Dopo quella sera la nostra vita è sempre più frenetica in vista dell’imminente matrimonio. Rita e Luisa, con la complicità di Silvia decidono di mettere in atto un piano per far scopare Luisa da Luca. L’occasione sono la scelta delle tende che dovranno arredare la casa degli sposi. Silvia, con la scusa del lavoro, siamo in periodo di denunce dei redditi, si dice estremamente impegnata, quindi prega mamma e suocera di accompagnare Luca all’appuntamento che hanno dato a casa loro al tappezziere. Il tizio arriva, prende le misure e se ne va. Restano loro tre, sia Rita che Luisa indossano un vestito leggerissimo di cotone bianco appena tenuto chiuso davanti da pochi bottoni. Lui nota che entrambe spesso si mettono in controluce dove si vede benissimo che l’intimo che hanno sotto è esiguo o assente. Il pacco del giovane si gonfia, e Rita se ne rende conto, quindi decide di giocare le sue carte.
“Vorrei rivedere le stoffe che avete scelto per la camera matrimoniale. Lì c’è tanto sole, come oggi, e secondo il mio parere quando siete sdraiati a letto non coprono abbastanza. ”
Detto questo si portano tutti nella camera, fa sdraiare madre e figlio, li invita ad avvicinarsi come due amanti che si svegliano e lei si mette davanti alla finestra con il campione di stoffa in mano. Luisa, ha quasi tutti i bottoni aperti, colpa del caldo, e quando Luca si stende vicino a lei non può fare a meno di guardare le splendide mammelle della madre. Mentre si avvicina per abbracciarla, la stoffa del vestito si apre ancora mostrando un esiguo triangolino di stoffa che dovrebbe coprire la fica che invece risulta in bella mostra. Rita ammicca a Luisa che abbraccia il figlio. Luca ha il cazzo che sta per esplodere da dentro i pantaloni. Lei lo bacia e lui, in preda al desiderio represso di scopare sua madre si lascia andare stringendole a se.
“Mamma sei bellissima.”
Rita vede che ormai il gioco è fatto, fa un cenno di saluto all’amica ed esce silenziosamente, chiama la figlia annunciando vittoria.
Lei lo stringe se poi gli mette una mano sul pacco durissimo e lui si denuda in un attimo. Spoglia definitivamente anche lei e poi infila la sua testa fra le cosce della madre leccando quello che ha sempre sognato. Lei gode subito.
…mmmhhuumm…si… mio tesoro…si...lecca la tua mamma… uuuhhmmmm
In breve si ritrovano impegnati in un sessantanove che fa godere entrambi. Luca sente che non potrà reggere il piacere dell’eccitazione che sta provando con sua madre.
…oooooohhhhh…mamma…sborro…sto venendo…si…bevi…
…uuummmmhhmmm…si…amore di mamma...sborrami in bocca!...non sai da quanto desidero bere il tuo seme…si…uuhhmmmmmm… dolcissimo…uuuuhhmmmmmm…
Gli scarica in gola tre schizzi abbondanti. Lei beve e continua succhiarlo. Poi si rigira e la penetra di colpo. Luisa ha un orgasmo immediato.
… ODDDIO…VENGO...si…bellissimo… mi fai godere subito…
“Si amore scopami. Entra dentro, nel ventre che ti ha generato, godi, e inondami, fai godere la tua mamma. Sbattimi come la più troia del mondo.”
Luca la sbatte con impeto e vigore, cambiano posizione, lei gode tantissimo, le infila un dito in culo, lei sente che lui la desidera anche lì.
“Amore, sarà tuo anche quel buchetto, ma non ora, voglio sentire che mi inondi il ventre. Voglio sentirti schizzare dentro di me.”
Lui è un toro scatenato che la sbatte con furore, poi esplode dentro di lei con un grido fortissimo.
…ORA…SBORRO!...SI… vengo… oooooohhh…
Gode spingendosi tutto dentro di lei che ha un ennesimo orgasmo travolgente.
…si…sei…un fuoco…vengo…si… bellissimo…
Sfiniti restano abbracciati scambiandosi tenerezze. Lei gli racconta di quante volte ha desiderato questo momento, mentre lui confessa di essersi segato e sborrato spesso con le sue mutandine sporche.
