Premetto non sono è non sono mai stato bello, anzi da giovane ero una pertica da 1,90 per 60 kg, quindi capriate voi, oltretutto timido, ma le mie scopate me le sono fatte e mi sono anche sposato. Aggiungiamo che quando le donne scoprivano che essendo stato circonciso da neonato per problemi urinari, ho la cappella sempre scoperta e molto sensibile, ci andavano pazze. Dunque il racconto inizia a settembre del 1979, io diciassettenne appena tornato dalle ferie con i genitori sempre arrapato, ovviamente segaiolo essendo single. Abitavo con i miei in un palazzo dove sono cresciuto e dove conoscevo tutti, ovviamente ero sempre molto gentile con le signore più belle della casa. Nella casa abitava una signora sposata con figli grandi e che aveva una tintoria in zona, bionda, occhi azzurri, 1,70 una quarta di seno, sempre ben vestita e gentilissima, cominciamo con una mattina che mia madre mi manda a ritirare una gonna, io felice entro nel negozio e dico perchè sono lì, Anna (questo il suo nome) guarda dove è il capo e dice che deve salire su una scala per prenderlo e mi chiede la cortesia di tenerla ferma, lei sale e io quando lei arriva a prendere la gonna alzo la testa e vedo sotto la sua gonna delle calze autoreggenti e al fondo delle mutande bianche, lei comincia a scendere e io rosso in volto l'aiuto all'ultimo gradino, mi guarda e mi chiede come mai così rosso, rispondo niente e lei ridendo mi chiede se ho guardato sotto la gonna, io rispondo no pago e scappo via, arrivato a casa comincio a segnarmi pensando a quello che ho visto. Passano i giorni e al venerdì mia madre mi chiede se ho combinato qualche guaio visto che la signora Anna mi aspetta sabato pomeriggio per parlarmi, io rispondo di no ma ripenso alle sue cosce e alle sue mutande. Arriva sabato pomeriggio e mi presento con il cuore che mi batte in gola, mi apre la porta ed è in vestaglia dove risaltano ancora di più le sue curve, entro e mi dice di accomodarci in salotto, ci sediamo e io noto il suo reggiseno, accavalla le gambe restando con una coscia scoperta, io ho il cazzo durissimo e cerco di non farmi vedere che guardo. Lei mi chiede se ho la ragazza, io rispondo no, poi mettendomi una mano sul ginocchio mi dice "ti piacciono le mie gambe" io rispondo "lei è una bella donna tutta non solo le gambe" lei ride e poi dice "quante seghe ti sei fatto pensando a me?" io divento rossissimo e non rispondo. Mi dice "tu mi piaci hai già scopato con qualcuna?" io sempre più in imbarazzo rispondo no, lei continua "quindi nessuna donna ti ha visto nudo" col capo risposi di no, "vorresti che fossi la prima, per darti un giudizio?" la guardai e lei "dai su in piedi e vai" mi alzo tolgo la maglietta, poi i pantaloncini e resto in mutande col cazzo duro, lei allunga le mani e me le tira giù, lo guarda e mi dice "che bel cazzo, però sei un bugiardo perchè non sei più vergine" io "da piccolo mi hanno circonciso" ma lei ormai lo aveva preso in mano e lo carezzava per tutta la lunghezza, aprì la vestaglia e mi tirò a se "bella cappella tutta da baciare" e dicendo questo cominciò a baciarla, poi se lo infilò tutto in bocca, io avevo le gambe che tremavo e mi godevo quel massaggio, poi passò a leccarmi i coglioni, torno a prenderlo in bocca dicendomi "dimmi quando godi" e cominciò un pompino che in 5 minuti mi portò a sborrarle in bocca, lei ingoiò tutto e ripuli tutto, quindi guardò l'ora e mi disse "rivestiti ci vediamo sabato prossimo" feci quanto ordinato mi baciò e mi salutò. Passò la settimana incrociandoci un paio di volte, dove io ero imbarazzatissimo, poi al venerdì disse a mia madre di ricordarmi l'appuntamento del giorno dopo. Sabato mi presento a casa sua e mi apre il marito, resto allibito, lei con una vestaglia corta e leggera dove si vedeva che era senza reggiseno, mi fanno accomodare in salotto, poi il marito dice che va via per una commissione, se ne va e lei, aprendo la vestaglia mi dice "ti piaccio?" io ovviamente rispondo si e lei mi dice di toccarla, mentre accarezzo il suo seno, la sua mano mi tocca e mi dice "già duro e pronto per me, spogliati" resto nudo lei comincia un pompino e poi tira fuori un metro da sarto e prende le misure "18 cm per 6 di diametro che goduria" come l'altra volta le sborro in bocca, ma poi invece di farmi rivestire mi porta in camera da letto, si siede e mi ordina "toglimi gli slip" eseguo, lei allarga le cosce e dice "leccami e fammi godere" io avvicino la faccia e la lingua alla sua figa, è la prima volta che ne vedo una da così vicino, mi colpisce l'odore di urina misto alla sua goduria, inizio a leccare e lei inizia a mugolare e venire, io mi faccio coraggio e vedo per la prima volta un clitoride e vado a leccarlo, lei grida "dai su maiale fammi godere" io continuo e lei mi squirta in faccia, ormai non capisco più niente capisco solo che sto facendo godere una donna senza scopare. Passa parecchio tempo, ho la faccia umida delle sue godute, oltre a quello che ho ingoiato, lei mi sposta la testa e mi guarda e mi dice "fantastico, vatti a sciacquare la faccia e torna qui" obbedisco, quindi va lei a gabinetto e mi lascia disteso sul letto, sento dei rumori ma non ci faccio caso, torna e mi accorgo che accosta la porta della camera, si avvicina e comincia a spompinare il mio cazzo già duro, dopo ci sale a smorzacandela e comincia a scopami, io ormai non ci credo in un giorno ho leccato e sto scopando una donna, lei cavalca ed io ho il suo seno che ballonzola davanti, ad un certo punto con la coda dell'occhio vedo un ombra e mi giro e suo marito e lì che ci guarda, guardo lei che con un sorriso mi dice "tranquillo guarda e basta" lei si sfila si mette a pecora e mi dice "dai scopami così è godi quando vuoi" io guardo il suo culo e lo rimetto in figa montandola come una vacca, il marito le mette il cazzo in bocca e dice "succhia troia e fatti sbattere dal ragazzino che ti piace zoccola" andiamo avanti per un pò poi vedo il marito godere e mi fermo e svuoto tutta la sborra nella sua figa fradicia. Mi sdraio e lei si sdraia vicino a me, il marito va via e lei appena ripreso fiato mi lecca tutto il cazzo. Siamo andati avanti per qualche mese poi la situazione prese una brutta strada, ma questa è un'altra storia, fatemi sapere se volete che la racconti.
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