LA VICINA DI CASA
Qualcuno mi conoscerà già per i miei racconti di iniziato al sesso da due donne ed una zia, ma oggi vi voglio raccontare di un fatto successo all'inizio dell'estate, ma prima vi riepilogo la mia vita. Il sesso nella mia vita ha sempre avuto una parte importante, non ero e non sono bello ma quando le donne scoprivano che ero circonciso volevano provare un cazzo già scappellato sempre. Come dicevo non sono bello e da giovane ero peggio, una pertica da 1,90 di altezza per 65 kg, un pò di avventure le ho avuto poi ho incontrato quella che sarebbe diventata mia moglie e che mi ha dato due figli, da 12 anni morta per un tumore. Quando la conobbi era appena stata lasciata da uno che le aveva preso la verginità e poi lasciata, quindi diffidente ma poi con molto amore e il matrimonio ne ho fatto la mia troia personale, ormai mi poteva soddisfare con bocca, figa e culo, l'unica cosa che odiava e non voleva farsi sborrare in bocca, grande pompinara ma quando capiva che stavo per venire si toglieva. Comunque mancata lei sesso poco e non mi vergogno a dirlo seghe tante. Ho cambiato casa e dove siamo andati ad abitare, con i miei figli, sono tutti stranieri tranne 3 famiglie per lo più rumeni. All'inizio dell'anno al piano rialzato è venuta ad abitare una coppia, neanche a dirlo rumena, lui un ragazzo che neanche saluta, mingherlino, lei abbastanza in carne, bionda, una terza di seno e un bel culo. Fino a Giugno soliti saluti, ma lei più propensa a fare amicizia e parlare e così dal normale buongiorno siamo passati al ciao, un pomeriggio ero a casa tranquillo e sento suonare il campanello ed era lei tutta affannata che mi chiedeva se potevo aiutarla, io pronto le ho chiesto di cosa aveva bisogno, lei mi spiegò che si era rotto un tubo dell'acqua in cucina e si era allagato tutto, che aveva chiuso il rubinetto centrale, che il ragazzo era a lavorare e fino a tarda sera non c'era. Scesi ed effettivamente c'era acqua dappertutto e le chiesi di aprire piano il rubinetto per capire dov'era la perdita, aprii e scoprii un flessibile sotto il lavandino in cucina rotto, le dissi di cominciare ad asciugare che forse avevo il tubo e prendevo le chiavi per il lavoro. Ritornai e lei con una scopa stava scopando l'acqua sul balcone e nel cortile, mi accorsi solo allora del suo abbigliamento, una maglietta leggera, dove si intravedevano due belle tette senza reggiseno e un pantaloncino in cui da chinata oltre ad un bel culo anche il perizoma, ma non era il momento di pensare al sesso, per di più con una vent'enne. La aiutai con l'acqua e poi cominciai a lavorare sotto il lavandino, vista la scomodità dovetti sdraiarmi e cominciare con lo smontare e il montare il tubo. Lei, che poi mi dirà di chiamarsi Ylenia si accucciò a fianco a me e mi passava gli attrezzi che mi servivano, solo che ogni volta che si allungava per darmi l'attrezzo chiesto si inchinava ancora di più e avevo sempre davanti il suo bel seno, facevo finta di niente ma ad un certo punto ebbi un erezione, che con i pantaloncini corti era evidente, non sapevo cosa fare per la vergogna, finito il lavoro, lei probabilmente accortasi del mio cazzo e del mio imbarazzo, mi aiutò ad alzarmi e visto che non usciva più acqua, ci sedemmo al tavolo e mi offrí una birra, il mio gonfiore svanì e la salutai, mentre lei mi ringrazia a io guardavo quel ben di dio che aveva davanti e che avrei voluto toccare. Tornai a casa e la mattina dopo sotto la doccia dedicai una bella sega ad Ylenia e pensando che avrei potuto provare a chiedere un pagamento in natura fra di me pensavo Beppe hai 57 anni la pancia e se facevi una simile proposta se andava bene