Quella ragazza, che da circa un mese lavorava in azienda, l'aveva colpita fin dal primo istante i suoi modi gentili accompagnati dello sguardo velato di tristezza davano la sensazione che in lei ci fosse qualcosa e Francesca si è messa in testa di scoprire di cosa si trattasse.
L'occasione si presentò in una calda giornata estiva in cui il condizionatore dello studio di architetture si è guastato ed a causa del caldo torrido tutti si sono presi il pomeriggio libero tranne Francesca, che dovendo finire un lavoro importante, è rimasta e, con grande sua sorpresa, anche l’enigmatica collega Eleonora la quale si è offerta di aiutarla per finire prima ed abbandonare quel luogo infuocato.
A Francesca una mano fa comodo ma i suoi pensieri sono per la nuova arrivata e per la possibilità di stare sola con lei per approfondire la conoscenza reciproca dove ormai non c’è più nessuno.
Eleonora da quando è stata assunta si è sempre presentata come una bella ragazza snella, non molto alta ma con un fisico slanciato. Francesca si è chiesta più volte come mai portasse sempre i pantaloni. I colleghi hanno malignato sul fatto che fosse lesbica ed in effetti anche a lei sembrava strana e la cosa la intrigava parecchio.
Francesca ha sempre detto che le piacevano gli uomini ma ultimamente le è tornata in mente l'esperienza fatta da adolescente con due amiche e l'idea di tornare ad accarezzare un corpo di donna ogni volta l’ha fatta avvampare e mettere voglie irrefrenabili.
Nel caldo opprimente di quel pomeriggio ha smesso di lavorare ed ha osservato con attenzione Eleonora seduta alla scrivania dall'altra parte dell’open space. Indossava una camicia bianca, candida, un po’ stretta, da cui trasparivano tette piccole ma sode con capezzoli sempre turgidi e puntati all'insù.
In lei le vampate aumentavano sempre di più man mano che la guardava e così anche il desiderio di essere toccata per dar sfogo al desiderio di godere ma è stata stordita dalla voglia di toccare il corpo di quella sua giovane collega di lavoro.
Pensando a quale piacere ne avrebbe tratto, Francesca si è persa in questa idea si è riavuta per un attimo pensando ad Alberto, suo fidanzato, ed anche a Rebecca, sua convivente bisex, a lei non andava l'idea di tradire entrambi ma il richiamo si è fatto troppo forte e poi si trattava di una donna.
Tante volte ad Alberto aveva confessato le sue fantasie per come fare sesso in un triangolo con due ragazze ma mai lo avevano fatto insieme lasciando tutto nella fantasia ed un tradimento con una giovane donna forse gli sarebbe anche stato bene oppure l’avrebbe potuta convincere a presentarsi nuda insieme a lei davanti al suo fidanzato avvocato.
Da parte di Eleonora non c’è stato fino a quel giorno un chiarimento sulle sue preferenze sessuali ed a Francesca è venuto un dubbio: e se fosse stato tutto un fraintendimento? Se lei ci avesse provato ed Eleonora non ci fosse stata?
Il pensiero della possibile figuraccia l’ha fatta desistere per un po’, ma il desiderio è riaffiorato prepotentemente e la decisione finale è stata di fare delle avance rischiando una pessima figura.
Da persona che aveva imparato a stare al mondo e muoversi bene nella sfera sessuali degli altri, Francesca ha pensato ad una strategia per poter almeno parlare di sesso.
L’occasione presa al balzo è stata quando Eleonora ha chiesto di verificare un documento che stava preparando. Francesca si è avvicinata alla scrivania e si è appoggiata in modo che le tette ben visibili nell’ampissima scollatura della maglietta fossero la parte del suo corpo impossibile da non essere visti dagli occhi della sua collega.
La riuscita della strategia iniziale ha è stata subito confermata. Gli occhi di Eleonora si sono incollati alla scollatura e non riuscivano a staccarsi fissando con avidità le tette che Francesca quel giorno ha fasciato in un top rosso fuoco e che in quel momento sono imperlate da migliaia di goccioline di sudore.
L'eccitazione di Francesca è aumentata sempre di più e con essa anche il suo respiro provocando movimenti sempre più accentuati delle tette mentre i capezzoli turgidi ed inanellati sembravano voler bucare la stoffa.
Quello è stato il momento giusto.
Lei ha fatto un respiro profondo ed ha chiesto “Ti piacciono?”
