Ero felice in quei giorni, mi davo completamente e senza mezzi termini ad Aldo, ero completamente innamorata di lui, poi arrivò una mattina, io facevo ancora i servizi in casa sua, ormai ero una bella trans, mi ero fatta bionda per lui, mi erano cresciute due belle tette della seconda misura, portavo intimo sempre più sexy per fargli piacere e a volte ero senza perizoma, quella mattina appunto sentii arrivare una giovane donna, la porta dell'ufficio non era chiusa bene e io avevo la curiosità tipica delle femmine, andai vicino alla porta e la vidi, sentii che Aldo la chiamasse solo per nome Vanessa, era pure lei bionda, un corpo lussurioso, un viso da pantera, dure tette enormi tenute a stento da una camicetta bianca sbottonata in modo da farle intravvedere, una minigonna da urlo, gambe da ballerina su due tacchi da 12 cm., sentii che c'era già intimità fra di loro e provai una grande gelosia.
Quando questa Vanessa se ne andò andai da Aldo e gli dissi che avevo finito e che dovevo uscire e chiesi di Vanessa
Lui non curandosi minimamente di ferirmi disse che era la sua fidanzata e che entro tre mesi si sarebbero sposati.
Mi sentii gelare e scappai via con le lacrime agli occhi, presi qualcosa ed uscii, andai subito dall'avvocato che cercava ina come me e lo trovai quando mi vide si meravigliò molto ma mi assunse subito, e dandomi in uso un appartamento a fianco del suo ufficio e vicino anche all'appartamento dove abitava, l'avvocato non mi chiese il perchè ero venuta da lui ma era contentissimo per la mia presenza, io lavoravo in silenzio, ogni tanto lui veniva da me quando non era occupato in ufficio e si parlava del più e del meno e scoprimmo che ci piacevano molte cose ad entrambi.
Piano piano col tempo la cotta per Aldo se ne andò e rimasi molto più serena.
Un giorno arrivò il figlio dell'avvocato, sentii la gioia con cui il padre salutò il figlio
"Finalmente ti fai vedere da tuo padre, chissà cosa direbbe la tua povera madre"
"Papà hai ragione ma sono sempre incasinato dal lavoro, sono qui perchè ho giusto una causa da una persona di questa città"
"Ahhh altrimenti non ti avrei visto ancora"
"Papà per Natale ho 10 giorni liberi e li passiamo insieme và bene?"
"Stefano ci sarebbe con noi un'altra persona, sai è sola, la madre si è messa insireme ad un'altro uomo e quello non vuole vedere il figlio di lei"
"E' qui da te questa persona?"
"Si mi fà i mestieri di casa e ufficio"
"Perchè non vuole vedere il ragazzo?"
"Perchè il ragazzo è diventata una transessuale"
"Ma il ragazzo era già effeminato?"
"No è stato il notaio Aldo a volere farlo diventare"
"Come mai?"
"Perchè prima lavorava da lui"
"Papà ma il trans è qi da te adesso? sta lavorando?"
"Si vuoi vederlo?"
"Ci vorrei parlare"
Io sentii tutto il discorso e quando sentii che il figlio voleva parlarmi smisi un attimo di lavorare e mi misi un pò a posto, subito dopo i due erano da me.
"Ciao come ti chiami?"
"Ivano per adesso"
"Già dovrai cambiare nome ora che sei una trans, hai qualche preferenza già?"
"Non ci ho ancora pensato"
Stefano era un uomo carino, un viso dolce, aperto, portava i capelli leggermente lunghi che gli arrivavano quasi alle spalle, capelli neri come gli occhi che aveva molto espressivi, io appena lo vidi mi senti tremare tutta nell'intimità, Stefano mi piacque subito tantissimo, eravamo alti uguali e ci fissammo subito negli occhi.
"Sono contento che sei qui da mio padre, avrò una scusa in più per venire a trovarlo, ciao"
"Buongiorno signor Stefano"
Padre e figlio ritornarono in ufficio ed io ricominciai a lavorare ma subito dopo Stefano ritornò da me
"Lucia mi piacerebbe ti chiamassi Lucia"
"Lucia dice, mah ci devo pensare, è un bel nome e pure corto facile da ricordare, ok, mi chiamerò Lucia"
"Brava ciao Lucia"
Vivevo finalmente tranquilla, niente più serate mondane ma ero serena.

