Con Elisabetta, mia splendida compagna da tanti anni, stavamo vivendo un periodo grigio nella sfera affettiva/sessuale e lei, dotata di grande intelligenza, lo aveva capito e una sera mentre stancamente facevamo l'amore cominciò a raccontarmi una sua fantasia, quella di andare in un club privee e lo fece con tale trasporto che fu finalmente una notte infuocata, come ai vecchi tempi.

Il giorno dopo a pranzo le chiesi se quel desiderio fosse stato dettato solo dall'eccitazione del momento o fosse una sua reale fantasia da realizzare. Con naturalezza mi disse che non aveva mai avuto il coraggio di chiedermelo ma erano anni che aveva quella fantasia e che spesso si era masturbata al pensiero di farlo in un locale circondata da altre coppie e altri uomini. Piacevolmente sorpreso da tale confessione, mi informai su internet di locali adatti a noi e mi stupii trovandone così tanti, carini, di classe.

La scelta cadde su un locale sul lago di Garda che proprio quel sabato organizzava una festa in maschera.

I preparativi furono all'insegna della massima tensione erotica, eravamo eccitati e la scelta del suo costume fu difficile. Io l'avrei voluta dark, una strega sexy ma lei optò invece per un classico vestendosi da vestale romana perché disse "un abitino bianco e svolazzante si toglie in un secondo e col caldo che c'è non metterò neanche il perizoma". Ok, mi aveva già convinto. Io optai per un classico, vestendomi da nobile veneziano riesumando il costume di Carnevale.

Arrivammo a questa villa intorno alle 23:30 col groppo in gola per l'emozione, vedemmo solo auto di grossa cilindrata nel parcheggio e capimmo che il livello era molto alto. Anche le coppie che vedemmo arrivare ci parvero davvero bellissime. Parcheggiammo la nostra BMW e dopo esserci registrati e aver pagato l'ingresso entrammo. Eli era bellissima, poi sapendola completamente nuda sotto l'abitino bianco mi eccitava da morire. Il posto era splendido, piscina e un paio di vasche idro all'aperto, con curiosità andammo a ispezionare tutto e anche all'interno del locale regnava il buon gusto e l'eleganza. Tante stanze, un ricco buffet e dopo un paio di flute di franciacorta ci lanciammo in pista ballando sempre più eccitati. L'atmosfera era bollente, notammo che alcune coppie facevano già sesso sui divanetti e Elisabetta mi sussurrò "non sono mai stata così bagnata, sto impazzendo". Toccai con mano e in effetti era un lago. Ci sedemmo su un divanetto e cominciai a toccarla senza ritegno alzandole il vestito e la masturbai con vigore. Sembrava in trance, incurante (o forse eccitata) di tutte le persone attorno a noi prese a mugolare pregandomi di non smettere e dopo qualche minuto venne copiosamente sulla mia mano bagnando il divanetto all'inverosimile. "dio, che voglia di cazzo che ho, spogliati svelto". Mi calai i pantaloni, ero già in piena erezione, e mi fece un pompino da cinema. Inutile dire che si creò un piccolo capannello attorno e se qualche coppia ci imitava, altre si limitavano a guardare mentre un paio di uomini si avvicinarono con molto rispetto però.

"scopami, ti prego, subito" ormai i freni inibitori di Eli erano andati completamente e mi cavalcò con cupidigia scopandomi con violenza.

Io ero al settimo cielo e cominciai a stuzzicarla "ti piacerebbe un altro cazzo in bocca vero?" non feci in tempo a dirglielo che raggiunse un altro orgasmo devastante. "Sììì, ma poi sei geloso...". Ero talmente eccitato che le risposi "sei tu che non hai il coraggio, io non vedrei l'ora di vederti con un altro cazzo". Mi guardò con un misto di aria di sfida e un'eccitazione mai vista. Mentre continuava a cavalcare il mio cazzo si voltó guardò alla sua destra e fece un cenno a un ragazzo che era in piedi vicino a noi di avvicinarsi. A lui non parve vero. Senza perdere un istante lei gli sbottonó i jeans e senza esitazione cominciò a fargli un pompino da infarto. Era stata anche fortunata, aveva un cazzo davvero grosso e soprattutto durissimo. E non esitò a dirmelo "amore ha un cazzo enorme, ti prego fammi scopare da lui, ti prego...".

Ormai non capivo più nulla e fui addirittura io a chiedere al ragazzo di infilarsi il preservativo. In un secondo era pronto ma a sorpresa, si piazzó dietro di lei e prese a inumidire il suo buchetto con la lingua. Lei stava impazzendo e continuò a cavalcarmi dicendomi "amore me lo sta mettendo nel culo". Dopo pochi secondi sentii qualcosa di durissimo farsi strada, deciso ma delicato e quando entrò la reazione di Elisabetta fu quasi animalesca e cominciò a urlare "dio mio, dio mio, godooo, sono una puttana". Io al sentire lei urlare così e sentire il suo enorme cazzo separato dal mio da un sottilissimo strato di pelle non mi trattenni e venni come una fontana dentro di lei. Captato il mio orgasmo mi guardò con terrore e mi pregò "ti prego lasciami il suo nel culo, non farmi smettere, lo voglio ancora, voglio farmi spaccare il culo, ti prego." Luca (scoprimmo dopo il suo nome) imperterrito continuò a incularla forte mentre io piano piano uscii da lei e mi guardai la scena con un misto di gelosia ma di orgoglio nell'avere la più zocola del locale. Andarono avanti ancora per almeno 20 minuti con lei che continuava a parlarmi "ha un cazzo bellissimo amore, è il doppio del tuo, non ho mai goduto così, li voglio sempre così grossi adesso". Le piaceva umiliarmi verbalmente e mi sorpresi di quanto piacesse anche a me. Alla fine lei era distrutta, si sfilò quel palo dal culo, gli tolse il profilattico e cominciò a pomparlo per farlo venire. Dopo pochi minuti un fiume di sperma invase il viso di Eli mentre lui emetteva suoni gutturali impressionanti. Era bellissima col viso inondato di seme, lei gli pulì bene il cazzone, riconoscente, , fino all'ultima goccia, avida, golosa. Le porsi un fazzoletto per pulirsi, lei mi guardò con occhi dolci e mi disse solo "è stata la sera più bella della mia vita, grazie amore".

Fu solo l'inizio. Il top fu il viaggio di qualche mese dopo in Jamaica ma questa sarà la prossima storia.
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Categorie: Racconti Cuckold