Quella sera andai dalla mia ragazza avevamo 17 anni, io come tutti i ragazzi a quella età davanti a una ragazza eravamo sempre eccitati e pronti per via degli ormoni. Volevo fare qualcosa ma non farmi fare la classica sega. Ma quella sera era indisposta aveva il ciclo e non volle fare nulla neanche un succhiotto. Devo specificare che la sua famiglia erano persone di chiesa convinti. E suo padre la inculcò si dà piccola che doveva rimanere vergine fino al matrimonio e il sesso doveva essere fatto non per piacere ma solo per la procreazione. Quindi mettetevi nei miei panni a 17 anni, con lei non c’era nulla da fare oltre la sega e sempre di nascosto, altrimenti chissà suo padre cosa gli faceva se veniva a scoprirlo, poi diceva che gli faceva schifo solo al pensiero di prenderlo in bocca e non parliamo del culo. Decidemmo di andare in discoteca dove ci aspettavano la compagnia. Salimmo sullo scooter e andammo. Lei tutta la sera fu una statua sempre seduta. Per non dire nulla, capisco che con il ciclo, la donna in quei momenti tra il dolore e poca energia, non pensa di certo a scopare, ma almeno una chiacchierata in compagnia, invece una mummia.
Arrivarono le 2 e lei volle andare a casa, avvertii allora gli amici che la accompagnavo a casa e sarei ritornato.
Arrivato a casa sua la lascia davanti la porta dandole un bacio, ma quel bacio mi fece eccitare.
Ma lei chiuse la porta e mi disse che ci saremo visti l'indomani.
Tornai dagli amici con il mio Giacomino bagnato, arrivai alla discoteca ma loro era già fuori, decidemmo di andare in una paninoteca invece alcuni andarono a casa con la ragazza e rimanemmo in 4.
Erano già le 3 e ci salutammo, ma c'era un amico che mi attirava, un bel ragazzo 17enne magro, moro con occhi azzurri che ti fulminavano.
Ribadisco che io non sono né sono mai stato gay né bisex senza offendere nessuno.
Gli chiesi se voleva venire a dormire da me, lui era molto timido e taciturno.
Prima ma, poi boh non so, alla fine si decise e accettò.
Per me quella era una occasione. Gli dissi come faceva ad avvertire i suoi, ma lui mi rispose che gli aveva detto che andava in discoteca e rientrava al mattino. Quindi nessun problema.
Prendemmo gli scooter e andammo a casa mia. Entrammo in camera mia e ci mettemmo sul letto, poi gli dissi di spogliarsi mentre io lo stavo già facendo.
Rimanemmo in maglietta e slip io, mentre lui in boxer.
Mmmmmmmmmmmmmmmmmmm.
Vedendolo quel fisico asciutto senza peli, magrolino e quei boxer piccolini; mi si bagnò
gli dissi se voleva andare in bagno a lavarsi o a farsi una doccia preparandogli l'asciugamano e quello da bidè e andò a lavarsi. Io intanto lo aspettai guardando la televisione poi arrivò e mi andai a lavare io.
Tornato, lui era già sdraiato sul letto sotto le coperte, gli dissi che se voleva poteva togliersi i boxer, ma lui timido disse di no. Io invece civettuolo me li tolsi, dicendogli : ti dà fastidio se dormo nudo?
Lui disse di no, ma divento rosso e rimase in silenzio, ma lo guardava. Vista la situazione mi rinfilai gli slip, a quel punto lui mi disse: perché te li sei messi? Io gli risposi: ti sei imbarazzato a vedermi nudo e non voglio farti star male. Ma lui mi rispose che potevo togliermeli tranquillamente e cosi feci.
Mi avvicinai a lui a bordo del letto chiedendogli di togliersi i boxer, ma lui mi disse di no, si vergognava a farmelo vedere, mi avvicinai chiedendogli di spostarsi un po’ verso il centro del letto e mi sedetti accanto a lui con la gamba sx giù mentre la dx era piegata verso la sua faccia, in quel modo poteva vedere il mio Giacomino, che tra l’altro era bagnato. Lui era sdraiato con le coperte sotto al collo (per dirvi quanto era timido), cominciai a fagli delle domande mentre io con la mano sx mi allungavo di tanto in tanto Giacomino.
Gli chiesi se aveva la ragazza, ma lui mi disse di no, se aveva avuto dei rapporti con una amica e mi disse di no. Avevo capito che a 17 anni era ancora verginello e senza nessuna esperienza. Gli raccontai io della mia ragazza che era una statua, nel senso che lei non voleva fare sesso, gli faceva schifo il giacomino, anche quando le poche volte che mi masturbava era lessa, non ci dava impegno , sembrava che gli facesse schifo, per non parlare poi quando venivo, guai se li cadeva una goccia sulla mano ( tra l’altro usava il guanto) tanto per dire. Poi erano persone di chiesa, che io rispettavo. Di solito io quando ero fidanzato in quei mesi che eravamo insieme, non avevo nessun altro rapporto.
Tornando al discorso con il mio amico.
