Exta si
Exta no.
Chimo Bayo

1
-Finalmente un bel ponte di cui non se ne vedevano da parecchio tempo, ormai!- fece Val rivolto a Kim, che gli aveva appena dato il cambio alla guida.
-Già, non vedevo l’ora di stare un po’ con te, tesoro. Quando lavori, a casa sei sempre assente e ultimamente anche il sesso iniziava a scarseggiare!-.
-A che ora abbiamo appuntamento con i due smorti?- riprese Val, alludendo ai due amici, Leith e JJ, che li aspettavano a casa per proseguire poi, con una sola auto, verso la loro casa al lago.
-Non ti preoccupare, siamo in perfetto orario. Tanto più che a quest’ora i due staranno ancora a combattere con le valigie, ah ah!-.

-Teso ma allora stai ancora in bagno? Io mi devo truccare!- Urlò Leith rivolta alla porta del bagno, mentre JJ, dall’altro lato, era intento a rollare un cannone, seduto sulla tazza del cesso.
-Eh, ho capito, un momento, non posso venire ad aprire… vai di là e finisci di preparare i bagagli!-
-Uffi… La roba mia l’ho preparata, ti devi scegliere la tua roba…daai…-
-Senti mi hai stufato! Metti in borsa quello che cazzo ti pare che tanto io mi metto sempre le stesse cose!- le urlò JJ spazientito dopo aver accuratamente leccato la cartina.
Due colpi di clacson annunciarono l’arrivo degli amici che dovettero pazientare un bel po’ prima che i due scendessero.
Sistemati i bagagli a fatica, le donne dietro e gli uomini davanti, partirono tutti verso la meta che era quasi l’imbrunire.
L’automobile procedeva veloce lungo l’autostrada quando JJ cacciò dalla tasca il cannone che poco prima aveva preparato, appoggiandolo alle labbra di Val:
-Sorpresa, fratello! Questo per farmi scusare dell’attesa!-
-Si va be’, JJ, ancora con queste cose da bambini… Dai passami l’accendino che lo proviamo.
-Come, cose da bambini, questo è pakistano nero, riserva doc Pasquetta 2001, conservato proprio per le occasioni speciali!-
-Kim, fai vedere a questo mocciosetto i gioielli di famiglia!- fece Val mentre si accendeva la canna.
Kim si protese verso i sedili anteriori allargando con le mani la scollatura della maglietta leggera che portava, mettendo in evidenza le rotondità dei suoi seni prosperosi.
JJ la guardò interdetto, farfugliando qualcosa d’incomprensibile.
-Ma che fai, guardi le tette della mia ragazza?! Devi guardare nel mezzo, stronzo!-
Al che JJ, accigliato, notò un piccolo involucro trasparente tenuto fermo tra i due seni con dentro alcune pillole di colore rosa.
-Che diavolo sono?- chiese JJ incuriosito, mentre Val gli passava lo spinello.
-Ecstasy, amico, la nuova frontiera del divertimento! Mentre tu te la spassi ad ammazzarti di canne, il mondo va avanti, ci sono le droghe sintetiche, le porte della percezione si aprono. Queste qui, unite a una buona dose di alcool, ti aprono il cervello, ti disinibiscono, cacciano fuori il vero te stesso. L’Ecstasy ti mette in contatto col tuo vero io, ti permette di fare cose che mai avresti potuto fare in condizioni normali!
-Uh, sono più forti di un doppio cannone alla vodka?-
-JJ, forse non hai capito, ma questa roba qui ti manda in orbita! Anzi, sai che facciamo? Ce le caliamo adesso, così quando arriviamo avranno già iniziato a farci effetto. Kim, caccia fuori i gioielli e distribuiscine uno a testa, non di più. E tu, fratello, procura qualcosa con cui mandarle giù-.
E mentre Kim prendeva a frugarsi tra le tette estraendo poi le quattro pillole, JJ estrasse dallo zainetto ai suoi piedi una bottiglia intonsa di rum cubano, a cui ciascuno, a turno, si aggrappò, dopo aver trangugiato la sua pasticca.
-Io non sento ancora niente- fece JJ poco dopo con tono scettico.
-Queste ci mettono tempo a fare effetto ma quando salgono ti giuro che non c’è niente che le possa eguagliare!- fece Kim strizzando l’occhio a JJ.