Eleonora non si è sorpresa ed ha risposto candidamente “Si, hai proprio un bel seno. L'ho notato già dal primo giorno che ti ho vista”
L’azzardo ha prodotto i suoi frutti, è quasi fatta e, con uno sforzo per vincere gli ultimi pudori, Francesca ha aggiunto “Ti piacerebbe toccarle?” e da quel momento non c’è stato più bisogno di parlare perché entrambe hanno avuto la possibilità di fare ciò che desideravano da tempo.
Eleonora si è voltata, ha poggiato le mani sui fianchi di Francesca e l’ha fatta sedere sulla scrivania proprio davanti a lei, poi delicatamente ha liberato le tette della sua amica accarezzandole e soppesandole con movimenti lenti provocando ad ogni carezza dei gemiti che sono andati via via aumentando fino quando le carezze si sono trasformate in saettanti colpi di lingua sui capezzoli di Francesca la quale, a quel punto, non ha potuto fare a meno di allungare le mani per levare la camicia alla sua amante affinché potesse finalmente vedere e toccare le piccole tettine a punta che tante volte aveva fissato.
Per essere maggiormente libera, Francesca ha trafficato con le mani per sganciare il reggiseno a balconcino che resisteva all’apertura ma infine ha avuto la meglio e immediatamente ha succhiato quei piccoli frutti marrone che non pensava fossero così succosi.
Nel frattempo le mani di Eleonora sono scese lungo la schiena a strizzare le cosce di Francesca finendo la corsa sul culetto tondo e morbido. Il momento più intenso è arrivato poco dopo quando Francesca ha sentito il suo sesso aprirsi per le carezze che tanto aveva desiderato; è pronta a ricevere il piacere.
Le dita di Eleonora hanno dischiuso le grandi labbra, ha avvertito la morsa delicata e inesorabile della coppia pollice e indice che trattenendo fra i polpastrelli il suo clitoride lo hanno masturbato come un piccolo pene. Per facilitare l’opera e mostrarsi meglio ad Eleonora, Francesca ha allargato oscenamente le gambe ed ha incitato a voce alta la sua collega a proseguire. La morsa delle dita impertinenti si è allentata e le dita hanno iniziato la penetrazione entrando prima una, poi due, poi tre, strappandole dei mugolii strozzati. Eleonora ha capito che Francesca stava per venire, quindi le ha dato un attimo di tregua allungando i tempi dell’orgasmo perché il suo scopo era un altro.
Francesca l’ha tirata a sé, l’ha stretta forte e l’ha baciata, le ha infilato prepotentemente la lingua tra le labbra cercando una risposta cercando la complicità della collega in un bacio prolungato che ha reso quel momento molto più intimo di una semplice masturbazione.
Il caldo opprimente non dava loro delle sensazioni spiacevoli e consentiva di poter stare nude.
Felice per l'entusiasmo che aveva scoperto e che la faceva sentire tanto desiderata, Eleonora con un rapido movimento ha liberato la scrivania facendo cadere dei fogli a terra, ha spinto all’indietro Francesca, si è piegata, le ha sfilato il perizoma ormai madido di umori e si è trovata davanti allo splendido fiore della sua amica. La visione apparsa è una rosa dai petali carnosi che stilla piccole gocce di godimento. Con grande gioia l’ha trovato completamente depilato ed abbellito da degli anellini dorati ed una barretta anch’essa d’oro. Ad Eleonora è venuta una voglia irrefrenabile di leccarla e lo ha fatto con foga dando prima delle passate complete su tutte le labbra, dal basso verso l'alto fino al monte di venere, poi sempre più audacemente, andando in profondità per meglio assaporare il gusto di quel sesso di ragazza matura.
La nuova impiegata ha leccato, leccato ed infilato la lingua in profondità, infine ha succhiato il clitoride facendo raggiungere l'orgasmo alla sua amica la quale, godendo, ha agitato le gambe per aria gridando a pieni polmoni il suo piacere.
A seguito di quel trattamento tanto desiderato, Francesca è rimasta sconvolta come in trance per un tempo che non è riuscita a definire ma, quando si è ripresa, ha realizzato che Eleonora si stava rivestendo.
”Che fai? ora tocca a me! Devo restituirti quello che mi hai regalato!” le ha detto lanciandosi famelica nel tentativo di sfilarle gli eleganti pantaloni leggeri che ha indosso.
Eleonora l’ha allontanata con un movimento violento esclamando “Non toccarmi!“ mostrando un'espressione triste e arrabbiata.
