I cambiamenti nei miei genitali

Da poco sono passato attraverso la pubertà, il mio corpo durante questo periodo è cambiato come non mai, questi che vi racconterò sono solo alcuni dei cambiamenti che ho attraversato durante questo tempo. Le prime manifestazioni della pubertà hanno avuto luogo nell’aera dei genitali, la prima cosa che è successa è stato lo spuntare dei peli sul pube, inizialmente erano molto biondi, solamente io che mi osservavo da vicino il pene me ne potevo accorgere. Fortunatamente molte delle volte che giravo nudo per casa nessuno dei miei familiari mi li ha mai notati. Dopo poco tempo, troppo poco, questi peli hanno iniziato a scurirsi, dapprima solamente attorno all’asta del pene, poi man mano tutto il pube si è coperto di una nera peluria di cui mi vergognavo immensamente. A quel tempo non avevo ancora capito cosa volesse dire segarsi. Mi ricordo però che fin da piccolo ho avuto una particolare attenzione nel toccarmi per provare piacere. Questo lo facevo nei modi più disparati, molte volte erano solo sperimentazioni che mi portavano all’estremo del piacere e poi tutt’a un tratto finivano. Nulla cambiava ma la voglia di masturbarmi finiva. Non riuscivo a capire come mai. Dopo che la peluria si scurì mi ritrovai a dovermi nascondere dai miei genitori quando mi lasciavano girare nudo per casa. Solitamente andavo in camera mia e mi sedevo sulla poltrona tenendo una coperta tra le gambe per nascondermi i genitali. A lungo andare questo atteggiamento insospettì i miei genitori che erano soliti vedermi correre felice con i genitali che sventolavano all’aria. Molte volte hanno provato parlarmi e chiedermi se avessi qualcosa di cui discutere, ma tutte le volte ho sempre risposto negativamente. Dopo i peli fu il turno delle palle. Incominciarono ad ingrandirsi e gonfiarsi spropositatamente rispetto alle piccole dimensioni del mio cazzo, molte volte quando rimanevo solo in bagno me le toccavo e provavo un piacere immenso ogni volta che arrivavo al punto magico in cui il piacere era massimo, che capii solo dopo si chiamasse orgasmo. Un tardo pomeriggio ero chiuso in bagno a toccarmi le palle come ormai facevo quasi giornalmente, ad un certo punto, raggiunto il momento magico sentii una contrazione muscolare più forte del solito alla base del pene. All’inizio non me ne interessai particolarmente, poi però vidi che dalla cappella usciva un po’ di liquido trasparente-bianco che non avevo mai visto prima. Dapprima pensai che senza accorgermene avessi fatto uscire qualche goccia di pipì, forse dovuto alla contrazione muscolare inaspettata. Nei giorni successivi continuai a toccarmi con costanza. Il liquido continuava ad uscire, era sempre più abbondante e aveva un colore sempre più biancastro. Ero sicuro che ci fosse qualcosa che non andava nei miei genitali: prima i peli, poi questo, non poteva certo essere una coincidenza. Vergognandomi di parlarne con i miei, decisi che per alcuni giorni avrei evitato di toccarmi pene e testicoli per evitare che succedesse qualcosa di inaspettato. Dopo qualche giorno non riuscii più a trattenermi, il cazzo aumentava molto velocemente di dimensione e molte volte mi trovavo nel mezzo di un imbarazzante erezione durante tutti i momenti più disparati, dal giorno alla notte, dall’aperto al chiuso. Un pomeriggio, sfruttando una di queste erezioni inaspettate, mi chiusi in bagno e iniziai a massaggiarmi l’intera asta del pene, sfregando anche le palle e soffermandomi molto sulla cappella, posto che scoprii essere centro del piacere. Il cazzo mi era molto cresciuto durante gli ultimi giorni, l’erezione era visibilmente più lunga. Quando raggiunsi l’apice del piacere, i muscoli mi si contrassero come non avevano mai fatto e un abbondante e potente spruzzo bianco uscì dalla cappella per atterrare poi sul pavimento. Mi lavai velocemente mani e cazzo con abbondante acqua e sapone e ripulii con della carta igienica il pavimento, buttai tutto nel water e tirai l’acqua. Era stata l’esperienza più appagante della mia vita. Constatai allora che tutti questi cambiamenti non erano proprio negativi come pensavo, cominciava a piacermi la forma e le funzionalità del mio nuovo corpo.