-Io già mi sento strana… Ho la gola secca… passami un po’ la canna, Kim, che le do una tirata-, fece Leith.
-JJ, fai una cosa utile nella tua vita, rolla un’altra canna mentre metto un po’ di musica!- esclamò Val.

2
L’auto era ormai uscita dall’autostrada e stava inerpicandosi per i sentieri che l’avrebbero condotta all’agognata meta.
I quattro fecero girare la canna, che nascosero prontamente quando oltrepassarono un posto di blocco, fortunatamente senza essere fermati.
Ora era JJ alla guida, mentre Val era intento a rollare l’ennesima canna, stavolta a base di erba: -Preferisco la maria, sai, è molto più buona del tuo fumo puzzone, e poi sicuramente è più naturale!-.
-Inizio a sentirmi proprio rilassato, Val, sai che questa roba è forte? Come hai detto che si chiama?- domandò JJ, iniziando a sentire una sensazione di diffuso benessere che gli si propagava dallo stomaco verso la periferia.
-Ecstasy, anche se io li chiamo “i gioielli di famiglia” perché spesso, appunto, Kim se li nasconde tra le tette, ah ah! A proposito Kim, vieni un po’ qui, fammi vedere se è tutto a posto…-.
Kim si sporse in avanti e Val senza cerimonie iniziò a pastrugnarle le tette fingendo di cercare il contenitore. Con fare apparentemente sbadato le scoprì un capezzolo, che fece capolino tra i lembi di tessuto, cosa che non sfuggì a JJ, che a quella vista quasi rischiò di finire fuori strada.
-Ehi, maniaco pervertito, la smetti di lumare le tette della mia fidanzata?-, lo sgridò Val, simulando un’inesistente fastidio, e con una mano gli strinse il pacco da sopra il pantaloncino leggero, lasciando trasparire un’erezione di tutto rispetto.
-Kim, guarda questo maniaco del tuo amico, ci ha preso gusto!-
-Val, la smetti? Garda che non sei per niente spiritoso! Dai non fare il frocio e lasciami il pacco. E poi non stavo guardando le tette della tua fidanzata- si schernì debolmente JJ.
-Ragazzi io devo fare pipì- Esordì d’un tratto Leith, al che gli altri esplosero in una fragorosa risata per il tempismo dell’amica.
Kim li incalzò: -Dai, ragazzi: da qui alla meta non c’è nessun autogrill, né bar, né niente di niente: propongo di accostare e di farla a bordo strada. Tanto più che adesso scappa anche a me…-.
-Ma si dai, - fece Val –JJ accosta qua, è perfetto. Ci facciamo una bella pisciatina anche noi!
Obbediente JJ accostò, spegnendo il mozzicone di canna nel posacenere, e tutti scesero. Le ragazze si defilarono al limitare del bosco che si estendeva a bordo strada, mentre i ragazzi tranquillamente la fecero nei pressi dell’auto.
JJ sfoggiò una poderosa erezione che non gli impedì comunque di produrre una dirompente pisciata, la quale disegnando un arco a mezz’aria, andava a tuffarsi ai piedi di una siepe lì vicino.
-Allora avevo ragione che ce l’avevi duro! Dì la verità, ti piacciono le tette di Kim, altro che le tettine striminzite di Leith!-.
-Ehm… a parte il fatto che, per tua norma e regola, le tette di Leith sono a coppa di champagne, ammetto che sì, è vero, amo la mia Leith, però da quando sto con lei mi mancano un casino quelle belle tette grosse, formato latteria, in cui ti ci puoi immergere e strizzarle e…-.
-Ehi JJ, attento che mi pisci sulle scarpe, fatti più in là! Sì ho capito. Facciamo così: se ti comporti bene, cercherò anche di fartele toccare-, gli rispose Val con fare ammiccante.
-Eh magari, ma Leith è così gelosa, non credo sarebbe d’accordo…-.
-Non mettere limiti al potere dei gioielli di famiglia! A proposito, guarda quelle due stanno ancora pisciando… però, che bel pelo rosso la tua Leith, mica male!-.
