Ormai ero diventato maggiorenne, continuavo a fare il servetto, una signora di 60 anni che mi aveva insegnato a servirla e a farla godere, mi sentivo umiliato delle volte come mi ero capitato di trovarmi a far godere anche le sue amiche, oppure quando andavo nella sua tintoria e lei mi portava nel retro per farsi leccare la figa. Io avevo due zie, una normale, l'altra che faceva l'infermiera più disinibita, sin da ragazzo l'avevo trovata a girare per casa in reggiseno e mutandine e le avevo dedicato tante seghe, così una mattina mentre io ero intento nel retrobottega a leccare la figa, a quella che io consideravo la mia padrona, entrò mia zia in negozio, lei rimessasi a posto andò a servirla, io restai e come lei uscii io sbucai per andarmene via, ma mia zia tornò indietro perchè aveva dimenticato qualcosa e mi vide uscire dal retro, mi salutò ed io la salutai e me ne andai di corsa a casa. Passarono alcuni giorni, il sabato loo passai a far godere la mia signora e quel sabato si aggiunsero due sue amiche, piuttosto vogliose e sadiche, dovetti servirle anche a gabinetto leccandole dopo che avevano urinato, ma avevo scopato alla grande. La settimana dopo incrociai mia zia che dopo avermi salutato mi disse che doveva parlarmi e di andare il mattino dopo a trovarla che eravamo soli e potevamo farlo con calma, risposi di sì e se c'erano problemi e lei mi rispose che se ero bravo non c'era nessun problema. La mattina dopo arrivai a casa di mia zia ed una volta entrato notai il suo abbigliamento, un felpone lungo fino alla coscia e mi accorsi che sotto non portava niente, ma l'avevo vista tante volte mezza nuda che pensai solo a ricordarmi tutto per la prossima sega. Ci sedemmo in salotto, lei sul divano ed io su una sedia di fronte, accavallando le gambe le intravidi il pelo della figa, cominciò dicendomi: "Beppe io ti ho visto crescere, diventare ragazzo, ma sono venuta a sapere di cosa combini" io la guardai e con un pò di paura chiesi "Cosa combino" lei "È vero che vai a letto e non solo che sei lo schiavetto di alcune signore di una certa età?" Rispoosi facendo sì con la testa poi le dissi "Tutto è cominciato per gioco ma ora è un appuntamento quasi fisso" lei in silenzio si alzò e si prese ed accese una sigaretta poi mi disse "Ma se lo venissero a sapere i tuoi genitori cosa direbbero........ cosa farebbero" io con gli occhi lucidi la guardai e le risposi "No ti prego non dire niente sarebbe un casino" lei fumava e mi guardava studiando i poi dopo un lungo silenzio disse "Io non dirò niente ma tu cosa fai perchè io non parli" io risposi sapendo che me ne sarei pentito "Dimmi tu cosa devo fare" lei ridendo e buttando una boccata di fumo "Bravo forse hai capito, ma se non hai capito adesso comincia a spogliarti" era quello che pensavo voleva la sua parte di goduria. Io mi alzai e cominciai a spogliarmi e rimasi nudo con il cazzo già duro, lei mi guardò e disse "Se fai godere delle vecchie ora cominci a far godere anche tua zia VERO" Io con la testa risposi si "Bene inginocchiati e comincia a leccarmi" e mentre mi ordinava questo si tirò su la felpa ed aprendo le cosce, io ero abituate a fighe folte di peli, quella di mia zia era rada e ben curata, a quattro zampe mi avvicinai e cominciai ad assaggiare e poi a leccarla, aveva un buon profumo ed era già umida, quindi quando sentii mia zia che cominciava ad ansimare puntai al clitoride e come lo leccai sentii mia zia dire "Sei proprio un porco leccafiga, sai come far godere" io ormai mi feci prendere dalla foga e affondai la lingua dentro e dopo poco cominciai a leccare i suoi umori, godeva come una fontana, quindi mi feci più intraprendente e le misi il dito medio in culo lei oltre a inarcarsi cominciò ad insultarmi e a dirmi che ero un porco dopo un pò mi spostò la testa e mi disse "Andiamo di là a letto" io risposi "Vado solo in bagno a togliermi dalla faccia tutta la tua goduria" datomi una rinfrescata andai in camera, lei era sdraiata e nuda, entrai e mi sdraiai mi mise la figa in faccia e si prese il mio cazzo in bocca in un 69 di fuoco, poi girandosi mi disse "Ora mi scopi e da adesso tutte le volte che ho voglia tu devi soddisfarmi come fai con le vecchie" io risposi "Si goditelo" mi montò per un bel pò poi gli dissi che dovevo godere lei rispose "Si ho voglia di sentire la tua sborra calda" io non contento "Ti voglio godere nel culo" lei fermandosi e guardandomi si è sfilata dal cazzo e si è messa alla pecorina disse "Hai ragione mi hai fatto godere tanto meriti un premio" gli andai dietro pensando di trovare un buco grosso e invece feci fatica ad entrare mentre mia zia diceva "Piano piano non lo prendo tanto spesso lì e il tuo è pure grosso" una volta entrato cominciai a pompare e ad un colpo per volta lo misi tutto dentro e quindi, mentre lei continua con gli insulti, glielo sfondai per bene finchè non scaricai tutto quello che avevo nelle palle fino all'ultima goccia, lo sfilai piuttosto di brutto, mi insultò nuovamente che le avevo fatto male, mentre parlava le misi davanti alla faccia il mio cazzo duro e lei cominciò a leccarlo e pulirlo per bene. Restammo a riprendere fiato sdraiati, poi mi alzai ed andai in salotto a prendere i vestiti, poi andai in bagno a lavarmi il cazzo e li mi raggiunse lei, mi asciugò e poi disse "Ricordati che adesso sei anche mio" io dissi si e poi cominciai a rivestirsi, mia zia andò a gabinetto e poi fatto il bidè volle che l'asciugassi e la baciassi, da quel giorno ogni volta che era libera mi chiamava per scoparmi, abbiamo scopato anche in cantina ma questa è un'altra storia, fatemi sapere se vi è piaciuto il racconto
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Categorie: Incesti