Devo ammettere che nelle settimane che seguirono fui molto combattuto su da farsi. Mia moglie era palese che stava male , e io avrei voluto starle vicino , ma come potevo dirle che sapevo tutto ? Avrei dovuto dirle anche come sapevo tutto. Non l'avrebbe presa sicuramente bene. In più devo ammettere che tutta la cosa comunque continuava ad eccitarmi un casino.
Purtroppo le cose poi degenerarono ulteriormente un po' di tempo dopo.
Dopo il fattaccio mia moglie cercava di non rimanere più sola con nostro figlio , evidentemente non sapendo più come gestire la situazione. Gli schemi madre -figlio erano ormai saltati, e mia moglie sembrava quasi intimorita dalla presenza di Marco, che invece giocava con la madre come fa il gatto col topo. Questo la porò ad avere quasi un crollo nervoso, e il medico le prescrisse dei farmaci.
Il suo malessere fu subito notato anche da Luisa, che essendo sua amica di vecchia data , aveva capito che c'era qualcosa che non andava. La prima cosa che pensò fu che fosse colpa mia.Ma mia moglie l'assicurò che così non era, che era solo un po' stanca.
In più ad aggravare il suo livello di stress si era messo pure Massimo, che ogni giorno praticamente non mancava di venirci a trovare. Era sempre stato come uno di famiglia, ma adesso lo era nel vero senso della parola. All'inizio mia moglie era tesa come una corda di violino in sua presenza , ma col tempo , iniziò a rilassarsi un po', visto che Massimo comunque non sembrava avere atteggiamenti provocatori, anzi, era molto servizievole ed educato con lei.
Tutto questo però a discapito sembrò del rapporto con mio figlio. Marco non sembrava gradire questa presenza costante di Massimo in casa nostra.E più che altro era infastidito del suo atteggiamento così "Friendly" con sua madre.
Ma torniamo a quello che diede una nuova svolta a tutto quanto.
Un giorno Luisa organizzò una rimpatriata tra vecchie amiche . Mia moglie non ci sarebbe voluta andare , ma lei non smetteva di insistere , e allora si vide costretta a partecipare.
La sorte volle che sulla strada del ritorno l'auto di Luisa rimanesse in panne. E allora chiamarono me per un recupero. Ma io ero al lavoro quella sera. Luisa propose di chiamare i figli(visto che lei si è separata da poco) fosse una buona soluzione. Il viaggio di ritorno lo avrebbero fatto in scooter, ma meglio di niente. Mia moglie però , a quanto mi venne poi riportato da Luisa, non sembrò trovare Marco al telefono( secondo me fece solo finta di chiamarlo...) e quindi quello prontamente disponibile fu Massimo.
Massimo prima portò la madre a casa, e poi mia moglie.
Ora io tenevo monitorata la cosa, e quando lei mi disse , con un tono della voce che lasciava chiaramente intendere che era bella brilla , che Massimo l'avrebbe accompagnata a casa, qualcosa mi scattò in testa.
Infatti accesi il portatile e osservai cosa succedeva in casa.
Quando mia moglie entrò in casa , capii subito che lei era più che brilla, non si reggeva in piedi. Massimo non aveva problemi a sorreggerla, in quanto fisicamente bello imponente.Nonostante l'età è quasi uno e novanta infatti.
La babysitter vedendola in quello stato si preoccupò , ma mia moglie la liquidò dicendo che era tutto a posto.
Appena lei uscì di casa, mia moglie ringraziò anche Mssimo dicendo che poteva tornare a casa, ma fatti due passi inciampò sui tacchi altissimi a finì lunga distesa per terra.
Massimo prontamente la soccorse, l'aiutò ad alzarsi e poi l'adagiò delicatamente sul divano.
Lei all'inizio bofonchiò qualche cosa , poi sembrò addormentarsi.
Massimo rimase qualche minuto accanto a lei immobile, ad osservarla. Poi lo vidi sfilarle lentamente le scarpe.
Rimase ancora un po' ad osservarla immobile, poi lo vidi con molta circospezione sollevarle il vestito., fino all'altezza dell'ombelico. Le mutandine velate dai collant neri di lei apparvero al suo sguardo.