Presi la coperta e la abbassai fino a metà busto, e cominciai a raccontargli la mia vita adolescenziale, anche per vedere se si eccitava, gli raccontai delle violenze sessuali subite da mio cugino a 11 e 15 anni, e cosa facevo con gli amici che ci stavano. Vedevo che lui ascoltava e mi guardava Giacomino, io nel frattempo gli massaggiavo il petto e i capezzoli con la mano destra e lui mi lasciò fare. A un certo punto si alzò mettendosi seduto sul letto, con la schiena sulla testiera. Credevo che si fosse incazzato perché lo stavo toccando, invece, mi rispose che aveva un problema ma non lo voleva dire a nessuno.
Io gli risposi che poteva confidarsi con me e di stare tranquillo che non sarebbe uscito dalla mia bocca.
Cominciò così a parlarmi dicendo che lui non aveva mai avuto esperienze sessuali perché timido ed era chiuso e taciturno per paura che gli amici, lo criticassero o lo estraniassero. Poi a un certo punto mi disse:
Sono sempre stato attratto dai maschietti fin da piccolo, ma non ho mai manifestato il mio orientamento, adesso che sono adolescente, l’attrazione è più forte. Matteo scusami, ma io sono gay e gli vennero le lacrime agli occhi. Io per niente preoccupato, gli risposi: e allora, che problema c’è? Ora tu sei qui con me e io sono un ragazzo, come vedi io non ti disprezzo, anzi ti ammiro che ti sei aperto e dichiarato davanti a me. Ma lui mi rispose che gli dispiaceva in quanto avevo la ragazza.
Io a quel punto lo abbracciai dicendogli di stare tranquillo, che lo avrei accettato ugualmente come amico senza pregiudizi.
Finita li si sdraiò nel letto, sempre coperto, mentre io ero in piedi davanti a lui e il mio giacomino era completamente bagnato ma moscio, gli presi la sua mano sx e gli feci toccare giacomino, ma lui non voleva in quanto avevo la ragazza, ma io insistetti, cominciai ad abbassargli la coperta fino ad arrivare al bordo dei boxer. Ma lui mi fermò perchè era timido e non voleva farmelo vedere, mi disse che lo avevo fatto eccitare ed era in erezione ma si vergognava, essendo la prima volta che si faceva vedere nudo, gli dissi: smettila e con le mani gli abbassai del tutto la coperta fino ai piedi. Sorpresa, aveva il suo gioiellino dritto dentro i boxer. Gli esclamai subito: wow che bella visione . gli misi la mano sopra, e lui subito provo piacere e mi lasciò fare, poi gli abbassai i boxer e il suo gioiellino gli salto fuori dritto. Era perfetto, non era tanto lungo sicuramente sui 15 cm e non era grosso, sembrava un cilindro e il glande non era più grande dell’asta. lo presi in mano e lui ormai era andato in tilt, cominciai a masturbandolo sbrodolandomi la mano, poi mi avvicinai e cominciai a leccargli le palline, lui gemiva dal piacere ma non li sembrava vero che io gli stessi facendo tutto ciò. Cominciai a leccargli il gioiellino. Poi mi alzai e mi misi sdraiato vicino lui all’incontrario, e cominciai a sbocchinarlo. Lui vedevo che aveva gli occhi al celo in quanto stava godendo ma mi guardava il giacomino, gli dissi che se voleva poteva toccarlo o………
Cominciò cosi a toccarmelo, ma non so perché, giacomino non si addrizzava, forse perché era la prima volta che stavo facendo sesso con un ragazzo gay.
Io continuai e me lo infilai tutto in gola, dopo 15 minuti circa, mi venne in bocca, per non sporcare la inghiottii, lui godette a più non posso e rimase di stucco in quanto non pensava che io avessi fatto questo.
A quel punto io mi sdraiai dritto verso di lui chiedendogli se voleva fare qualche cosa al mio giacomino, lui si mise vicino e cominciò a masturbarmelo, ero del tutto bagnato, ma non si addrizzava. Gli chiesi a quel punto se poteva leccarmi le palle, e cosi fece, e sembrava che gli piacesse, ad un tratto giacomino diventò duro, allora presi un fazzolettino e me lo asciugai e gli dissi se voleva provarlo a leccare, e cominciò, ma non fu una bella sensazione per lui in quanto fece una smorfia, gli dissi di mettersi una caramella in bocca, e cosi fece e cominciò a sbocchinarmi. Aveva una bocchina stretta e calda , con quella linguina deliziosa. mmmmmmmm. Dopo una 20tina di minuti stavo venendo e lo avvertii, si fece sborrare sul petto.
E cosi fini la serata, ci mettemmo a dormire poi la mattina tardi lui andò a casa.
L’indomani a scuola mi ringraziò della serata, ed era felice. Poi ci furono altre esperienze con lui, gli permisi di infilarmelo e io pure ma la sua prima volta fu un dolore invece che un godimento, ma poi lo valle ancora.
Il tempo passò e seppi poi che a 18 anni si fece un compagno, poi finito la maturità ci perdemmo di vista
Comunque credo che per lui fu una esperienza sublime. Anche per me.
Per quanto poi riguarda la mia ragazza dopo una settimana ci lasciammo anzi la lascia, perché non potevo avere una ragazza che gli faceva schifo tutto e sempre no a ogni richiesta.
Poi a 19 anni conobbi una ragazza che era una troietta ninfomane, quella che gli piaceva legarmi giacomino. ma questo è un'altro racconto
Ciao Matteobbo
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Aggiunto: 3 anni fa
Utente:
«sinceramente son
o daccordo»