Passò un pò di tempo le mie tette arrivarono alla terza, una sera che ero in casa mia sentii bussare, quando aprii trovai Stefano, lo feci entrare e ci sedemmo.
"Come mai è qui da me?"
"Senti Lucia sabato dovrei andare ad una festa, io sono solo non ho una fidanzata verresti con me?"
"Lo farei volentieri ma non ho abiti all'altezza quelli che avevo li ho lasciati dove lavoravo prima"
"Per questo non ci sono problemi, l'intimo femminile però ce l'hai!"
"Quello naturalmente"
"Bene, domani vieni con me e scegliamo l'abito adatto, ti dovranno guardare tutti con ammirazione e per i gioielli li affitteremo"
"Signor Stefano li mi mette in ansia, non sò se sarò all'altezza, si ricordi che sono una trans adesso"
"Tranquilla"
Quella notte non dormii, mi sentii emozionata, nel pomeriggio Stefano mi venne a prendere e insieme andammo a vedere un abito che facesse per me, girammo e girammo ma pare che nessuno soddisfacesse Stefano fin quando davanti ad un piccolo negozietto lo vedemmo, era semplice ma elegante, partiva dall'alto che era azzurro scuro fino ad arrivare in basso che era quasi celeste, aveva uno spacco vertiginoso dietro e davanti aveva un bel .............
Entrammo e la commessa prese l'abito in questione e ce lo fece vedere, era bellissimo e aveva giusto la mia taglia, Stefano lo comprò, poi andammo da un suo amico gioelliere e prendemmo una parure in affitto con bracciale orecchini e collana, una volta a casa mia Stefano mi disse che sarebbe venuto per le 21 a prendermi e di non cenare.
Mi feci un lungo bagno dove sciolsi dei sali profumatissimi, poi mi preparai, presi il mio intimo più sexy, mi truccai con profonda attenzione quindi indossai l'abito, quando mi misi davanti allo specchio al vedermi mi emozionai, misi le mie scarpe più belle con tacco di 12cm. ormai le portavo senza problemi, misi la gioielleria, presi un lungo respiro e poco dpo Stefano era già lì, quando mi vide i suoi occhi brillarono di meraviglia
"Lucia sei stupenda, sbaraglierai tutte le donne e avrai la loro invidia"
"Stefano non esagerare"
"Vedrai se non ho ragione"
Stefano mi prese per mano e insieme andammo alla sua auto, una Jaguar bellissima, la festa si svolgeva in un castello, c'erano già diverse auto posteggiate, tutte auto di lusso, Stefano uscì e venne ad aprirmi la porta poi insieme entrammo nel castello, io ero al suo braccio emozionata, i suoi amici quando lo videro gi andarono incontro festanti poi alla mia vista
" Ma Stefano tu non hai una fidanzata, dove l'hai trovata una dea simile?"
"Ehhh amici miei questo è un mio segreto"
"In fondo al salone c'erano tre grandi tavolate dove appoggiate sopra c'erano tanti piatti con le più squisite leccornie e champagne di ogni tipo, si iniziò a ballare, ballai diverse volte con Stefano ma poi fui richiesta da tutti i suoi amici.
Verso mezza serata andai in una toilette per mettermi a posto il trucco, faceva un gran caldo nel salone e il mio trucco si era un pò sfatto dal calore, vicino a me una ad una vennero diverse mogi degli amici di Stefano e tutte a farmi i complimenti e a chiedermi come mai conoscevo Stefano, io risposi come daccordo con Stefano che ero venuta o almeno tornata in Italia da poco tempo ed ero una compagna di liceo di Stefano.
Erano le due ed ero molto stanca, andai da Stefano che era coi suoi amici
"Stefano scusami, sono molto stanca"
"Lucia finisco il bicchiere e andiamo subito, anzi finiscilo te"
"No ho bevuto già troppo"
"Ok Lucia"
Stefano bevve l'ultimo sorso mi prese per mano, salutò i suoi amici e le mogli poi ce ne andammo.
Arrivati a casa mia lui mi abbracciò stretto e qui ci demmo un lungo bacio, poi lui mi svestì lentamente una volta solo con l'intimo mi prese in braccio e mi portò a letto, qui si spogliò pure lui e facemmo l'amore tutta la notte, sentii il suo cazzo dentro di me godere più e più volte, pulii il suo sperma e lo rimisi come nuovo, al mattino puzzavo di sborra da fare schifo e insieme andammo a fare la doccia, dopo 6 mesi ci sposammo e adottammo un bambino.
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