Francesca è rimasta interdetta non capendo come mai la situazione fosse cambiata in così breve tempo;, tutta la tensione erotica era svanita in un istante e rimaneva solo rabbia. Lei non si è rassegnata e, scesa dal piano della scrivania, nuda com’è, con modi delicati si è avvicinata all'amica cercando di capire cosa fosse successo. “È colpa mia? Ho fatto qualcosa che non dovevo?” ha chiesto “Ti prego dimmelo, ti ho desiderata da quando sei arrivata qui a lavorare, non lo sapevo ed avevo vergogna a dirtelo, ma adesso che abbiamo fatto l'amore posso dirti con molta sincerità che ti desideravo con tutta me stessa. Non voglio che tu sia arrabbiata con me”
Al sentire quelle parole, Eleonora ha sorriso pensando che forse ha trovato in Francesca una vera amica e le ha detto “E va bene!” e nel dire quelle tre parole si è levata i pantaloni e lo slip alla brasiliana facendo trasalire Francesca perché tra quelle lunghe cosce tornite, in una radura di peli molto ben curati, si sarebbe aspettata di vedere delle morbide labbra ma non di sicuro un cazzo, non grande, con una debole erezione.
La espressione di meraviglia sul volto di Francesca ha fatto di nuovo cambiare l'umore di Eleonora che, coprendosi con le mani il volto, ha gridò “Ecco, lo sapevo, sei come tutte le altre!”
Francesca è in preda all'agitazione e all’imbarazzo, l'unica cosa che è riuscita a fare è stato abbracciare l'amica e baciandole il viso e sussurrare “Non dire così, scusami! Non me lo aspettavo, per me è stato una sorpresa incredibile. Mi vuoi spiegare?”.
Eleonora ha forzato l’abbraccio ed ha respinto di qualche centimetro Francesca ed ha dato inizio al racconto della la sua storia di ermafrodita.
Alla nascita Eleonora sembrava un maschio con il suo bel pisellino, ma negli anni il suo corpo si è sviluppato come quello di una ragazza e la sua identità sessuale è diventata incerta, negli anni dell'adolescenza, quando gli altri scoprivano le pulsioni sessuali, lei non sapeva cosa fare come comportarsi, si era nascosta scappando dal sesso non sapendo quale fosse esattamente il suo.
Eleonora racconta di quando ormai ventenne si è innamorata di un ragazzo che l’ha denigrata al momento in cui, infilate le mani negli slip, ha trovato il piccolo cazzo e non la figa.
Quel racconto ha colpito molto Francesca che ha sentito un forte sentimento, diverso dai soliti, per la sua nuova amica e si è lasciata trasportare dalle sensazioni esclamando “Oh cara, voglio farti godere! Non mi importa come …. e poi il mio fidanzato dice che faccio dei pompini fantastici!” e senza dare tempo ad una replica si è chinata sul cazzo dell'amica prendendolo in bocca masturbandolo. Nonostante il lavoro fatto per un po’, se fosse stato un uomo a quel punto sarebbe quasi venuto, si Francesca è sempre trovata davanti a una debole erezione ma non si è sconfortata.
Intuendo la delusione di Francesca, Eleonora si è scostata chiedendole di smettere, l’ha guardata teneramente e ha spiegato “Scusa, non ci riesco. Sei molto brava, ma ho difficoltà a venire“ ed ha raccontato la sua maledizione raccontando che raggiungere il piacere per lei è difficile aggiungendo che con gli uomini non poteva andare perché la schifavano per il suo pene, le donne la consideravano solo se erano lesbiche o bisessuali e comunque pretendevano da lei prestazioni che non riusciva a mantenere. Inoltre anche la masturbazione per lei era un problema; riusciva a raggiungere l'orgasmo solo masturbandosi e mettendo nel suo buchetto posteriore un grosso vibratore.
“Io sono uomo e donna allo stesso tempo e per godere devo essere presa come una donna e possedere come un uomo”
Francesca è commossa da quelle rivelazioni, avrebbe fatto di tutto pur di alleviare il dispiacere di quella splendida donna che l’ha affascinata tanto.
Dopo quelle spiegazioni si è chiarito tutto e tra le due c’è stata una risata.
”Mi sa che organizzo una serata con i fiocchi a casa mia con il mio fidanzato Alberto”
Eleonora ha cercato di dissuaderla dicendo che non era il caso di mettere a rischio la sua relazione e che sicuramente il suo compagno avrebbe reagito male, ma lei ha insistito “Tu non preoccuparti, organizzo tutto io. Abbi fede!”
Alberto era ormai abituato a vedere Francesca fare la troietta ed accompagnarsi ad altri maschi e fare sesso con femmine, comprese le sorelle, ignorava che la sua fidanzata fosse anche l’amante della madre.
