Mi chiamo Andrea, ho trent'anni, lavoro come addetto alla sicurezza per una nota agenzia che si occupa di garantire la massima discrezione e riservatezza in tante occasioni mondane. Convivo con Eva, da sei anni, che di anni ne ha venti cinque. Eva è una splendida ragazza, alta, con i capelli castani, occhi scuri, bocca ampia e carnosa, seno una quarta abbondante, mani con dita lunghe e affusolate, ventre piatto, fianchi larghi, uno splendido culo, e due cosce monumentali. Ci siamo conosciuti durante una sfilata di moda, dove io ero addetto alla sicurezza, mentre lei era impegnata a creare delle splendide acconciature, alle modelle che sfilavano indossando vestiti meravigliosi. Ci siamo scambiati alcune battute, fra una passerella e l'altra, e spesso i nostri occhi si sono incrociati. Alla fine della serata, le ho offerto un passaggio per tornare a casa. Durante il tragitto abbiamo parlato di come era piacevole stare insieme, e da quel momento è iniziata la nostra storia. I primi tre mesi sono stati caratterizzati da alcuni incontri molto piacevoli, e alla fine una sera, dopo una bella cenetta, le ho offerto di venire a casa mia. Appena dentro ci siamo immediatamente ritrovati l'uno nelle braccia dell'altro, le nostre bocche si sono unite in un bacio lungo e appassionato. Abbiamo fatto sesso, e subito lei si è rivelata una donna calda e appassionata. È stato meraviglioso sentire le sue labbra su di me, poi sentirla godere mentre la penetravano cambiando spesso posizione. Dopo quella prima volta, abbiamo incominciato a desiderare sempre di più il piacere di vivere insieme, di dormire insieme, di svegliarsi la mattina sempre insieme. Così dopo due mesi da quella volta, le ho chiesto di convivere, cosa che lei ha accettato con molto entusiasmo. Nei primi tre anni di questa convivenza, la nostra unione sentimentale, ma soprattutto sessuale, è stata un continuo crescendo di emozioni intense, e bellissime. Eva, ama molto godere, ma soprattutto, ama sentirsi bella e desiderata. Questo suo aspetto è emerso gradualmente. Avevo notato col tempo, che a lei non dispiaceva quando passeggiavamo per la strada, e vedeva gli sguardi dei maschi, carichi di desiderio, oppure sentire qualche frase, a volte anche pesante, che le veniva rivolta. Mi sono reso conto, che l'esibizionismo era insito in lei, e che soprattutto esibirla mi eccitava moltissimo. Ne abbiamo parlato insieme, e nonostante la sua iniziale titubanza, alla fine abbiamo creato un profilo, in un sito di coppie esibizioniste. Nonostante abbia ricevuto molto successo, entrambi non ci ritenevamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, così casualmente una sera, mentre stavamo facendo sesso, con lei impalata su di me, che mi stava cavalcando, io ho allungato una mano, e le ho infilato un dito in bocca.
«Amore immagina, di avere un altro cazzo in bocca.»