-Ehi, adesso sei tu che mi lumi la fidanzata!-
-Non ci posso fare niente fratello, anzi, detto tra noi, una bella lappata alla fica gliela darei proprio!-
-Se è per questo anche io alla tua… Ti confesso che non mi è mai capitato di lappare una fica depilata, specie come quella della tua Kim. A proposito, se la depila lei spontaneamente o lo fa solo per assecondarti?-.
-Dai su, invece di fare domande stupide, rimetti il cazzo a posto e sali in macchina, che le donne stanno tornando!-.
3
Ormai giunti da un pezzo e sistemati i bagagli, JJ e Val si sistemarono fuori in veranda, sorseggiando un cocktail e rollando una canna, mentre Leith e Kim si stavano dando una rinfrescata sotto la doccia.
-Ehi JJ, ti va di divertirci un po’ con le donne, stasera?-.
-Certo, Val. Con questi gioielli della minchia che mi hai dato, il cazzo mi tira in una maniera impressionante!-.
-Gioielli di famiglia… beh, lasciamo stare. Ti ricordi la promessa che ti ho fatto prima? Bene, se mi assecondi per bene, ce ne sarà anche di più per te! Una sola regola, però: niente limiti. Tu assecondami, e vediamo fin dove arriviamo. Per ora toh, prendi questo e butta giù-. Così dicendo Val estrasse una pillola rosa dalle mutande, la spezzò in due e ne porse una metà a JJ, trangugiando la sua metà. –Butta giù, vecchio mio, e vedrai che non te ne pentirai!-.
-Ma ce l’avevi sotto le palle. Mi fa schifo…-.
-Zitto e ingoia. Bevici su una buona dose di rum, che ti toglie il sapore di cazzo dalla bocca, ah ah!-.
Le donne intanto si erano sistemate in salotto, ancora nude, coperte dai soli teli da bagno, avvolti sui seni, che gli scendevano lungo i fianchi fino a qualche centimetro sotto la vita, lasciando intravedere due paia di cosce niente male. Stavano allegramente chiacchierando tra loro, spazzolandosi i capelli. Kim si lisciava i capelli corvini, frizionandoli con una lozione, mentre Leith si stava pettinando la lunga chioma rossa e arruffata, cercando di darle un verso.
Entrambe erano molto belle; poco più che trentenne, Kim mostrava un seno prosperoso, a stento trattenuto dal telo che lo ricopriva; i fianchi pienotti ma ben torniti che s’indovinavano sotto l’indumento improvvisato, parevano pronti a sprizzare fuori da un momento all’altro per la gioia di chi se li trovava davanti.
Leith invece era molto più diafana; i capelli rossi e ricci incorniciavano un visino esile e delicato, due tettine piccole ma ben sode, e un corpo molto snello e ben modellato completavano il quadretto di una ragazza che, quasi alla soglia dei trentacinque, appariva ancora molto aggraziata e desiderabile.
-Dai JJ, prepara due drink, e abbonda col gin, mi raccomando!-
Detto fatto, i due entrarono in casa, ognuno portando il suo drink, che porsero alle rispettive compagne.
-Ah, siete qui finalmente! Ma che bravi, stavamo giusto dicendo quanto ci avrebbe fatto piacere qualcosa da bere.-
-Prego signore, servitevi pure!- fecero i due malandrini, quasi all’unisono, porgendo loro i beveraggi.
Quindi ciascuno si mise di fianco alla propria consorte ed iniziò a massaggiarle delicatamente le spalle.
-Mmm, si che bravi, un bel massaggio per sciogliere le fatiche del viaggio è proprio quello che ci vuole…-, fece Kim rilassandosi sul divano
-Ehi com’è amaro questo drink! Quanto gin ci avete messo?!- domandò Leith, mentre di soppiatto JJ prese a insinuarle una mano sotto l’asciugamano, nell’incavo dei seni.
-Lascialo fare, Leith, siamo tra noi... Guarda, prendi esempio da Kim che se ne sta buona buona e si fa massaggiare senza fare storie-, le sorrise Val che imitando l’amico infilò una mano sotto l’asciugamano di Kim prendendole il seno sinistro nella mano a coppa.
Mentre il massaggio proseguiva, Val sussurrò qualcosa all’orecchio di Kim, che gli rispose con un sorrisetto sbarazzino.
