"sono appena entrato in macchina...ta 15 minuti sono da te"
"sai...non resisto...mi stò preparando per te..." disse rimanendo col dito tra i denti a bocca dischiusa e terminando con una pausa umida.
Lui capì e cominciava a figurare la scena nella sua mente.
"Sono nuda...sulla poltrona, davanti alla stufa" disse cominciando a far correre una mano su di sè.
Più i particolari sussurrati delineavano la scena, più il sangue cominciava a fal pulsare il suo sesso, seduto in auto, guidando.
"Hai l'auricolare ?"
"Si certo"
"ok...mi piace pensarti con una mano libera..."
La sua voce squillante ma con un chè di perverso lo faceva trasalire. Si portò la mano ai pantaloni e slacciò la cinta.
"Ti stò immaginando qui davanti a me, tu in piedi, io come ora seduta sulla poltrona...nuda...aperta per te. Ti accoglierei tra le mie labbra...e comincerei ad assaporarti"
Mentre diceva ciò la sua mano scese sul suo sesso...indice ed anulare sulle labbra a far strada al medio.
Un brivido la percorse e le fece schioccare appena la lingua.
Lui in macchina aveva stretto in pugno il suo sesso...la mano fredda sul suo cazzo caldissimo...un effetto che lo eccitava.
Cominciava a muoverlo su e giù...ma piano...cercava di rimanere concentrato anche sulla guida.
Lei bisbigliò "Sai che adoro il tuo sapore...il sapore della prima goccia di piacere che stilla da te". Oramai il suo dito medio era scomparso in lei. Il contrasto dell'aria fredda della stanza ed il calore della stufa sulla sua pelle la eccitava ancor di più ed i suoi capezzoli erano durissimi.
"Ti spingerei in me fino a levarmi il respiro" la sua mano ora copriva tutto il suo sesso e due dita erano in lei entrando ed uscendo voluttuosamente. Il suo respiro si fece affannoso ed ansimò al telefono.
Intanto i km scorrevano "sono quasi sotto da te"
"Fai presto...non resisto"
Arrivò sotto casa, parcheggiò ed in un attimo era già sulle scale...fatte a due a due.
Entrò in casa col fiatone per lo sforzo ma non solo...lei era lì, come se l'era immaginata, sul divano con il corpo illuminato dalla luce rossastra della stufa, una mano sul sesso mentre mordeva l'altra per il piacere.
Senza spogliarsi ed ancora con il cappotto addosso si sbottonò la cerniera, tirò fuori l'uccello e si buttò su di lei.
Entrò subito con estrema facilità per quanto era già bagnata e la riempì fino in fondo.
Lei incassò il colpo, sentendosi quasi impalata e beandosi del contrasto della sua pelle calda e morbida con i duri e freddi indumenti ancora indossati da lui. Rimasero solo un istante così...poi lui cominciò a pompare.
La cerniera dei suoi pantaloni ad ogni colpo toccava le labbra del suo sesso, graffiandole un pò...ma questo aumentò il suo piacere.
Si fermò la afferrò per i fianchi e la girò...ora lei era in ginocchio sulla potrona, lui da dietro con le mani sulle sue natiche allargava i suoi orifizi.
Si sfilò la cinta e gliel'avvolse attorno al collo a mò di cappio e tirò con dolce decisione.
Fece colare la sua saliva sul suo buco più stretto e con una mano spinse la sua cappella...lentamente ma con decisione entrò.
Spinse fino in fondo e tirò la cinghia più forte.
Lei emise un grido di piacere soffocato dalla stretta al collo...si sentiva posseduta completamente.
Cominciarono a muoversi in armonia, lui con colpi decisi e profondi, lei inarcando ed offrendosi ad ogni colpo.
Lui ancora vestito cominciò a sudare e le gocce che cadevano contribuivano a lubrificare le stoccate del suo sesso nel suo culo.
I suoi seni oscillavano liberi ad ogni colpo ricevuto.
Era quasi il culmine...lui aumentò il ritmo afferrandola dai capelli con una mano e con l'altra, cingendola, afferrò con forza uno dei suoi seni. Emise un grido soffocato mordendo la sua spalla e liberò il suo piacere dentro di lei.
Lei sentì il suo seme caldo pervaderla a fiotti e si lasciò andare ad un orgasmo accompagnato da brividi e tremiti.
Rimasero ancora qualche istante l'uno dentro l'altra...poi lui si abbandonò sulla poltrona, mentre lei si mise in piedi davanti a lui, bellissima, con ancora i seni turgidi ed il sesso bagnato...con gocce del suo seme che ora rigavano le sue cosce affusolate...