Lei ha serrato le sue labbra intorno al mio dito, succhiandolo avidamente, mentre i suoi occhi brillavano di gioia, il suo corpo ha preso a tremare, scosso da un orgasmo stupendo. Lentamente dopo aver goduto abbiamo parlato di questa sensazione, ed è emerso che anche a lei, nonostante molte incertezze, l'idea di coinvolgere un'altra persona, la stava eccitando moltissimo. In un primo momento, Eva non era affatto desiderosa, di lasciarsi andare con altri uomini, allora ho capito, che avrei dovuto procedere lentamente percorrendo uno step dopo l'altro, per arrivare fino al punto di farla godere anche con me un altro uomo. Inizialmente gli incontri sono stati molto soft, massaggi, qualche sega, sempre ripresi e fotografati da me, che mi eccitavo in maniera sconvolgente nel vederla ammirata e desiderata da altri uomini. Dopo un po' di tempo di questo gioco, una sera, ci siamo appartati in un posto, che sapevo benissimo essere frequentato da guardoni, e così, tenendo la luce dell'auto interna accesa, ho preso a masturbarla ben sapendo di essere osservato, mentre lei, quando si è resa conto che eravamo circondati da cinque o sei uomini, che si masturbavano per lei, ha cominciato a godere in maniera intensa. Questo le ha fatta raggiungere l'apice del piacere, e un orgasmo sconvolgente. È stato bello intenso, appagante per entrambi. Dopo questo episodio ci siamo resi conto, che lei era pronta, quindi abbiamo deciso di passare allo step successivo, quello in cui avremmo dovuto concretizzare i nostri desideri. Inizialmente non è stato facile, né convincerla, né farle accettare l'idea, che un altro uomo avrebbe goduto con lei insieme me. L'occasione quasi involontaria, si è presentata una domenica, che ci siamo recati in una città mercato, per fare delle compere. In quell'occasione è Eva, indossava una mini molto corta, una camicetta bianca, un reggiseno a balconcino, color pelle quasi invisibile, che le gonfiava ancora di più il suo splendido seno spingendolo verso l'alto, un paio di calze autoreggenti, e scarpe tacco dodici. Ci siamo divertiti moltissimo per vedere gli sguardi carichi di desiderio di tutti i maschi che l'hanno osservata, e una volta tornati nel parcheggio, dove io avevo lasciato l'auto nell'angolo più lontano e più buio, lei non ha resistito e appena giunta vicino alla macchina, mi ha abbracciato baciato, era eccitata e bagnata tantissimo. L'ho appoggiata alla lettura, e dopo aver tirato fuori il mio cazzo, l'ho fatta inginocchiare per prenderlo in bocca. Mentre lo stava succhiandolo avidamente, un signore di mezza età, si è avvicinato per entrare nella vettura posta poco distante da noi, quando ha visto quello che lei mi stava facendo, ha estratto il suo sesso duro, ha incominciato a segarsi a poca distanza da noi due. Quando Eva, ha visto la scena, ha sollevato lo sguardo, sempre tenendo il mio cazzo in bocca, cercando di capire cosa volevo fare in quella situazione. Io le ho sorriso, poi ha girato lo sguardo, e ho invitato il nostro occasionale sconosciuto ad avvicinarsi. Non solo è fatto ripetere due volte, e quando è stato vicino noi, ho chiesto ad Eva di impugnare anche il suo cazzo, di segarlo insieme al mio. Dopo un attimo di indecisione, lei ha allungato la mano, ha iniziato a segarlo, mentre io appoggiando la mano sul suo capo l'ho invitata a prenderlo in bocca. Ha esitato ancora un poco, poi si è lasciata convincere, e l'ha infilato tutto in bocca iniziando a succhiarlo con molto piacere. Era per me molto eccitante vedere la mia donna succhiare un altro cazzo. Lo sconosciuto, le ha messo le mani sul capo, ha incominciato a scoparla in bocca, mentre commentava con me, per la sua bravura nel succhiare quel cazzo.
«Che troia stupenda! Succhia veramente bene, una vera bocchinara! Dai continua! Succhialo tutto che adesso te lo faccio arrivare fino in gola! Dai troia! Continua così! Dai che voglio sborrare! Ora! Adesso vengo!»
Le ha spinto velocemente il cazzo in bocca, poi improvvisamente esploso in una sborrata colossale. Schizzi di sperma, hanno riempito il volto di Eva, colando lungo le guance, per finire sopra il suo seno. Nel vedere quella scena altamente erotica, sono esploso anch'io, le ha schizzato la mia semenza in faccia godendo come un maiale.
«Eccomi godo! Sto sborrando! Adesso vengo!»