JJ intanto si faceva via via più intraprendente, ora aveva entrambe le mani sotto l’asciugamano e con vigore stava massaggiando le tette della sua ragazza.
A un certo punto, Kim si protese verso l’amica, ed iniziò a carezzarle una coscia con fare rassicurante, mentre Val proseguiva a carezzarle le tette a più riprese; l’asciugamano che le copriva alla vista le era ormai sceso in vita.
Alla vista delle tettone di Kim, il cazzo di JJ fece un sussulto nelle mutande, che portò JJ a stringere poderosamente le tettine di Leith, tanto da farle ricadere in vita l’asciugamano che le ricopriva.
I due continuano a pastrugnare le tette delle rispettive consorti, e prendendo esempio l’uno dall’altro iniziarono a riempire di baci le spalle e il collo, fin su ai lobi delle orecchie.
Le carezze di Kim sull’amica, intanto, si erano fatte più audaci; ormai le mani erano due, e si stavano lentamente insinuando tra le cosce di Leith, alla ricerca del sesso allagato di lei, la quale, timidamente, prese a ricambiare il favore, strusciando con una mano la coscia di Kim.
Appena la mano di Kim iniziò a lambire il sesso madido dell’amica, prontamente ricambiata da Leith, le due avvicinarono le bocche e iniziarono a baciarsi, le lingue che mulinando s’intrecciavano, l’una nella bocca dell’altra.
Gli uomini si scambiarono un’occhiata; ormai la situazione si era scaldata a sufficienza ed era ora di passare ai fatti. Lasciarono quindi le due donne a limonare e si piazzarono tra le cosce delle rispettive consorti, forzandole a divaricarle.
-Ehi, maiali, con gentilezza!- li rimproverò Kim, staccandosi momentaneamente dalla bocca dell’amica, e aprendo le gambe per offrire il sesso al compagno. Leith l’attirò di nuovo a sé, prendendo nel contempo a carezzare le tette dell’amica, che si prodigava nel ricambiarne le attenzioni.
Gli uomini, spostando gli ultimi lembi di stoffa, affondarono le facce nelle fiche già ben allagate delle rispettive consorti, che presero a mugolare di piacere, soffocando i gemiti l’una nella bocca dell’altra.

4
-Ho un’idea ragazzi, facciamo una gara a chi la lecca meglio!- esclamò Kim senza staccare la bocca da quella dell’amica.
-Ma come facciamo a decidere chi vince?- domandò Val staccandosi un attimo dal sesso della compagna.
-Ho un’idea- propose -scambiamoci di posto così che ognuna, a turno, possa provare la lingua dell’altro!-
-Ooh, ma che dite!- fece Leith, mentre JJ le affondava tutta la lingua nella vagina, eccitato dalla proposta dell’amico.
-Sì, dai- esclamò Kim entusiasta, passando a leccare le tette dell’amica, -Altri due minuti e poi ci scambiamo le lingue!-
Intanto i maschi si erano tolti i calzoni, liberando le loro erezioni poderose e iniziando a segarsi avendo cura però di non tralasciare le rispettive corvè.
I due minuti passarono abbondanti quando Leith fece timidamente notare che come pattuito era l’ora del cambio.
Val diede una pacca sulla spalla a JJ, e strizzandogli l’occhio con fare complice gli fece –È tutta tua, amico. Mi raccomando non me la consumare!-.
JJ affondò voracemente la lingua nella fica depilata di Kim, e Val non fu da meno, affondando con tutta la faccia nel ventre fulvo e rosso di Leith.
I due si misero d’impegno per non perdere la sfida, infoiati dalla novità di un sesso mai assaggiato, inebriati dall’odore nuovo e da una vista tanto agognata e così ravvicinata.
Val allargava le labbra di Leith con le dita, mentre con la lingua le titillava il cappuccio del clitoride. JJ invece serrava tra le dita il sesso di Kim, lambendo l’incavo tra le labbra in tutta la sua lunghezza, soffermandosi con la punta della lingua sul clitoride sporgente.
A un certo punto, Val allungò un braccio e inaspettatamente prese in mano il cazzo di JJ iniziando a segarlo.
