Dopo quella prima sconvolgente notte con Andrea in cui avevo perso la verginità ma avevo realizzato un sogno, i nostri rapporti erano praticamente quotidiani.
tutte le sere quando andavamo a letto io mi sdraiavo già nudo e la prima cosa che facevo era quella di saltare addosso a Andrea, togliergli le mutandine, unico indumento che portava di notte, e senza perdere un secondo iniziavo a spompinarlo e leccarlo dappertutto. Mi piaceva il sapore della sua pelle che spesso era salata nonostante le docce dopo il mare. Salato come lo sperma che mi regalava ogni volta in bocca e che io bevevo con immenso piacere.
Ovviamente mi scopava tutte le sere e io scoprivo sempre sensazioni nuove e meravigliose ogni volta che mi infilava in culo il suo cazzo e mi sbatteva con mia grande soddisfazione e gioia. Continuava a chiamarmi il suo finocchietto, la sua troietta, la sua puttanella, e a me piaceva sentirmi appellare con termini femminili, perché più tempo passava e più mi sentivo una ragazzina e anche il mio culo assomigliava a quello di una ragazza. Questo mi diceva sempre Andrea quando mi scopava: "Hai un culo che molte ragazze se lo sognano". Ed io ero felice. Poi ogni giorno diventavo sempre più bravo sia a fare i pompini che a prenderlo di dietro e avevo sperimentato anche altre due posizioni. Una stando coricato a pancia in su con le gambe sulle spalle di Andrea così potevo guardarlo mentre mi inculava, ed una, che mi piaceva particolarmente in cui Andrea stava sdraiato ed io mi sedevo sul suo cazzo duro e dritto e me lo infilavo nel culo da solo. Avevo anche imparato in poco tempo a gestire meglio la scopata e muovevo il culetto in modo che Andrea si arrapava sempre di più e mi regalava a volte delle sborrate incredibili sia in bocca che nelll'intestino.
Per una decina di giorni continuammo così. Io ero contento perché le vacanze erano ancora lunghe ed ero certo che avrei avuto ogni giorno la mia razione di cazzo.
Un giorno però accadde una cosa che in un primo momento mi aveva fatto soffrire anche se poi si rivelò una ulteriore fantastica esperienza.
Di giorno i miei zii non c'erano mai perché avevano un negozio e d'estate lavoravano moltissimo. quindi io e Andrea, che passavamo tutta la mattina in spiaggia, eravamo da soli, andavamo a pranzo da un parente che abitava vicino e poi e poi ci si metteva a giocare con gli amici che avevo conosciuto tramite Andrea. Fra questi c'era Giulio, un ragazzo che mi faceva mancare le ginocchia e mi toglieva il respiro ogni volta che lo vedevo e mi sentivo stringere la pancia. A mare era uno spettacolo col suo costumino che lasciava immaginare un bel cazzo dolce e vellutato. Poi c'erano Francesco e Giuseppe anche loro carini da matti anche se meno di Giulio, però mi facevano un certo effetto anche loro.
Bene, quel giorno Andrea doveva fare delle commissioni ed io dopo il pranzo tornai da solo a casa, visto che non c'era nessuno.
Dopo un poco suonarono alla porta, andai ad aprire ed era Francesco.
Mi chiese se c'era Andrea e riposi che sarebbe tornato dopo un'oretta e che se voleva poteva aspettarlo dopo di che saremmo usciti insieme.
Salimmo su nella nostra cameretta dove il divano letto era alzato e stavo guardando un po di televisione.
Ci sedemmo vicini per guardare la TV, ma Francesco piano piano si avvicinava a me. Arrivò praticamente ad essere attaccato e di colpo mi prese la mano.
Gli chiesi: "Cosa fai Fra?"
E lui mi rispose: "Lo sai che sei davvero carino? Mi piaci molto e credo che anche io ti piaccio."
Restai in silenzio. In effetti non mi era indifferente.
Poi mi disse: "Io lo so che sei un frocetto e che ti piace il cazzo!"
Restai di pietra con gli occhi sbarrati.
Gli chiesi: "Ma che dici?"