“Amore, me ne ero accorta. Le ho tenute molte volte per due giorni per aumentare l’odore di me che tu potevi sentire meglio. Sapessi quante volte le ho poi leccate succhiando la tua sborra che vi avevi schizzato sopra. Sono impazzita di piacere quando mi sei venuto in bocca, finalmente ho sentito il tuo vero sapore.”
Lui ha per un attimo un momento di tristezza che non sfugge a lei. Gli chiede cosa lo rattristi e lui a testa bassa si confessa.
“Avrei dovuto informare Silvia, e poi come la metto con papà?”
“Tranquillo, è tutto a posto. Se sono qui, se tutto questo è avvenuto è anche grazie alla complicità di Silvia. Da quando ha saputo che ti desideravo non ha fatto altro che cercare una scusa per far si che noi due avessimo la possibilità di vivere questo momento. Se poi non ho capito male, credo che fra poco la vedremo entrare insieme a Carlo per unirsi a noi.”
Sentono la porta di casa aprirsi e li vedono entrare. Si sorridono, Silvia si spoglia velocemente e Carlo osserva la scena mentre si denuda anche lui. Luisa ha appena il tempo di aprire le cosce che lei incomincia a leccarle la fica da dove sta sgorgando il seme di Luca.
…uuummmmmhhhmmmm…si…sei…meravigliosa…si …oooohh…
Gli succhia tutti gli umori e il clito facendola godere. Carlo intanto si è messo di lato e le ha infilato in bocca il cazzo, mentre Luca osserva la scena. Sente di nuovo gonfiarsi il cazzo, lo accosta alla bocca della madre che si alterna a leccare entrambi. Basta poco per far tornare duro il cazzo del figlio. La situazione altamente eccitante rende tutto più facile. Carlo si stacca da loro, si distende supino e attira Luisa su di lui, le pianta il cazzo dentro, la fa distendere e invita il figlio a inculare la madre.
…dai…spacca...il culo di tua madre!...sapessi da quanto lo vuole… dai Luca, entra duro deve impazzire subito da tempo vuole averci insieme… dai che l’ho sfondata tante volte in attesa di questo momento…
Lui entra deciso con un solo colpo. Lei apre la bocca ed emette un grido di piacere /dolore che fa impazzire i due maschi.
…AAAAAHHHHIIIIIII…mi…spaccate…AAAAAHHHHH……SI…uuuummmhhmmmmm…
Gode urla e si scatena. Silvia le tortura i capezzoli stringendoli fra le mani. Lei porta una mano fra le cosce della nuora e le infila dentro due dita facendola partecipe del suo piacere. La scopano sempre più forte, poi Carlo schizza dentro di lei, mentre Luca continua a limarle il culo sempre più velocemente. L’ennesimo orgasmo fa schizzare anche lui. Sfiniti, ma contenti si abbracciano. Carlo però fa notare a tutti che Silvia ha goduto poco. Le si avvicina e gli offre il cazzo ancora turgido, lei lo succhia con passione e ben presto lui è di nuovo in tiro. Fa girare la nuora e glielo pianta in culo mentre lei si alterna a succhiare ciò che sgorga dai buchi di Luisa e il cazzo di Luca. La sbatte con molto impeto, le strappa un bellissimo orgasmo, poi le sfila il cazzo dal culo, lo fa succhiare alla moglie, poi si mette supino, e invita Silvia a salire su di lui. Lei s’impala su quel palo teso e duro, gode e si scatena, il piacere la sconvolge.
…si…GODO…si…dai…si …ora…oohh…
Luca osserva la sua futura moglie godere sul cazzo del padre. Luisa lo succhia con impegno, ha un’incredibile erezione e spinge Silvia distendersi sul corpo di Carlo, poi si mette dietro di lei e gli entra nel culo deciso.
…aaaaahhhhhh…si…..amore…sfondami…godo…uuhhmmuhm
Presa da una frenesia erotica si muove assecondando i due maschi che le sfondano ogni buco. Gode, impazzisce e fa godere anche loro. Schizzano quasi insieme, anche se Luca appena riesce far uscire solo poche gocce. Da quel momento fra loro è vera complicità, amore piacere. Mentre avviene tutto questo io sono alle prese con Flavia, la terribile nonna di Eva. La signora si lamenta di tutto e tutti. Quando entro in clinica il personale mi riferisce che la signora ha chiesto di me per tutta la domenica. Pretendeva che io andassi visitarla, pur essendo in buone condizioni. Faccio il giro di tutti i miei pazienti sempre scortato da Eva e da tutti i medici del mio staff. Lascio volutamente per ultimo la signora che quando entro mi inonda con un fiume di parole non proprio degne di lei. La calmo, prego tutti di uscire e poi la visito. Le scopro il corpo, più del necessario, lo nota ride silenziosamente fissandomi negli occhi.