Per tutta la settimana seguente ci sono stati intensi preparativi ed il venerdì è stata la sera fatidica.
Le due complici si sono accordate sul fatto che la cena era per una nuova collega che viveva sola. Nulla ha destato l'interesse e la curiosità di Alberto se non qualche commento sulla bellezza di Eleonora ed il suo fascino.
Per l’occasione Francesca ha preparato una cena leggera ed ha concordato con la collega l'abbigliamento che consisteva in una minigonna e maglietta scollata per lei, per l’amica shorts, camicia e sandali a tacco alto.
A tavola si sono sedute una vicina all'altra con di fronte Alberto e tra una chiacchera e l'altra hanno iniziato a cenare con un antipasto di frutti di mare.
Durante la conversazione si sono scambiate lunghe occhiate intense ed inequivocabili. Francesca ha preso l’iniziativa di passare il cibo a vicenda sulle labbra, ha passato un'oliva sulle labbra dell'amica ricevendone in cambio un cetriolino da aperitivo che Eleonora ha mosso avanti e indietro tra le sue labbra come se fosse un piccolo cazzetto. Tutto ciò ha provocato Alberto che non ancora capiva cosa stesse succedendo ma quel gioco erotico gli piaceva. La situazione si è fatta ancora più calda quando Francesca ha fatto cadere di proposito del succo d'arancia sulla camicia dell'amica che poi con molta premura strofinando poi il tessuto fingendo di ripulirla ma che in realtà è fatto apposta per evidenziare i piccoli capezzoli appuntiti.
Data la stagione Eleonora con calma e con voce sensuale ha detto “Beh, fa così caldo! Posso toglierla?” e senza aspettare risposte ha levato la camicia restando con il solo reggiseno. A quella mossa Francesca ha deciso di fare anche lei qualcosa “Se lo fai tu, lo faccio anch'io!” ed ha incrociato le braccia dietro la testa sollevandole e sfilando la maglietta mettendo a nudo le sue tette ornate dai piercing d’ora a mezzaluna.
I loro corpi seminudi hanno dato un notevole impulso all’audacia dei giochi.
Le due davanti agli occhi sbalorditi Alberto, a vicenda si sono cosparse le tette di maionese e subito si sono date da afre a leccarsele.
Ormai in preda all'eccitazione si sono prese per mano e con sguardi di complicità sessuale sono andate a stendersi sul divano per fare sesso.
È stata Francesca ad offrirsi per prima sollevando la gonna sui fianchi, sfilando il perizoma e spalancando le gambe esponendo le labbra già lucide di umori.
Eleonora si è avvicinata, l’ha spostata di poco su un lato in modo che Alberto potesse vedere tutto ciò che stavano facendo, quindi ha infilato due dita nella calda fighetta di Francesca portandole poi alle labbra per assaporare i suoi umori come antipasto della succosa leccata che sta per iniziare.
Alberto a quel punto non sa se qual soggiorno è il paradiso o l'inferno. La sua fidanzata sta facendo sesso con una sua collega e si chiedeva se fosse un sogno o un incubo.
Già da prima di andare ne privé aveva desiderato che la sua ragazza facesse sesso con altri, femmine o maschi poco importava, ma ora è lui che non sa cosa fare. Il dolore del cazzo turgido e gonfio sotto i leggeri ed eleganti pantaloni estivi lo ha richiamato alla realtà, è così tanto eccitato che l'erezione confinata nei pantaloni lo sta facendo soffrire. Non gli è rimasto che liberare il cazzo che è apparso come una molla, dritto e violaceo, ed ha iniziato a segarsi davanti alla scena che le due gli offrivano.
Le due femmine hanno proseguito per un po’ la loro goduriosa attività e poi Francesca, levatasi dal divano lasciando per qualche istante Eleonora in una posizione oscena a gambe aperte, è andata verso Alberto, ha allungato un braccio per invitare l’amica ad avvicinarsi a lei. Hanno iniziato un pompino a due bocche succhiando a turno la cappella turgida e pulsante.
Se paragonata all’azione di Francesca, Eleonora non era molto brava a succhiare ma si è messa d'impegno seguendo le istruzioni che riceveva, in pochissimo tempo ha imparato ed ha proseguito da sola ricevendo gli apprezzamenti da parte del fidanzato dell’amica.
Quando Francesca ha visto che il suo ragazzo era al top dell’eccitazione ha pensato che fosse quello il momento di fargli vedere che quella splendida ragazza, che gli stava facendo un favoloso pompino, aveva il cazzo.
