A CASA DI BABBO NATALE:

Natalina era una donna molto bella; giunta a Myratum all'età di 52 anni. Ella proveniva dalle Americhe, esattamente da Tenochtitlàn, la capitale azteca che Cortès conquisto dopo tre mesi di assedio nel 1521. A tale data risale la sua entrata nel borgo alpigiano, dopo una forte preghiera di pace e lunga vita ch'ella fece in preda alla disperazione.
Sposò Babbo Natale dopo essere stata sua assistente per [***] anni, ed ebbero Ludwig, cui la sua età è ferma al suo 23 esimo compleanno, giorno ed anno nel quale egli eseguì il suo primo viaggio come assistente del padre, che fermò la sua età (per i figli di Babbo Natale è così). La maggior parte degli abitanti di Myratum ha la pelle chiara tipica europea, ma alcuni, come suddetto, no. Natalina difatti ha la pelle leggermente olivastra, è una donna molto piacente: formosa quanto basta, morbida, una 5° di seno, una bocca carnosa sempre truccata ed in modo molto pesante, castana con i capelli fino ai seni. E' una donna molto dolce e comprensiva, e a Myratum ha trovato da subito la pace, anche se il clima non è certo simile alla sua zona di origine
-Ludwig tesoro a che punto sei?- chiese Natalina appena rientrata in casa
-sto mandando i Gufi da Mastro Feodor in Russia e a Mastro Baldassarre in Arabia per dei regali che ho letto nella 75 esima lettera-
-roba che si può fare vero?-
-sì certo mamma, li conosci Feodor e Baldassarre-
-sì, sempre carini ogni volta che vengono a trovarci-
-ed anche bevitori ahahah-
-ahhaha sì anche, povero papà che ogni volta deve fare a meno della birra-
-e del vino-. Natalina prese le lettere e iniziò a leggerle, poi prese la sua bacchetta di ebano e la puntò sopra una di esse
-Veder vedere i sogni e lo scritto !- disse formulando una frase magica. Dalla lettera uscirono le figure che i desideri della gente avevano posto su inchiostro, fluttuando nell'aria, in miniatura
-ah ecco...un gattino per Linda, un cagnolino per Mathias- disse Ludwig vedendo i desideri della gente fluttuare per la casa. Natalina dopo mise via la bacchetta al suono di un'altra frase magica per far ritornare il tutto com'era
-Sogni, allo scritto ritornate-
-uff...già sono stanco ed è ancora presto...eppure Natale si avvicina e così anche la “Festa della riunione”-
-lo so tesoro di mamma, ma devi fare tu il lavoro di papà; lui deve riposarsi che dopo dovrà girare tutta l'Eurasia lo sai-
-sì lo so, ma sono stanco...mi siedo un poco- e si sedette sulla sedia della sua scrivania in legno...-mi aiuti a rilassarmi mamma? Ti prego- Natalina sorrise
-va bene tesoro di mamma, ma poi debbo andare da Berta per le ciambelle che dobbiamo impacchettare oggi-
-ah sì è vero, per la festa, quante sono?-
-millequattrocento esatte tesoro-
-e circa quanti pacchetti?-
-circa centocinquanta-.
Ludwig si alzò dalla sua sedia e si mise seduto sul tavolino della sua scrivania. Sua madre dolcemente si avvicinò a lui e sorridendogli gli sbottonò i pantaloni marroni
-mamma hai i seni più grandi che abbia mai visto, sicuramente i più belli del mondo mamma-
-Addirittura i più grandi? Mamma è felice se ti piacciono tesoro mio-
-per me lo sono. Sì mamma, tantissimo e lo sai-
-ora rilassati che ci pensa mamma a te- disse Natalina sorridendo a suo figlio. Dolcemente abbassò il capo adorno dal cappellino natalizio e fece uscire il pene di suo figlio quasi eretto -quasi pronto tesoro?-
-quasi mamma- disse Ludwig. Natalina sorrise e abbassò di più la testa e aprendo la bocca introdusse nella stessa il pene di suo figlio. Ludwig aveva un pene molto grande sia per larghezza che per lunghezza. Natalina in modo molto esperto lo ingoiò tutto facendolo arrivare fino alla sua gola
-aaaha mammaaaa- ansimò Ludwig.
La madre gli fece cenno con il dito di star zitto. Le neve fuori che batteva sui vetri della casa non riuscì a smorzare il rumore del pompino che Natalina stava ghiottamente facendo a suo figlio: un movimento della testa, un ritmo delicato e al tempo stesso potente e passionale. La bocca che carezzava il pene di suo figlio senza recargli il minimo danno con i denti. Gli affondi di Natalina fino alla sua gola e i rumori che lasciavano presagire un soffocamento. Ludwig era in estasi: seduto sulla sua scrivania di legno aveva la testa dapprima chinata verso dietro, dopo in avanti guardando il lavoro che sua madre nei secoli aveva espertamente affinato; anche con lui certo, oltre che con il marito. Difatti quando Babbo Natale era in giro nel mondo per Natale , e all' “Assemblea di Myra” durante la primavera, Ludwig dormiva con lei nel letto. Dormiva si fa per dire, visto che non erano rare le notti nelle quali madre e figlio univano i loro corpi. Ludwig era solito chiederle di star sopra; i movimenti della madre erano assolutamente impareggiabili. Ma certo non erano rare le volte che il ragazzo le chiedesse anche il suo formoso lato b.
I mugoli di Natalina erano strozzati dalla saliva e dal pene che aveva in bocca
-stai venendo tesoro?- chiese Babba Natalina al figlio in un attimo di pausa
-oh sì mamma quasi, continua ti prego mamma...- disse Ludwig in estasi e sudato. Natalina si rimise al lavoro succhiando il pene di suo figlio con più vigore, ora in modo assai osceno con dei rumori di saliva indecenti per farlo venire subito. Difatti non ci volle molto che Ludwig sì irrigidì ed esplose cinque fiotti densi di sperma nella bocca materna -aaahhh mammaaaaaaaa !! mmmmmmmhhhhh- Natalina fermò di colpo il ritmo del pompino, cercando di ingoiare tutto il liquido del figlio. Così accadde: non una goccia fu versata. Espertamente Natalina ingoiò lo sperma di suo figlio e rimase con il pene in bocca coccolandolo dolcemente, succhiando un altro poco il glande fino a che lo stesso, per sfinimento, non ritornò alla sua naturale grandezza
-mamma ogni volta mi uccidi- disse sorridendo Ludwig. Natalina sorrise
-ti uccide la mamma? O ti riporta in vita?-
-tutte e due le cose mamma...-
-monello di figlio, che vuole sempre queste cose dalla madre- sorrise dolcemente e maternamente la mamma a suo figlio
-bè, l'altro giorno mica ti ho chiesto di aiutarmi così-
-no, io parlavo in generale tesoro-
-ah bè...è colpa mia se ho spesso bisogno?- la madre rise
-dai su, ora che hai avuto il tuo contentino rimettiamoci al lavoro, il Natale arriverà-
-e va bene mamma-.
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Categorie: Incesti