due mesi prima aveva baciato un’altra ragazza ed io sul momento non ho capito; mi chiedevo se volesse baciare anche me.
inginocchiata sul letto con le calze di casa e quei pantaloncini cortissimi dovevo essere molto sexy, lo facevo per i maschi non per lei; Carmen era mia amica.
Ero molto nervosa, non riuscivo a pensare ad altro da chiederle per cercare di ritardare il nostro amplesso ed allora le ho chiesto chi fosse la ragazza che aveva baciato e se la conoscessi.
All’inizio Carmen ha rifiutato di rispondere dicendo che se si bacia non si dice chi è il baciato.
Proprio in quel momento mi ha guardato negli occhi e sono stata io a baciarla. Cosa mi sia passato in testa non so ma è stato un attimo di eccitazione, di voglia, di piacere ma fatto sta che l’ho fatto.
Il suo respiro mi sembrava freddo e le sue labbra erano calde, saporite e tenere. Le mie labbra al contatto con le sue si sono aperte e la sua lingua ha esplorato la mia bocca dandomi un brivido lungo la schiena.
Ho imparato subito o forse lo sapevo già ma non l’avevo mai fatto; mi è piaciuto moltissimo e non avrei mai staccato le mie labbra dalle sue. Ho imparato in un secondo a metterle la lingua in bocca e capire cosa significava baciare un’amante. Nello stesso momento ho scoperto, con mia sorpresa, che la volevo davvero tanto.
Era sicuramente l’effetto della combinazione dei video, della sua bellezza, della mia sorpresa e del mio entusiasmo al pensiero di ciò che Carmen e io stavamo per fare.
Il nostro bacio è durato tanto e ce lo siamo date per prometterci amore per sempre, mentre ci scambiavamo la lingua nelle bocche non sapevo cosa fare ma lei mi ha messo le mani sulle mie tette dandomi delle sensazioni particolari che da vergine quale ero non conoscevo, comunque lei ha insistito con quelle carezze cercando il contato con i capezzoli. Mi piaceva molto che lei massaggiasse le mie tette vergini, mi faceva sentire sua succube.
Io mi sono rilassata ed abbandonata a lei ed allora Carmen mi è letteralmente saltata sopra facendomi sdraiare sul letto, si è come arrampicata su di me che stavo sotto e mi ha baciato di nuovo mettendo la lingua in bocca sempre più in profondità.
Ero così eccitata che non pensavo a muovermi.
Mi ha dato tanti baci sul collo, sulle tette e sulla pancia, poi all’improvviso mi ha levato i pantaloncini, mi ha liberato dalla mutandina ed è apparsa la mia piccola figa bellissima con solo un filo di morbidi peli scuri morbidi e non lunghi.
Dopo aver visto i film sapevo cosa mi aspettava e cosa desideravo. Inoltre confrontando ciò che avevo visto nei film con lei, la mia fighetta aveva un altro aspetto.
Ricordo come Carmen si è spostata sul letto dandomi modo di aprire le gambe e per la prima volta mi è stata leccata la fighetta. A farlo è stata proprio la mia migliore amica la quale mettendosi in ginocchio e sollevando il sedere. Per facilitare la leccata che supponevo mi volesse fare, ha tirato le mie gambe verso di lei ed appena inchinata si è appoggiata spingendo la lingua nella mia figa leccandomi forte, poi l’ha estratta e mi ha mordicchiò il clitoride facendomi avere una scarica di adrenalina che ha attraversato il mio corpo facendomi sollevare; i piedi, così come le dita, si sono piegate all’interno come ad afferrare qualcosa e li ho appoggiati sulla sua schiena delicatamente per farle capire che mi piacevano le sue leccate.
È stato fantastico, meglio di quanto immaginassi.
Carmen mi ha eccitato più di quanto lo non fossi mai stata in tutta la mia vita fino a quel momento.
Lei mi ha messo la lingua dentro e poi ha leccato le labbra della bocca facendomi sentire il sapore della mia fighetta ancora inesperta ed inviolata fino a quel momento, mi ha detto che il clitoride era la parte più sensibile ed ha iniziato a leccarmi proprio da lì.
Dopo un po’, per le scariche di piacere che avevo, ho iniziato a sollevarmi puntando le gambe e le spalle sul letto, tendendo il ventre.
Lei mi sentiva piacevolmente offerta alla sua bocca e per me era il paradiso.
Poi è successo proprio come nei video. Ha iniziato a stringermi le tette giocando con i capezzoli mentre mi succhiava il clitoride ed ha fatto qualcosa che non mi aspettavo: ha iniziato a scoparmi la figa con le dita.
Avrei voluto allontanare il suo viso mentre ero nuda sul letto preda di vibrazioni e delle scosse di piacere.
Con le mani ho afferrato e stretto il sottile bordo del lenzuolo con stampate delle farfalle.
Avevo gli occhi chiusi e mi godevo la mia amica incollata alla figa che sapeva cosa fare; doveva aver visto quei film più volte per sapere cosa fare e come fare per farmi godere.
Le mie labbra tremavano mentre supplicavo tra mugolii, sospiri prolungati, mugugni, sibili ed urletti.
Di quei momenti ricordo ancora tutto nitidamente.
Carmen mi ha chiesto se mi piacesse e mi sono sentita in imbarazzo a rispondere di sì ma le ho risposto assaporando anche il piacere di ammetterlo.
Lei per un attimo si è staccata e mi ha guardato in faccia per dirmi, come a rimproverarmi benevolmente “Sei una bella lesbichetta!” ed entrambe ci siamo fatte una sonora risata.
Ammettendolo con piacere di esserlo, le ho detto che era fantastico e che poteva farmi ciò che voleva ogni volta che lei volesse.
Era un invito buttato senza che desiderassi farlo nuovamente. Invece abbiamo replicato l’indomani e da quel giorno in poi siamo rimaste molto più nella sua stanza, con lei che mi insegnava cose nuove ogni giorno, che non in giro con le altre amiche.
Mi piaceva la sua vena birichina e maliziosa con cui si comportava nei miei confronti.
Già dall’indomani lei mi ha lasciato leccare la sua figa.
I nostri incontri avvenivano quando i miei genitori lavoravano. Carmen veniva a casa mia per i compiti di scuola ma anche per allargare le gambe davanti a me e farmi vedere la sua figa affinché potessimo giocarci.
Fatti i nostri doveri scolastici riprendevamo da dove avevamo interrotto il giorno prima e così dopo il suo primo orgasmo lei ne aveva un secondo ed a volte anche un terzo.
Abbiamo guardato anche molti altri film ed in contemporanea abbiamo sperimentato tante diverse posizioni.
Purtroppo i nostri incontri si sono interrotti, con mio grande dispiacere, dopo un anno e mezzo dalla prima volta a causa del trasferimento del padre che era ufficiale dell’esercito.
Di Carmen mi sono rimasti i ricordi che ancora adoro.
Ora non so niente di lei. È da un po’ che non ci sentiamo più. Voglio pensare che sicuramente lei abbia sedotto qualche altra ragazza.
La sua bella dolce fighetta resterà sempre impressa nella mia memoria e il solo pensiero di lei che mi ha leccato ed avviato ai piaceri lesbici, mi fa bagnare.
A lei devo quella lesbica che sono e che lei ha contribuito a creare.
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Categorie: Lesbo