Più crescevo, più lo notavo.
Due settimane fa, i miei mi dissero che volevano fare un paio di giorni fuori, e mi chiesero se fossi d'accordo a rimanere sola a casa, che magari sarebbe appunto passato zio nel caso avessi avuto bisogno di qualcosa.
Accettai, e loro partirono.
Ho una bella piscina, quindi ne approfittai per invitare un ragazzo con cui mi sento da un po'.
Eravamo in acqua a baciarci, io non avevo il pezzo sopra del costume, ed ero seduta in acqua su di lui, quando sentii qualcuno in casa. Uscii subito dalla piscina e corsi in casa senza preoccuparmi di rivestirmi, e mi trovai davanti mio zio.
"Che ci fai qui?" gridai, cercando di coprirmi.
"Tuo padre mi ha chiesto di passare a controllare come stavi. Con chi sei?"
"Con un mio amico... Ma per favore non dire nulla ai miei!"
Vidi uno sguardo strano in lui, ma mi assicurò che avrebbe tenuto la bocca chiusa, e se ne andò.
Tornai in piscina, ma ormai ero preoccupata che i miei avrebbero scoperto tutto, così gli chiesi di andarsene.
Qualche ora dopo mi convinsi a chiamare zio per ribadirgli quanto fosse importante che i miei non venissero a sapere nulla.
"Zio, puoi tenere la cosa per te?"
"Ora vengo là e ne parliamo insieme"
Arrivò pochi minuti dopo, con uno sguardo severo.
Si sedette sul divano e io mi misi vicino a lui.
"Ti prego zio, non dire niente"
"Non credevo avessi già... Beh, hai capito..."
"Ho 19 anni zio, è normale credo"
Rimase in silenzio per un po', il suo sguardo mi faceva pensare fosse molto arrabbiato con me.
"Ti prego zio" lo abbracciai instintivamente, mentre lui mi passò il braccio intorno alla vita per accogliere il mio abbraccio.
"Non lo so, non so come comportarmi coi tuoi genitori"
Notai che mi stringeva sempre di più, quasi a tirarmi verso di lui, ma lo presi come un gesto di affetto, quindi lo assecondai fin quando mi prese quasi di peso per farmi salire su di lui, col viso vicino al suo.
Era una posizione che mi piaceva moltissimo quando ero bambina, mi faceva fare il cavalluccio e io mi divertivo tanto.
"Stavate scopando?" Mi chiese.
Arrossii, e scossi la testa.
"No zio, erano solo baci"
Sentivo che mi stringeva ancora, mi portava più vicina, e la cosa iniziava a non sembrarmi più solo affettuosa.
"E io ora che dovrei fare? Fingere che tu sia piccola e vergine?"
Sentivo qualcosa di duro nei suoi pantaloni, tra le mie gambe. Cercai di spostarmi, ma lui mi tirò a sé facendomi quasi male.
"Ma che fai?"
Lui mi guardo in viso, serio. "Abbraccio mia nipote"
Mi passò le mani sulle gambe che avevo intorno a lui, fino ad arrivare al bordo degli shorts.
"Toglili"
Scossi la testa e cercai di alzarmi, ma lui mi trattenne proprio per la tasca degli shorts.
"Toglili, o te li strappo io di dosso"
Quel tono severo mi eccitò da morire, ma era mio zio, non potevo farlo...
Se volete che continui, scrivetemi.
«Assolutamente si!»
«proprio sul più bello ti fermi?»
«»
«Mi piacerebbe leggere il continuo»
«Continua è interessante»
«Sarebbe interessante il prosieguo del racconto»
«Certo continua, credo che piace anche a te di essere sua, da bella troietta mmmmmm»
«CONTINUA»
«sembra interessante, continua pure»
«Continua ti prego !!»
«Continua...»