“Giovanotto, le piace proprio guardarmi l’intimo?”
Le rispondo ridendo.
“Decisamente lei è molto eccitante, la sua fica semi depilata m’intriga molto.”
La sua mano scivola verso il mio pacco che si sta eccitando. Lei lo accarezza lentamente, poi mi guarda e si bagna le labbra e con un tono convinto mi fa una proposta.
“Se lo tiri fuori te lo succhio.”
La guardo e gli ribatto serio e deciso.
“Calma. Prima devi ristabilirti, poi non voglio più sentire capricci come hai fatto in questi giorni. Se lo vuoi te lo devi meritare.”
Noto un lieve disappunto nel suo sguardo, poi sorride, toglie la mano e annuisce con il capo e parla molto seriamente.
“Va bene, se questo è quello che vuoi allora ti accontento, ma non te la caverai con un pompino. Quando sarò ristabilita tu mi scopi.”
Anche la mia risposta ha un tono deciso.
“Allora dovrai essere perfettamente in forma, perchè io se scopo una donna poi le faccio anche il culo, e fino a che non sono sazio non smetto.”
Mi ribatte ridendo.
“Credi che mi faccia paura prenderlo in culo? Spero che sia ben dotato, amo il grosso calibro.”
Per il resto della degenza diventa molto calma e disponibile. La dimetto dopo alcuni giorni, ma lei si fa promettere da me che le farò visita appena ristabilita. Eva ha notato il cambiamento della nonna, me ne chiede il segreto. Le rispondo ridendo.
“Le ho promesso che se si fosse comportata bene le avrei fatto un bellissimo regalo.”
Per tutto il mese di Luglio è un lavorare frenetico, la clinica chiude per Agosto. A Settembre, il primo sabato si sposano i ragazzi. Con largo anticipo hanno preparato tutto. L’intesa con tutti è perfetta, con Carlo e Luisa si parla di vacanze insieme, mentre Matteo ha da un po di tempo una storia che lui definisce amicizia con Cinzia, la figlia di Marina e Paolo. La cosa ci riempie di gioia. Rita che ben conosce la ragazza la definisce molto possessiva, e se dovesse scoprire che spesso Matteo scopa con Marina, madre di Cinzia e socia di Rita, crede che la cosa finirebbe per fare delle pericolose scintille. Ha parlato con Marina pregandola di smettere di farsi sbattere da Matteo, ma lei ribadisce che non fanno nulla di male. Lui è molto devastante quando la sfonda, poi se sua figlia lo vuole allora dovrebbe essere in grado di farlo godere anche più di lei. Di comune accordo accettiamo tutti l’invito, di andare con Marina e Paolo nella loro casa in Sardegna anche se a me pare estremamente pericoloso. Tranne gli sposi che lasciano le ferie per il viaggio di nozze tutti andiamo con loro, anche Luisa e Carlo. Loro partono il sabato con la nave, io li raggiungo il lunedì sera con l’aereo, devo partecipare all’annuale cena della clinica. Restato solo, la domenica mattina mi suonano alla porta di casa. Apro e mi trovo davanti, Flavia. Entra in casa mia con un turbine.
“Ho preso un taxi per vederti, mi sento bene, la clinica ha chiuso, io oggi voglio la mia ricompensa.”
La guardo divertito e nello stesso tempo un po intimorito, non credevo mi avesse preso sul serio, ma non la contraddico. La guardo camminare davanti a me. Indossa dei pantaloni bianchi attillati che le fanno risaltare la figura. Il culo tondo e alto è maggiormente evidenziato dai sandali a zeppa con poco tacco. Una camicia bianca trasparente evidenzia il reggiseno che indossa sotto, i capelli lunghi sono tenuti legati da un foulard colorato. Mi osserva, le offro da bere un the fresco. Guarda compiaciuta la mia casa, si avvicina, mi guarda fisso in viso.
