Dietro casa nostra, c'era un lavatoio, dove si trovava mamma, che stava lavando, degli abiti da lavoro molto sporchi. Appena andai dietro casa, vidi mamma, che aveva addosso, un camice in cotone molto leggero. Era piegata un po' in avanti, mentre con forza, muoveva le mani, su e giù, sugli abiti per smacchiarli. Guardando bene, mi resi conto, che il camice era molto corto, al punto che, visto che era piegata un po' in avanti, si poteva vedere, il suo enorme culone, coperto da uno slip bianco, che per buona parte, era infilato, in mezzo al culo. La scena mi eccitò un po' al punto che, le andai dietro e poggiai una mano sul suo culone. Mamma si spaventò subito, ma appena si rese conto che ero io, si mise a ridere e mi disse di smettere, di fare il maiale. Io le dissi subito, che mi era venuta voglia di scopare, dopo aver ammirato il suo culone, che ondeggiava come una baldracca. Lei mi rispose, che la fuori casa non era il caso, perché all'aperto rischiavano di essere visti. Le risposi che stava dicendo solo cavolate, chi poteva mai vederci dietro casa nostra. Lei mi fece subito notare, che se i proprietari del terreno, con cui confinavamo, sarebbero passati nei loro terreni, ci avrebbero visto sicuramente. Io gli feci notare, che era improbabile, con quel caldo, non si sarebbero, mai mossi da casa loro. Mamma era testarda, ma io lo ero più di lei, così mentre lei diceva di no, io insistevo con le mie richieste perverse. Mentre lei continuava a lavare i vestiti, io infilai una mano, sotto il camice e iniziai a tastarle il culone. Fino a che glielo scoprii, tirando su il camice ed arrotolandolo su, lungo i suoi larghi fianchi. Mamma mi disse di smettere subito, mentre lei continuava a lavare i vestiti con forza. Con determinazione, continuai a tastarle il culone, scostando poco alla volta, i lembi dello slip, che feci scomparire in mezzo, al suo enorme culo. Con più determinazione e coraggio, le scostai gli slip, da sopra la ficona e gliela tastai, con la mano, iniziando a infilarle le mie dita dentro. Mamma iniziava a bagnarsi, nonostante mi supplicava di smettere, ma continuava anche a lavare i vestiti, senza fermarmi con convinzione, o dileguarsi da sotto, le mie intraprendenti mani. Vista la sua flebile resistenza, scemarsi sempre di più, decisi di osare. Così le tirai giù gli slip, con lei, che mi agevolò nell'operazione, alzando un piede alla volta. Oramai sotto, era completamente nuda, così io mi intrufolai da dietro e con la lingua iniziai, a leccarle la ficona, tutta grondante di piacere. Mamma per agevolarmi, si chinò ancora più in avanti, servendomi la sua ficona, su un piatto d’argento. Leccai a lungo, il suo succoso frutto maturo, armeggiando con i miei pantaloni, e dopo averli aperti, tirai fuori il cazzo, ed iniziai a masturbarmi, mentre continuavo a leccarle la ficona. Poco alla volta, il mio cazzo, continuava a diventare sempre più duro. Alla fine, quando non riuscii più a resistere, mi tirai su, presi il mio cazzo in mano e mi misi dietro al suo culone. Li davanti, a quel imponente, frutto proibito, iniziai a passarci il cazzo sopra, massaggiandola con il mio glande. Glielo feci scendere, tra le natiche del suo enorme culo, ed iniziai a percorrere, lo spacco della ficona, da sopra a sotto, con il mio cazzo, che iniziava a coprirsi, con il lucente liquido, che le usciva fuori. Avendo constatato che mamma, oramai non si opponeva più, al mio perverso armeggiare, poggiai la testa del mio cazzo, sulla sua ficona e lo spinsi tutto dentro. Cosi con immenso orgoglio, la aprii per bene e mi ritrovai dentro mamma. Ero aggrappato ai suoi fianchi, con il cazzo tutto infilato