È stata un'esperienza molto sconvolgente, entrambi ci siamo resi conto che il gioco era arrivato a un punto che poteva benissimo l'evolversi in un incontro a tre. Da qualche tempo avevo scoperto un altro sito, dove i mariti offrono le mogli, per il piacere di farle ammirare, desiderare, ed eventualmente montare. Abbiamo creato un nuovo profilo, inserito foto di lei, e le pose più oscene, più sexy, con sguardi provocatori, cosce aperte, fica e culo in bella mostra. Il successo è stato subito notevole, abbiamo ricevuto tante offerte e proposte, da maschi, che si offrivano di farla godere in tutti i modi possibili e immaginabili. In un primo momento, Eva era molto indecisa, soprattutto non era affatto convinta di riuscire a fare sesso con un'altra persona, soprattutto anche in mia presenza. Per ovviare a questa sua iniziale indecisione, e vincere la sua insicurezza, ho selezionato fra tutte le persone che ci hanno scritto, quelle che mi sembravano più affidabili, esperte e più tranquille. Ho mostrato la lista dei candidati ad Eva, e alla fine dopo una lunga titubanza, ne ha scelto uno di nome Alberto, un signore di mezza età, singolo ed ospitale, anche molto esperto in questo genere di cose. Ho dialogato a lungo con lui, spiegandogli bene cosa volevo, quali erano le problematiche da affrontare, e soprattutto coinvolgerlo nel mio progetto, facendo ben capire, che Eva, era molto insicura e titubante. Il primo incontro lo abbiamo fatto ad una cena in un piccolo ristorante, dove lui ha chiaramente analizzato tutta la situazione.
«Ragazzi, dovete capire che questo, è un gioco meraviglioso, che però ha delle regole precise che vanno rispettate, e soprattutto, ci deve essere reciproca fiducia, e ognuno deve interpretare il proprio ruolo, nella più assoluta tranquillità, con la consapevolezza, che il piacere deve essere il fine a cui tutti dobbiamo arrivare insieme, ognuno facendo la sua parte.»
Gli abbiamo spiegato quali erano le nostre esigenze, e lui in maniera molto chiara, ci ha esposto la sua idea.
«In questo gioco, ci sono tre protagonisti: la troia, il cornuto, e il bull. Il bull, è il maschio dominante, che usa la troia a suo piacimento, facendola godere, in tutti i modi possibili e immaginabili, perché questo è il desiderio del cornuto, che a sua volta trae il piacere nel vedere la sua donna, montate usata come una vacca, e gode quando lei viene scopata e goduta dal bull. Nel suo ruolo di cornuto, lui è quello che ha il piacere più grande, perché vede la sua donna godere, e soprattutto anche nell'essere sottomesso da lei, e dal bull, quindi in definitiva è quello che ha meno voce in capitolo, ma che gode più di tutti, che deve eseguire ogni ordine, impartito sia dal bull, che dalla troia. È compito della troia, è far rispettare il ruolo al cornuto, con lei femmina dominante, in ogni aspetto della sua vita, sia pubblica che privata. Se volete fare questo gioco, queste sono le regole, che ognuno deve accettare senza remore.»
Eva era molto intrigata da tutto questo gioco, ed essendo anche molto eccitata quella sera stessa, ha accettato di recarsi a casa di questo nuovo amico. Appena giunti dentro casa di Alberto, ha assunto il ruolo di bull, facendo spogliare Eva, mentre io avrei dovuto recitare il ruolo del cornuto, che accetta di vedere la propria donna godere con un altro. Mi è stato permesso, di fotografare e riprendere, tutto ciò che il bull ha fatto, per far godere mia moglie. Alla fine mi sono masturbato godendo moltissimo nel vederla godere fra le braccia di quel maschio esperto. Dopo averla fatta spogliare, ha iniziato ad accarezzarle a baciarla su tutto il corpo, facendola eccitare moltissimo e poi, ha indossato un preservativo, usando solo le labbra di Eva, per srotolarlo lungo l'asta, mentre mi diceva di guardare come avrebbe fatto godere mia moglie.
«Guarda cornuto, adesso che è eccitata, che le ho fatto provare già due orgasmi, masturbandola, e leccando ogni suo buco, ed essermi fatto succhiare il cazzo, adesso la sfondo, le spano la fica, la faccio godere come questa troia si merita.»