“Sia ben chiaro che se non te la senti io me ne vado, ma sarebbe un vero peccato. In passato ho avuto diversi maschi, anche due o tre insieme, sempre sotto lo sguardo estasiato di mio marito. Avevo deciso che nessun maschio mi avrebbe avuto dopo la sua morte, ma poi con te ho cambiato idea. Ho fatto una piccola indagine sono venuta a conoscenza che sei un bel porcello. Con quel depravato di Augusto vi siete divertiti spesso anche insieme a scopare giovani donne molto troie. Eva dice che sei di ghiaccio con lei che non aspetta altro che di aprirti le sue cosce, ma se tu non l’hai ancora scopata ci deve pur essere un motivo, non mi sembri diventato gay.”
La guardo decisamente incuriosito ed eccitato, la prendo per mano e la porto sul divano, lei mi ferma sorridendo.
“Mio caro sono ancora un po debole, meglio il letto.”
Distesa sul letto la spoglio lentamente. Lei è visibilmente carica, mi guarda con occhi pieni di bramosa libidine. Il suo corpo si rivela essere quello che mi ero immaginato. Asciutto ma non magro, il seno un po sgonfio, ma ancora appetibile, le cosce snelle, ancora toniche, la fica, quella è stata tutta accuratamente depilata. Si lascia spogliare, poi si dedica a me. Mi sfila i pantaloncini e la maglietta che indosso, mi fa scendere gli slip lentamente facendo scattare fuori il mio cazzo teso e duro, lo impugna, si bagna le labbra e lo infila in bocca. Lo assapora, lo lecca come e determinarne il sapore, il gusto, si vede che le piace.
…UUUHHMMMUUuummm….che…piacere…uummmhhummm…da…quanto…tempooo…si…uuuummmmhuhhhumm…si… che meraviglia…uuuhhmmm……
Lo assapora con gusto. Lo lecca, ci sputa sopra la saliva per far scorrere meglio la pelle del glande che scappella lentamente per gustarsi anche con gli occhi il piacere di un cazzo in mano. Resto piacevolmente sorpreso dalla sua adorazione che ha per il mio cazzo. Passa ogni centimetro dell’asta con la lingua. Mette in bocca una palla per volta e la succhia provocandomi un gemito di puro piacere.
…uumhmuhmumumummm…come…sei brava!...sei una succhiacazzi fantasticaaaa… si…dai…succhiami….che grandissima… Troia …sei…
Mi sposto, le apro le gambe lentamente, poi infilo la lingua in quel taglio perfettamente depilato. Generalmente scopo donne che non sono tutte depilate, ma lei mi eccita ancora di più. Sembra la fica di una adolescente tanto è liscia e pulita. I suoi umori sgorgano copiosi, anche se mi sarei aspettato, data l’età, che fosse meno bagnata. Li lecco, li aspiro assaporandoli e restando piacevolmente colpito dal buon sapore e odore che hanno. Trema e gode con la bocca piena, poi si stacca e si gira voltandomi le spalle, si mette di lato, mi attira facendo combaciare i nostri corpi è eccitatissima.
“Scopami, non ne posso più, ma fai piano sono anni che non lo faccio.”
Le sollevo una gamba sopra di me, poi piano infilo la cappella fra le sue labbra che lentamente si schiudono. Spingo piano, lei geme, la sento strettissima, ma lentamente mi lascia entrare in lei. Spingo fino in fondo, lei respira velocemente, quando tocco il fondo esplode in un orgasmo che la fa tremare tutta.
…aaaaaaahhhhhh…si…VENGO…si…belllissimo…
Trema così tanto, che mi fermo dentro di lei. Immobile le lascio il tempo di gustare il piacere che prova. Poi lei stessa incomincia a muoversi avanti/indietro lentamente assaporando il piacere di sentire il mio cazzo strusciare le pareti della vagina che si sta dilatando sempre più. Gode, mi fa fermare e poi contrae i muscoli vaginali, sento il cazzo tutto dentro di lei che viene munto, come se mi stesse facendo un bocchino con la fica tremendo, mai provato un simile piacere glielo dico.
…cazzo….mi…risucchi…dentro…sei…fantastica…si…bellisssimo…si…
Lentamente assaporiamo il reciproco piacere. Lei gode molto, poi si rende conto che non sarà tanto lubrificata per ancora molto tempo e mi invita schizzarle dentro il mio piacere. La sbatto ancora un poco, aspetto il suo ennesimo orgasmo poi vengo. Le vuoto dentro, tanta sborra, che lei ha un altro orgasmo.
