Una sera mio padre arriva a casa tutto imbarazzato e non voleva spiegare i perchè poi però cedette e raccontò cosa era successo.
"Sai moglie mi hanno messo vicino un ragazzo arabo per imparare il mestiere, questo ragazzo giovane è piuttosto effeminato e ogni tanto me lo sento dietro di me attaccato a me e ogni tanto addirittura mi palpa il culo, io non voglio offenderlo in fin dei conti sono nel suo paese ma la sua insistenza comincia ad urtarmi"
"Ma questo paese è pieno di ragazzi travestiti gay e qualcos'altro non sò come mai"
"Domani parlo col mio principale e gli spiego cosa mi fà il ragazzo, non voglio che lo licenzi ma di farlo stare calmo, mi deconcentra anche"
"Sai Ivano è diventato molto amico del ragazzo che abita qui di fronte, passa molto tempo con lui"
"Fin che si tratta di amicizia ok ma che non diventi qualcos'altro"
I miei per fortuna ancora non sapevano che ero diventata la femmina del mio vicino non avrei saputo spiegare come avrei combinato"
Per fortuna il giorno dopo iniziò la scuola, andai ancora leggero perchè faceva ancora un gran caldo e a scuola trovai degli altri ragazzi italiani che la loro famiglia era venuta anch'essa lì per lavoro, alla fine della scuola mi fermavo spesso con loro per scambiare qualche parola ma quando si arrivava a certi temi erano molto recalcitranti.
Quel pomeriggio iniziai a studiare, anche se era il primo giorno ci avevano già dati i compiti a casa per cui non andai da Hamed, fù lui a venire da me verso le 5, io ancora studiavo e i suono del campanello mi fece sussultare un pò"
"Ciao Hamed, stavo studiando"
"Potresti studiare da me"
"Ehhh ma tu mi deconcentri con le tue voglie"
"Ma sei solo almeno da me avresti compagnia"
"Hamed se sono solo mi concentro meglio"
"Insomma io pretendo che la mia femmina sia con me"
"Hamed ma cosa ti prende?"
"Ivano tu ormai sei la mia Fatima e quindi devi stare con me, ti pretendo"
Hamed mi prese per mano e a malapena feci in tempo a chiudere la porta di casa, mi trascinò in casa sua e mi trasformò in Fatima.
"Fatima tu ormai sei mia un giorno abiterai solo con me, dormirai nel mio letto, staremo sempre insieme"
Quella volta facemmo sesso ma io ero come assente.
La stessa sera mio padre tornò ancora più imbarazzato
"Cosa ha detto il tuo principale?"
"Ha detto di lasciarlo fare, anzi di accettare le sue effusioni"
"E tu?"
"Ho minacciato di andarmene, ma mi hanno detto che ho firmato un contratto per 7 anni e non potevo andarmene a rischio di andare in galera"
"Ma siamo prigionieri qui allora?"
"Ho paura di si"
Dentro di me cominciai ad avere paura paura che la mia famiglia possa diventare come me, io ero già la femmina del mio vicino, mio padre doveva accettare le avances del suo garzone e mia madre? quando inizieranno ad insidiarla?"
Dopo cena andai in camera mia a ripassare ciò che avevo studiato e per stare coi miei pensieri.
Quella notte non dormii e la mattina dopo ero inverso, andai a scuola e andai più sul profondo coi miei compagni, ma quando chiedevo di amicizie con ragazzi del posto scappavano via.
Tornai a ,casa e Hamed mi aspettava fuori dalla mia porta, era molto serio ma non mi feci intimidire
"Fatima ti aspetto per il pomeriggio"
"Fatima sono solo in casa tua, qui mi devi chiamare Ivano"
"Tu sei Fatima e basta"
"Hamed stai mettendo a rischio la nostra amicizia"
"Ma tu ora non sei più amico, sei la mia femmina"
"Aprii la mia porta e la chiusi in faccia ad Hamed, lui picchiò contro la mia porta ma io rimasi impassibile, pranzai e studiai tutto il giorno fino all'arrivo prima di mia madre e poi di mio padre che arrivò con uno sguardo tetro, un viso umiliato
"Cosa c'è cosa ti è successo?"
"Moglie ho vergogna a dirlo"
"Parla ti prego"
"Sai il garzone a malapena ho resistito a dargli un cazzotto per le sue avances, pensa che mentre l'alesatrice lavorava ha avuto il coraggio di abbassarmi i pantaloni e la mutanda e a farmi sentire il suo cazzo vicino al mio buco del culo, mentre faceva questo mi ha girato il viso e baciato sulla bocca"
"Ma che paese è questo? è assurdo"
"Ma pensa che mentre faceva queste cose è passato il principale e gli ha fatto un complimento"
"Sono daccordo allora,tu insegni ma intanto il garzone ti fà"
"Non oso pensare il futuro qui"
Mi spaventai ancora di più
La mattina dopo ad aspettarmi fuori dalla scuola c'era lui Hamed, cercai di scandarmi, di avvicinarmi ai professori ma niente, mi aveva preso per mano, tutti vedevano che mi stava trascinando via ma nessuno si oppose, mi portò a casa e stette a guardarmi mentre pranzavo, una volta finito mi portò in casa sua, qui mi tolse i miei abitii mi truccò e vestì da Fatima, domani, nessuno ti interrogherà per cui sarai completamente mia, mi mise supinamente sul letto, mi accomodò un cuscino sotto la mia nuca si avvicinò a me, il suo cazzo era turgido, lo puntò al mio culo e lentamente mi penetrò fino in fondo,mi guardò negli occhi, sorrise un pò poi lentamente cominciò a muoversi dentro di me e poco dopo il piacere il godimento mi prese in pieno
"Ohhhhhh mmmmmmmmm"
"Vedi che ti piace essere mia?"
"mmmmmmm siiii siiii daii daiii"
"Guardati come godi con me, devi accettarlo, sei la mia femmina ormai e quando diventerai maggiorenne tu vivrai con me per sempre"
"Ohhhhhh mmmmm siiii che bello siii daiiii"
"Mia mia sei Fatima, dillo dai che sei mia"
"Siiii siii sono tua Hamed tua"
"Sei la mia femmina"
"Siii sono la tua femmina"
"E godi a stare con me"
"Siiii godooo siii tantoooo"
In quel momento entrò mia madre, mi vide e mi sentii darmi completamente ad Hamed e scoppiò a piangere, un pianto a dirotto, disperato, scappò via ma Hamed le corse dietro
"Signora non deve piangere, suo figlio si è dato a me, vivremo insieme, la tratterò benissimo, io le voglio bene alla mia Fatima"
Mia madre lo stette a sentire poi si rinchiuse in casa, sicuramente a piangere ancora disperata"
Hamed tornò ancora da me, mi penetrò ancora e mi mandò ancora in estasi per poi riempirmi il culo del suo sperma e tapparmi il culo.
"Vai cambiati e vai da tua madre che ne ha bisogno"
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Aggiunto: 4 anni fa
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Gay e Bisex