ti beccavi uno schiaffo al peggio un calcio nei coglioni. Passano un paio di giorni e sento suonare il citofono ed era Ylenia che voleva che scendesse, le chiesi se andava tutto bene e lei rispose che voleva fare quattro chiacchiere. Scesi lei mi apri la porta con una vestaglietta di seta, senza reggiseno e profumatissima, entrai e le chiesi di vedere se il lavoro andava bene, mi inginocchiai e guardai sotto al lavandino, poi mentre parlavo girai la testa e i miei occhi erano all'altezza del suo pube, che voglia di baciarlo. Ci sedemmo al tavolo e lei volle sapere quanti anni avevo, di mia moglie, io risposi con molta cortesia, poi lei cominciò a raccontarmi che una sua amica stava insieme ad uno di 60 anni e si trovava bene. Io non capivo e gli chiesi cosa c'entrava questo, cominciò dicendomi che il ragazzo la trascurava per il lavoro, che era sempre stanco, non riuscivo a capire il nesso. Alla fine arrivò al dunque mi disse di aver visto la mia erezione quel giorno ed aveva paura che le saltassi addosso e che quando sono andato via ha tirato un sospiro di sollievo, ma che poi la sua amica le aveva detto che probabilmente ero talmente bravo da non aver approfittato della situazione, comunque continuavo a non capire, alla fine si sciolse e mi disse che da quel pomeriggio pensava a quello che aveva visto, il mio cazzo, come potermi ringraziare, le dissi che anche io avevo visto il sui seno ed erano giorni che le dedicavo una sega. Rimase in silenzio poi mi cominciò ad accarezzarmi una gamba e mi chiese se anche adesso ero eccitato, io non risposi mi misi a ridere, quindi mi disse che se avevo il coraggio mi dovevo alzare e fargli vedere che non ero in tiro, risposi che non potevo farlo che io ero vecchio e lei una bella ragazza, che meritava un cazzo giovane, allungò la mano per arrivare in mezzo alle mie gambe ed io scattai in piedi, aveva ragione avevo il cazzo duro e si vedeva. Lo guardò e mi fece cenno di avvicinarmi dicendomi pronto per un'altra sega, le andai vicino e lei senza preamboli tirò giù tutto lasciando libero il mio cazzo, mi guardò dicendo che era bello grosso, io le rispose che mi stava prendendo in giro, lei disse che non era molto lungo ma grosso, intanto lo impugnava e toccava soddisfatta, arrivò fino alle palle, mentre le prendeva in mano con la bocca baciò la cappella, io dicevo lascia stare, lei per tutta risposta aprii la vestaglia e mi offrii il seno prendendomi la mano, intanto con la bocca cominciò ad assaporare tutto il cazzo e lo fece arrivare fino a dove poteva, poi leccò ed arrivò alle palle, io intanto massaggiavo i seni belli sodi, ci sapeva fare di bocca, io le presi la testa e tenendola ferma la scopavo, sul più bello suonano alla porta, lei continua a succhiare e mi fa segno di tacere, ormai stavo per venire, mi dice che quando devo godere di non farlo in bocca, io faccio cenno di si con la testa, ormai ci siamo e suona il telefono, lei sempre con il mio cazzo in bocca guarda chi la chiama e toglie la bocca per rispondere, intanto con la mano continua a segare, una sua amica ha suonato e adesso vuol sapere dov'è lei risponde che stava dormendo, io nel frattempo non c'è la faccio più e le sborro tutto sulle tette, lei ride e mettendo giù il telefono mi dice bravo visto dove ho sborrato e finisce di svuotare tutto con la mano. Il massaggio finisce e lei mi dice che è un vero peccato che deve uscire perchè visto il mio attrezzo aveva pensato ad altri programmi, io le rispondo che è bravissima e che va bene così la saluto ed esco per tornare a casa, ma la storia non finisce qui alla prossima.
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«Che troia»