…Oddio…che…meraviglia…VENGO!...si…sei…bollente…si…sborrami…dentro…uuuhhmmmmm… oooooohhhhh…
Restiamo immobili abbracciati. Le bacio il collo da dietro la nuca, la sento singhiozzare, la giro e vedo il suo viso rigato da una lacrima che lei giura essere di gioia. Mi distende supino, scende giù e infila in bocca il mio cazzo ancora turgido. Lo succhia da vera professionista. Lo aspira, lecca il glande, lo morde delicatamente, poi improvvisamente senza che me ne renda subito conto m’infila di colpo un dito dentro il culo. Ho uno scatto improvviso, ma poi resto piacevolmente eccitato dal gioco, il mio cazzo ritorna durissimo. Guardandomi, e sorride compiaciuta.
“Scommetto che non avevi mai avuto un dito in culo.”
Si mette distesa sempre di spalle mi invita ad entrale in culo. Mi distendo, le lecco il buco, infilo dentro un dito e lo trovo molto elastico, lei insiste perche io la prenda.
“Non perdere tempo, lo voglio dentro. Non temere è così spanato che a volte ho dovuto mettere le mutandine da incontinenti. Una volta mi hanno inculato con due cazzi insieme. Scopami che ti voglio.”
Le spingo il cazzo dentro con decisione. Sento che si apre e mi lascia scivolare dentro senza nessun problema, lei si masturba e mi incita sfondarle il culo.
ooohhhh…si…spaccami…forte…si…sfondami…si…che…toro! …
Le limo il culo velocemente. Lo sento sempre più aperto, lei gode. Anche per me il piacere arriva velocemente. La scopo molto e forte, lei mi chiede alla fine di sborrare.
…si…troia…si…ti...schizzzo…in…culo…grandissima…bagascia…sfondata…si…sborro…uuhhmmmmm…si…grandissimaa … rotta...in...culo! …
Scarico tutto dentro, poi mi sfilo, la faccio girare, e glielo pianto in gola.
…succhiami…vacca…bagascia…succhia...pulisci…lecca anche i tuoi umori…
Lei esegue molte diligentemente. Quando ha finito ho il cazzo moscio, ma lucido e pulito. Rimane distesa per un poco, mi sorride, mi guarda con occhi lucidi dall’emozione.
“Tu oggi mi hai ridato dieci anni e anche più di vita. Era da tanto che lo volevo, sei stato un maschio meraviglioso. Sono consapevole che per te scopare una vecchia come me non sia stato tanto edificante, ma ti ringrazio per l’attenzione che mi hai dato, il piacere che ho provato e vorrei chiederti solo una cosa, ma non sei tenuto a rispondermi: perche non hai ancora scopato Eva? Lei non desidera altro. Ha succhiato il cazzo a suo padre per essere ammessa nel tuo staff, ora tu la ignori.”
La guardo divertita, molto curioso le chiedo di parlarmi di lei.
“Eva è figlia di Augusto e sua sorella. Hanno procreato il giorno stesso del matrimonio di mia figlia. Mio genero non è mai stato un buon amante, cazzo grande, ma sborra subito, ha questo difetto. Ho conosciuto suo padre, un vero toro, con un cazzo fuori dal comune. Quando mi scopava lui io restavo a letto per tre giorni, mi devastava davanti e dietro. Stefano, il figlio, invece schizza al solo pensiero di vedere una fica. Quando si sono sposati, Augusto già si scopava sua sorella da diverso tempo. La sera delle nozze Stefano, era talmente sbronzo che si è addormentato subito. Loro hanno scopato tutta la notte, solo al mattino lui le ha messo il cazzo dentro schizzando subito dopo.”
La guardo, penso che tutto il mondo è paese, e che in ogni famiglia ci sono storie strane. Le prometto che se è questo che vuole allora l’accontenterò, ma ne farò una troia di primo livello. Flavia ride compiaciuta, si riveste e mi saluta dandomi l’ennesimo bacio.
“Mi fa tanto piacere averti scopato, sei un vero maschio, e se poi trasformi Eva in una vera troia, ne sarò compiaciuta, meglio troia che bigotta. Quando sarà perfettamente addestrata ad essere troia fammelo sapere, mi piacerebbe sentire la sua lingua fra le cosce.”
La sera, racconto tutto a Rita che ridendo commenta fingendosi gelosa.