Rispose: "Io, Andrea, Giulio e Giuseppe siamo come fratelli e ci confidiamo tutto. So quello che fai con Andrea e vorrei farlo anche io".
Scoppiai a piangere singhiozzando. Il mio segreto era stato svelato ed era Andre che l'aveva detto agli altri.
Mi sentivo perso, immaginavo già che tutti avrebbero saputo che ero un frocio e che mi piaceva il cazzo e questa cosa mi faceva sentire male.
Francesco però mi abbracciò e mi disse: "Non piangere, puoi stare tranquillo la cosa non si saprà in giro" resterà un piccolo segreto del nostro gruppetto.
E tu potrai stare tranquillo che nessuno saprà niente."
Così dicendo mi asciugava le lacrime e mi accarezzava il corpo, i capelli il viso.
Gli dissi: "Giurami che non lo direte a nessuno, non voglio essere chiamato frocio ed insultato da altri che non mi conoscono neppure".
Francesco mi tranquillizzava e continuava ad accarezzarmi, anzi ogni tanto mi posava un bacino sulla guancia e sui capelli.
Piano piano mi tranquillizzai e restavo accoccolato contro il petto di Francesco che ad un tratto mi prese la mano e se la portò sul pacco.
Non mi scomposi molto e accettai questo suo gesto anzi cominciai ad accarezzargli il pisello che intanto si era fatto durissimo.
Gli ricordai la sua promessa di non dire niente. E lui mi assicurò di nuovo che solo noi cinque saremmo stati a conoscenza del fatto che a me piacevano i ragazzi e non le ragazze.
Continuavo ad accarezzargli quello che ormai era diventando un bel cazzo di discrete proporzioni.
Francesco mi chiese: " Vuoi succhiarmelo?"
Feci di si con la testa.
Allora lui si alzò e si abbassò pantaloncini e mutandine e mi presentò il suo bel cazzo di vicino alla faccia.
Mormorai ancora: "Si è vero sono un frocetto e mi piace il cazzo ma lo farò solo con voi, capito?"
E senza aspettare risposta gli presi il cazzo in mano e cominciai fargli una sega. Mi piaceva fare le seghe perché vedevo la cappella che usciva ed entrava dal prepuzio ed era una vista che mi sconvolgeva la mente.
Poi glielo scappellai tutto e me lo ficcai in bocca cominciando a spompinarlo per benino.
Ogni tanto lo tiravo fuori dalla bocca e lo leccavo tutto dalle palle fino alla punta, ma leccavo anche l'interno delle cosce e l'inguine, fino all'ombelico.
Sapevo ormai che per fare godere i ragazzi dovevo dare dei colpetti di lingua al frenulo ed alla cappella proprio dove c'era il buchino per lo sperma.
Alternavo questi colpetti di lingua alla introduzione totale del cazzo nella bocca dove comunque lo avvolgevo sempre con la lingua gustandone tutto il sapore.
E anche lui mi disse che ero un frocetto meraviglioso e che sarei stato anche il suo frocetto preferito.
Mentre lo spompinavo mi accarezzava i capelli e ogni tanto mi teneva la testa e affondava il cazzo tutto in bocca fino a farmelo arrivare in gola.
Stavo godendo come un matto avevo il cazzo durissimo e sentivo che mi usciva qualche goccia di liquido pre-spermatico. Intanto Francesco era arrivato al limite e sentivo che era quasi pronto per sborrare.
Allora misi in pratica una cosa che mi aveva detto Andrea per non farlo venire subito: Gli strinsi forte le palle e le mantenni strette nella mia mano. In effetti così durò un po di più ed io potei gustarmi il suo cazzo fino in fondo. Poi ho deciso che volevo bere il suo sperma e gli lasciai le palle così dopo poco mi rovesciò in bocca una discreta quantità di sborra che bevvi avidamente. Continuai a tenere in bocca il cazzo e lo leccai tutto per portare via tutto lo sperma che si era depositato sull'asta e sulla cappella. Quando lo ebbi ben pulito gli chiesi se gli era piaciuto.