Lì per lì’, JJ ci restò di stucco: davvero non se l’aspettava e, ad essere sinceri, era un po’ turbato dalle tendenze omo dell’amico. Ma era grazie a lui che si trovava in questa situazione tanto strana quanto perversa, ed era a lui che doveva il fatto stesso di stare assaggiando una fica tanto dolce e delicata. E poi, sempre a voler essere sinceri, Val lo stava segando divinamente; il tocco era leggero, la mano sapiente, gli massaggiava l’asta lambendogli il glande attraverso il prepuzio, così delicatamente come nemmeno Leith aveva mai imparato a fare. Decise così di assecondare l’amico, anzi di ricambiare il favore, dimostrandogli nel contempo di non essere da meno, e gli prese l’erezione nel pugno, prendendo a segarlo dapprima lentamente e poi sempre più vigorosamente, seguendo il ritmo imposto dalla mano di Val sul suo cazzo.
-Guarda guarda questi due porcellini Leith, si stanno segando a vicenda mentre leccano le fiche delle compagne!-
-Ehi, altro che porcellini, Kim, sono proprio due ricchioni! E gli piace pure!-.
-Leith, a giudicare dalla consistenza del cazzo, il tuo ragazzo sembra gradire!-.
-Beh, se è per questo nemmeno il tuo scherza in quanto a froceria… guarda lì come ce l’ha duro! Pensare a tanto ben di dio sprecato…-.
-Ragazze, è venuto il momento di ricambiare il favore. Venite giù e rendete omaggio ai nostri scettri!- esclamò a un certo punto Val, scostandosi dalle cosce di Leith ed alzandosi in piedi. Le ragazze vennero messe in ginocchio, mentre i maschi si sedettero sul divano, a cazzo svettante.
Val guidò il cazzo di JJ nella bocca di Kim, mentre JJ faceva lo stesso col cazzo dell’amico, guidandolo nella bocca della sua fidanzata, non prima però di avergli dato un altro paio di colpi, onde verificarne la consistenza.
Ciascuno dei maschi era completamente perso nella bocca dell’altra. Per ognuno di loro era il primo pompino e per ognuno era un’esperienza nuova.
Anche le ragazze sembravano gradire la novità; dopo tanto tempo a succhiare lo stesso cazzo, provare un’asta diversa è sempre motivo di godimento e le due ci si misero di buzzo buono, incitate dai loro uomini.
Kim era decisa, quasi violenta, nel prendere il cazzo tra le labbra, alternando profonde succhiate di cazzo a sapienti colpi di lingua attorno alla cappella, e nel contempo massaggiando le palle di JJ fino a stringergli appena la base del cazzo.
Leith dal canto suo ci si mise d’impegno per non fare brutta figura con l’amico; gli prendeva dolcemente la cappella tra le labbra lambendola ritmicamente con la lingua, con colpi sapienti e decisi, per poi affondare con decisione la testa sul palo pulsante di Val.
Entrambi gli uomini accompagnavano le teste delle rispettive partner con carezze e leggere pressioni, in modo da far affondare ancora di più, per quanto possibile, i membri nelle loro gole.
Kim di soppiatto si leccò un dito e iniziò a lambire l’ingresso dell’ano di JJ, che ebbe un sussulto.
-Rilassati amico, e lasciati fare il “trattamento speciale”. Kim è molto brava in questo, vedrai- gli sorrise Val prendendo a carezzargli il petto villoso.
Leith intanto, imitando l’amica, si lubrificò l’indice e prese a introdurlo nell’ano di Val, che non sembrava opporre resistenza.
-Brava così bambina, forza a poco a poco l’ingresso, entraci dentro piano e comincia ad esplorare…-, le disse Val con tono rassicurante.
JJ intanto, sotto il sapiente lavoro di lingua e di dita di Kim sentiva il suo cazzo gonfiarsi all’inverosimile, come raramente gli era capitato, e iniziò a rantolare di piacere.
-Ti piace essere inculato, eh, frocio di merda!- fece Val all’amico con tono canzonatorio, -Se ti comporti bene dopo t’inculo col mio cazzo. Ora però cambiamo posizione, dai, che se continuiamo così finisce che sborriamo-.
Detto questo Val si alzò, imitato subito dall’amico, e si pose di fronte a lui, le cappelle che si sfioravano. Le ragazze di misero ai lati dei due cazzi, protendendo le bocche in un mulinare di lingue e di cappelle.