Ha sollevato le gambe di Eva, ha iniziato a penetrarla in maniera lunga e continua, facendola godere un orgasmo dopo l'altro. Hanno cambiato spesso posizione, mentre la scopava da dietro, tenendola per i fianchi, le ha afferrato i capelli facendole sollevare il capo, poi le ha ordinato di mostrarvi le corna. Vedere quel gesto mi ha fatto quasi godere, ero estasiato nel vedere mia moglie godere sotto i colpi di quel maschio esperto, che già da un'ora stava scopando facendola godere moltissimo.
«Guarda cornuto! Guarda come gode questa vacca! Una zoccola così, deve essere montata e goduta per ore, cosa che solo un bull esperto può fare. Adesso guardati le corna che ti sta facendo, ricordati che una vacca così, da oggi in poi potrà godere solo se troverà cazzi esperti, molto dotati, e molto resistenti.»
Dopo averla scopata a lungo nella fica, ha lubrificato il suo fiorellino anale, con una spinta decisa, lo ha infilato tutto nel culo. Eva per un attimo ha cercato di sottrarsi a quell'ennesima penetrazione.
«No! Non ti prego fai piano! Mi spacchi il culo! Però mi piace! Sì dai spingilo tutto dentro! Sì lo sento! Mi piace dai, sfondami il culo! E tu porco guarda come mi sta spaccando il culo questo toro, che mi sta montando, facendomi sentire veramente una vacca.»
L'ha tenuta stretta per i fianchi ha cominciato a pomparla dicendo le cose che pensavo avessero offeso mia moglie, mentre invece in quell'occasione ho scoperto anche, che a mia moglie, il turpiloquio piace tantissimo, infatti la incitava sia a scoparla sempre più forte, che a insultarla ancora di più.
«Stai zitta puttana! Sei una zoccola! Una baldracca! Una vacca da letto! Una puttana da strada! Una troia succhiacazzo! Sfondata in rotta nel culo! E adesso godi puttana!»
Eva godeva moltissimo, lo assecondava in tutto e per tutto.
«Si dai mi piace! Sono una troia! Una puttana! Voglio essere la tua troia, sfondata in rotta in culo.»
Alla fine dopo averla fatta godere a lungo, lui si è sfilato da dietro, e dopo aver strappato il preservativo, ha presentato il suo cazzo gonfio duro davanti alla faccia di mia moglie obbligandola a bere la sua sborrata.
«Dai troia! Succhiami il cazzo di bevi tutto quello che ne esce. Succhia bene e lecca tutto. Fai vedere a questo cornuto, quanto sei bocchinara e puttana.»
Non ho resistito, sono venuto anch'io nello stesso momento in cui lui copriva il viso di mia moglie con tutta la sua sborrata. Dopo questa sconvolgente esperienza, abbiamo incontrato altre persone, e soprattutto Eva, ha preso la consapevolezza che il sesso con altri maschi le piaceva moltissimo, che godere nel farsi montare come una vacca, in mia presenza, la eccitava in una maniera sconvolgente. Soprattutto ha preso coscienza di quanto le aveva insegnato Alberto, che doveva rendermi un cornuto sottomesso, anche e sempre in ogni occasione in particolare fra le mura domestiche. La svolta significativa della mia sottomissione, è stato l'incontro con Luca, un singolo di trentacinque anni, con un fisico stupendo, e soprattutto una dotazione fuori dal comune. Un sesso lungo oltre venti tre cm, con una circonferenza di sedici cm. Un vero e proprio obelisco di carne, dura e pulsante, sormontato da una cappella rossa violacea, che quando Eva l'ha visto, è rimasta veramente stupita e affascinata. Lo abbiamo incontrato una sera invitandolo a casa nostra. Appena entrato, ha ammirato Eva, che per l'occasione indossava mini abito elasticizzato semitrasparente, che faceva risaltare in maniera sconvolgente le sue forme stupende. Quando l'ha vista, l'ha abbracciata e baciata in mia presenza, quasi ignorandomi, e dopo si è girata verso di me, ha chiaramente esposto le sue richieste.
