Ma ben presto, anche Marco perde ogni inibizione e si spoglia come noi; vederlo così ci crea molta gioia perché è il raggiungimento della vera felicità comune: vivere normalmente ogni attività senza vestiti addosso ci rende ancora più uniti e disinibiti e di certo non mancano le battutine sul culo della mamma, sulla sua figa sempre depilata, sul cazzo mio e su quello di Marco; si ride, si scherza e, quando siamo soli, io e Silvia ci eccitiamo pensando al tutto e scopiamo; in quel periodo, per mia moglie diventa difficile frequentare i suoi amanti abituali o incontrarne di occasionali, perché non sarebbe facile spiegare a Marco l’assenza della madre per intere notti e il rito della ‘pulizia’ in bagno quando rientra al mattino imbottita di sperma.
Alla lunga, la situazione comincia a pesare non poco, anche se cerchiamo di non far emergere niente delle nostre abitudini, per non sconvolgere la vita e il pensiero di nostro figlio, al quale dovremmo fornire spiegazioni assai difficili per chi non le voglia intendere; un giorno che nostro figlio non è in casa, vedo mia moglie farsi seria; quando le chiedo cosa abbia, mi risponde ‘niente’ ma la conosco troppo bene per credere a quella risposta; non insisto, finisco un lavoretto in casa, poi lei apparecchia e. una volta seduti a tavola io e lei, le rifaccio la stessa domanda.
"Cosa c'è che non va? Problemi al lavoro? I tuoi non stanno bene?"
Silenzio, poi viene verso di me e si siede sulle mie gambe; mi guarda dritto negli occhi poi li abbassa e mi dice.
"Amore, devo dirti una cosa. Ogni volta che Marco mi sfiora io mi eccito tantissimo."
E’ diventata rossa ed ha gli occhi lucidi; la stringo forte a me e vado diretto.
"Silvia, amore, te lo vuoi scopare?"
Scoppia in lacrime e mi dice ‘Si’; il mio cazzo ha un guizzo, anzi una vera e propria erezione: quel si mi ha riempito il cuore di gioia e di emozioni così forti che le dico.
"Silvia, fallo. Hai tutta la mia ammirazione e consenso se mai tu ne avessi bisogno."
"Ma cosa dici? E’ nostro figlio!"
"E’ nostro figlio ma è anche il frutto del nostro amore e se anche lui è d'accordo non ci trovo nulla di male."
Finita la cena andiamo a letto; al rientro a casa di nostro figlio, mi avvicino a mia moglie e le sussurro.
"Pensa se venisse nel letto con noi!"
Lei mi stringe e mi dice.
"Magari, amore mio!"
"Allora facciamo in modo che questo accada."
I giorni a seguire dopo quella sera registrano un'armonia nuova, diversa, elettrizzante, serena: difficile da spiegare; Marco ripete spesso.
"Ma cosa avete fatto che vi vedo sempre sorridenti, scherzosi?"
"Nulla di che."
Rispondiamo noi; e un sorrisetto copre i nostri volti; anche andare a lavorare è meno pesante; in casa, poi, mia moglie si comporta sempre più da vacca: non è un'offesa; anzi questa definizione è un grosso complimento, una forma di amore: e questo lei lo apprezza tantissimo; insomma, sta perdendo ogni ritegno; quando Marco è in casa, non perde occasione per mettersi a 90 gradi davanti a lui o per accarezzare il mio cazzo o per strusciare il suo corpo su quello di nostro figlio; Marco non è di gesso e quindi si vede benissimo la sua eccitazione di cui inizialmente un po’ si vergogna.
"Cazzo, Silvia, ma sei proprio una troia! Così lo metti in imbarazzo quel ragazzo!"
"Stai zitto cornuto che tra poco te le farò allungare quelle corna che hai."