nella sua ficona, che la sbattevo, mentre lei continuava a lavare i vestiti. Preso dalla foga, le sbottonai, la scollatura del camice e una volta che le scoprii il reggiseno, di pizzo bianco, con le sue enormi tette dentro, afferrai le coppe e tirandole sotto, gliele scoprii completamente. Mi ritrovai in un attimo, con le tettone di mamma, che mi riempivano i palmi delle mani, mentre le stavo dietro, con il cazzo tutto infilato in fica, che la scopavo, con foga. Eravamo totalmente presi, dal selvaggio amplesso incestuoso, al punto che non ci rendemmo nemmeno conto, dell'arrivo di Francesca, una amica di mamma, che si trovò davanti, la scena, di noi due che scopavamo come ricci. Mamma appena si rese conto, della sua presenza, dietro di noi, cerco di coprirsi, le sue enormi tettone e la ficona, mettendosi a posto il camice. Francesca tutta imbarazzata, per la situazione che si era trovata davanti, si scusò con noi per averci disturbato. Si giustificò che era venuta, a prendere del basilico e che potevamo tranquillamente continuare, a fare quello che stavamo facendo, che lei non avrebbe detto niente a nessuno di quello che ci aveva visto fare. Mamma ancora tutta spaventata, dalla situazione, cercò di farmi smettere di scoparla e di far uscire, il mio cazzo fuori, dalla sua ficona. Visto le parole di Francesca, io continuai a starle, con il cazzo tutto infilato dentro. Così presi mamma per i fianchi la girai e la spinsi di nuovo sul lavatoio. Dopo averla fatta appoggiare, con le mani sopra, ripresi a scopala con la stessa foga di prima, che fossimo interrotti. Intanto Francesca dopo aver raccolto, il basilico che le serviva, passò di nuovo, dove stavamo scopando, io e mamma. Lei un po' incuriosita, venne silenziosamente verso di noi, poi si
abbassò dietro di me e iniziò a guardare il mio cazzo, che entrava e usciva in modo veloce da dentro la fica di mamma. Francesca subito si rese conto, che non avevamo usato profilattici. Così da impicciona come era sempre stata, iniziò a fare una serie di domande a mamma, che nonostante fosse tutta accaldata e eccitata dal mio cazzo che la scopava le rispose. Vedendo la sua curiosità così morbosa, le proposi di farsi scopare da me, così avrebbe avuto la possibilità, di godere un po'grazie a un giovane cazzo come il mio. Francesca doveva essere sicuramente eccitata dalla situazione, perché le bastarono giusto due secondi, per dire di sì. Così tirai il cazzo tutto gocciolante, fuori dalla fica di mamma e andai da Francesca. La presi e la portai vicino al lavatoio, la feci voltare facendola piegare un po' in avanti, mi abbassai dietro di lei e le tirai su la gonna, scoprendo un culone enorme come quello di mamma, coperto da un obsoleto slip bianco. Assestai un paio di sculacciate sul suo culo, poi afferrai i bordi degli slip e li tirai giù sotto le caviglie e con il suo aiuto glieli sfilai completamente, arrotolandole ed infilandole nella tasca della sua veste. Il suo culo non era male visto i suoi sessant'anni e anche la fica non era per niente male, anche se il suo boschetto di peli castani, era molto folto. Così iniziai a penetrarle la fica, già tutta bagnata con le mie dita. Francesca tremava tutta sotto i colpi delle mie dita, così mi bastò alzarmi e poggiare il mio cazzo duro, in mezzo al suo culone, che lei perse la ragione. Tutta scombussolata, sentiva il mio lungo cazzo, poggiato per tutta la sua lunghezza, in quel posto e fu quello, che la trasformò in una cagna in calore, che bramava solo di essere sfondata. Infatti la accontentai subito, la feci piegare più in avanti, facendole aprire ancora di più, le sue giunoniche gambe. Presi il mio