Scherzando e ridendo lo hanno fatto stendere sul pavimento in modo che Eleonora potesse continuare il pompino mentre Francesca gli si è missa sulla faccia spalancando le grandi labbra con le dita per farsi leccare in profondità.
Mentre Alberto le lecca la fighetta ha chiesto ”Ti è piaciuta la nostra bella sorpresa?”
Lui ha annuito non potendo parlare impegnato com'è ad assaporare il gusto della sua donna.
“Bene!” ha continuato lei “Allora ti piacerebbe scoparti Eleonora, vero?” e lui che meravigliato non credeva alle sue orecchie, ha annuito ancora in maniera convulsa.
A questo punto Francesca si sollevata, ha preso per mano Eleonora, che nel frattempo ha preso gusto a succhiare quel cazzo gonfio e rigido, l’ha portata in una posizione in cui fossero entrambe ben visibili i loro corpi per intero, e mettendo completamente a nudo l'altra ragazza ha detto “Ecco la sorpresa per te! Volevi scoparla, ed allora sia!”
Nel momento in cui Alberto ha visto il piccolo cazzo di Eleonora, che per l'eccitazione aveva raggiunto poco più che una consistente erezione, ha avuto un sussulto.
Francesca con un rapido movimento ha fatto girare Eleonora in modo che il suo culetto fosse bene in vista e contemporaneamente ha fatto avvicinare Alberto invitandolo a penetrare la rosellina che l’altra gli sta offrendo.
Francesca con una mossa rapida ha preso un tubetto di lubrificante da sotto un cuscino del divano, ne ha spalmato un po’ sul cazzo del suo uomo dandogli un bacio con la lingua molto lungo per dare modo ad Eleonora di lubrificare il suo culetto.
Al termine del bacio Francesca ha guidato il cazzo del suo uomo sullo sfintere dell’amica, all'inizio c’è stata un po’ di resistenza, ma lei, massaggiando la verga e sussurrando parole di incitamento lo ha incoraggiato a fare esattamente come tante altre volte con lei.
Eleonora ha sentito quel bastone penetrarla facendosi largo in lei in molto simile a quello provato tante volte con il suo vibratore ma che adesso le dà sensazioni mille volte più intense. Il sesso di un uomo la sta riempiendo, lo sente caldo e pulsante e lui contemporaneamente sente il suo cazzetto diventare sempre più duro.
Affinché ci sia un buon accoppiamento ed i due siano arrapati al punto giusto, Francesca Ormai Alberto non ha più bisogno di aiuto, stava pompando con tutta la sua forza, così Francesca invita il suo uomo ad allungare le braccia fino ad aggrapparsi alle tette poco sviluppate con i capezzoli sporgenti così lui avrebbe potuto spingere meglio il cazzo nel culo di Eleonora.
Il fatto che Eleonora si sentisse femmina in quell’accoppiamento le ha consentito di scoprire , con sua sorpresa, che stava avendo una forte erezione. Francesca non appena ha visto il cazzetto diventare un cazzo di dimensioni apprezzabili, non ha perso tempo e si è messa immediatamente a succhiare. Per farle il pompino è scivolata sotto l'amica in modo da poterle offrire il suo sesso da assaporare.
Il triangolo era finalmente realizzato.
Nella stanza si sentivano solo sospiri e gemiti di piacere, ed ormai ovunque nell'aria c’è l'odore del sesso di tutti e tre.
I movimenti si sono fatti sempre più veloci e profondi.
Eleonora sotto gli abili colpi di lingua dell'amica, è andata in estasi per la dolce tortura della sua cappella, finalmente tanto dura da permetterle di godere pienamente, ed inoltre lei ha infilato la lingua in profondità nella fighetta bagnata di Francesca per raccogliere ogni goccia del miele che sta colando dalle labbra gonfie e calde.
L'orgasmo è ormai prossimo ed arriva quasi simultaneamente a quello di Francesca.
Anche Alberto di lì a poco ha raggiunto l'apice ed ansimando e grugnendo con voce roca ha gridato il suo piacere riversando tutto il suo sperma nelle viscere di Eleonora la quale, sentendo il caldo getto diffondersi nella sua intimità, è venuta gridando di gioia e Francesca da sotto ha raccolto il suo nettare avendo a sua volta nell'ennesimo orgasmo.
Passato l’effetto della prima serie di orgasmi i tre hanno ripreso i giochi e Francesca guardando con malizia Alberto le ha detto “Te l’ho detto che Eleonora aveva quel certo non so che! Vero Eleonora?”
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