Dopo una mezz’ora di chiacchiere con i soliti segaioli mi scrive un uomo sulla 50ina facendomi i complimenti per il mio culetto è chiedendomi se volevo approfondire in un incontro. È fatta pensai, gli dico di sì e chiedo se è disposto a vedermi subito, lui acconsente e ci diamo appuntamento.
Dopo circa un’ora cattivo all indirizzo che mi aveva dato e aspetto in macchina, controllo la chat e trovo un suo messaggio dove chiede che macchina ho e il colore, gli rispondo e dopo neanche un minuto sento aprire la portiera lato passeggero ed entra salutandomi, io lo guardo esterrefatta e gli chiedo perché non mi facesse salire in casa e lui risponde dicendo che a casa sua non si può e che lo avremmo fatto in macchina.
Mi ero già immaginata un bel lettone dove farmi scopare per bene e invece no, la scomodità della macchina. Ad ogni modo andiamo avanti, mi dice di accendere la macchina e di seguire le sue indicazioni, mentre guidavo lui prende una mano e se la porta sul pacco, aveva già il cazzo duro e considerando che indossava anche lui una tuta lo sentivo molto bene al tatto ed era enorme. Dopo circa 10 minuti di guida arriviamo in un posto isolato e accendo la luce per guardarlo in faccia, lui la spegne e dice che al buio sarebbe stato meglio, cercavo di capire come fosse fatto e volevo vederlo bene in faccia ma indossava un berretto e con quel buio non si capiva molto, era robusto, muscoloso e intravedevo solo la sua barbetta bianca, neanche il tempo di studiarlo un po’ che tira fuori il cazzo, mai visto un cazzo così grande, era enorme, pensai di non farcela a prendere una cosa simile nel culo.
Mi afferra dal collo e mi spinge verso la sua cappella dicendo “succhia troia fammi vedere se sei brava come dici”.
Inizio a gustarmi quel cazzo lecxando dalle palle alla cappella e segandolo molto dolcemente lo avrei succhiato per ore, il suo odore poi, sapeva di maschio, il cazzo non depilato mi piace molto. Leccavo, succiavo e segavo riempiendolo di saliva, lui intanto mi aveva tirato giù i pantaloni e mi palpava e schiaffeggiava le natiche, poi mi mette un dito in bocca per inumidirlo e me lo ficca tutto nel culo, poi due e poi tre mi stava letteralmente scolando con le dita, nel frattempo mi insitava dicendomi le peggio parole che anche la peggior puttana si sarebbe offesa, ma a me faceva eccitare ancora di più.
Dopo circa un quarto d’ora di pompino lui esclama dicendo “ora ti sfondo il culo” e se pur curiosa di sapere se riuscivo a prenderlo nel culo quel coso, un po’ avevo paura. Con i sedili abbassati mi fa mettere a pecora con una gamba su un sedile e l’altra sull’altro le mani le tenevo sullo schienale dei sedili posteriori, sento prendermi per i fianchi e quell enorme cappella che puntava contro il mio culetto, mi scende il perizoma e sento picchiare quel manganello sul culo proprio in mezzo alle due natiche, gli ricordo di indossare il preservativo e lui mi dice di stare tranquilla, voleva ancora giocare un po’.
Sento le mani afferrare le chiappe e allargarle e la sua barba pungente sul buco del culetto, la sua lingua mi faceva impazzire leccava e poi cercava di entrare dentro e poi tornava a leccare mhmmm che goduria.
Torna su e la cappella di nuovo davanti al buco, spinge per entrare ma io lo blocco con una mano afferrandogli il cazzo e dicendogli di usare il preservativo e almeno un po’ di olio che saggiamente avevo portato ma di colpo la sua mano afferra il mio polso e lo gira torcendolo dietro la schiena come se volesse ammanettarmi, e l’altra mano colpisce forte il mio viso con un ceffone “devi stare zitta troia e fare solo quello che ti dico” a quel punto l’eccitazione era passata e avevo paura, cerco di divincolarmi per scappare da quella presa ma lui mi tira un altro ceffone ancora più forte colpendomi anche sulle labbra, sento uscire il sangue e davvero iniziavo a essere terrorizzata volevo solo scappare ma lui era il doppio a me e non sarei riuscito a muovermi.
Tenendomi bloccata in quel modo punta il cazzo sul culetto e affonda con tutta la forza che aveva provocandomi un dolore così forte da farmi urlare e scoppiare in lacrime, l’altra mano spalancata mi teneva il viso schiacciato fra i sedili e nel frattempo mi sbatteva con forza e grugniva come un maiale, io piangevo per il dolore.
Mentre affondava il suo cazzone nel mio culetto continuava a insultarmi dandomi della frocia ciucciacazzi, baldraccazza con il culo sfondato, io pregavo che finisse al più presto ma continuò a scoparmi peralmeno 20 minuti fino a quando con 4 affondi più lunghi della media aveva scaricato tutta la sua sbirra nel mio culo, estrasse il cazzo e lo picchio per un po’ sulle mie natiche mentre sospirava e diceva che culo da troia che hai, tutto soddisfatto.
Scese dalla macchina per ricomporsi ma io rimasi in quella posizione, sentivo il culo dilaniato e avevo paura di alzarmi.
Dopo qualche istante non lo sentivo più, mi guardai intorno e capii che era andato via, scesi dalla macchina per controllare meglio e non c’era, sentivo la sborra fuoriuscire dal culo e colare lungo le gambe, presi dei fazzoletti per pulirmi e notai che oltre alla sborra usciva anche un po’ di sangue, fui costretta a tornare a casa con i fazzoletti messi a tamponare le fuoriuscite dal culetto.
Tornai a casa e mi promisi di non vedere mai più un uomo in vita mia.
Ma poi sai come vanno le cose, passato il dolore tornai alla caccia di un bel cazzo da svuotare.
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Aggiunto: 4 anni fa
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Gay e Bisex