E ridiamo di gusto; comunque non possiamo non ammirare la bellezza del cazzo di Marco, notevole e sempre depilato come noi: questo è il nostro vivere quotidiano; l’unico grosso dubbio è se Marco accetterà o meno il suo inserimento nei nostri giochi e questo ci frena molto nel proporglielo; ma le donne ne conoscono sempre una più del diavolo: una sera che io sono fuori per lavoro, Silvia coglie l'occasione e gioca le sue carte: in casa ci sono solo lei e nostro figlio; dopo cena, si stende sul letto per guardare un programma televisivo che le interessa, Marco entra in camera e chiede se può mettersi accanto a lei per guardare la tv: non penso proprio che nella mente di lui ci sia un secondo fine; ma a quella della vacca sicuramente questa richiesta apre nuovi orizzonti; uno vicino all'altra, mia moglie mi ha rivelato in seguito che comincia a stringersi a lui, appoggia le tette sul suo corpo e Marco comincia ad avere una vera erezione; Silvia lo guarda e si complimenta con lui per la bella dotazione che gli ha dato; da li a prenderlo in mano il passo è veloce e cominciano a giocare come due amanti: ormai le lingue esplorano i loro corpi in un silenzio assordante; poi è mia moglie a rompere il ghiaccio con una esplicita dichiarazione che è quasi un imperativo.
"Amore, scopami!"
Marco si gira verso di lei, le monta addosso e appoggia la sua sberla di sesso alla vagina, comincia spingere dentro e lei lo risucchia con movimenti precisi dei muscoli vaginali; Silvia ancora oggi mi dice che Marco, poiché era molto eccitato, godette troppo presto ma non le importava: per lei era bellissimo averlo dentro di se e avere cominciato a percorrere una strada che ancora oggi proseguiamo insieme; il ragazzo comincia a scoparla e quasi subito l’avverte che sta per sborrare; mia moglie vuole che le riempia la figa e così lui sborra dentro la sua mamma troia; il pensiero dominante di nostro figlio, dopo quella prima scopata, è se e come raccontare a me l’accaduto; mia moglie per tranquillizzarlo e fargli capire cosa stiamo diventando come famiglia, gli dice che era quello che avevamo sempre desiderato, anzi fa con il cellulare una foto di loro due distesi nudi sul letto, dopo l’amore, e me la spediscono con la scritta ‘finalmente piena’ e tanti cuoricini; quando torno a casa, intorno alle undici, dopo il turno di lavoro, cerco di fare piano per non svegliare nessuno; entro in camera nostra e vedo mia moglie che dorme stretta a nostro figlio; mi avvicino a lei e le do un bacio; Silvia apre gli occhi.
"Amore, ti stavo aspettando; come è andato il lavoro?"
"Tutto bene, anzi stasera meglio, molto meglio del solito; e qui a casa come è andato?"
"Ssssh fai piano se no Marco si sveglia. E' andata da diooo. Il nostro piccolo è stato fantastico."
Poi sposta le lenzuola e mi dice.
"Amore, guarda che bel cazzo ha nostro figlio, è bellissimo. Ora vieni, stenditi con noi e cerca di riposare un po’."
Mi spoglio e mi stendo a fianco a lei.
"Silvia sei una troia, una meravigliosa troia."
"Si amore, sono una troia e da oggi sono la vostra troia; e tu sei il mio cornutone sempre più conclamato."
Provo a chiudere gli occhi; ma non riesco a prendere sonno per la forte eccitazione e per la felicità che ho in corpo: ormai è passata mezzanotte e, siccome non dormo, comincio a stuzzicare mia moglie sdraiata in una posizione per cui mi offre il culo.
"Dai, lasciami dormire ancora un po’."
Ogni suo desiderio è un ordine e quindi lascio perdere; poi vedo che si alza e le chiedo.
"Dove vai?"
"A pisciare: vieni con me?"
Ci alziamo e andiamo in bagno cercando di non svegliare Marco; si siede sul water e comincia a pisciare; io le dico.
"Amore, fammela addosso e poi anche io ti piscio addosso."
"Lele, aspetta, se torniamo a letto con l'odore di piscio addosso non so come reagisce Marco; non vorrei traumatizzarlo. Aspettiamo."
Ancora una volta devo fare come dice lei; torniamo in camera e Marco è sveglio.
"Ciao babbo ben tornato, tutto bene? Buonasera mamma."