-Ah, finalmente un po’ di sollievo! Se restavo lì sotto altri due secondi, come minimo avrei sborrato in bocca alla tua ragazza-, esclamò JJ esaltato.
-Si lo vedo come sei arrapato, hai questi capezzoli così gonfi!- e così dicendo Val prese a strizzare i capezzoli dell’amico, facendoglieli rizzare.
-Beh, nemmeno tu scherzi, amico mio!-, gli fece JJ di rimando, mentre Val gli leccava i capezzoli per risalire lungo il collo fino all’orecchio, per poi sussurrargli: -bene, adesso è il momento di mantenere la promessa, sei pronto a godere come non hai mai goduto?-.
-Si Val, tutto quello che vuoi, voglio godere voglio sborrare ettolitri di sperma!-
-Bene, allora preparati perché tra poco assaggerai la fica di Kim, e ti assicuro che non te lo scorderai per un bel pezzo!-
Detto questo, Val fece stendere l’amico sul divano, ordinando a Leith di accovacciarsi sulla sua faccia, in modo da offrirgli il buco del culo in bella mostra. –Tu JJ, lecca il culo e la fica della tua bella fidanzatina; mi raccomando, fallo come se stessi succhiando la fica di Kim. Tu Kim, impalati sul cazzo di JJ; dolcemente, mi raccomando, altrimenti questo grullo rischia di sborrarsi addosso!-.
Le due donne prontamente eseguirono gli ordini, mentre Val si mise affianco a JJ, guidandogli il cazzo nel ventre della fidanzata, stringendolo alla base e dandogli dei colpetti ogni tanto, fino a che questo non sparì interamente dentro di lei.
Mentre Kim prendeva il ritmo su quel palo di carne, Val iniziò a spalmare con dell’olio lubrificante il buco del culo dell’amico, massaggiandolo amorevolmente, mentre le due ragazze, una sul cazzo ed una sulla bocca di JJ, iniziavano a dimenarsi leccandosi e carezzandosi a vicenda.
-Tieni duro amico mio, non sborrare ancora che il bello deve ancora venire- gli disse Val mentre gli introduceva prima una, poi due dita nel retto, sentendo la prostata gonfia all’inverosimile. Si cosparse quindi la cappella con un po’ d’olio e delicatamente la appoggiò all’ingresso dell’ano dell’amico, prendendo a forzarlo dapprima dolcemente, poi con decisione.
-Ecco adesso rilassati… pensa alla fica stretta che ti stai facendo… infila pure un paio di dita in culo alla tua ragazza, credo che a questo punto certamente gradirà…-.
Il cazzo di Val era ormai dentro fin quasi alla radice, tanto che riusciva a sentire distintamente le stoccate di Kim protrarsi fino al suo membro. Piano piano iniziò a seguire il ritmo della compagna: lei impalata sul cazzo, e lui nel culo di JJ, quasi a restituirgli il favore che lui stava facendo alla fidanzata.
JJ intanto, inebriato dalla voluttà dell’inculata, col cazzo stretto nel fichino angusto di Kim, prese a leccare disperatamente la fica e il culo di Leith, con le dita impegnate a spanargli il culo.
Kim dal canto suo continuava ad aumentare il ritmo delle stoccate, prendendo a sditalare furiosamente l’amica che altruisticamente ricambiava le sue attenzioni.
-Ecco ragazzi, è l’ora della sborrata. La sento, sta arrivando. Tutti insieme!- urlò Val, iniziando ad eruttare tutta la sua sborra nel culo dell’amico, il quale prontamente lo seguì, contraendo e dilatando ritmicamente i muscoli dell’ano ed amplificando così l’orgasmo di Val.
Al sentire i fiotti caldi di sperma che le si riversavano nell’utero, anche Kim se ne venne, affondando le dita nella fica di Leith che a sua volta esplose il suo orgasmo sulla faccia del compagno.
-Cazzo, Val, questa roba è proprio forte, mi ha mandato fuori alla grande! Come hai detto che si chiama?- urlò JJ, esaltato, appena riuscì a riprendersi dalla sborrata.
-Inculata, JJ, si chiama inculata!- lo apostrofò Val, e tutti scoppiarono in una fragorosa risata.
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