«Sia ben chiara una cosa, che io accetto che tu da bravo cornuto mi lasci godere questa femmina stupenda e meravigliosa, senza nessuna interferenza, altrimenti te ne vai, poi lei se ne avrà voglia ti racconterà tutto quello che abbiamo fatto. Oppure discretamente te ne sta in disparte, se vuoi puoi fotografare a filmare quello che facciamo, e intervieni solo se noi due te lo chiediamo.»
Eva mi ha guardato, con occhi seri e duri, facendomi capire che non avevo nessuna intenzione di rinunciare ad una serata splendida con quel maschio, e che quindi il mio ruolo era semplicemente quello di spettatore. Dopo averlo fatto accomodare sul divano, lei si è inginocchiata fra le sue gambe, gli ha estratto quello splendido palo di carne che aveva già visto in foto, e dopo un'iniziale stupore, ha incominciato a leccarlo ad adorarlo, facendola gemere il maschio che gradiva quello che le stava facendo.
«Brava, leccalo tutto, fai vedere a questo cornuto come un vero cazzo, dai succhialo bene.»
Dopo averlo leccato ripetutamente lungo tutta l'asta della cappella, e avergli succhiato le palle, l'ho preso per mano, ha portato in camera da letto, dove lui le ha tolto l'inutile indumento, l'ha fatta sdraiare sul letto a cosce aperte. A quel punto si è girato, e mentre ha offerto ancora il suo cazzo alla bocca di Eva, mi ha invitato ad avvicinarmi a lei.
«Vieni qui cornuto, renditi utile, leccala bene, farla bagnare e preparala perché io la voglio montare, e sfondare tutta per farla godere.»
Mi sono inginocchiato fra le cosce di mia moglie che già era bella fradicia e bagnata, ho iniziato leccare la fica facendola godere ancora di più, mentre lei cercava di prendersi quel palo il più possibile in gola. Quando lui si è sentito soddisfatto, si è avvicinato e mi ha fatto spostare, e dopo aver indossato un preservativo, mi ha ordinato di prendere il suo cazzo, infilarlo nella fica di mia moglie, cosa che io ho fatto estremo piacere di lei che mi ha spinto via per poter godere appieno della monta che Luca le stava offrendo.
«Togliti dal cazzo cornuto, e lasciami godere questo maschio veramente stupendo.»
Le ha spinto tutto quel palo dentro, lentamente senza nessuna fretta, lasciandole il tempo di adeguarsi alle sue dimensioni, facendola godere subito quando le è arrivato in fondo.
«Oddio mi sventra! Lo sento tutto! Mi sta allargando la fica! È enorme!»
Lui ha preso a pomparla facendola godere subito un orgasmo dopo l'altro. Eva godeva come non l'ho mai vista godere con nessun altro maschio, cambiando spesso posizione, si è fatta scopare per quasi due ore, alla fine dopo l'ennesimo orgasmo, gli ha chiesto di venire anche lui.
«Dai godi, voglio sentire la tua sborrata riempirmi il ventre. Togliti il preservativo, scopami a pelle, e vieni dentro di me.»
Nel sentire quelle parole, mi si è gelato il sangue nelle vene, farsi scopare a pelle! Inoltre farsi sborrata dentro la fica! Anche se protetto, c'era sempre un rischio di essere ingravidata. Lui invece nel sentire quelle parole si è girato verso di me, con un sorriso ironico ha continuato a pomparla più forte, dopo essersi per un attimo fermato giusto il tempo di togliere il profilattico.
«Guarda cornuto, guarda come ha goduto questa vacca di tua moglie, che adesso io scopo pelle, e che forse per la ingravido anche.»