Iniziò da prima ad accarezzarle delicatamente le gambe, poi a baciarle, e sempre con la stessa delicatezza le sfilo' prima i collant, poi le mutandine di pizzo. Lei rimase inanimata , fino a quando vidi lui affondare il suo volto tra le cosce di lei.
Mia moglie, sempre con gli occhi chiusi, iniziò a gemere, flettendo leggermente le gambe .Inconsciamente quell'azione le dava piacere , e se ne accorse anche Mssimo che insisteva. Quando lei iniziò a muovere anche il capo stringendo i cuscini, lui si rizzò in piedi.Lo vidi abbassarsi pantaloni e mutande, mostrando un pene eretto a dir poco giganteso.Non so se le nuove generazioni sono tutte così, ma il suo coso era ancora più grosso di quello di nostro figlio.
Lo vidi accomodarsi tra le cosce aperte di lei e, dopo un attimo di incertezza, affondare .
Mia moglie' cacciò un urlo, sgranando gli occhi. Osservò con gli occhi spalancati lui e iniziò a balbettare"Cosa..cosa..fai...Marco".
Era in stato confusionela, infatti pensava fosse Marco.Poi quando lui affondò due, tre volte , lei si rese conto che quel ragazzo sopra di lei era Massimo."Massimo..cosa..stai..facendo.." balbettò sgranando gli occhi."Silvia....Silviaaaa" lui disse con i chiari spesmi di quello che stava venendo. Massimo è il classico ragazzone, bruttino, impacciato, con nessuna esperienza riguardo alle donne, ma con una gran voglia di fottere , infatti dopo pochi colpi era già venuto.
"Scusa..scusa" iniziò a ripetere lui. Con impaccio si alzò da sopra di lei e dopo essersi sistemato i pantaloni, con lo sguardo basso, prese la via della porta. "Volevo solo dirti che ti amo ...da tanto tempo...non avrei mai pensato di poter fare certe cose con te..ma poi tu..Marco...." disse timidamente prima di uscire.
Mia moglie rimase per qualche minuto sul divano, come non riuscendo a capacitarsi di quello che era successo. Poi si mise seduta, e prendendosi il viso tra le mani iniziò a piangere.
Poi i passi sulle scale. Lei che cercava di darsi una sistemata frettolosa, raccogliendo collant e mutandine.
"Che cazzo è successo?Ho visto Massimo andare via...'" mio figlio chiese irritato aprendo la porta.
"Niente ...la macchina di Luisa si è rotta..Massimo ha accompagnato prima lei e poi me a casa" disse lei fingendo normalità.
"Quel coglione ...non lo sopporto più...e poi non potevi chiamare me ?" chiese lui avvicinandosi a lei.
"Il telefono scarico...."disse lei voltando le spalle.
Lui l'afferrò da dietro dicendo" Mà....ti voglio".
"Dai Marco....smettila" lei rispose iniziando a divincolarsi.
"E le mutande...?" lui chiese perplesso sollevandole il vestito.
Li' lei smise di agitarsi, si voltò di scatto e gli disse fissandolo dal basso in alto"..così non me le rompi..".
"Brava la mia puttanella.." disse lui sorridendo spingendola contro il muro e baciandola appassionatamente sul collo.
Lei non si oppose, neanche quando lui si abbassò tutto, se lo tirò fuori, e, dopo averla sollevata per le cosce, la impalò li' contro il muro.
"Tieni..tieni...sei mia..solo mia" lui ripeteva pompandola come un ossesso.
Di lei non potevo vedere il viso, solo le braccia avvolte attorno il collo di lui e le pallide gambe sorrete dalle braccia sempre di lui.
"Dillo che sei solo mia..dillo" lui iniziò a ripetere. Ma lei non rispondeva, allora lui iniziò ad alzare la voce.
"Tua..sono solo tua " lei rispose per placarlo.
"Vengo ma'...vengo" disse lui improvvisamente.
"No..Marco..ti prego" lei implorò.
Ma come al solito non venne ascoltata , e lui la riempì di nuovo.
"Quel segaiolo di Massimo mi sa che si è fatto delle strane idee su di te..." sentii mio figlio dire mentre si sistemava dopo aver finito.
"Non ha mai visto una fica e ora che le hai fatto vedere la tua è andato di matto.." proseguì.
"Basta..basta..Marco..sono stanca..." disse mia moglie scocciata prendendo barcollante la via del bagno.
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Categorie: Incesti