E lui mi disse: "Sei fantastico frocetto mio, aveva ragione Andrea... proprio una puttanella come non ce ne sono l'uguale. Stai tranquillo, non ti vorremo dividere con altri e resterai la troietta del nostro gruppo." Ebbi un tuffo al cuore: Quindi anche Giulio mi regalerà il suo cazzo! Sentii come se avessi le formiche sulla pancia e mi ritrovai col cazzo diritto al solo pensiero di farmelo.
Dopo qualche minuto arrivò Andrea e capì subito che era successo qualcosa.
Mi chiese: "Francesco ti ha detto tutto?"
Risposi: "Si me lo ha detto, e mi ah promesso che non lo dirà a nessuno e che neanche Giulio e Giuseppe lo diranno in giro."
Francesco confermò: "Si Andrea gli ho promesso che sarà la nostra puttanella, ma solo nostra e sarà un segreto che resterò nel nostro gruppo di amici per la pelle."
Andrea mi chiese: "cosa avete fatto?"
Risposi: "Gli ho fatto un pompino"
Ancora Andrea: "Solo un pompino?"
Ed io: "si, solo un pompino con l'ingoio finale"
Andrea si rivolse a Francesco: " Allora non glielo hai infilato nel culo?"
Rispose Francesco: "No, anche se avrei voluto farlo ma non sapevo se lui voleva visto che l'ho fato piangere quando gli ho rivelato che sapevo che era frocio"
Andrea mi interrogò: "Davvero hai pianto?"
Gli risposi di si, che avevo avuto paura che tutti avrebbero saputo che ero frocio e che mi avrebbero deriso e insultato.
Anche lui mi rassicurò dicendo di stare tranquillo.
Poi mi disse: "Ti farebbe piacere se te lo mettiamo nel culetto tutti e due adesso?"
Non risposi, ma mi tolsi di nuovo pantaloncini e mutande e mi misi a pecorella sul divano.
Francesco esclamò che non aveva mai visto un culo perfetto come il mio e in men che non si dica sia lui che Andrea sguainarono i loro cazzi.
Andrea mi chiese di leccarli un po per lubrificarli bene.
Io mi rialzai, mi sedetti sul divano e loro due di fronte a me con i loro cazzi dritti a due dita dalla mia bocca.
Pensai che era la prima volta che lo facevo con due ragazzi e la cosa mi eccitò da morire.
Alternativamente mettevo in bocca ora l'uno ora l'altro cazzo, inumidendoli bene con la saliva.
Dopo un po decisi che era il momento di farmi inculare perchè sentivo che il mio buchetto si era aperto.
Mi rimisi a pecorella e Francesco mi si piazzò dietro, puntò la cappella contro il mio buchetto e spinse dolcemente ma con forza.
In un minuto ce l'avevo tutto dentro e mugolavo dal piacere. Vidi venire Andrea di fronte a me.
Mi disse: "Visto che il culo ce l'hai occupato, mi continui a fare un pompino?"
Non me lo feci dire due volte e gli afferrai il cazzo infilandomelo in bocca e regalandogli un pompino particolare visto che i colpi da dietro mi aiutavano a ingoiare meglio il suo cazzo.
Continuavamo così e i due si diedero un paio di volte il cambio. chi me lo stava mettendo nel culo passava danti a farsi spompinare e chi si stava facendo spompinare passava dietro e me lo piantava tutto nel culo.
Non so quanto durò questa scopata con pompino, ma ero in estasi e alla fine sborrarono quasi simultaneamente, uno nella mia bocca e l'altro nel mio culo.
Come sempre completai l'opera pulendo i loro cazzi con la lingua tirando su fino all'ultima goccia di sperma.
Ci sedemmo sul divano spossati tutti e tre.
Mi disse Andrea: "Allora? ti è piaciuto, troietta? Non li avevi ancora presi due cazzi insieme, vero? Ma vedrai che avremo modo di divertirci ancora."
Ci baciavamo tutti e tre e io ero contento davvero.
Avevo avuto una esperienza fantastica, ma già pensavo alla sera quando Andrea mi avrebbe inculato di nuovo.
E si, avevano proprio ragione loro, ero davvero una troietta di prima categoria.
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