“Appena mi giro c’è sempre una zoccola che si rosicchia il mio osso!”
Parliamo del viaggio. Mi racconta che Matteo ha dormito con lei, mentre Cinzia avrebbe voluto diversamente. Si è fidata solo per il semplice motivo che sono sua madre. Mi racconta che Cinzia è veramente gelosa.
“Non ha nemmeno immaginato che il mio cucciolo mi ha scopato e sfondato il culo tutta la notte.”
Le ribatto divertito.
“Se è così, tu poi mi dici che ti rosicchiano l’osso, allora io che dovrei dire, appena ti lascio sola un momento ti fai sfondare da un cazzo grosso!”
“Amore, hai ragione, anzi dovresti dire a tuo figlio, che quando si sfonda il culo della propria madre dovrebbe avere un tantino di riguardo. Invece c’è andato giù così duro che al mattino ancora lo sentivo aperto. Si è pure lamentato di essere solo a scoparmi. Mi avrebbe stretto volentieri anche fra le braccia di un altro maschio, meglio se papà. Ha detto che con te mi scopa sempre volentieri, si eccita di più a vedermi godere stretta fra voi due. Lo sai che mi ha detto che se Cinzia non diventa troia come me la molla.”
“Devi assolutamente scoprire cos’è successo fra madre e figlia.”
Lei la conosce meglio di chiunque altro. In passato la ragazza le ha chiesto dei consigli, pregandola di non farne parola con la madre.
“Ci deve essere un motivo specifico per tanta gelosia, riuscire scoprirlo sarebbe di grande aiuto, ci permetterebbe di aiutarla a superare questo stato d’animo. Deve essere successo qualche cosa che ha coinvolta la madre. Certo, con Marina non mi stupirei di nulla.”
Condivido il suo parere, considerando che lei la conosce dai tempi del Liceo. Poi insieme all’università ed in fine il tirocinio con il padre di Marina e la società, Rita è sicuramente quella che la conosce meglio. Parliamo anche della cena di domani, mi chiede se vi sarà anche Flavia ed Eva. Poi mi chiede con un tono di voce interessato.
“Che intenzioni hai nei confronti di quella ragazza? La vuoi solo scopare o come credo ne vuoi fare una nuova schiava?”
Le rispondo con un tono convinto.
“No, non vorrei arrivare a tanto. Mi piacerebbe farle abbassare un po il suo orgoglio. Certo se lo può permettere, è molto bella e consapevolmente sfrutta questa dote per avere tutti ai suoi piedi. Trasformarla in schiava credo che sarebbe troppo impegnativo. Mi ricordo i tempi di Sonia, era diventato stressante. Direi di trasformarla in una splendida troia sempre disponibile.”
“Amore, tu puoi fare tutto quello che vuoi. Se diventare una troia ne voglio godere un poco anche io e mi farà piacere se mi lasci partecipare alle tue serate o giochi che sicuramente la coinvolgeranno molto. In ogni caso, la decisione è tua.”
Mentre sono al telefono con lei mi chiama Silvia invitandomi a cena da loro. Si sentono soli, un po di compagnia farà bene anche a me. Alle otto sono da lei. Mi accoglie Luca e insieme andiamo in cucina. Silvia e praticamente nuda. Indossa appena le mutandine sotto il grembiule, sente caldo, ci invita a metterci a nostro agio, in breve siamo tutti nudi. Mi racconta di aver sentito la madre, mi chiede di Flavia. Le racconto la scopata che abbiamo fatto.
“Nemmeno le vecchie fai salve!”
Durante la cena mi aggiornano sui dettagli della cerimonia. Io la dovrò accompagnare all’altare, della cena di addio al celibato che Matteo sta preparando per Luca, e della serata che le chiedono le sue amiche.
“Sia ben chiaro che io una sera a cena con te da soli ci voglio andare, anche Luisa lo ha chiesto a Luca, mi spetta di diritto, sei mio padre. Deve essere una cosa indimenticabile, e dovrà restare un segreto fra noi.”
Guardo Luca, spero non se ne abbia a male, lui intuisce il mio pensiero.
“Quando esci con tuo padre io sono tranquillo, anche se resta un segreto fra voi non è un problema, ti amo troppo per preoccuparmi.”
Ridiamo di gusto. Li guardo così felici e innamorati. Vedo che si scambiano delle coccole molto intime, decido che me ne vado a letto, li saluto e torno a casa.
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