Proprio al ritorno di uno di questi giri d'improvviso sentii la voce di colui che mi aveva scopato, mi fermai di colpo e mi nascosi dietro ad una pianta secolare, da lì vidi il ragazzo con suo padre
"Allora Manolo mi hanno detto che ti sei fatto un'altro ragazzo, la vuoi smettere!! pensa se uno di questi ti denunciasse, io non potrei permettermi un avvocato che ti difenda"
"Certo papà tu lavori sempre in quel posto dove vi trattano da animali da soma, sgobbare un casino per uno stipendio miserrimo"
"Lo sai che è l'unico che ho trovato, siamo stranieri qui e per il momento bisogna accontentarsi"
"Ma potrei lavorare anch'io"
"No in quel posto non ti porto basto io"
"Ma papà nel nostro paese eri un altro tipo di
meccanico, lavoravi sulle macchine utensili"
"Ehhh mi ricordo benissimo la mia alesatrice, veniva proprio dall'Italia, era una Ceruti, la rolls royce delle macchine utensili, delle alesatrici"
" E non potresti ritornare a lavorare lì?"
"Magari ragazzo magari"
dopo queste parole rientrarono in casa ed io potei tornare alla mia.
Passato Ferragosto riaprì la scuola serale ed io andai.
Al ritorno stetti molto attento, camminavo cautamente guardandomi in giro ma fui preso ugualmente alle spalle
"Ciao ragazzino è un pò che non ci vediamo"
"Tu sei Manolo vero?"
"Come fai a sapere il mio nome?"
"E tuo padre lavora in una officina di riparazioni auto e viene pagato pochissimo"
A questo punto il ragazzo mi venne davanti con la faccia scura
"Come fai a sapere queste cose?"
"Un pomeriggio tornavo dai miei giri in bicicletta e ti ho sentito parlare con tuo padre"
"Ci hai spiato!"
"No parlavate a voce alta era impossibile non sentirvi"
" E quindi?"
"Mio padre lavora in una grande ditta e lavora su una macchina utensile, lavora 8 ore al giorno e viene pagato il giusto, se mettessi una parolina su tuo padre! e se venisse assunto dove lavora mio padre?"
"Perchè mi faresti questo, io non ti ho trattato certo bene"
"Mi dà fastidio sentire la gente essere sfruttata per pochi soldi, lo faccio per un senso di giustizia"
"Tu come ti chiami?"
"Ivano"
"Senti Ivano se tuo padre riesce a far assumere il mio dove lavora ti giuro che tu diventerai il mio più grande amico"
"Avete sentito ragazzi, se mio padre verrà assunto nella ditta di questo ragazzo lui diventerà il mio più grande amico e lo lasceremo stare"
"Ora devi andare Ivano?"
"No questa sera no i miei si sono permessi una due giorni da sposini"
"Beato te che hai ancora la madre la mia è morta tre anni fà, in una rapina in banca"
"Cavolo mi dispiace"
"Dai vieni nel mio covo"
"Covo?"
"Si dove ci troviamo tutti, siamo tutti sudamericani di lingua spagnola, è una casa diroccata e nessuno viene a darci fastidio, vieni nella mia camera"
"Ivano io e te siamo fisicamente opposti io capelli neri pelle olivastra capelli lunghi, tu biondissimo pelle bianca e capelli corti"
"Io d'estate li tengo corti per il caldo ma d'inverno sono lunghi"
"Saresti ancora più bello Ivano"
Ci guardammo negli occhi e piano piano i nostri visi si avvicinavano fino a darci un lieve bacio, sorridemmo del bacio ma poi ce ne demmo un'altro e un'altro e un'altro ancora lui mi venne sopra, mi tolse il pantalone e abbassò la mutandina, prese le mie gambe e le mise dietro la schiena puntò il suo cazzo al mio culo e mi penetrò con una dolcezza infinita, una volta dentro rimase fermo e ci baciammo ancora poi cominciò la cavalcata, il ritmo si fece intenso quasi subito, martellante, insinuante e poco dopo persi la testa
"Ohhhhh mmmmmm siiii"
"Ti piace essere scopato Ivano?"
"Si l'ho scoperto l'altra volta che mi hai scopato alla fine mi piaceva"
"Allora sei gay anche tu Ivano come tutti noi"
"Si sono gay Manolo"
"Allora adesso siamo amici intimi"
"Si sono il tuo amico intimo e vorrei diventare ancora più intimo Manolo"
"Si Ivano sii ti scopo tesoro mio ti scopo"
"Ohhh siii mmmmmm che bello dai Manolo siiii"
"Ohhhhh Ivano che piacere mi dai"
"Fammelo sentire nel culo il tuo piacere Manolo"
"Si tesoro adesso ti sborro nel culo e dopo ti metto della carta e ti blocca dentro la mia sborra"
Manolo mi scopò ancora 5 minuti poi mi riversò nel culo una colata lavica di sperma bollente e denso, alla fine ci baciammo ancora, poi ci rimettemmo a posto.
"Ivano allora sei la mia ragazza!"
"Bè già sono la parte femminile di
una coppia gay è vero"
"Ivano il giorno che mio padre entrerà a far parte della ditta di tuo padre qui faremo un rito, io porterò dell'intimo ed un abito femminile, tu metterai quegli abiti e diventerai ufficialmente la mia ragazza"
"Manolo sono daccordo"
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Aggiunto: 4 anni fa
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Gay e Bisex