Ha aumentato molto la sua velocità, poi con un grido simile un vero ruggito, le ha riversato dentro una quantità industriale di sborra, che lei non è riuscita a contenere, perche sgorgava fuori dalla sua fica slabbrata. Poi sazio e soddisfatto del risultato, lo ha estratto fradicio del suo seme, e degli umori di mia moglie, e per farselo leccare tutto e ripulire fino all'ultima goccia. Dopo che lo aveva ripulito e lucidato perfettamente, Eva, ha portato la sua mano in basso, ha infilato tre dita nella fica, ha raccolto il seme del bull che stava fuoriuscendo, e poi mia chiamato vicino a lei.
«Vieni qui cornuto! Avvicinati e abbassati, avvicina il tuo capo la mia mano.»
Per un attimo non ho capito, quello che lei voleva fare, ma appena la sua mano si è appoggiata sul mio capo, la sua voce ha chiarito ogni mio dubbio.
«Lascia che spalmo il seme di questo toro, così da dare una bella lucidata alle tue magnifiche corna, in modo che siano ben lucide e ben visibili anche di notte.»
Ho avuto quasi un orgasmo, quando lei con la mano ha spalmato il seme del maschio sulla mia fronte, facendomi sentire l'odore del toro che aveva goduto dentro di lei. È stata un'esperienza tremenda sconvolgente, per entrambi, ma soprattutto per me che da quel momento la mia vita è cambiata completamente, perché Luca ha preteso di essere l'unico padrone della fica di mia moglie. Per questo incontro successivo, le ha donato un pacchetto, che conteneva una gabbietta da mettere sul mio cazzo, per impedirmi, in qualunque maniera di godere della sua fica. Tenermi ingabbiato, è diventato il passatempo che Eva preferisce. Mi tiene così in astinenza per tutto il tempo che vuole, impedendomi pure di masturbarmi, e quando lo fa, quando mi libera, e mi ordina di godere, lo fa in maniera assolutamente dura, e sconvolgente.
«Dai cornuto, hai tempo un minuto, per farti una sega e per sborrare, altrimenti chiudo di nuovo la gabbia per altri dieci/quindici giorni, non avrai la possibilità di godere.»
Devo ammettere che tutto questo mi fa impazzire di piacere, sia l'essere sottomesso che è umiliato da lei, dominato e usato a suo piacimento. Soprattutto è sconvolgente l'attesa di quel minuto di libertà, durante il quale io posso sborrare liberamente. L'altra cosa che mi fa impazzire è che una volta l'anno, il giorno del mio compleanno, mi concede di scoparla, ma tutto deve avvenire nel breve tempo di un minuto, altrimenti ci saranno trenta giorni, senza che mi tolga la gabbietta. Abbiamo passato un'altra serata insieme con Alberto, il suo primo bull, che l'ha iniziata questo gioco di piacere, con il quale è rimasta in contatto, durante la quale lui, non contento di scoparla solo nel suo letto, l'ha fatta vestire da troia, e l'ha portata in giro per un parco dove sotto lo sguardo estasiato di quindici guardoni, l'ha masturbata e scopata a pelle in mia presenza, sborrando anche lui nella fica di Eva. È stata in quella occasione, che Alberto ha coniato il soprannome ad Eva di: Regina delle spade, visto il numero di spade sguainate in suo onore, anche se sarebbe stato più giusto dire Regina dei cazzi. Io, per non mancarle di rispetto, altrimenti vengo punito, con il prolungamento, della mia castità, la chiamo semplicemente Regina, la regina del mio cuore, la regina di tutto me stesso. Ora il sogno di mia moglie, è quello di passare una serata, insieme con Alberto, e Luca, a farsi scopare da entrambi a pelle, di farsi riempire la fica con tutto il seme possibile, poi obbligarmi a leccarla, per ripulire la fica dalle sborrate dei suoi amanti. È una cosa che mi eccita, e sconvolge nello stesso tempo, avendo già leccato le sue tette, dopo che un giovane amante le era venuto sul seno. Perché dopo Alberto Luca abbiamo incontrato anche altri uomini, circa una ventina, che hanno goduto e scopato mia moglie in tutti i buchi, ma questa è un'altra storia.
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