cazzo in mano e lo strofinai sullo spacco, della sua fica fino a che con decisione lo spinsi tutto dentro. Francesca si irrigidì tutta, appena si sentì tutta riempita. La sua ficona non era male, non era bagnata come quella di mamma, ma nonostante l'età era molto stretta, si vedeva che nonostante fosse ancora sposata non faceva sesso da anni. Ma adesso aveva attaccato dietro di sé, un giovane ventenne, che gli stava facendo recuperare gli anni persi. Francesca era tutta scossa sotto i colpi del mio cazzo, oramai stava sempre ad occhi chiusi, che ansimava e si mordeva le labbra. Come avevo fatto con mamma, gli sbottonai i bottoni della scollatura e tirai fuori le sue tette sesta taglia, rinchiuse in un austero reggiseno beige, che poi tirai giù liberando le sue mature tette, che sbattevano su e giù ad ogni mio colpo. Nel frattempo mamma, resasi conto che per lei non c'era più cazzo, sì rimise a posto le tettone nel reggiseno e indossò di nuovo gli slip, per poi risistemarsi il camice. Cosi lei si mise seduta lì vicino a noi, ad osservare tutta divertita, il suo adolescente figlio, che si scopava con foga la sua matura amica. A volte interveniva per esortarmi a scoparmi la sua amica con più forza, e io da bravo figlio la ascoltavo, eseguendo alla lettera ogni suo consiglio. Ancorandomi più saldamente a lei iniziai ad andare sempre più veloce e con più forza. Adesso Francesca aveva perso ogni controllo, non faceva altro che gridare, anche quando raggiunse il suo primo orgasmo. Un getto bollente sgorgo con impeto fuori dalla sua fica e imbratto tutto il lavatoio le mie gambe il suo camice, tutto era stato imbrattato. Ma io non mi fermai neanche per un istante, non potevo mollare adesso che la avevo trasformata in una cagna. Intanto mamma si avvicino di nuovo a noi e si mise inginocchiata dietro di me, allungò le mani ed inizio a massaggiarmi le palle, tutte imbrattate dall’orgasmo dell’amica. Mamma non contenta infilò un dito, nella fica della sua amica, già occupata dal mio cazzo, e prese a scoparla, muovendo le mani. Poi si fece con la testa sotto e con la lingua mi lecco il cazzo e la fica tutta aperta della sua amica. Ma da vera troia afferro il mio cazzo con la mano, lo tiro con forza fuori dalla fica di Francesca, e se lo infilo in bocca facendosi riempire. Il mio cazzo la scopava in bocca con molta foga, mentre Francesca guardava eccitata e sconvolta. Ma la sua vecchia amica era troppo presa dalla scopata, cosi con ingorda voglia, tiro il cazzo fuori dalla bocca di mia mamma, e se lo fece rientrare di nuovo in fica. Mi ritrovai di nuovo a scoparla in fica, lei era eccitata e contenta e gemeva senza contegno. Intanto mamma, poggio le sue soffici mani sul mio inguine e riprese a massaggiarmi il cazzo. Le sue mani mi stimolarono per bene e il mio cazzo sotto le sue carezze inizio a pulsare e contrarsi e un susseguirsi di getti di sperma bollente, si infransero nel ventre non più fertile della sua amica Francesca. Quel epilogo fu cosi eccitante per Francesca, che ebbe il suo secondo e devastante orgasmo che sporco anche mamma che stava dietro. Alla fine lo tirai fuori dalla sua fica e mi tolsi da dietro di lei, mamma mi si fece sotto, afferro il mio cazzo e me lo pulì con la lingua. Francesca invece era totalmente devastata, la sua fica era tutta rossa e ancora era rimasta aperta. Lungo le sue gambe colava fuori il mio seme, lei lo prese con le dita e se lo porto alla bocca, gustandoselo tutta contenta. Dopo aver eliminato le tracce del mio seme dalle sue gambe, si rimise a posto alla meglio i suoi abiti tutti sporchi, e andò via.
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