"Si, si tutto benissimo."
Siamo tutti nudi e Silvia si avvicina a Marco per baciarlo.
"E te, Marco, hai passato una buona serata mentre io ero al lavoro?"
"Molto bella direi, vero mamma?"
"Confermo e sottoscrivo, bella e piena"
E ci mettiamo tutti a ridere; Silvia si è stesa nuovamente vicino a nostro figlio; allora dico.
"Caffè? Vado a prepararlo"
"Si, amore ti aspettiamo qui: portaci il caffè mio dolce cornuto."
Vado, il tempo di preparare il caffè e porto il vassoio con tre tazzine in camera: per la miseria, neanche il tempo per un caffè e Silvia è già con il cazzo di nostro figlio in bocca: questa è la scena che mi si presenta; mia moglie mi guarda, sorride e mi invita vicino a lei perché gusti la scena e succhi anche io il cazzo di nostro figlio, cosa che faccio molto volentieri; poi mi metto tra le gambe della nostra vacca e comincio a leccarle la figa: ce l’ha larghissima, come il buco del culo, perché adora anche prenderlo in culo; lecco la figa per prepararla ad una nuova monta di Marco il quale ormai si sta lasciando andare a scoparsela e chiama sua mamma puttana, troia, vacca; io vedo che lei gradisce perché sento che versa umori sulla bocca che ho dentro la sua figa mentre lei ancora succhia il cazzo di Marco; poi vedo che lui si sdraia per bene e sua mamma gli si siede sopra facendo scomparire il suo uccello dentro la figa: una sensazione meravigliosa; io intanto massaggio Silvia mentre scopa con nostro figlio e la copro di baci.
"Marco, amore, succhia il cazzo al tuo babbo."
Io mi avvicinai alla bocca di nostro figlio e gli infilo il cazzo dentro; è bellissimo; poi mia moglie vuole essere posseduta da tutti e due e, mentre Marco la scopa in figa, io le infilo il cazzo nel culo: mia moglie è in estasi; vuole che ci scambiamo le posizioni e, mentre Marco la incula, io la scopo.
"Lele voglio che nostro figlio mi sborri in figa, togliti e fai entrare lui."
Marco ormai sta per sborrare ed entra subito dentro sua mamma: sborra tantissimo e dopo di lui entro io a riempirla un altro po’: sublime! sublime come le coccole che ci facciamo dopo avere scopato; l' unica nota negativa è che il caffè si è raffreddati; intanto, Silvia ci concede (dietro un mio invito) una bella pisciata su di lei, mia e di nostro figlio che non sembra affatto traumatizzato dal farla direttamente in bocca a sua mamma.
"Hai visto amore? ti sei fatta le paranoie prima, mentre pisciavi, e invece questo maiale vedo che ama pisciare e farsi pisciare addosso. Buon sangue non mente."
Finalmente decido di dormire almeno qualche ora e mi rifugio in camera di Marco, nel suo lettino, convinto che il letto grande ospiterà ancora evoluzioni e strane performances di madre e figlio: infatti, mentre mi lascio scivolare nelle braccia i Morfeo, sento che dalla camera da letto mi arrivano le urla eccitate di lei che invita Marco a sfondarla di più; mi abbandono al sonno, stremato; mi sveglio in tempo per andare al lavoro e non tento neppure di svegliare mia moglie e mio figlio che giacciono sbracai e scomposti sul letto, segno di un grande impegno che hanno profuso a scopare in tutti i modi: d’altronde, la madre solo quel giorno è riuscita a sconfiggere i suoi tabù e decidere, dopo tanti amanti più o meno soddisfacenti, che il meglio ce l’aveva in casa ed erano il nostro meraviglioso figlio e la sua bella mazza.
