(...)
Infine c’era un pene di gomma, non potevo sbagliarmi visto che era un lungo tubo, color carne, e si vedeva chiaramente la forma del glande, a grandezza naturale. Non era particolarmente grosso, ma era veramente stranissimo, almeno per me. Innanzi tutto avevo pochissima esperienza di membri “veri”, figuriamoci di falli di gomma. Nemmeno sapevo com'erano fatti. Nonostante tutto, quello che vidi mi sembrò veramente incredibile; era un tubo a forma di cazzo (scusa il linguaggio, ma l’argomento, alla fine, è quello ah ah) solo che era lunghissimo, credo circa mezzo metro, e aveva il glande da tutti e due i lati... come spiegare, come se i cazzi fossero due. Non capivo assolutamente il motivo di quella strana forma e nemmeno come mai la scelta di mio marito fosse caduta su quell'oggetto.
(...)
All'inizio mio marito lo usava per infilarmelo in figa e poi lo muoveva con la mano, intanto poteva darmi piacere con l’incessante leccare. Sono clitoridea e con la bocca mi ha dato gli orgasmi più belli e più lunghi della mia vita. Poi, quando prese dimestichezza con l’oggetto e si rese conto che anch'io amavo lasciarmi andare, cominciò a usarlo per scavarmi il sedere fino a trovare il coraggio di incularmelo. Fu così che scoprì che non avevo grosse reticenze a fare sesso anale, solo che non avevo mai avuto il coraggio di confessarglielo. Spesso mi scopava davanti, mentre dietro avevo il dildo ben infisso tra le natiche; altre volte lo tenevo in figa, mentre succhiavo il pene del mio uomo. Insomma, quel coso era un vero portento. Mio marito imparò che amavo l’inculata e iniziò a prendermi anche da dietro con sua (e mia) soddisfazione. Cara Giovanna non essere troppo sorpresa, ricorda che la mia generazione, specialmente in provincia, era ancora abbastanza succube del concetto di verginità fino al matrimonio. Ma chi resisteva? Credimi, ti posso garantire che le ragazze di un tempo non se ne stavano con le mani in mano... allora si facevano tantissimi pompini e quasi tutte non solo avevamo il culetto rotto ma, le più passionali, usavano l’ano come una vera figa, provandoci un gusto estremo e venendo come, e meglio, del semplice orgasmo vaginale. Infatti, in gran segreto e nelle più assurde situazioni, si cominciava a prenderlo intorno alla prima pubertà, e si continuava a lasciarsi sodomizzare fino al matrimonio, che in genere avveniva ben dopo la maggiore età! Ma non è finita. I giochi che quel lungo pene doppio ci ha permesso non lasciarono perplesso solo il mio amore, anche per me ci fu una sorpresa del tutto inattesa. La prima volta avvenne una sera in cui eravamo del tutto soli. Mio marito mi fece voltare nel letto e, pian piano, da dietro, usando molta vaselina, mi penetrò il culetto con estrema dolcezza. Quello che fece dopo, essendo io voltata e delicatamente rilassata, ci misi un po’ a capirlo. Mio marito si voltò a sua volta; sentii il pene che si muoveva in modo disconnesso, segno che lui stava armeggiando col tubo, ma non sapevo cosa facesse. Alla fine si placò, come si fosse calmato, e rimase immobile. Continuavo a non capire bene, finché, tastandomi il sedere con le dita, mi accorsi che i nostri culi erano di fronte e che, incredibilmente, il cazzo era infisso anche dietro del mio uomo. In poche parole il mio “maschio” subiva la stessa penetrazione anale che stavo ricevendo io. Provai una sensazione tremenda, incredibile, e ci misi un po’ per accettare la situazione, ma poi presi la cosa con estrema dolcezza. Credo che quella sia stata una delle notti d’amore più belle che io abbia mai provato... Forse è inutile dirti che, da quella volta, tante cose sono cambiate tra noi, intendo sessualmente, ed io mi sono sentita di fare cose che, se ci penso adesso, mi sembrano impossibili. Abbiamo giocato ancora con quell’oggetto di piacere, provando posizioni che altrimenti mi sarebbero state precluse. Ricordo che (...)
Continua a leggere su BkE
Visualizzazioni: 13 082
Aggiunto: 1 anno fa
Utente:
«meraviglioso!»
«bellissimo»