Decido di lasciarli poltrire nel letto, visto che loro hanno il giorno di riposo, mentre io devo andare al lavoro, almeno per mezza giornata, anche se è sabato; vado in cucina a prepararmi il caffè, mi lavo e, mentre sono in bagno, entra Marco per pisciare; ci baciamo e gli dico di farla direttamente su di me; entro nella doccia e mio figlio comincia a pisciarmi addosso facendomela anche direttamente in bocca: a me piace tantissimo il piscio, una sensazione meravigliosa; gli succhio il cazzo senza farlo sborrare; poi torna in camera e si stende nel letto accanto alla nostra troia dicendole cosa ha fatto; intanto, faccio la doccia e poi torno in camera per vestirmi, saluto con un bacio sia mio figlio che quella troia di mia moglie: ormai è una bella consuetudine chiamare Silvia troia vacca puttana e lo facciamo sia io che nostro figlio; anche lei comunque non è da meno e spesso ci chiama ‘i miei frocetti rotti in culo’.
Durante la mattinata mi arrivarono messaggi di loro due mentre si divertono a letto; durante la pausa a metà turno di lavoro, chiamo mia moglie per salutarla; lei molto tranquillamente mi dice che nostro figlio l'ha riempita di sborra in figa aggiungendo subito.
"Tanto prendo la pillola."
Ho risposto io.
"Bello! Pensa, quando smetterai di prendere la pillola, che bel pancione ti farà crescere nostro figlio."
E giù a ridere.
"Ti piacerebbe eh, ma ormai siamo grandi e sinceramente se dovesse capitare... “
Anni fa, purtroppo ha dovuto un aborto dopo che era rimasta incinta di un suo amante e il dolore della vicenda ancora non è del tutto sopito.
Silvia mi dice anche che ha pisciato in bocca a nostro figlio e lui a lei; quando torno a casa, Marco non c'è; Silvia è in giardino, completamente nuda, che prende il sole; io, in verità, ho un po’ fame, visto che ho lavorato tutta la mattinata, e per non disturbarla mi preparo un'insalata con tonno e pomodori; poi chiedo se ne vuole un po’ anche lei. ‘no no, grazie, sto troppo bene qui al sole’; mangio e mi stendo al sole accanto a lei; dopo un po’, mi alzo in piedi e piscio su tutto il suo corpo e in bocca; cominciamo a coccolarci e intanto mi racconta della loro mattinata.
"Amore ancora non mi sono lavata, ho la figa ancora piena delle sborra di nostro figlio."
Comincio a leccarle la figa e il sapore che ha è buonissimo.
"Sei proprio una gran troia, amore mio"
"Si, e sono orgogliosa di esserlo."
Marco è fuori con gli amici e rincaserà tardi: il pomeriggio scorre tranquillo: guardo un po’ di sport in tv mentre mia moglie fa scorpacciata di abbronzatura; serata con amici in pizzeria e poi a casa; ci vediamo un porno insieme e scopiamo come mandrilli ricordando gli venti della giornata; quando Marco rincasa, mia moglie si alza per salutarlo: neanche a dirlo, cominciano a giocare e poco dopo mi unisco a loro; va a finire che Marco infila il cazzo nel mio culo e lo alterna con il culo di sua mamma; poi anche io lo inculo sotto lo sguardo eccitato e divertito di mia moglie; gli sborro nel culo e Silvia comincia a leccare il tutto da gran vacca che è; Marco che ancora deve sborrare, mette sua mamma a pecorina e comincia a scoparla schiaffeggiandola; la troia gode tantissimo; però vuole che suo figlio le sborri nel culo e così Marco esce dalla figa e le pianta il cazzo in culo sborrando tantissimo; ci siamo addormentati senza neanche lavarci.
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Aggiunto: 4 anni fa
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Incesti
«bello finalmente un racconto dove partecipa anche il padre assieme a mamma e figlio»
«Mm cazzo che bello . Mi sono masturbato con foga.»
«Anonimo sei frustrato, curati tu ,scopare in famiglia è il sesso più eccitante provalo e quando sborro la prima volte ti accorgerai che non si ferma più un orgasmo infinito credimi il proibito il mito della madre o lla zia nel mio caso dura da decenni e non le cambierei neanche con 2 ragazze giovani e porche perché la pircagine di 2 signore oggi non più giovani non si ferma aumenta col tempo. Curati tu che non capisci che si vive una volta sola e un esperienza così è il top»
«Siete una famiglia malata fatevi curare!»